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Picchiato e stordito col taser da maghrebino

Prima lo picchia. Poi lo mette a ko con lo storditore elettrico. Quindi gli ruba due cellulari e scappa. Non contento, il malvivente ritorna sui suoi passi per derubarlo ancora. Ma quando arriva sul posto trova i carabinieri chiamati dalla stessa vittima. L’aggressore allora fugge ma, grazie alla descrizione fatta dal ferito, viene arrestato due ore dopo nel mezzanino della metropolitana Loreto. L’episodio è avvenuto nella mattinata del 22 dicembre, poco prima delle 11. Un marocchino di 38 anni, irregolare e con precedenti, è entrato in una portineria di corso Buenos Aires per rapinare il custode.

L’AGGRESSIONE – Il magrebino ha picchiato il malcapitato con calci e pugni. Poi lo ha tramortito con la «pistola» elettrica. Quindi ha afferrato due telefonini che erano sul tavolo ed è fuggito. Lanciato l’allarme, sul posto è arrivata una pattuglia del Radiomobile dei carabinieri. I militari hanno preso nota di quanto è accaduto, mentre il cingalese è stato accompagnato all’ospedale Fatebenefratelli dove i medici gli hanno riscontrato un trauma cranico e la frattura del setto nasale. In quel momento il marocchino, che era tornato indietro per arraffare altre cose, è fuggito. Al ferito gli sono state fatte vedere alcune foto segnaletiche e, grazie anche alla sua descrizione dell’aggressore, dopo due ore sono riusciti a rintracciarlo nel mezzanino della metropolitana alla fermata Loreto.

http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/13_dicembre_24/aggredisce-portinaio-una-pistola-elettrica-deruba-arrestato-38enne-a3c33254-6ca2-11e3-90a0-d4e6580ce920.shtml

Marocchino pesta a sangue donna incinta

Milano, 23 settembre 2013 – Un altro episodio di violenza sulle donne. Lei lo aveva lasciato nel 2006 sporgendo una querela per maltrattamenti poi ritirata per timore di ritorsioni, ma domenica sera lui e’ tornato all’attacco per l’ennesima volta.
E’ successo attorno alle 20 in via Nicola Palmieri, zona Famagosta, dove A.Z., 41 anni, nazionalita’ marocchina, nullafacente con precedenti, ha aggredito a calci e pugni A. D., 37 anni, cittadina romena incinta. La radiomobile dei carabinieri e’ intervenuta dopo una chiamata della donna, l’aggressore e’ stato immobilizzato e arrestato. La vittima e’ finita al Policlinico, dove e’ stata giudicata guaribile in 10 giorni dalle contusioni riportate.

http://www.ilgiorno.it/milano/cronaca/2013/09/23/954525-violenza-donna-incinta.shtml

Ah, che bella la società multietnica. Dove un marocchino mette incinta una romena e poi la massacra di botte.
Indovinate chi, in questo tipo di società, manterrà il figlio del marocchino? Stiamo allevando una coorte di disadattati stile banlieus.

Zingaro mette foto refurtiva su Facebook: risiede in campo nomadi del Comune di Lecce

Galeotto fu il profilo Facebook: sono state le foto pubblicate sul web da un uomo di trent’anni, pregiudicato e senza lavoro, a permettere alle sue vittime di identificarlo e denunciarlo ai carabinieri. Così ieri i militari della stazione di Trepuzzi, in provincia di Lecce, hanno arrestato G. H., nato a Palermo e residente a Lecce nel campo nomadi Panareo, sulla statale 7ter, in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare in carcere. La misura, emessa dal gip Giovanni Gallo, su richiesta del pm Giuseppe Capoccia, riunisce i gravi indizi di colpevolezza relativamente a ben cinque furti in abitazione aggravati, consumati o tentati.

