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Donna pesta il ‘compagno’ per gelosia e aggredisce agenti

Genova – Ha avuto una lite con il compagno, probabilmente per gelosia e lo ha aggredito: l’episodio è avvenuto in un negozio del centro storico. Una guardia giurata, presente sul posto, ha diviso i due e avvertito il 113. Gli uomini della Squadra Mobile hanno ascoltato l’uomo che poi si è rifiutato di farsi medicare mentre la compagna di lui, una donna di 30 anni, non ha voluto fornire nessuna spiegazione ed è stata accompagnata in Questura per essere identificata. Lì è andata in escandescenze e ha graffiato un agente al volto. Dopo tutti i controlli, per la 30enne, di origini straniere, è scattato l’arresto per resistenza a pubblico ufficiale oltre alla denuncia.

http://www.cittadigenova.com/Genova/Cronaca/Aggredisce-prima-il-compagno-poi-gli-71699.aspx

Spacciatore in fuga si getta nel fiume, per salvarlo chiamano elicottero!

Per sfuggire alla cattura da parte della polizia, che lo inseguiva, non ha esitato a gettarsi nelle gelide acque del Brembo. Nel fiume, trascinato dalla corrente, è rimasto per almeno mezz’ora. Per salvarlo sono stati mobilitate le forze dell’ordine, i pompieri e anche l’elicottero del 118.

Tutto ha avuto inizio intorno alle 17,45 a Bonate Sopra, nella zona delle Ghiaie. Nel corso di un’operazione di polizia – secondo quanto è stato possibile sapere – è stato individuato un sospetto. Che, vistosi scoperto, è fuggito.

Per non farsi catturare l’uomo, che avrebbe origini marocchine, ha tentato di tutto. Accerchiato, ha preferito gettarsi in acqua.

E’ stato subito trascinato via dalla corrente e rischiava di essere sopraffatto, anche per colpa del rischio di ipotermia. Sono stati mobilitati poliziotti e carabinieri, vigili del fuoco , mezzi e medici del soccorso sanitario 118.

L’uomo in balia dell’acqua è stato avvistato numerose volte in vari punti del fiume: alla fine è stato ripescato, dopo quasi mezz’ora, nel territorio del Comune di Curno. Soccorso dal personale medico, è stato giudicato fuori pericolo, almeno da un punto di vista medico.

http://www.ecodibergamo.it/stories/Cronaca/inseguito-si-lancia-nel-brembo-ma-la-polizia-lo-ripesca-a-curno_1049537_11/

 

Albanese 65enne aggredisce sessualmente ragazzina, è già libero

Brescia 03 febbraio 2014 – Un uomo di 65 anni di origini albanesi è accusato di aver molestato ripetutamente una ragazzina, a due passi dal centro città, nel tardo pomeriggio di venerdì. Fermato da alcuni passanti, e accompagnato poi in caserma, è stato rilasciato perché incensurato: della vittima, invece, non si hanno avuto più notizie. Un venerdì piovoso, come tanti. E l’uomo che si avvicina alla ragazza, ancora minorenne, si spinge un po’ troppo in là, tanto da attirare l’attenzione dei passanti. Una molestia pesante, con la giovanissima che scoppia in lacrime, e si allontana sul primo autobus in arrivo, alla fermata di Via Ugoni. Fermato da due persone, l’uomo è stato dunque accompagnato in caserma, dove è stato interrogato e denunciato.

http://www.bresciatoday.it/cronaca/brescia-arresto-albanese-molestie-sessuali.html

Bottigliate a chi lo sorprende mentre ruba

Firenze, 22 gennaio 2014 – I Carabinieri della Stazione di Rovezzano arrestano per rapina impropria  un 44enne algerino che, sorpreso dopo aver rubato viveri dagli scaffali del supermercato, aggredisce un addetto alla sicurezza, minacciandolo con il vetro di una bottiglia che aveva rotto.

Durante il pomeriggio di ieri, i Carabinieri della Stazione di Rovezzano, su segnalazione giunta alla Centrale Operativa del locale Comando Provinciale, hanno tratto in arresto un cittadino straniero, di origini algerine, che si era impossessato di alimenti, per un totale di euro 100, presso il supermercato Conad della locale via Pietrapiana. Nella circostanza, l’uomo, che si aggirava con fare sospetto tra gli scaffali del supermercato, destava l’attenzione del personale addetto alla sicurezza. Il magrebino, girando per gli scaffali del supermercato, si appropriava della merce, occultandola sulla sua persona.  Dopo una decina di minuti, l’algerino, per eludere la sorveglianza ed evitare la cassa, usciva dal varco di entrata. L’uomo, vistosi scoperto,  ha dato in escandescenze, spaccando una bottiglia di alcoolico che, pochi istanti prima, aveva rubato e nascosto, minacciando l’addetto alla sicurezza con il coccio di vetro. Tempestivo è stato l’intervento dei militari, i quali,  assieme all’addetto alla sicurezza, hanno fermato l’uomo. Lo stesso,  già noto alle forze dell’ordine per innumerevoli precedenti specifici, è stato arrestato per rapina impropria e trattenuto nella camera di sicurezza della locale Stazione, a disposizione dell’autorità giudiziaria.

