Tag: 50 anni

Picchia e cerca di accoltellare la ex

Avellino. Picchia e cerca di accoltellare la ex, ma lei riesce a fuggire
Avellino. Dopo averla brutalmente colpita con calci e pugni ha tentato di accoltellarla ma la vittima dell’aggressione, una donna romena di 50 anni, è riuscita a fuggire e a mettersi in salvo. È accaduto ad Avellino dove un bulgaro di 53 anni è stato denunciato e allontanato dall’abitazione che condivideva con la sua ex convivente.

Gli agenti della Questura di Avellino sono intervenuti in tempo per sottrarla alla furia dell’uomo che non accettava la fine della relazione, che durava da un anno, decisa dalla donna. Il provvedimento di allontanamento e di divieto ad avvicinarsi ai luoghi frequentati dalla sua ex convivente, è stato firmato dal pm del Tribunale di Avellino, Armando Del Bene

Cinese disoccupato pesta moglie a sangue: la insegue con la mannaia

Ha picchiato la moglie a calci e pugni, l’ha colpita con una bottiglia alla testa e infine ha impugnato una mannaia. Protagonista è un cinese di 50 anni, arrestato dai carabinieri, a Milano, per maltrattamenti in famiglia ai danni della moglie di 43 anni e dei figli di 16 e 19.

È stata la 16enne a chiamare domenica pomeriggio i militari, permettendo così di bloccare il padre prima che potesse utilizzare l’arma. La donna è stata trasportata in ospedale con una prognosi di 10 giorni per un politrauma.

Ai carabinieri ha raccontato di essere sposata da 25 anni e di essere in Italia da 10. Ha spiegato inoltre che marito era falegname ma da quando ha perso il lavoro tre anni fa, non potendo sostenere la famiglia né gli studi dei figli, è diventato violento e forte bevitore. Domenica, l’ultimo episodio: la 43enne è tornata a casa dopo il turno da cameriera ed è stata aggredita dal coniuge ubriaco.

Il figlio maggiore ha provato invano a bloccarlo ma è stato necessario l’intervento dei militari.

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“Sono immigrato, devi darmi i soldi”: e poi le spacca la faccia

Aggredita e picchiata da mendicante ubriaco

Vittima una donna di 52 anni che ha ‘osato’ non fare l’elemosina. I poliziotti hanno così rintracciato e bloccato uno straniero ubriaco, Y.V. di 50 anni, già noto alle forze dell’ordine, mentre cercava di nascondersi. L’aggressore era stato già arrestato in passato ed era solito mendicare e ubriacarsi creando allarme sociale ed, infine, perché destinatario di alcuni decreti di espulsione e ordini del Questore di lasciare il territorio nazionale, mai ottemperati dallo stesso. La donna aggredita, una cavese di 52 anni, trasportata in Ospedale, è stata giudicata guaribile 25 giorni per trauma cranio facciale con frattura delle ossa nasali e contusioni multiple su tutto il corpo. Emanato il nulla osta per l’espulsione dello straniero, denunciato in stato di libertà per il reato di lesioni e ubriachezza molesta.

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L’extracomunitario è stato poi accompagnato presso il centro di identificazione ed espulsione di Roma-Ponte Galeria per le procedure relative al suo rimpatrio.

http://www.irno.it/cronaca/agro-nocerino-sarnese/14476-dramma-a-cava-donna-aggredita-e-picchiata-da-un-mendicante-ubriaco

Zingaro rapina e picchia disabile su sedia a rotelle

Milano, 1 settembre 2013 –  Non gli importava che la sua vittima fosse su una sedia a rotelle, lo haminacciato con un collo di bottiglia, chiedendo che gli venissero consegnati soldi e cellulare.Davanti al rifiuto del disabile pero’ si è scatenato picchiandolo ripetutamente con calci e pugni, provocandogli tagli al viso ed escoriazioni in varie parti del corpo. L’autore dell’aggressione, un romeno di 35 anni senza fissa dimora, e’ stato arrestato per rapina ed estorsione dagli agenti della polizia locale di Milano.

A notare il tentativo di rapina nella zona del viale Corsica è stata una pattuglia dei vigili, in servizio nella zona. Il disabile era steso per terra e cercava con un braccio di difendersi dai colpi dell aggressore, che prima lo ha minacciato e ferito con un coccio di bottiglia e poi lo ha preso a pugni. Il romeno, in stato di ubriachezza, prima di essere ammanettato ha aggredito anche gli agenti, colpendone uno al volto con una gomitata. La vittima, un disabile italiano di 50 anni, e’ stata soccorsa dall’ambulanza e ricoverata in ospedale per le cure del caso.

