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Molesta clienti e prende a morsi carabiniere: libero

I militari intervenuti in un bar di Vernio dove l’uomo, ubriaco fradicio, stava importunando i clienti. Il giudice ha convalidato l’arresto ma ha disposto solo la misura dell’obbligo di presentazione in caserma
Dà in escandescenza e ferisce a morsi un carabiniere: torna libero dopo una notte in cella
Prima ha molestato gli avventori di un bar poi ha morso un carabiniere. E’ accaduto la scorsa notte quando i militari di Vernio hanno arrestato – per resistenza, oltraggio, minaccia e lesioni a pubblico ufficiale – un 39enne marocchino senza fissa dimora.
L’uomo, in evidente stato di alterazione dovuta all’abuso di bevande alcooliche, alla vista dei carabinieri, intervenuti in seguito alla richiesta del proprietario, dava in escandescenza minacciandoli ed opponendo resistenza con calci e morsi sia all’interno del locale sia mentre veniva portato in auto in caserma. Nella circostanza un militare riportava delle lievi lesioni.
L’arrestato è stato trattenuto nella camera di sicurezza del comando provinciale in attesa dell’udienza per direttissima che si è svolta questa mattina dove il giudice, dopo aver convalidato l’arresto ed in attesa del processo, ha disposto nei confronti del marocchino l’obbligo di presentazione ai carabinieri di Prato.

http://www.notiziediprato.it/news/da-in-escandescenza-e-ferisce-a-morsi-un-carabiniere-torna-libero-dopo-una-notte-in-cella

Armata di spranga devasta locale

ANCONA – ​Poteva avere conseguenze ben più gravi il tentavo di rapina messo in atto ieri da un giovane donna di 25 anni ai danni di un bar di piazza Rosselli. La giovane armata con un lunga spranga di ferro, tipo bastone per tenda, con all’estremità una sorta di decoro che ricorda un arpione, di 120 centimetri, è entrata nel bar e prima ha colpito con calci e pugni un’insegna pubblicitaria di una ditta di gelati, danneggiandola completamente, poi, dirigendosi verso il bancone, ha minacciato il titolare pretendendo pacchetti di sigarette e generi alimentari ovviamente senza pagare. Al diniego del barista, la giovane ha prima spintonato il titolare, poi, dando in escandescenza, ha fatto roteare in aria l’asta di ferro, colpendo le suppellettili, le stoviglie e la merce esposta sui ripiani, urlando parole offensive e ingiuriose a tutti i presenti. Di fronte a bicchieri in frantumi e prodotti alimentari scaraventati a terra, il titolare, trovato riparo sotto il bancone, è riuscito a comporre il 113 e chiedere l’intervento della Polizia di Stato. Immediatamente la Sala Operativa della Questura ha inviato in piazza Rosselli tutte le Volanti e, nonostante il suono delle sirene che avvisava dell’arrivo delle “Pantere”, la donna non ha desistito nel suo intento e continuava a brandire l’arma e a danneggiare l’esercizio commerciale. I poliziotti sono riusciti a calmarla mettendo in sicurezza, sia lei, sia il titolare con il personale presente nel bar e i passanti che si trovavano nella piazza. La giovane, dell’est Europa, residente ad Ancona, con regolare permesso di soggiorno, già conosciuta alle forze dell’ordine, è stata arresta.

http://www.corriereadriatico.it/ANCONA/ancona_irruzione_spranga_bar_spacca_minaccia_titolare_polizia/notizie/1337725.shtml

Preso l’investitore della consigliera PD: è un moldavo, di professione ladro

Fuggiva dopo l’ennesimo furto e investì deliberatamente la consigliera.

E’ il Degrado, che può ‘investire'( in tutti i sensi) anche chi lo causa con le proprie politiche

Elena Maria, 26 anni, laureata in Giurisprudenza, era molto conosciuta a Pavia come consigliera comunale del Pd. Fidanzata, avrebbe dovuto sposarsi a luglio: stava facendo le prove dell’abito da sposa.
La sera del 12 novembre scorso percorse a piedi alcuni metri in Strada Nuova, sino all’incrocio con Piazza Guicciardi. Qui notò una Opel Insigna bianca, risultata poi rubata nel Milanese, con due persone a bordo.
Al volante c’era Radion Suvac, moldavo e ladro ‘in carriera, assieme ad un altro giovanissimo complice dell’est europa; stava fuggendo dopo aver rubato l’ennesimo navigatore satellitare (nell’auto ce n’erano 12!).
I due facevano parte, secondo gli inquirenti, di una banda specializzata in questo genere di furti.
Suvac investì deliberatamente Elena Madama, prima in retromarcia e poi travolgendola e trascinandola per oltre 700 metri durante la fuga in Strada Nuova.