http://www.lanazione.it/firenze/cronaca/2014/01/22/1014408-furti-profumi-bottiglia-rotta-conad.shtml

Santo Spirito, arrestato spacciatore sordomuto – La Repubblica Firenze.it

Santo Spirito, arrestato spacciatore sordomuto
La Repubblica Firenze.it
Perché il pusher arrestato ieri sera in zona piazza Santo Spirito mentre cedeva il “fumo” a un 25enne – hanno scoperto i carabinieri fiorentini stringendogli le manette ai polsi – era sordomuto. L’uomo, 27 anni, origini tunisine, è stato sorpreso
Pusher sordomuto ‘beccato’ mentre gesticola troppo durante una Il sito di Firenze
Pusher sordomuto contratta la cessione della droga gesticolando. I gonewstutte le notizie (3) »

Torino: 180 furti in 3 mesi, le razzie della banda di peruviani

Fassino: "Torino sia sempre più multietnica"

Fassino: “Torino sia sempre più multietnica”

Era una donna il capo della banda specializzata nei furti di borse e borsette con il trucco delle monetine. Gli agenti del commissariato Bo

rgo Po hanno arrestato tre immigrati di origini peruviane, che in pochi mesi avevano fatto 180 furti in città e nella cintura. Nell’abitazione della donna-capo, gli investigatori hanno trovato borse, borsette, portafogli, ma anche decine di cellulari e di tablet, oltre a gioielli, bigiotteria e «trousse» di rossetti e fondotinta. Il trucco utilizzato era semplice: una volta individuata la «preda» nel parcheggio di un centro commerciale, vicino a una banca oppure in zone auliche della città, un componente della banda gettava a terra qualche monetina e attirava l’attenzione delle donne appena salite in auto. Poi, si allontanava. Certe di non essere aggredite, le donne scedevano a controllare, lasciando la borsetta sul sedile. E un complice provvedeva a farla sparire. Con il terzo componente della «batteria» di ladri alla guida di un’auto, pronto a partire. Pochi secondi e il furto era concluso. E non è finita: subito dopo aver rubato le borse, il gruppo provvedeva a prelievi con il bancomat. estrapolando il codice «pin» dal cellulare, dove sovente le persone lo annotano per timore di dimenticarlo Prelievi da mille fino a mille e 700 euro ciascuno.

La polizia ha anche sequestrato una quindicina di mazzi di chiavi, ciascuno legato alla fotocopia del documento d’identità del proprietario: secondo gli investigatori, tutto era pronto per essere venduto ad altri compari, che avrebbero provveduto a svuotare gli alloggi.

In alcune occasioni, poi, i ladri hanno agito anche in bar e alberghi, portando via borsette e computer.

Donna accerchiata da Rom che la aggrediscono

Rapallo – Doveva essere un giro al mercato. Insieme alla donna per la quale lavora, come badante. Due passi tra le bancherella spingendo la carrozzina della signora. Poi, quella che doveva essere una tranquilla mattinata, si è trasformata in un fuga. Due donne di origini bulgare hanno avvicinato la badante. L’hanno seguita per più di mezz’ora, poi, hanno sferrato l’attacco. Hanno accerchiato la donna, le hanno messo le mani nelle tasche del giaccone e dentro la borsetta, nel tentativo di rubarle cellulare e soldi. La badante, però, è riuscita, dopo una breve collutazione, a divincolarsi e mettere in fuga le due donne prima di chiamare la polizia. Gli agenti, infine, le hanno rintracciate e arrestate per tentata rapina.

È successo giovedì mattina scorso, a Rapallo, nell’area del mercato. Vittima dell’aggressione, che solo per poco non si è trasformata in rapina, una badante quarantenne di origini ecuadoriane. A darle la caccia, per oltre mezz’ora, studiando i suoi movimenti e controllando dove mettesse il portafogli, due ragazze di 24 anni, entrambe senza fissa dimora e originarie della Bulgaria.

Sono da poco passate le dieci del mattino quando le due malviventi entrano in azione. La badante le aveva notate avvicinarsi alla carozzina più volte, ma non ci aveva fatto caso. All’improvviso però, la donna è stata aggredita alle spalle. Le due malviventi hanno tentato prima di immobilizzarla e poi, mettendo le mani all’interno della giacca e della borsetta, di rubarle portafogli e cellulare.