Immigrato schiavizzava il cugino cieco

Venezia, dieci ore sotto il sole lo schiavo (cieco) del ‘migrante’
La Finanza arresta un bulgaro che sfruttava un non vedente. Il «cugino» si faceva mantenere dai profitti dell’accattonaggio del parente disabile

VENEZIA — Per lui era un punto di riferimento. In tutto e per tutto. Tanto da essersi trasformato, forse inconsapevolmente, nel suo schiavo. E così, la guardia di finanza è intervenuta con un fermo di polizia giudiziaria nei confronti del suo sfruttatore per il reato di riduzione in schiavitù. Lui, 50enne bulgaro, era diventato cieco a pochi mesi dalla nascita e, con gli anni, era stato preso sotto l’ala protettrice del cugino (così, almeno, si definivano) che aveva subito individuato le potenzialità del suo handicap. E così, questa coppia di cittadini bulgari, entrambi intorno ai 50 anni, erano arrivati in Laguna. Un cieco, nel settore dell’accattonaggio, è praticamente una manna dal cielo. Una menomazione di quel genere, in una città come Venezia, che brulica di turisti dodici mesi all’anno, è una garanzia di successo. E, in effetti, la rendita non era niente male.

Da mendicante, il bulgaro non vedente riusciva a guadagnare mediamente 70 euro al giorno, con punte anche da 80 o 90 euro. A quanto pare, però, non si trattava esattamente di un affare alla pari, anzi. Il cugino lo accompagnava nei vari posti dove chiedere l’elemosina, da Corso del Popolo a Mestre a campo San Polo a Venezia. Lo accompagnava, sì, ma si faceva anche mantenere in tutto e per tutto dal parente disabile. Lo lasciava da solo, dieci ore al giorno, in un angolo della città, senza curarsi delle sue condizioni fisiche e di salute. Senza pensare che, comunque, un disabile doveva avere bisogno di un minimo di assistenza. E invece lo abbandonava sotto il sole d’estate, sotto la pioggia e la neve d’inverno.

Poi, stando alle indagini della Guardia di Finanza, che ha seguito il caso con mesi di pedinamenti e appostamenti, l’uomo veniva portato in alloggi con condizioni igieniche estremamente precarie, in alcuni casi in veri e propri bivacchi. Alloggi che cambiavano sempre, visto che entrambi erano senza fissa dimora. Gli uomini delle fiamme gialle veneziane, giovedì 29 agosto sera, hanno eseguito il fermo di polizia giudiziaria a carico del bulgaro sfruttatore, con l’accusa di riduzione in schiavitù. Un capo d’imputazione raro, di questi tempi, tanto che pare si tratti uno dei pochi casi in cui è stato contestato questa tipologia di reato. Il cugino cieco, in effetti, era diventato in tutto e per tutto uno schiavo del parente. A quanto si è ricostruito, entrambi facevano parte del gruppo «allargato» degli accattoni a Venezia, settore dominato dai romeni rom comunemente chiamati «Barbanera».

I due erano stati seguiti anche dall’ufficio politiche sociali del Comune, nell’ambito dei diversi servizi di monitoraggio intrapresi negli anni. Si sapeva che, con i soldi delle questue, il mendicante cieco riusciva a mantenere in toto il suo accompagnatore e anche una parte della famiglia in Bulgaria. Probabile anche le indagini della finanza abbiano trovato conferma in uno dei tanti money transfert destinati in patria. Venezia, comunque, per loro non era una tappa fissa. Ci rimanevano a lungo, poi sparivano per lunghi periodi, e continuavano i loro giri in tutta Europa, nelle grandi città ma con una predilezione per la Germania. Lo sfruttatore, che è sposato con un figlio, è stato arrestato e portato in carcere in attesa della convalida del fermo. Il cugino associato a una struttura protetta.

http://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie/cronaca/2013/31-agosto-2013/venezia-dieci-ore-sotto-sole-schiavo-cieco-elemosina-2222844164668.shtml

Femminicidio: xenofila pestata dal marito marocchino

Picchia moglie a Mazzè, arrestato marocchino

Un ragazzo di 23 anni, di origini marocchine e residente a Mazzè, è stato arrestato dai Carabinieri per maltrattamenti in famiglia, lesioni personali e minacce. Le manette sono scattate dopo l’ennesimo episodio di violenza domestica denunciato dalla moglie.

