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Modena, immigrati scatenati: aggredita altra anziana

C’è una banda che ha preso di mira la nostra città. Il modus operandi è quello tipico del malviventi dell’Est Europa che agiscono con determinazione, con violenze gratuite senza badare a sesso o ad età delle vittime, a caccia di soldi e di oro, aggredendo, facendo danni , minacciando di morte.

Qui una donna di 84 anni è stata aggredita in casa, sorpresa mentre stava cucinando, afferrata per un braccio: per impedire che urlasse i banditi le hanno messo un fazzoletto in bocca.

A raccontare con fermezza e lucidità quest’altra terribile esperienza è il marito, che di anni ne ha novanta.

LEGGI TUTTO: http://gazzettadimodena.gelocal.it/modena/cronaca/2015/02/22/news/e-a-pochi-metri-un-altra-anziana-aggredita-e-rapinata-1.10914099

Cubana pesta il marito 60enne, morto d’infarto

E’ stata arrestata per omicidio preterintenzionale Youniar Nolazco. Per i pm di Como infatti la 38enne di origini cubane avrebbe provocato la morte del marito Mauro Battistella, 60 anni. L’uomo è deceduto per una crisi cardiaca domenica sera, dopo l’ennesimo litigio nella loro abitazione. Per gli inquirenti la 38enne potrebbe aver picchiato il pensionato causandone il decesso. Intanto martedì sarà sentita dal gip per l’interrogatorio di convalida.

http://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/lombardia/muore-per-infarto-arrestata-moglie_2086950-201402a.shtml

Bambina venduta e stuprata dal nuovo ‘marito’

Botte fin da quando aveva sei anni. A 12 la giovane bengalese, per un debito da 30mila euro maturato dai genitori, fu ceduta in sposa a un connazionale che la prima notte di nozze abusò di lei. E’ il racconto da incubo fatto dalla stessa ragazzina alla polizia. Imputati il padre e la matrigna per maltrattamenti. L’ex “marito” della ragazza dovrà rispondere di violenza sessuale aggravata e atti sessuali con minorenni.

http://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/emilia-romagna/ravenna-a-12-anni-bengalese-data-in-sposa-per-un-debito-di-30mila-euro_2075509201402a.shtml

In manette i boss delle prostitute cinesi: gestivano 17 bordelli ‘gialli’


Il Messaggero

In manette i boss delle prostitute cinesi: gestivano 17 case hard nel
Il Messaggero
PERUGIA – Marito e moglie, giovanissimi, entrambi cinesi, avevano in mano lo sfruttamento della prostituzione nel comprensorio perugino. La polizia di Assisi li ha arrestati con accuse pesantissime: portavano in Italia giovani ragazze con la promessa
17 case a luci rosse tra Perugia e Assisi. Arrestati due cinesi. C’era L’Huffington Post
Marito e moglie gestivano 17 case frequentate da prostitute cinesi Crimeblog.it (Blog)
Cinesi gestivano 17 case a luci rosse Polizia arresta marito e moglie L’Unione Sarda
Corcianonline –AGI – Agenzia Giornalistica Italia –tuttoggi.info
tutte le notizie (28) »

Aggredisce coppia con bottiglia rotta: “Razzisti”

«Quello che amareggia non è nemmeno la violenza o le minacce. Ma essere aggredita e venire pure etichettata come razzista proprio non lo posso accettare». 
Giovanna (il nome è di fantasia) parla dosando le parole. (…)
Erano passate da poco le 19 di mercoledì e io e mio marito stavamo camminando in via Trento, all’altezza della farmacia» (…) «Ad un certo punto è arrivato un giovane in bicicletta che mi ha sfiorato. Io mi sono spaventata e gli ho detto di fare attenzione. E lui per tutta risposta mi ha urlato dietro una parolaccia». Una reazione da maleducato? Certo. Ma qui c’è di più. Tanto che la situazione è esplosa in un lampo. «Mio marito infatti lo ha ripreso dicendo che certe frasi con una donna non si devono proprio pronunciare. E lui è scattato come una molla». (…)

 

http://www.gazzettadiparma.it/news/san-leonardo-c-s-martino/203091/Marito-e-moglie-aggrediti-in-via.html