L’indagine dei militari della stazione di Trepuzzi, in collaborazione con la compagnia di Campi Salentina e con numerose stazioni della provincia, è iniziata dal penultimo di questa serie di furti, avvenuto il primo agosto scorso intorno alle 20 a Trepuzzi. In quella occasione la vittima, rincasando, sorprese i ladri in fuga dopo aver rubato gioielli del valore di circa 4mila euro: per ultimo vide uscire un giovane che descrisse abbastanza efficacemente.

I militari, grazie a una telecamera di sorveglianza della zona, sono riusciti anche a ricostruire la dinamica del furto: l’obiettivo ha ripreso una Station Wagon scura di grossa cilindrata che si ferma nei pressi dell’appartamento, uno dei passeggeri che ne esce munito di un piede di porco e, dopo aver suonato il campanello senza ottenere risposta, forza la porta d’ingresso consentendo l’ingresso ai complici, due o tre. L’azione in tutto era durata non più di tre minuti.

Dalle indagini è emerso che il modo di agire era simile a quello di diversi casi di furti in abitazione commessi nel corso dell’estate. In quattro di essi (un furto tentato a Novoli il 1° agosto e tre consumati a Lecce e Novoli il 12 luglio, l’ultimo a Campi il 4 agosto), come nel caso di Trepuzzi, i proprietari di casa nel rientrare avevano incrociato i malviventi, e di essi ricordavano chiaramente il capobanda, molto simile a quello descritto dalla vittima a Trepuzzi. Ne è nata una frenetica ricerca di persone sospettabili e soprattutto di fotografie recenti.

Per quanto riguarda G. H., l’aiuto decisivo è arrivato da Facebook dove l’uomo è stato riconosciuto senza ombra di dubbio da tutte e cinque le vittime. Sono ancora in corso le indagini per individuare gli altri componenti della banda, probabilmente più attenti del capo.

http://bari.repubblica.it/cronaca/2013/09/08/news/ladro-66122166/

Zingare razziano metrò: non possono arrestarle, sono sempre incinte

Ladre in Metro che non possono essere arrestate: sono sempre incinte

Sta diventando un “‘caso” quello delle borseggiatrici di origine bosniaca che, da qualche settimana, bazzicano tra Cadorna e Centrale. Pizzicate due volte nelle ultime quattro settimane dalla polizia locale, sono sempre state rilasciate: prima arrestate, manette “convalidate” e rimessa in libertà. Il motivo? Hanno appena avuto o stanno aspettando un bambino.

E’ un gruppo nutrito, di cinque o sei complici, che lavora incessantemente, come racconta il Corsera. La tecnica è semplice. Si avvicinano  a una ‘preda’ al momento della salita sulla metropolitana; è solitamente una donna con la borsa socchiusa o completamente aperta. Creano calca. Mentre una di loro mette fisicamente la mano nella borsa della vittima, un’altra copre il tutto con un grosso borsone. Le altre fanno da sentinella. Non appena hanno in mano il bottino, scendono con rapidità prima che si chiudano le porte. E la persona derubata rimane in metrò.

Sono ben vestite, sembrano ragazze normali, e probabilmente sono a libro paga di un’organizzazione criminale ‘più grande di loro’. Le telecamere Atm mostrano, implacabili, il loro operato. Che con le maternità in arrivo diventa quasi inarrestabile. Potreste rimandarla a casa loro, no?

Potrebbe interessarti:http://www.milanotoday.it/cronaca/rom-ladre-metro-incinta.html

Con lo svuotacarceri sarà ancora peggio.

Immigrata partorisce e mette neonato in lavatrice

I ministri Riccardi e Cancellieri soddisfatti dagli effetti della loro Sanatoria

BOLOGNA – Una donna moldava che ha partorito un bambino, poi trovato morto nella lavatrice di casa a Carpi, nel Modenese, è ora accusata di omicidio e occultamento di cadavere. Lo riporta la Gazzetta di Modena. La donna, ieri all’alba, si sarebbe presentata al Pronto Soccorso dell’Ospedale Ramazzini con una forte emorragia. Gli accertamenti nel reparto di Ostetricia hanno poi dimostrato come avesse partorito da poco. La donna dapprima avrebbe negato, poi è crollata ammettendo tutto. I carabinieri hanno raggiunto subito l’appartamento che la moldava occupa con il marito e un altro figlio e hanno trovato il neonato senza vita nella lavatrice. La procura di Modena ha aperto un’inchiesta e la donna è sottoposta a un provvedimento di fermo.