Dopo aver investito Elena Maria, arrivati quasi all’altezza del Ponte Coperto i due giovani erano scesi dall’auto ed erano fuggiti a piedi, raggiungendo la stazione ferroviaria per salire sul primo treno.

La consigliera piddina aveva invece iniziato un lungo calvario, con mesi di coma, prima di riprendersi per iniziare un periodo altrettanto lungo di riabilitazione.

In questi mesi Suvac, approfittando dell’assenza di frontiere in giro per l’Europa. come svariate altre bande, è stato in molti paesi; un movimento continuo non per fuggire agli inquirenti, ma sempre legato al suo coinvolgimento nel traffico internazionale di navigatori satellitari e altri accessori di auto rubati. Una volta rientrato in Italia, ha raggiunto Piacenza, dove è stato identificato e arrestato dalla polizia. Radion Suvac sarà sentito nelle prossime ore dal Gip di Piacenza per l’udienza di convalida dell’arresto.
http://milano.corriere.it/notizie/cronaca/15_maggio_06/investita-trascinata-un-auto-arrestati-ladri-elena-maria-madama-pavia-consigliera-comunale-pd-e15813c2-f3c0-11e4-8aa5-4ce77690d798.shtml

Il Pd va fermato nell’opera di distruzione del paese. Anche per il bene dei suoi appartenenti.

Scontri etnici tra africani e sudamericani

TREVISO – Scene da far west sabato notte sulle mura di Treviso, vicino al Bastione di San Marco. A fronteggiarsi, a suon di calci e pugni, due gruppi di giovani, tutti tra i 20 ed i 22 anni, buona parte già conosciuti dalle forze dell’ordine: da una parte alcuni ragazzi originari dell’est Europa, dall’altra dei sudamericani.

Il comune denominatore tra i partecipanti alla furibonda zuffa era il loro grado alcolico: quasi tutti erano praticamente ubriachi per aver bevuto in abbondanza nei bar del centro storico e nel parco giochi del Bastione. Avevano anche bottiglie di alcolici che si erano probabilmente procurati in precedenza per concludere la serata.

La rissa si è scatenata poco dopo l’1 a causa di uno “scambio di vedute” tra alcuni ragazzi delle due compagnie che spesso bazzicano nella zona: sono bastati alcuni insulti a far scattare la violenza. L’alcol ha fatto il resto. Ad accapigliarsi, raccontano alcuni testimoni, era almeno una trentina di giovani. La situazione per alcuni minuti è stata completamente fuori controllo.

Alcuni cittadini che si trovavano a passeggiare nella zona hanno rischiato di essere a loro volta coinvolti ed hanno lanciato l’allarme al 113 e al 112. In Questura sono finiti tredici ragazzi che sono stati identificati e sentiti in merito al pestaggio. Per tutti potrebbe scattare una denuncia per rissa aggravata in concorso.

http://www.ilgazzettino.it/NORDEST/TREVISO/treviso_rissa_etnica_bastioni/notizie/1335601.shtml

Ubriaco pesta moglie e figli

Un rumeno di 35 anni è stato arrestato a Sassari dagli agenti della Questura con l’accusa di maltrattamenti in famiglia. Rientrato a casa in evidente stato di ubriachezza, ieri sera l’uomo ha avuto da prima una discussione con la propria convivente. Poi il litigio è degenerato una vera e propria aggressione fisica, di fronte ai figli minori. La donna è stata minacciata di morte anche di fronte ai poliziotti, accorsi sul posto. Il rumeno è stato bloccato e tratto in arresto, poi rinchiuso nelle camere di sicurezza della Questura di Sassari, a a disposizione dell’autorità giudiziaria. Ora spetterà al magistrato convalidare il fermo.