Perugia: marocchino aggredisce e terrorizza moglie e figli

Perugia 03 febbraio 2014 – Ancora un padre-padrone denunciato per maltrattamenti in famiglia dopo aver terrorizzato la moglie e i figli che praticamente vivevano da reclusi. L’ultimo attacco risale a ieri sera – 2 febbraio – quando il capofamiglia (marocchino di 37 anni le cui iniziali sono S.O.) è tornato nella sua abitazione a Ponte Felcino. Dopo insulti e minacce ha preso a cazzotti il televisore ferendosi anche ad una mano. Gli agenti della Volante lo hanno trovato ancora sanguinante e con un asciugamano avvolto sulla mano destra. Pe fortuna la famiglia era riuscita a rifugiarsi nella casa di un’amica.

E’ emerso che il 37enne aveva iniziato ad inveire furiosamente contro la moglie, accusata di non portargli rispetto e di mettergli contro i bambini. La donna, accortasi che i figli erano terrorizzati, ha deciso di portarli via e li ha caricati sulla propria auto, ma il marito li ha inseguiti, colpendo più volte il parabrezza, finché l’auto non si è definitivamente allontanata. La moglie ha raccontato che S.O. non era nuovo a simili episodi, tanto da esser già stato denunciato e da esser stato destinatario di una misura di allontanamento dalla casa familiare, che però aveva esaurito la propria efficacia nel luglio  scorso. Per lui, una nuova denuncia per maltrattamenti in famiglia.

http://www.perugiatoday.it/cronaca/ponte-felcino-denuncia-padre-padrone.html

Rom traffano disabile mentale: rubati 60mila euro

Vidigulfo, 2 febbraio 2014 – Si sono fatte dare soldi, in contanti e assegni, per 60mila euro. Due donne, residenti in due diversi campi nomadi del Pavese, sono ora accusate di circonvenzione d’incapace. G.A., 50enne già pluripregiudicata, è agli arresti domiciliari; F.L., 29enne incensurata, ha invece il divieto di avvicinarsi a meno di 200 metri dai luoghi frequentati dalla vittima. Le misure cautelari sono state disposte dal Gip su richiesta della Procura, a seguito delle risultanze delle indagini dei carabinieri. La vicenda, delicata perché riguarda un 66enne che vive solo ma con problemi psichici, aveva già portato, nel marzo dello scorso anno, a un arresto per estorsione.

In quell’occasione, una nomade 30enne era stata arrestata perché s’era fatta dare un assegno da 500 euro più 100 euro in contanti, minacciando la vittima: avrebbe raccontato al marito una loro relazione, inesistente, paventandogli come conseguenza reazioni violente. Da quel caso, i militari della Stazione di Landriano hanno voluto vederci chiaro in quelle che sembravano frequentazioni di più donne nomadi nella stessa casa dell’uomo.

Lui non se ne stava rendendo conto ma i suoi parenti avevano segnalato ingenti assegni e prelievi dal conto corrente bancario, apparentemente ingiustificati. I carabinieri della Compagnia di Pavia, comandata dal capitano Gennaro Cassese, hanno così analizzato nel dettaglio la situazione economica della presunta vittima, scoprendo in effetti ammanchi per un totale di 60mila euro, già a partire dal 2008 e fino allo scorso anno. Alla 50enne finita agli arresti domiciliari sarebbero stati dati 40mila euro, con assegni (intestati ad altre persone ma a lei riconducibili) in un caso di 12mila euro, in un altro da 8mila euro. Pare che la donna convincesse la vittima raccontandogli della sua situazione economica difficile, con otto figli da mantenere e il marito in carcere. Con l’aggiunta di qualche effusione, riusciva così a farsi dare i soldi.

