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Tunisino devasta Pronto Soccorso e pesta medici

FIRENZE – Portato in ospedale perchè durante un controllo della polizia aveva dato in escandescenze, ha poi aggredito un medico e altri quattro addetti del pronto soccorso dell’ospedale di S.Maria Nuova a Firenze e ha spaccato un defibrillatore. L’uomo, un tunisino 27enne, è stato poi arrestato per lesioni a pubblico ufficiale, resistenza e danneggiamento. Da 5 a 7 giorni le prognosi per i sanitari, 8 giorni per il tunisino. Il 27enne, spiega la polizia, era ubriaco e aveva assunto stupefacenti.

http://www.ansa.it/web/notizie/regioni/toscana/2014/03/23/Aggredisce-sanitari-ospedale-arrestato_10274643.html

Donna pesta il ‘compagno’ per gelosia e aggredisce agenti

Genova – Ha avuto una lite con il compagno, probabilmente per gelosia e lo ha aggredito: l’episodio è avvenuto in un negozio del centro storico. Una guardia giurata, presente sul posto, ha diviso i due e avvertito il 113. Gli uomini della Squadra Mobile hanno ascoltato l’uomo che poi si è rifiutato di farsi medicare mentre la compagna di lui, una donna di 30 anni, non ha voluto fornire nessuna spiegazione ed è stata accompagnata in Questura per essere identificata. Lì è andata in escandescenze e ha graffiato un agente al volto. Dopo tutti i controlli, per la 30enne, di origini straniere, è scattato l’arresto per resistenza a pubblico ufficiale oltre alla denuncia.

http://www.cittadigenova.com/Genova/Cronaca/Aggredisce-prima-il-compagno-poi-gli-71699.aspx

Gruppo di marocchine pesta marocchina: per ‘amore’

MODENA – Domenica da incubo per una ragazza di 30 anni, aggredita e picchiata da due donne di poco più grandi. Intorno alle 13 la vittima, di nazionalità marocchina, si è trovata davanti le due conoscenti (e connazionali) di 35 anni che prima l’hanno aggredita verbalmente, poi sono sono passati alle vie di fatto. Le hanno dato un pungo in faccia prima di spruzzarle negli occhi uno spray urticante. La vittima ha raccontato ai carabinieri anche il possibile movente: il suo attuale fidanzato è infatti l’ex compagno di una delle due donne poi identificate e denunciate dai militari.

http://www.modenaonline.info/notizie/2014/02/10/modena-donna-aggredita-e-picchiata-dalla-ex-del-fidanzato_50290#.UvkUNUA01VM

“Non pago, sono migrante”: pesta commesse ma passanti lo bloccano


Liguria Notizie
RUBA IN UN NEGOZIO E PICCHIA COMMESSE. ALGERINO
Liguria Notizie
polizia arresto GENOVA. 29 GEN. In un negozio di via De Amicis ha prelevato dagli scaffali una giacca e un paio di jeans, del valore di circa 80 euro, ha rotto in parte le placche antitaccheggio e si è diretto spedito verso l’uscita, facendo però
Genova, titolare e dipendente di un negozio prese a calci e pugni Genova24.it
Rapina negozianti e tenta la fuga, bloccato dai passantiGenovaTodaytutte le notizie (4) »

Tunisino pesta bambina e violenta donna: 9 anni

Picchia la bambina

Accusato di violenza sessuale, sequestro di persona e maltrattamenti in famiglia un cittadino tunisino di 43 anni è stato condannato dal tribunale di Aosta a 9 anni di reclusione. L’escalation di violenza, secondo il pm Luca Ceccanti, risale alla sera del primo luglio, quando l’uomo picchiò la compagna e la figlia di 8 anni, le chiuse in casa e violentò la donna.

La difesa, rappresentata dall’avvocato Edoardo Valente, aveva chiesto l’assoluzione da tutti i reati, contestando anche che «l’accusa si basa unicamente sulle dichiarazioni della parte offesa». La compagna, assistita dall’avvocato Federico Parini, è stata sentita in aula insieme alla sorella, alla quale telefonò la mattina del 2 luglio 2012, quando riuscì ad allontanarsi dall’alloggio e trovò rifugio in una casa-famiglia.

Secondo l’accusa, la sera del primo luglio il condannato prima picchiò la compagna e la figlia, uscì di casa lasciandole chiuse nell’appartamento e, tornato dopo alcune ore, diede di nuovo escandescenza per poi violentare la donna. L’uomo, recidivo e oggi non presente in aula, è stato anche interdetto dalla potestà genitoriale per tutta la durata della pena.

Cinese disoccupato pesta moglie a sangue: la insegue con la mannaia

Ha picchiato la moglie a calci e pugni, l’ha colpita con una bottiglia alla testa e infine ha impugnato una mannaia. Protagonista è un cinese di 50 anni, arrestato dai carabinieri, a Milano, per maltrattamenti in famiglia ai danni della moglie di 43 anni e dei figli di 16 e 19.

È stata la 16enne a chiamare domenica pomeriggio i militari, permettendo così di bloccare il padre prima che potesse utilizzare l’arma. La donna è stata trasportata in ospedale con una prognosi di 10 giorni per un politrauma.

