Tag: due donne

San Paolo, chiedono l’elemosina e derubano anziana. Arrestate due … – BariLive.it

San Paolo, chiedono l'elemosina e derubano anziana. Arrestate due
BariLive.it
Arresto in flagranza di reato due cittadine straniere di etnia rom, una 27enne ed una 16enne, ritenute responsabili di furto con destrezza ai danni di una 81enne. Tecnica ben consolidata quelle due donne, che hanno avvicinato in strada la pensionata 

Gruppo di marocchine pesta marocchina: per ‘amore’

MODENA – Domenica da incubo per una ragazza di 30 anni, aggredita e picchiata da due donne di poco più grandi. Intorno alle 13 la vittima, di nazionalità marocchina, si è trovata davanti le due conoscenti (e connazionali) di 35 anni che prima l’hanno aggredita verbalmente, poi sono sono passati alle vie di fatto. Le hanno dato un pungo in faccia prima di spruzzarle negli occhi uno spray urticante. La vittima ha raccontato ai carabinieri anche il possibile movente: il suo attuale fidanzato è infatti l’ex compagno di una delle due donne poi identificate e denunciate dai militari.

http://www.modenaonline.info/notizie/2014/02/10/modena-donna-aggredita-e-picchiata-dalla-ex-del-fidanzato_50290#.UvkUNUA01VM

Carabinieri: “Attenti a Natale, i Rom rubano”

PERUGIA – Suonano campanelli e citofoni: un attimo per fare la radiografia di chi é in casa e chi no in questi giorni di feste natalizie, e dunque chi derubare e chi no. Ma per fortuna la soglia dei controlli incrociati cittadini-forse dell’ordine é sempre alta. In quest’ottica, proprio nei giorni di Natale, alcuni cittadini fra Todi e Marsciano hanno segnalato ai carabinieri diretti dal capitano Marcello Egidio movimenti sospetti di due donne, di etnia rom, che giravano per le strade suonando campanelli e citofoni delle case.

L’intento, evidente, era quello di capire chi stava in casa e chi no. I carabinieri, che in questi giorni di feste hanno giá attivato controlli stretti, individuano velocemente le due donne (ventenni) con tanto di cacciavite e coltello dentro l’auto usata per gli spostamenti. Dai controlli emergono sfilze di precedenti per furto, decine di nomi falsi usati nel corso di precedenti fermi giudiziari e arresti domiciliari presso un campo nomadi di Roma. Una delle due é anche madre di sette bambini. Immediata la nuova misura degli arresti domiciliari nello stesso campo nomadi, e il foglio di via per tre anni dai comuni di Todi e Marsciano.

Ma l’attenzione resta massima, come le raccomandazioni da parte delle forze dell’ordine ai cittadini, perché altri tentativi simili di assalto potrebbero ripetersi fino alla fine delle festivitá natalizie.

Fonte: ilmessaggero.it

Chissà se il deputato del Pd denuncerà anche i Carabinieri.

Donna accerchiata da Rom che la aggrediscono

Rapallo – Doveva essere un giro al mercato. Insieme alla donna per la quale lavora, come badante. Due passi tra le bancherella spingendo la carrozzina della signora. Poi, quella che doveva essere una tranquilla mattinata, si è trasformata in un fuga. Due donne di origini bulgare hanno avvicinato la badante. L’hanno seguita per più di mezz’ora, poi, hanno sferrato l’attacco. Hanno accerchiato la donna, le hanno messo le mani nelle tasche del giaccone e dentro la borsetta, nel tentativo di rubarle cellulare e soldi. La badante, però, è riuscita, dopo una breve collutazione, a divincolarsi e mettere in fuga le due donne prima di chiamare la polizia. Gli agenti, infine, le hanno rintracciate e arrestate per tentata rapina.

È successo giovedì mattina scorso, a Rapallo, nell’area del mercato. Vittima dell’aggressione, che solo per poco non si è trasformata in rapina, una badante quarantenne di origini ecuadoriane. A darle la caccia, per oltre mezz’ora, studiando i suoi movimenti e controllando dove mettesse il portafogli, due ragazze di 24 anni, entrambe senza fissa dimora e originarie della Bulgaria.

Sono da poco passate le dieci del mattino quando le due malviventi entrano in azione. La badante le aveva notate avvicinarsi alla carozzina più volte, ma non ci aveva fatto caso. All’improvviso però, la donna è stata aggredita alle spalle. Le due malviventi hanno tentato prima di immobilizzarla e poi, mettendo le mani all’interno della giacca e della borsetta, di rubarle portafogli e cellulare.

