Tag: la famiglia

‘Sono immigrato, posso occupare casa vostra’: e aggredisce agenti

San Giorgio su Legnano – Occupa una casa con moglie e figlio di 2 anni, sgomberato e ammanettato dai carabinieri. E’ successo a San Giorgio dove venerdì 21 marzo i militari hanno arrestato l’uomo, un muratore marocchino di 36 anni. Appena l’uomo, con famiglia, è entrato nello stabile di via Raimondi gestito dal Comune sono stati avvertiti i carabinieri che, al loro arrivo, hanno trovato l’appartamento con una nuova serratura e i servizi di gas e luce già allacciati. La famiglia risultava, peraltro, già destinataria di uno sfratto esecutivo eseguito appena una settimana prima da un appartamento di via Isonzo. L’uomo, alla vista dei militari, ha iniziato a inveire contro il Comune e lo Stato italiano che non gli dà una casa, scagliandosi con veemenza contro i carabinieri. A quel punto, oltre a sgomberare l’appartamento, l’uomo è stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale e condotto in carcere a Busto.

http://www.prealpina.it/notizie/alto-milanese/2014/3/22/occupa-casa-e-aggredisce-i-carabinieri/3063630/55/

E’ morta a 9 anni, ammazzata da romeno ubriaco e drogato

1526527_558026080956136_1194448262_nE’ morta al Bambin Gesù di Roma la bambina di 9 anni rimasta ferita nell’incidente di ieri sulla Nettunense a Campo di Carne nel territorio di Aprilia.
L’auto sulla quale viaggiava con i suoi genitori e due cugini di 18 e 20 anni si è scontrata frontalmente con un’altra macchina condotta da un cittadino romeno di 25 anni che avrebbe effettuato un sorpasso azzardato invadendo la corsia opposta. Cinque in tutto i feriti. A quanto si e’ appreso il romeno, anche lui ferito, e’ risultato positivo ad alcol e droga. Senza patente e assicurazione. La famiglia della piccola ha deciso di donare gli organi.

http://www.latinapress.it/cronaca-latina-provincia/notizie-cronaca/cronaca-provincia/10663-incidente-ad-aprilia-e-morta-la-bimba-di-9-anni-rumeno-positivo-ad-alcol-e-droga

Marocchino irrompe in casa ubriaco: pesta mamma e figlia 16enne

Picchia la figlia di 16 anni, padre arrestato

TRENTO. Piano piano si sta sgretolando, forse, il muro di omertà che spesso copre e protegge i crimini violenti nei confronti delle donne e i maltrattamenti in famiglia. È il caso di quanto successo stanotte a Nave San Rocco, dove una ragazzina di 16 anni, all’ennesimo episodio di violenza da parte del padre nei confronti della madre, dopo averne prese le difese frapponendosi tra i due, è riuscita, di nascosto, a trovare il coraggio di chiamare il 112 chiedendo aiuto.

Prontamente i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile sono intervenuti e, non senza difficoltà, sono riusciti a fare luce su una situazione di oppressione, di soprusi e di minacce che andava avanti da anni. Già nel 2006 infatti, a seguito di una querela (poi rimessa) da parte della donna, la famiglia era stata ospitata in una località protetta per sottrarla all’ira dell’uomo. Grazie al lavoro dei servizi sociale e degli psicologi, alla fine la famiglia era tornata ad una parvenza di armonia, per poi però ripiombare nell’incubo. Rientrato a casa ubriaco nel cuore della notte dopo una serata con gli amici, l’uomo, un marocchino di 50 anni, ha svegliato la famiglia (la moglie e 4 figli minori) insultando la consorte e minacciandola. Solo l’intervento e la prontezza di spirito della figlia più grande, di 16 anni, ha impedito che la situazione degenerasse e ha permesso ai Carabinieri di intervenire.

