Tag: Luca

Storie da un altro mondo: le chiavi del capannone in un campo rom e il tunisino morto

Le chiavi del capannone
Il Messaggero Veneto
Probabilmente spaventato, ha quindi cercato aiuto nelle forze dell’ordine, conducendole prima nel campo nomadi e, poi, sul luogo del ritrovamento. Finito sul tavolo del pm Luca Olivotto, il caso ha preso due diverse direzioni. Da una parte, il
morto folgorato: chiavi area dismessa in campo nomadiRegione Autonoma Friuli Venezia Giuliatutte le notizie (11) »

Tunisino pesta bambina e violenta donna: 9 anni

Picchia la bambina

Accusato di violenza sessuale, sequestro di persona e maltrattamenti in famiglia un cittadino tunisino di 43 anni è stato condannato dal tribunale di Aosta a 9 anni di reclusione. L’escalation di violenza, secondo il pm Luca Ceccanti, risale alla sera del primo luglio, quando l’uomo picchiò la compagna e la figlia di 8 anni, le chiuse in casa e violentò la donna.

La difesa, rappresentata dall’avvocato Edoardo Valente, aveva chiesto l’assoluzione da tutti i reati, contestando anche che «l’accusa si basa unicamente sulle dichiarazioni della parte offesa». La compagna, assistita dall’avvocato Federico Parini, è stata sentita in aula insieme alla sorella, alla quale telefonò la mattina del 2 luglio 2012, quando riuscì ad allontanarsi dall’alloggio e trovò rifugio in una casa-famiglia.

Secondo l’accusa, la sera del primo luglio il condannato prima picchiò la compagna e la figlia, uscì di casa lasciandole chiuse nell’appartamento e, tornato dopo alcune ore, diede di nuovo escandescenza per poi violentare la donna. L’uomo, recidivo e oggi non presente in aula, è stato anche interdetto dalla potestà genitoriale per tutta la durata della pena.

Favori sessuali al vigile urbano: nomi eccellenti nella rete del boss … – Il Gazzettino

Favori sessuali al vigile urbano: nomi eccellenti nella rete del boss
Il Gazzettino
nell'inchiesta che ruota attorno al "boss" cinese di via Piave a Mestre, Luca Keke Pan, arrestato lo scorso gennaio con l'accusa di aver promosso e diretto un'organizzazione dedita al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e della prostituzione.

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Donna sfigurata con l’acido a Pesaro, arrestato un secondo albanese – La Repubblica


La Repubblica

Donna sfigurata con l'acido a Pesaro, arrestato un secondo albanese
La Repubblica
Il 27 aprile era stato fermato l'altro presunto esecutore materiale del delitto, l'albanese Altistin Precetaj, 28 anni, pregiudicato. Il mandante, secondo l'accusa, è invece un italiano già finito in manette: l'ex compagno della donna, l'avvocato Luca
Aggressione alla donna con acido, arrestato albaneseOptiMagazine
Sfigurata con l'acido: arrestato uomo albaneseLettera43
Rubin Talaban: arrestato l'uomo che ha sfigurato Lucia AnnibaliGiornalettismo
Mediterranews –Corriere dello Sport.it –RaiNews24
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Ancora arresti a Campo Marte: Immigrato fermato con mezzo chilo di droga


ANSA.it

Ancora arresti a Campo Marte: uomo fermato con mezzo chilo di
Mattino Padova
Quattro immigrati sono stati arrestati nell'ambito di un'operazione antidroga della squadra mobile di Padova che ha inoltre sequestrato mezzo chilo di eroina. L'indagine, coordinata dal pm euganeo Paolo Luca, sono partite da alcuni servizi di
Sequestro mezzo kg eroina e 4 arrestiANSA.it
Droga, mezzo chilo di cocaina ricoperto con olio al peperoncinoPadovaOggi

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Cuneo: immigrati scatenati contro una coppia

Legati e picchiati in casa da due malviventi stranieri armati di pistola, che sono fuggiti a bordo della loro auto con soldi e gioielli per 5 mila euro. La rapina la scorsa notte a Dronero, nel Cuneese, nella villa di Luca Giraudo e Mara Tais, marito e moglie di 38 e 30 anni che gestiscono una pasticceria in centro. L’auto della coppia e’ stata ritrovata a poca distanza dalla casa in cui e’ avvenuta la rapina. Secondo gli investigatori, e’ probabile che i malviventi avessero un complice ad aspettarli.

http://voxnews.info/2013/01/23/cuneo-violenta-rapina-coppia-picchiata/

Cinese si è arricchito “regolarizzando” migliaia di immigrati: grazie a Riccardi

I ministri Riccardi e Cancellieri soddisfatti dagli effetti della loro Sanatoria

L’immigrato verrà sentito lunedì prossimo dagli inquirenti. Il “re di via Piave”, P.K., 36enne di nazionalità cinese, è stato arrestato giovedì mattina nella sua “base”, il condominio al civico 168 in zona stazione, per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e sfruttamento della prostituzione, assieme ad altri dieci complici. Dalle carte dell’inchiesta, come riporta il Corriere del Veneto, si scopre che il business che ha coinvolto negli anni migliaia di cinesi irregolari che pagando migliaia di euro hanno ottenuto documenti e assunzioni fittizie sfruttando le varie sanatorie, come l’ultima.