Medesima «tecnica» utilizzata anche dalla 29enne, che, in meno tempo, ha ottenuto 20mila euro. Ma non in concorso con l’altra donna: si tratta di due contestazioni diverse e distinte. Il sospetto degli investigatori dell’Arma, però, è che nelle diverse comunità nomadi del Pavese le donne si fossero «passate» le informazioni sulla facile vittima. Individuato l’uomo «debole», ma con disponibilità economiche, una alla volta, separatamente, si facevano avanti con le stesse tecniche. Il dubbio, adesso, è che le medesime modalità di raggiro possano essere state utilizzate anche nei confronti di altri uomini, che non hanno denunciato l’accaduto o per vergogna o perché non se ne sono ancora neppure resi conto.

http://www.ilgiorno.it/pavia/sport/calcio/2014/02/02/1019435-rom-disabile-vidigulfo.shtml

Tunisino pesta a sangue moglie e figlioletti

Modena, 27 gen. – (Adnkronos) – Tornato a casa verso l’ora di pranzo, dopo un litigio con la moglie per futili motivi, ha cominciato a picchiare la donna e poi anche i due figli di 11 e 10 anni, mandandoli tutti al pronto soccorso. L’uomo è un tunisino di 41 anni, residente a San Felice sul Panaro, in provincia di Modena, che è già stato arrestato dai Carabinieri.

Il fatto è accaduto ieri. A chiamare i militari è stata la moglie che ha raccontato l’accaduto ed ha specificato di essere stata aggredita dal marito già in altre occasioni. Fino a ieri non aveva mai avuto la forza di denunciarlo. Dopo l’ennesima aggressione e le percosse ai due bambini ha però deciso di chiamare le forze dell’ordine.

Stamattina in giudizio direttissimo il Gip del Tribunale di Modena ha convalidato l’arresto e disposto l’allontanamento dalla famiglia dell’uomo che ora non potrà più avvicinarsi né alla donna né ai figli. Da 2 a 5 giorni le prognosi emesse dall’ospedale per le 3 vittime.

http://www.liberoquotidiano.it/news/cronaca/1393665/Modena–picchia-moglie-e-figli-mandandoli-al-pronto-soccorso–arrestato.html

Cinese disoccupato pesta moglie a sangue: la insegue con la mannaia

Ha picchiato la moglie a calci e pugni, l’ha colpita con una bottiglia alla testa e infine ha impugnato una mannaia. Protagonista è un cinese di 50 anni, arrestato dai carabinieri, a Milano, per maltrattamenti in famiglia ai danni della moglie di 43 anni e dei figli di 16 e 19.

È stata la 16enne a chiamare domenica pomeriggio i militari, permettendo così di bloccare il padre prima che potesse utilizzare l’arma. La donna è stata trasportata in ospedale con una prognosi di 10 giorni per un politrauma.

Ai carabinieri ha raccontato di essere sposata da 25 anni e di essere in Italia da 10. Ha spiegato inoltre che marito era falegname ma da quando ha perso il lavoro tre anni fa, non potendo sostenere la famiglia né gli studi dei figli, è diventato violento e forte bevitore. Domenica, l’ultimo episodio: la 43enne è tornata a casa dopo il turno da cameriera ed è stata aggredita dal coniuge ubriaco.

Il figlio maggiore ha provato invano a bloccarlo ma è stato necessario l’intervento dei militari.

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Marocchini: donna perseguitata dai ‘due mariti’

L’aveva anche minacciata, dopo averla più volte picchiata e rapinata, di sfigurarla con l’acido, sia lei che la figlia. Il calvario di una donna di 36 anni è finito con l’arresto del convivente, un connazionale marocchino di 29 anni accusato di maltrattamenti in famiglia, lesioni, minacce, violazione di domicilio e rapina.

L’uomo è stato rinchiuso nel carcere di Massa. Il provvedimento restrittivo è stato firmato dal gip Antonia Aracri del tribunale di Massa su richiesta del procuratore capo Aldo Giubilaro.

Le indagini sono state condotte dal commissariato di Carrara. La donna è stata picchiata più volte e umiliata dall’ex convivente che è arrivato anche a minacce gravi, come quella di sfigurarle il viso con l’acido a lei e alla figlia di 20 anni. La donna era stata perseguitata anche dal marito che nell’agosto scorso era stato arrestato per stalking. Si era separata e aveva allacciato un’altra relazione con l’uomo, a sua volta, finito in carcere.

Quest’ultimo l’aveva anche rapinata di 600 euro minacciandola con un coltello.

http://www.gonews.it/articolo_224665_Minaccia-la-convivente-di-sfigurare-con-lacido-lei-la-figlia-Arrestato-un-29enne.html

Marocchini.