La moglie in mattinata ha presentato querela nei confronti del marito per maltrattamenti e minacce, aggravate dall’aver commesso i fatti alla presenza dei figli minori, e l’uomo, stante la flagranza del reato e la gravità della situazione, è stato arrestato e condotto al carcere di Spini di Gardolo. La famiglia è stata nuovamente affidata alle cure dei servizi sociali e ospitata in una residenza protetta, lontano dalle grinfie del padre-padrone.

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Soldi Per Fargli Rivedere Ragazzina Che Ha In Affidamento

BARI – Per mesi hanno estorto denaro, in tutto circa 3.000 euro, ad un italiano che aveva in affidamento una minorenne di nazionalità rumena con la minaccia di non fargliela più incontrare. L’uomo aveva conosciuto la famiglia della ragazzina durante un lungo soggiorno in Romania e, nel giugno scorso, l’aveva portata con sè in Italia in accordo con la famiglia di origine.

http://www.ilpaesenuovo.it/2013/12/21/soldi-per-fargli-rivedere-ragazzina-che-ha-in-affidamento-due-arresti/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=soldi-per-fargli-rivedere-ragazzina-che-ha-in-affidamento-due-arresti

Cinese disoccupato pesta moglie a sangue: la insegue con la mannaia

Ha picchiato la moglie a calci e pugni, l’ha colpita con una bottiglia alla testa e infine ha impugnato una mannaia. Protagonista è un cinese di 50 anni, arrestato dai carabinieri, a Milano, per maltrattamenti in famiglia ai danni della moglie di 43 anni e dei figli di 16 e 19.

È stata la 16enne a chiamare domenica pomeriggio i militari, permettendo così di bloccare il padre prima che potesse utilizzare l’arma. La donna è stata trasportata in ospedale con una prognosi di 10 giorni per un politrauma.

Ai carabinieri ha raccontato di essere sposata da 25 anni e di essere in Italia da 10. Ha spiegato inoltre che marito era falegname ma da quando ha perso il lavoro tre anni fa, non potendo sostenere la famiglia né gli studi dei figli, è diventato violento e forte bevitore. Domenica, l’ultimo episodio: la 43enne è tornata a casa dopo il turno da cameriera ed è stata aggredita dal coniuge ubriaco.

Il figlio maggiore ha provato invano a bloccarlo ma è stato necessario l’intervento dei militari.

Potrebbe interessarti: http://www.milanotoday.it/cronaca/picchia-moglie-mannaia-via-spadini.html

La famiglia degli zingari stupratori: i fratelli ‘Bevilacqua’

Il fratello dello zingaro stupratore che ha bruciato il cadavere della badante ucraina, Leonardo Bevilacqua, è anche lui detenuto presso il carcere di Vibo per stupro, compiuto quando era ancora minorenne ai danni di una donna di 54 anni.
Questo dimostra che gli zingari non hanno la delinquenza nel sangue e che, ovviamente, sono vittime di razzismo che li obbliga a certi comportamenti. E soprattutto che, una volta ‘integrati’ e assunti nomi italiani, si conformano alle regole della nostra società.

http://www.mnews.it/2013/09/brancaleone-quelle-fiaccolate-per.html

In via Chiabrera è stato sgomberato l’edificio pericolante occupato … – L’Unione Sarda


Casteddu on Line

In via Chiabrera è stato sgomberato l'edificio pericolante occupato
L’Unione Sarda
In via Chiabrera è stato sgomberato l'edificio pericolante occupato da una famiglia di rom. La famiglia rom, composta da quattro persone, che aveva ieri occupato un edificio diroccato e pericoloso in via Chiabrera, è stata fatta sgomberare. Gli agenti
Rom abusivi allontanati da via Chiabrera: la reazione dei residentiCasteddu on Line

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Compenso: “Pisapia paga la famiglia del rom che uccise il vigile”


Giornalettismo

“Pisapia paga la famiglia del rom che uccise il vigile”