La moglie di P.K., italiana e finita agli arresti domiciliari, era arrivata al punto di strappare il passaporto del marito per evitare che scappasse con i figli all’estero, e aveva sparso la voce che stava cercando un killer per farlo fuori. Questo si leggerebbe nelle carte dell’operazione condotta per circa un anno da “Undercover”, il finanziere in incognito è riuscito a guadagnarsi la fiducia di P.K. fino a diventare il suo braccio destro e a incastrare l’intera organizzazione.

La moglie di “Luca”, il quale possedeva una ventina di esercizi commerciali e altri immobili specie in via Piave, tutti posti sotto sequestro, era stata ascoltata dagli investigatori a settembre scorso e aveva spiegato come funzionava il sistema. I cinesi (ma il business si stava allargando anche ai cittadini di nazionalità bengalese)  pagamento ottenevano documenti e lavoro fittizio. La residenza veniva assegnata in alcuni immobili di proprietà di L.K.

E’ lei a raccontarlo. Tanto che in un colloquio confidenziale con l’agente infiltrato raccontò che negli anni passati aveva un budget mensile superiore ai 15mila euro, ora ridotto a 4 o 5mila. Tanti soldi in ogni caso. Ma non era tutto rose e fiori. P.K., stando a una denuncia di maltrattamenti in famiglia depositata qualche settimana fa, la picchiava. Un giorno sarebbe entrato nella sala giochi 168, formalmente intestata a lei, spaccando tutto. Rapporti tesissimi, che avevano indotto la donna ad avviare le pratiche di separazione.

Si spera che alle “migliaia di clandestini regolarizzati in modo fittizio” venga ritirato il permesso di soggiorno e vengano perseguiti. Ma andrebbero perseguiti anche tutti coloro che hanno reso possibile tutto questo, ovvero i politici che hanno approvato negli anni le varie sanatorie. E non se ne salva uno. Anche se è Riccardi, il “principe dei ladri”.

E questo è solo uno dei tanti casi. Altrimenti non è spiegabile il numero di “badanti” maschi regolarizzati con l’ultima sanatoria.

 

Arrestata coppia mista

GIOIOSA MAREA: UN UOMO E UNA DONNA ARRESTATI PER
Nebrodi e Dintorni (Blog)
Immediatamente bloccati, il DE LUCA Giuseppe e la cittadina marocchina, SABIHI Hanane, venivano condotti in caserma e dichiarati in stato di arresto. Al termine delle formalità di rito, i due prevenuti, su disposizione del Magistrato di turno presso la  

Coppie miste: “accettato” dalla fidanzata cinese


Rovigo 21 luglio 2012 – UN LITIGIO tra fidanzati, come tanti ne avevano già avuto in passato. Poi come un raptus: lei prende l’accetta e si scaglia contro il compagno, sfiorando la tragedia. Tutto è successo giovedì notte, nell’abitazione di Luca Bruscaini, residente a Polesella in via De Paoli 659. Dalle prime informazioni raccolte sul posto, l’aggressione a Luca è sfociata al termine di una violenta lite con la compagna, Maria, di nazionalità cinese. Erano circa le due del mattino quando Maria, dopo aver litigato con Luca tra urla e schiamazzi, avrebbe afferrato un’accetta, colpendolo più volte, anche vicino alla testa. Luca è caduta terra, in un lago di sangue.
A QUESTO punto Maria, forse impaurita e in preda al panico, sarebbe uscita di casa di corsa. Sotto choc avrebbe raggiunto il vicino parco pubblico e ai pocihi presenti avrebbe confessato l’accaduto. Poche frasi sconnesse, ma chi era lì ha potuto chiaramente sentire la peggiore: «Ho ucciso Luca, ho ucciso Luca». Sul posto sono arrivati i carabinieri, mentre l’ambulanza portava Luca d’urgenza in ospedale, a Rovigo. Ricoverato in Rianimazione, rimane sotto stretta osservazione dei medici ma non sarebbe in pericolo di vita. Ieri, intorno a mezzogiorno, i militari sono tornati nella casa di va De Paoli per ulteriori rilievi. L’abitazione è sotto sequestro. e su Maria potrebbe pesare la pesante ipotesi di tentato omicidio.
Luca Bruscaini, 43 anni, senza genitori e con due sorelle, Gabriella e Liviana, lavora come edicolante in via Condotti. Una presenza ultradecennale la sua, dedita al lavoro e da circa tre anni convive con Maria. Un rapporto difficile, contraddistinto da litigi e urla, sentite anche dalle abitazioni vicine. In paese quanto accaduto ha destato clamore. Il sindaco di Polesella, Ornella Astolfi, ancora sconvolta auspica che «Luca si riprenda presto. Rappresenta una punto di riferimento del paese con la sua edicola. Un fatto grave, anche se familiare e privato». «Ero in casa — spiega Patrizia Frigati, vicina di casa di Luca — con il condizionatore e finestre chiuse, quindi non ho sentito alcun rumore particolare. Poi verso le 2,40 ho notato i lampeggianti e solo allora ho saputo che era successo qualcosa di grave nella casa del vicino».
NELL’ALTRA abitazione, quella della famiglia Cecchi, la figlia racconta «verso le 20 di giovedì Luca ci ha chiesto se avevamo visto tornare a casa Maria. Poco dopo è rientrata a casa. A tarda notte, verso l’1,40, abbiamo sentito urla e discussioni tra i due. Un fatto che si ripeteva spesso alla sera, discussioni che si sentivano fino in casa da noi. Ieri notte, dopo la pesante lite abbiamo visto arrivare i carabinieri e l’ambulanza, e solo in quel momento abbiamo capito la gravità.

http://www.ilrestodelcarlino.it/rovigo/cronaca/2012/07/21/747155-litiga_fidanzato.shtml