Al gesto delle due è nata una colluttazione. La vittima ha cercato di fermare le due donne, si è dimenata. Le due ragazze di origini bulgare sono state costrette così alla fuga, che però è stata breve.

La badante, infatti, ha chiamato il 113. Una volante della polizia è intervenuta immediatamente intercettando la fuga delle due malviventi e bloccandole. Le due giovani sono state arrestate con l’accusa di tentata rapina, sono ora nel carcere di Pontedecimo, a Genova, in attesa del colloquio col giudice. Medicata, la badante, è stata giudicata guaribile in pochi giorni.

http://www.ilsecoloxix.it/p/levante/2013/12/14/AQzJL8FB-aggrediscono_badante_donne.shtml

Due nomadi denunciate, per l’ennesima volta, per furto – La Gazzetta di Lucca


La Gazzetta di Lucca

Due nomadi denunciate, per l'ennesima volta, per furto
La Gazzetta di Lucca
Una abitante di Mutigliano ha allertato, nella tarda mattinata di ieri il 113 per un tentato furto in abitazione ad opera di due donne. Sul posto l'operatore ha inviato due pattuglie che hanno chiuso le due stradee in entrata ed in uscita della

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Saluzzo: inseguite ed arrestate dopo un furto in abitazione due … – targatocn


targatocn

Saluzzo: inseguite ed arrestate dopo un furto in abitazione due
targatocn
Due nomadi rom di origine serba, J.D. 27enne e D.S. minorenne, sono stati arrestati dai Carabinieri di Verzuolo grazie anche alla collaborazione della Compagnia di Savigliano, per furto aggravato in concorso. Le due donne, giunte nel saluzzese a bordo

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Roma: immigrati e zingari sempre più arroganti e violenti

Autisti e controllori Atac aggrediti. Forze dell’ordine prese a calci e pugni e minacciate di morte come la pluripicchiata, plurinsultata e plurisputata Claudia Macri, maresciallo 46enne della polizia locale di Roma Capitale del I Gruppo, diventata il simbolo della lotta (vana!) alle borseggiatrici rom minorenni in azione alla fermata metro Piazza di Spagna .

Tutti si arrogano il diritto di prenderci a sberle. E a casa nostra. Che siano nomadi, zingarelle 13enni, o immigrati, la musica non cambia, lo racconta la cronaca.

Ieri in pieno giorno, a mezzogiorno, sono stati tre nigeriani, un uomo e due donne (che una volta messe alle strette, per impietosire il personale Atac, si sono spacciate per incinte) ad aggredire un controllore Atac, usandogli contro i carrelli. E per tutto il tragitto da piazza della Repubblica a Termini sul bus di linea 170. E questo solo perché aveva osato chidergli il biglietto (e loro non ce l’avevano). Alla stazione poi è stato picchiato anche un ispettore capo intervenuto. Solo i carabinieri in moto, del Nucleo Radiomobile, hanno riportato la calma, fermando gli stranieri.

Il giorno prima, l’altro ieri, venerdì pomeriggio, erano state tre zingare, invece, ad entrare in azione contro un autista Atac della linea 105 alla fermata di Porta Maggiore. L’oltraggio da fargli pagare? Aver loro chiesto di lasciare i passeggini carichi di ferraglia alla fermata di Porta Maggiore. L’arsenale poteva essere un pericolo per i passeggeri, tra frenate e sobbalzi nel traffico di Roma. Loro non hanno sentito ragioni.

Hanno carta bianca. «Tanto non ci potete fare niente» è stata questa la sintesi, nella risposta beffarda del gruppo di sei zingarelle fermate due sabato fa, dall’implacabile vigilessa, il maresciallo Macri. Così hanno detto a lei che il 6 agosto era stata quasi massacrata davanti ai binari, da un gruppetto di ragazzine, sempre alla fermata metro Piazza di Spagna. Otto giorni fa, invece, le aveva fermate dopo il furto di 500 euro sottratti a due sposini ventenni coreani «lei era pure incinta» racconta. Poi aveva trovato le ragazzine. Le aveva perquisite. E aveva ritrovato la refurtiva. «460 euro e soldi russi, arrotolati tra le “chiappe”, proprio lì – spiega Macri – ecco perché non voleva togliersi le mutande». Poi, dopo le minacce di morte («mi ricordo la tua faccia, quando sei senza divisa ti ammazziamo» aveva già raccontato Macri), le ragazzine sono passate allo sfottò. «”Sei una poveraccia” mi hanno detto mentre aspettavamo i rinforzi in superfice, in vicolo del Bottino, “tu fai questo per 50 euro, noi ne abbiamo fatti 20 volte di più da stamattina rubando” si vantavano». Non si sono fermate nemmeno davanti alle dottoresse del San Giovanni, sbeffeggiate e additate come «lesbiche». «Non si volevano spogliare – racconta ancora Macri – e alle dottoresse che dovevano visitarle per capire che età avessero davvero, perché loro hanno dichiarato falsamente di essere 13enni, hanno detto: “ma che siete lesbiche ?”, “noi non siamo lesbiche!”».