MILANO –  Tra le case abusive dei rom di via Monte Bisibino, a Baranzate (Milano) che verranno abbattute per l’Expo, con rimborsi di migliaia di euro agli abitanti, c’è anche quella di Remi Nikolic, il giovane rom che, con un suv, travolse e uccise l’agente della polizia locale di Milano, Niccolò Savarino.
La notizia è data dal quotidiano Libero, che riporta quanto sostenuto da Daniele Vincini, segretario lombardo del sindacato di polizia locale Sulpm al quotidiano Repubblica.
Vincini ha chiesto di fare chiarezza a Comune, Regione e Inrastrutture Lombarde (la società che si occupa degli espropri dei terreni che ostacolano l’area dell’Expo 2015).
L’agente ha spiegato a Libero:
“Durante le indagini condotte dai colleghi sul caso Savarino era emerso che al momento dell’omicidio in via Monte Bisbino abitavano i genitori di Remi Nikolic. Visto che all’interno della comunità c’erano state diverse persone che avevano cercato di coprirgli la fuga, vogliamo la certezza che nemmeno un euro finisca a chi lo aveva aiutato. E questo non per una questione di parentela, ma per il rischio che qualcuno che è stato connivente con un assassino riceva soldi pubblici, cosa che vale sia per la famiglia, sia per i vicini che potrebbero in qualche modo avere agito per aiutarlo”.
Tra gli agenti della polizia locale di Milano, poi, brucia ancora la decisione del Tribunale dei minorenni di Milano di concedere a Nikolic le attenuanti generiche per il “contesto di vita familiare in cui è cresciuto, caratterizzato dalla commissione di illeciti da parte degli adulti di riferimento”.
Dal Pirellone, sede della Regione Lombardia, dicono che spetta al Comune verificare la lista dei destinatari degli indennizzi. Come per la decisione e i soldi, anche in questo caso c’è un rimpallo di responsabilità tra Comune e Regione. Nel frattempo, sottolinea Libero,
le case abusive si stiano svuotando. Così, la richiesta del sindacato di polizia di “verificare dieci volte la lista di chi sta ricevendo denaro per gli espropri, inmododa bloccare eventuali somme destinate ai parenti o a chi può avere aiutato in qualche modo Nikolic durante la fuga” rischia non solo di essere disattesa. Ma anche di trovare una risposta certa quando sarà ormai troppo tardi per bloccare un eventuale risarcimento

 

 

 

Libero: “Pisapia paga i rom, anche i parenti di Nikolic, killer di Blitz quotidiano

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Minaccia rom con fucile, denunciato – ANSA.it


ANSA.it

Minaccia rom con fucile, denunciato
ANSA.it
Minaccia rom con fucile, denunciato (ANSA) – RIMINI, 2 LUG – Esasperato dalle carovane rom che si fermano nel parcheggio della sua lavanderia, un 52enne di Santarcangelo ha imbracciato il fucile e l'ha rivolto contro una famiglia nomade. La famiglia
Rimini, minaccia famiglia rom con un fucile da caccia. DenunciatoLa Repubblica Bologna.it
Litiga poi minaccia con un fucile una famiglia rom: denunciatoIl Resto del Carlino
Prende il fucile e minaccia di sparare ai romRomagna Noi
RiminiToday
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Nomadi truffatori a Cagliari Sequestrati i beni del "re" – L’Unione Sarda


L’Unione Sarda

Nomadi truffatori a Cagliari Sequestrati i beni del "re"
L’Unione Sarda
Gli investigatori, coordinati dal dirigente Gabriella Acca, hanno iniziato a seguire la famiglia Liotta, nomadi "caminanti" siciliani, per le truffe messe a segno tra Cagliari e hinterland. La base operativa era un terreno a Quartucciu. Dopo le
Nomadi, ma con un «impero» da 3 milioni:Corriere del Mezzogiorno
Nomadi, sequestrati beni per tre milioniLettera43
I nomadi con gli appartamenti dai rubinetti d'oro: sequestro ad AdranoBlogSicilia.it (Blog)
Il Giornale di Ragusa –BuongiornoAlghero.it
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