Perseguitata da marocchino ai domiciliari

31-03-2024

Un uomo marocchino di 43 anni, residente a Bagni di Lucca, è stato arrestato per maltrattamenti e sequestro di persona123. Più di un anno e mezzo fa, l’uomo era stato sottoposto agli arresti domiciliari a seguito di una serie di comportamenti persecutori e minacciosi nei confronti della moglie, anch’essa marocchina123. Il suo obiettivo era quello di isolare completamente la moglie dalla comunità, tenendola segregata in casa123.

Nonostante gli arresti domiciliari, l’oppressione continuava. La donna si era trasferita in un’altra abitazione, ma l’uomo, attraverso parenti e amici della comunità marocchina, continuava a monitorare ogni suo spostamento e comportamento123. Si faceva costantemente informare su qualsiasi cosa facesse la moglie, per poi mettersi in contatto con lei e darle ordini di comportamento123.

In questa situazione, l’intervento dei carabinieri è stato fondamentale per la donna123. I militari, rendendosi conto della situazione, sono intervenuti in suo soccorso123. Dopo alcune segnalazioni, anche per l’uomo è scattata la detenzione in carcere, dopo che la magistratura ha ritenuto che, nonostante i domiciliari, la situazione della donna fosse ancora a rischio123.

Questo caso mette in luce la difficile situazione di molte donne immigrate in Italia456. Spesso, queste donne vivono in uno stato di abbandono, con permessi di soggiorno sottratti dai mariti, l’impedimento di imparare l’italiano e la segregazione in casa5. Queste donne non sono consapevoli dei diritti di cui godono in Italia e hanno bisogno di sostegno per evadere dalla solitudine o da situazioni familiari opprimenti6.

EVIDENZA, Lucca

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