La donna, 50 anni italiana, ha chiamato i Carabinieri dopo che il ragazzo la aveva minacciata con un coltello e colpita con una testata al volto al termine di una lite scaturita all’interno dell’abitazione in cui risiedevano.

Già in passato i Carabinieri erano intervenuti in soccorso della donna, questa volta in modo definitivo con l’arresto del ventitreenne che, da quanto si è appreso, frequentemente picchiava e minacciava la moglie di morte.

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Tipica ‘coppietta’.

Donna aggredita da due stranieri con violenza

VICENZA – Una donna di 50 anni e’ stata ferita alla testa e ad un braccio durante una violenta aggressione, ieri a Vicenza, compiuta da due stranieri che l’hanno fatta cadere a terra e le hanno strappato la collana d’oro che portava al collo. Il fatto è avvenuto nei pressi dell’ingresso del parco Querini.

I due sono stati visti fuggire da una pattuglia di carabinieri, ed i militari si sono messi al loro inseguimento senza però riuscire a bloccarli.

http://voxnews.info/2013/07/31/vicenza-ennesima-aggressione-per-collana/

Modena: donna aggredita da 3 nordafricani

MODENA – Una donna di 50 anni di Modena è stata aggredita da tre nordafricani ieri pomeriggio alle 17,30 in via Medaglie d’Oro, nella zona della stazione piccola. Era a piedi quando i tre si sono avvicinati in bicicletta. Uno le ha afferrato la collana per strapparla, ma la donna ha resistito afferrando a sua volta la collana. Una reazione che ha sorpreso i tre scippatori, che hanno desistito dileguandosi. Indaga la polizia.

http://www.modenaonline.info/notizie/2013/07/26/donna-aggredita-resiste-allo-scippo_38393#.UfLMDNJYeuI

Parma: donna aggredita da tunisino – Video

ayoubPARMA – Ha tentato di rubare uno scooter in viale Villetta a Parma e quando la proprietaria, una donna di 50 anni, è uscita in strada per chiedergli cosa stesse facendo, invece di scappare l’ha aggredita, tentato di colpirla con due pugni e poi le ha palpeggiato il seno. Per questa aggressione un ragazzo di 19 anni è stato identificato dalla squadra mobile di Parma e infine arrestato per violenza sessuale e tentata rapina. L’episodio risale al 28 marzo scorso. In manette è finito il tunisino Ayoub Nasraoui, raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip Paola Artusi su richiesta del pm Giuseppe Amara, in base alle risultanze investigative della squadra mobile.
La mattina del 28 marzo la donna era appena arrivata al lavoro quando dalla finestra aveva visto il giovane armeggiare intorno al suo scooter.

Era corsa in strada urlando al ladro cosa stesse facendo e a quel punto il 19enne le aveva intimato di tornare al lavoro. Poi l’aveva spinta contro una porta a vetri, l’aveva palpeggiata ridendo e se ne era andato. Il rapinatore era salito su un’Opel Astra con a bordo due complici: la vettura aveva il lunotto posteriore infranto.
La signora, choccata per quanto avvenuto, aveva subito chiamato la polizia. Poco dopo la Opel aveva tamponato una vettura in via Spezia e poi era fuggita a tutta velocità. Dalla targa rilevata da un testimone si scopriva che la vettura era stata rubata a un parmigiano pochi giorni prima.

In seguito la sezione Antirapine della squadra mobile ha concentrato la sua attività su alcuni stranieri responsabili di una serie di reati. Il confronto con le immagini del sistema di videosorveglianza di via Villetta hanno consentito di identificare il 19enne, che è stato prima denunciato e poi raggiunto dall’ordinanza cautelare nel carcere di Parma (dove nel frattempo era finito per altri fatti).

http://www.parmaonline.info/notizie/2013/05/17/scopre-un-ladro-e-subisce-unaggressione-sessuale_34067#.UZZV2bXvhiY

Rissa nel centro di Roma tra immigrati

 
Rissa nel centro di Roma: 5 arresti
InfoOggi
Gli stranieri di età compresa tra i 25 ed i 50 anni intorno alla mezzanotte, a causa di qualche bicchiere di troppo, si sono messi a litigare lungo la strada del centro di Roma creando sconforto e paura trai passanti. I 5 dovranno ora rispondere di