Milano: Egiziano molesta ragazzine e donne sulla metro

Un egiziano di 30 anni, disoccupato, regolare ma con precedenti penali, è stato arrestato per violenza sessuale dalla polmetro

 

L'assessore si felicita di questa nuova manifestazione di "cambiamento"

Non è il primo caso che ha coinvolto nordafricani in questo genere di reati.

Secondo quanto riportato dalla questura, intorno alle 13.45, l’uomo è stato avvistato da due agenti in borghese gironzolare con fare sospetto nella stazione di Cadorna. I due poliziotti decidono di seguirlo.

Lo straniero segue un gruppo di ragazzine sul metrò. Si avvicina a loro, comincia a strusciarsi, ma le ragazzine (forse appena uscite da scuola, tra i 15 e i 17 anni) scendono a Pagano senza accorgersi di nulla. Si ferma anche l’egiziano, che cambia convoglio.

Qui “addocchia” una ragazza sui 20 anni, bionda, e ancora le va dietro cercando il contatto pelvico. Ma il metrò è poco affollato e desiste.

Riprende ancora il metrò, questa volta come “vittima” c’è una giovane mora, molto alta; il 30enne inizia a palparle i glutei e le parti basse. Mette la mano nei pantaloni e inizia a masturbarsi, sfruttando la calca. La donna, sotto choc, era impietrita dall’imbarazzo.

A questo punto gli agenti intervengono e lo fanno scendere a Duomo. Viene arrestato.

http://centro.milanotoday.it/arrestato-violenza-sessuale-duomo-6-febbraio-2013.html

Perugia, benzinaio costretto a fare le ronde: 5 marocchini assaltano il distributore

Noi siamo la Resistenza

Stanco e stufo di sospetti e raid notturni aveva deciso di passare la notte all’interno dei locali del proprio distributore di benzina per cercare di fermare eventuali balordi. E a pensare si fa male spesso ci si azzecca – Andreotti docet – e infatti il benzinaio di Gualdo Tadino nel cuore della notte si è trovato di fronte a 5 marocchini del posto che con arnesi da scasso stavano assaltando il self service di carburante che sapevano esserci molto denaro. Il proprietario è riuscito a mettere in fuga i ladri semplicemente accendendo le luci del box. Subito dopo ha avvertito i carabinieri della Stazione di Gualdo Tadino che in poche ore sono riusciti a rintracciare i malviventi e a ricostruire la vicenda. Tutte e 5 le persone sono state deferite in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Perugia per il reato di tentato furto aggravato.

http://www.perugiatoday.it/cronaca/gualdo-tadino-mette-in-fuga-ladri-distributore.html

 

 

Tentato stupro a Pistoia: 26enne aggredita da due Tunisini

Ancora un episodio di criminalità nel Pistoiese. Ieri sera hanno tentato di rapinare una donna di 26 anni a Quarrata mentre stava portando fuori il cane.
La giovane è riuscita a salvarsi grazie alle tecniche di difesa personale apprese durante un corso organizzato qualche mese fa proprio nel Pistoiese dalla polizia.
Poco dopo sono finiti in manette due tunisini di 38 e 25 anni, riconosciuti oltre che dalla vittima anche da una testimone che ha assistito all’aggressione dalla finestra di casa.
La vittima, raggiunta alle spalle da uno degli aggressori, è riuscita a liberarsi e a sferrare un colpo decisivo al malfattore mettendo in atto proprio la tecnica imparata durante il corso antistalking promosso dalla questura.
I due malviventi si sono dati alla fuga ma sul posto sono subito intervenute le volanti della polizia e del reparto prevenzione crimine di Firenze, che erano in zona per dei controlli del territorio decisi dal Comitato sulla sicurezza pubblica a seguito dell’incremento di furti e rapine.
I due sono stati fermati ed arrestati dopo poco nel centro di Quarrata.