Al gesto delle due è nata una colluttazione. La vittima ha cercato di fermare le due donne, si è dimenata. Le due ragazze di origini bulgare sono state costrette così alla fuga, che però è stata breve.

La badante, infatti, ha chiamato il 113. Una volante della polizia è intervenuta immediatamente intercettando la fuga delle due malviventi e bloccandole. Le due giovani sono state arrestate con l’accusa di tentata rapina, sono ora nel carcere di Pontedecimo, a Genova, in attesa del colloquio col giudice. Medicata, la badante, è stata giudicata guaribile in pochi giorni.

http://www.ilsecoloxix.it/p/levante/2013/12/14/AQzJL8FB-aggrediscono_badante_donne.shtml

Rapina negozio e picchia il proprietario che lo insegue: arrestato

 
Rapina negozio e picchia il proprietario che lo insegue: arrestato
Il Messaggero
Un uomo di 41 anni, di origini lituane, è stato arrestato a Roma dalla polizia per rapina. L’uomo, insieme a un complice, al momento ricercato, mercoledì scorso, intorno alle 12, è entrato in un negozio di scarpe in via Giulio Cesare, ha preso dalla
Roma: rapina negozio e picchia proprietario, arrestatoLiberoQuotidiano.ittutte le notizie (3) »

Treviso: marocchino tenta stupro, solo denunciato!

È stato denunciato dai carabinieri di Vittorio Veneto un ragazzo di origini marocchine marocchino di 20 anni, accusato di violenza sessuale nei confronti di una giovane vittoriese. La ragazza, una studentessa trevigiana, era stata aggredita improvvisamente dal malintenzionato ma era riuscita a difendersi spruzzandogli in volto uno spray al peperoncino, presente nelle borsette di moltissime donne come arma di difesa personale.

Il fatto era avvenuto lungo la pista ciclabile del fiume Meschio, mentre la ragazza faceva un giro tutta sola. La giovane si era recata in caserma per denunciare l’episodio in 25 aprile. I militari dell’Arma sono riusciti a identificare l’aggressore e quindi a denunciarlo.

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Con la ‘svuotacarceri’ ormai non si arresta più nessuno.

“Sono ‘migrante’, anche se ho perso ho vinto”: pretendeva soldi o avrebbe distrutto centro scommesse

OSTUNI settembre 2013 – Una storia che ha dell’incredibile si è verificata intorno alle 11.00 di ieri (24 settembre) nell’agenzia scommesse ‘Eurobet’ di Ostuni, situata in Piazza Milano. Un cittadino di origini nigeriane, Martins Oleabhiele di 25 anni, intorno alle 9.30 si è recato all’interno dell’attività commerciale quando la stessa era ancora chiusa al pubblico. Lo straniero, in possesso di alcuni tichet considerati dall’uomo vincenti, pretendeva l’immediato pagamento delle vincite; ma, dalle verifiche effettuate, un’impiegata dell’attività commerciale ha appurato un errore di lettura delle giocate da parte del giovane. Vistasi negata la vincita, il nigeriano ha quindi inscenato una vera e propria sfuriata e ha intimato agli impiegati presenti in quel momento nel locale, di consegnare la somma di 600 euro, in caso contrario avrebbe distrutto l’intero locale. Temendo per la propria incolumità, alle 10.50 gli impiegati hanno lanciato l’allarme al Commissariato di Polizia di Ostuni, diretto dal vecequestore Francesco Angiuli. Alla vista dei poliziotti, il nigeriano ha modificato i termini della questione: egli stava semplicemente lamentando il mancato pagamento di una vecchia vincita. Quando, però, gli agenti hanno chiesto al nigeriano l’esibizione dei documenti per l’identificazione, il 28enne ha reagito violentemente e ha rivolto frasi ingiuriose nei confronti dei poliziotti strattonandoli con forza e accusandoli di essere d’accordo con l’impiegata dell’agenzia scommesse. Il nigeriano è stato, quindi condotto presso il commissario di polizia, dove è stato interpellato il pm di turno, sostituto procuratore Giuseppe De Nozza, che ha disposto l’arresto dello straniero. Martins Oleabhiele è ora detenuto nel carcere di Brindisi con le accuse di tentata estorsione, oltraggio, violenza, resistenza a pubblico ufficiale e rifiuto di fornire indicazioni sulla propria identità personale. Lo straniero è difeso dall’avvocato assegnato d’ufficio, Angela Panarese del Foro di Brindisi. A margine dell’attività legata all’arresto sono stati ascoltati numerosi testimoni che, sentite le urla dell’uomo, si erano avvicinati all’Eurobet.

http://govalleditria.it/notizie/news-ostuni/16745-pretende-denaro-e-minaccia-di-distruggere-leurobet-di-ostuni.html

Sono risorse.