Ai carabinieri ha raccontato di essere sposata da 25 anni e di essere in Italia da 10. Ha spiegato inoltre che marito era falegname ma da quando ha perso il lavoro tre anni fa, non potendo sostenere la famiglia né gli studi dei figli, è diventato violento e forte bevitore. Domenica, l’ultimo episodio: la 43enne è tornata a casa dopo il turno da cameriera ed è stata aggredita dal coniuge ubriaco.

Il figlio maggiore ha provato invano a bloccarlo ma è stato necessario l’intervento dei militari.

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Lo pesta per farlo studiare

Schiaffi e insulti al figlio per farlo studiare, mamma imputata al tribunale di Macerata.

Oggi si è aperto il processo per una donna romena di 43 anni, che vive a Tolentino, e che è accusata di abuso di mezzi di correzione. Secondo il pm Francesca D’Arienzo, la donna, in più di una occasione, avrebbe colpito con schiaffi il figlio (che all’epoca aveva dieci anni) e gli avrebbe tirato i capelli per motivi che erano legati allo studio.
La donna, sempre secondo l’accusa, lo avrebbe insultato ripetutamente, dandogli del deficiente e causandogli, a causa delle botte, lesioni personali in un caso giudicate guaribili in 8 giorni, in un secondo caso in 5 giorni (gli avrebbe causato una contusione al volto).
 La cosa era stata denunciata dal padre del ragazzino, che era separato dalla moglie. Queste le accuse per la donna per fatti che sarebbero avvenuti dal 2008 e fino al novembre del 2009. La donna è difesa dall’avvocato Umberto Sanarighi. “Si tratta di un episodio sporadico, dovuto ad un momento di crisi. Non è stato un maltrattamento, e spero che questo venga compreso dai giudici” dice l’avvocato Sanarighi.

http://www.cronachemaceratesi.it/2013/12/12/picchia-il-figlio-perche-non-studia-mamma-finisce-sotto-processo/410333/

Detenuto marocchino tira olio bollente su agenti e li pesta

Genova 26 settembre 2013 – Momenti di tensione questa mattina all’interno del carcere di Marassi. Un detenuto marocchino ha tirato olio bollente addosso ad alcuni agenti della polizia penitenziaria. Secondo quanto riferisce Roberto Martinelli, segretario del Sappe Liguria, il detenuto ha poi picchiato gli agenti con calci e pugni. Quattro di loro sono stati trasferiti all’ospedale. A scatenare la reazione violenta è stato un richiamo verbale da parte degli agenti al detenuto che si fermava in altre celle prima di uscire per l’ora d’aria.

http://www.genovatoday.it/cronaca/carcere-marassi-olio-bollente.html

Marocchino pesta a sangue donna incinta

Milano, 23 settembre 2013 – Un altro episodio di violenza sulle donne. Lei lo aveva lasciato nel 2006 sporgendo una querela per maltrattamenti poi ritirata per timore di ritorsioni, ma domenica sera lui e’ tornato all’attacco per l’ennesima volta.
E’ successo attorno alle 20 in via Nicola Palmieri, zona Famagosta, dove A.Z., 41 anni, nazionalita’ marocchina, nullafacente con precedenti, ha aggredito a calci e pugni A. D., 37 anni, cittadina romena incinta. La radiomobile dei carabinieri e’ intervenuta dopo una chiamata della donna, l’aggressore e’ stato immobilizzato e arrestato. La vittima e’ finita al Policlinico, dove e’ stata giudicata guaribile in 10 giorni dalle contusioni riportate.

http://www.ilgiorno.it/milano/cronaca/2013/09/23/954525-violenza-donna-incinta.shtml

Ah, che bella la società multietnica. Dove un marocchino mette incinta una romena e poi la massacra di botte.
Indovinate chi, in questo tipo di società, manterrà il figlio del marocchino? Stiamo allevando una coorte di disadattati stile banlieus.

Ius soli: gruppo di “nuovi italiani” deride e pesta ragazzino

MONTECCHIO MAGGIORE (Vicenza) settembre 2013 – Preso in giro, deriso e bersagliato di dispetti in autobus; aggredito e rapinato una volta sceso dal mezzo pubblico Ftv, in piazza Duomo a Montecchio Maggiore. E’ la terribile esperienza che ha vissuto mercoledì, attorno alle 14.30, un adolescente di 17 anni. Disturbato e picchiato dai tre giovani bulli: il marocchino Zakaria El Amine, il moldavo Nicolae Rasia Rusu, entrambi 18enni, e un tunisino 16enne. Questi hanno cominciato a prendere di mira la loro vittima una volta saliti in autobus.

Il 17enne, infastidito, è sceso dopo qualche fermata ma non prima di aver recuperato il berrettino che aveva in testa e che il terzetto gli aveva rubato. Terzetto che lo ha poi raggiunto, scendendo alla stessa fermata. Lì il gruppetto ha spintonato il 17enne, lo ha preso a calci e pugni con ferocia e alleggerito del suo Ipod, dal quale stava ascoltando musica per cercare di ignorarli. La vittima, ancora sotto choc, ha avuto comunque la prontezza di chiamare il 112. Il tempestivo intervento dei carabinieri ha così permesso di individuare ed arrestare i bulli, già con precedenti. I 18enni sono finiti in carcere a Vicenza mentre il 16enne nella struttura minorile di Treviso.

http://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie/cronaca/2013/14-settembre-2013/ragazzino-preso-calci-pugni-pochi-euro-ritorno-scuola–2223094183185.shtml