http://www.gonews.it/articolo_177464_spasso-col-cane-viene-aggredita-mette-in-fuga-rapinatori-con-le-tecniche-imparate-al-corso-antistalking.html

Allarme rapine a Verona: immigrato rapina e massacra tre anziane in pochi giorni

 

http://www.larena.it/stories/dalla_home/459275_scippo_anziana_rimane_feritae_nei_quartieri_cresce_la_paura/

Verona. E fanno tre. Scippata un’altra donna. Questa volta è accaduto in via Giacomo Camozzini, a Borgo Trento. Alle 19.30, per cui in un orario non «a rischio». Mercoledì sera la signora che ha quasi 85 anni stava rientrando nella sua abitazione quando un immigrato le ha strappato la borsetta dalla spalla. L’anziana è stata trascinata a terra per alcuni metri, e ha mollato la borsetta. La vittima ha dato l’allarme fermando un passante, anche perchè data l’ora di cittadini in giro ce n’erano. Sul posto è arrivato il 118 che ha accompagnato l’anziana in pronto soccorso. Per fortuna nessuna grave conseguenza, fatto salvo un trauma alla spalla e un picco di ipertensione facilmente comprensibile. Dentro alla borsetta c’erano il bancomat, le chiavi di casa e 20 euro. Questo è il terzo scippo che accade in pochi giorni nella nostra città. Il modo di operare del delinquente che scippa le donne è sempre lo stesso. Agisce a piedi, affianca le vittime e strappa loro le borsette, quindi scappa, sempre a piedi, anche se è probabile che in zona abbia un motorino. Le descrizioni su di lui sono generiche: giovane, carnagione olivastra. È probabile che si tratti sempre della stessa persona che mette a segno un colpo dopo l’altro spostandosi da un quartiere all’altro. Scippi sono stati denunciati in via Provolo, quindi in via Zambelli e via Camozzini, appunto.  In via Zambelli la signora ha riportato la lussazione della spalla e una prognosi di un mese perchè ha cercato di trattenere la borsetta ed è stata trascinata a terra. La squadra Mobile sta seguendo le indagini, visionando i filmati delle telecamere delle zone alla ricerca di qualche particolare utile che possa portare all’individuazione del responsabile, anche perchè la sequenza degli episodi rischia di creare allarme tra le donne. Un suggerimento per cercare di tutelarsi è quello di portare le borse non a mano o a tracolla, ma di traverso, per limitare la possibilità di scippo. Non mettere la chiavi di casa in borsa, ma tenerle in tasca, così almeno dopo lo scippo non si dovrà cambiare la serratura. E mai lasciare il codice segreto del bancomat assieme alla tessera. Se si va in bici non tenere la borsa a spalla e neanche metterla «libera» in una cestino davanti. Nons ervirebbe a nulla, meglio utilizzare cestini chiusi. I delinquenti puntano sull’effetto sorpresa e a essere veloci, quindi elimineranno le vittime più sprovvedute.

Coppietta in balia di 4 Romeni: lui pestato a sangue

Vittima dell'integrazione

Città di castello – Sabato sera Nicola Francesco – nella foto – si ferma a comprare le sigarette in un bar insieme alla sua ragazza. Poi risale in auto e, per motivi di precedenza, una macchina sorpassa, si mette di traverso e lo blocca: dalla macchina scendono 4 Rumeni noti alle forze dell’ordine accerchiano la coppia e poi tirato fuori il ragazzo dal veicolo e lo pestano a sangue causandogli diverse ferite gravi, traumi ed un’emoraggia interna. Il ragazzo è ricoverato all’ospedale di Perugia.
Per domani è già prevista la scarcerazione dei Rumeni arrestati.

http://voxnews.info/2013/01/15/violento-pestaggio-a-citta-di-castello/