A queste ragazzine hanno rubato l’infanzia e l’adolescenza, addestrandole come macchine. «Però fanno paura – dice la vigilessa -, perché sono consapevoli che al massimo si faranno qualche giorno in un centro di accoglienza per minori da cui fuggiranno». E di nuovo sulla strada. Come il maresciallo Macri dopo le botte. Ormai la riconoscono da lontano. «Vedono la divisa che indosso anche quando rincaso, perché mi piace e ne vado orgogliosa» spiega. E giù nuovi insulti. Anche tre giorni fa. «Le ho riviste in metropolitana e mi hanno gridato “stronza”, “puttana”». Ma i romani sono solidali con lei. «”Signora” mi hanno detto: “non so come fa a stare così calma…”» continua a raccontare, sottolineando il cambiamento: «una volta – dice – ci avrebbero goduto a sentire insultare un vigile urbano, oggi non è più così».

È una sfida anche per il sindaco Ignazio Marino. Ha espresso «solidarietà» ai controllori dell’Atac aggrediti da persone, ha detto «che non credono nel rispetto della legalità». «Questa è una cittá ospitale, che accoglie, che vuole funzionare meglio e dare opportunità di vita a tutti – è stata la premessa, seguita dall’altolà: «ma sarà durissima e severissima con chiunque si permette di infrangere la legge, di aggredire qualcuno che sta svolgendo il proprio lavoro per migliorare la cittá». «Questi comportamenti – ha detto ancora Marino – non saranno tollerati e chiederó alle forze dell’ordine di intensificare presenza e severità, che vanno insieme all’accoglienza che può avvenire solo all’interno della legalitá», ha concluso.

http://www.iltempo.it/roma-capitale/2013/09/08/sempre-piu-cattivi-e-strafottenti-1.1170068

Ancora violenza a Roma: controllori pestati da famiglia nigeriana

ROMA 07 settembre 2013 – Aggressione intorno alle 12 sul bus di linea 170. I controllori Atac a bordo del mezzo sono stati colpiti da tre persone che erano a bordo del mezzo con dei passeggini e sprovviste di biglietto. Si tratta di nigeriani, due donne incinta e un uomo che hanno aggredito i controllori con calci e a colpi di passeggino. L’aggressione è durata fino all’arrivo al capolinea, alla stazione Termini, dove, scesi dal mezzo, hanno colpito anche il capo ispettore Atac. Sul posto sono intervenuti i carabinieri in moto del nucleo radiomobile che sono riusciti a sedare gli animi. I tre sono stati trattenuti e portati in caserma per gli accertamenti di rito. Sabato pomeriggio in piazza di Porta Maggiore, un autista in servizio sulla linea 105 è stato aggredito da tre nomadi, due donne e un uomo, che lamentavano di non essere riusciti a salire con i loro passeggini sull’autobus. La vittima, che si è riservata di sporgere denuncia ai carabinieri, è stata insultata e graffiata ad un braccio dalle due donne.

http://www.ilmessaggero.it/ROMA/CRONACA/controllori_bus_roma_aggrediti_nigeriani/notizie/323204.shtml

“Siamo zingari, ti devi fermare dove diciamo noi”: e pestano autista bus


Il Messaggero

 

 

ROMA – Aggressione a un autista di un bus a Roma. In piazzale di Porta Maggiore, angolo via Casilina un autista è stato aggredito da due donne nomadi che era a bordo della vettura con un uomo insieme ai loro bimbi. Sembra che il gruppo di nomadi avesse chiesto all’autista di effettuare una fermata non consentita, in un’area dove non è previsto lo stallo dei bus. Quando l’autista ha negato al gruppo la possibilità di scendere in un luogo diverso da quello previsto, le due donne del gruppo si sono scagliate contro di lui. Sul luogo sono intervenuti i carabinieri.

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Rissa tra prostitute per la spartizione dei marciapiedi Su Facebook … – Live Sicilia

Rissa tra prostitute per la spartizione dei marciapiedi Su Facebook
Live Sicilia
Scene di violenza nel salotto buono di Catania. Due donne straniere sono le protagoniste di un filmato amatoriale postato sui social network. Una di loro lancia un sasso contro una macchina. Condividi questo articolo. VOTA. 1/5; 2/5; 3/5; 4/5; 5/5