http://www.unionesarda.it/articolo/cronaca_sardegna/2015/05/05/ubriaco_prende_a_botte_la_convivente_davanti_ai_figlioletti_rumen-6-417636.html

Ragazzina rapinata da banda multietnica

Tentano di rapinare un telefonino ad una quattordicenne ma sono bloccati dagli agenti della Volante e vengono arrestati. Si tratta di Francesco Mazzia di 20 anni, e del marocchino Muhamed Moubtadi di 23, entrambi residenti a Cervinara. Nel primo pomeriggio di lunedì, la studentessa ha lasciato la scuola ed a piazza Colonna è salita su un autobus dell’Amts per raggiungere la sua casa alla contrada Pontecorvo. Assieme a lei sono saliti a bordo dell’autobus, i due giovani. Giunta a contrada Pontecorvo la studentessa è scesa dal bus ed ha cominciato a percorrere la strada verso casa lungo la statale Appia.
Ma i due l’hanno seguita e a questo punto hanno affrontato la giovane e minacciato di ferirla con un coltello, poi hanno chiesto che consegnasse il telefonino.

http://www.ilmattino.it/benevento/benevento_rapina_telefonino_studentessa/notizie/1336021.shtml

Aggredito da due marocchini

Hanno rapinato e aggredito violentemente il loro ex coinquilino. Per questo due uomini di origine marocchina di 27 e 47 anni sono stati tratti in arresto dagli uomini del Commissariato di Anzio e Nettuno. Tutto è cominciato nella serata del 30 aprile, quando al 113 è arrivata la segnalazione della presenza di un uomo ferito riverso in terra davanti la stazione ferroviaria di Anzio. Una delle volanti, coordinate da Roberto Federici, insieme all’ambulanza del 118 si sono subito recate alla stazione per prestare soccorso e ricostruire la dinamica dei fatti.

Un testimone ha raccontato che l’uomo, di origine marocchina, era stato aggredito da due suoi connazionali armati di una bottiglia e di un sasso ed era stato rapinato. La vittima è stata subito trasferita al Pronto Soccorso del Riuniti dove è stato ricoverato d’urgenza in codice rosso. Gli agenti sono tornati in ospedale il giorno successivo per ottenere informazioni dalla vittima dell’aggressione che ha confermato di essere stato colpito e derubato del cellulare e della somma di circa 150 euro dai suoi due ex coinquilini.

Subito sono scattate le ricerche dei due uomini e, non appena è stato individuato il loro domicilio, l’1 maggio, è stata effettuata la perquisizione. All’interno dell’abitazione, gli agenti della Squadra Volante insieme a quelli della Scientifica, hanno trovato il 27enne marocchino che è stato subito trasferito presso gli uffici del Commissariato. Il 47enne è stato fermato, dopo un servizio di appostamento e pedinamento, presso il porto di Anzio nella stessa mattinata. I due sono stati fotosegnalati al fine di effettuare il riconoscimento.

Il testimone e la vittima dell’aggressione hanno successivamente identificato i due che sono stati quindi accusati di rapina aggravata e lesioni aggravate in concorso. Al termine delle formalità di rito, i due sono stati accompagnati presso il carcere di Velletri.

http://www.ilcaffe.tv/articolo/13405/anzio-rapinano-e-aggrediscono-l-ex-coinquilino-arrestati-due-marocchini

Congolese uccide uomo a colpi di pala

Un uomo di 56 anni, di nazionalità congolese, è stato ucciso a colpi di pala da suo nipote di 26 anni. Il giovane, a quanto si apprende, viveva da qualche mese a casa con lo zio.

Nel pomeriggio di oggi, 4 maggio, la lite fatale. Tutto nasce, secondo una prima ricostruzione, dall’ennesimo richiamo dell’uomo nei confronti del giovane, invitato a trovare un impiego. La reazione del 26enne è stata furiosa.
Impugnata la pala il giovane ha iniziato a colpire lo zio. Diversi i colpi inferti. Urla e rumori che hanno attirato l’attenzione dei vicini. Sono stati loro a chiamare i carabinieri che giunti sul posto, in via del Conventino, sono riusciti a stento a bloccare la furia del 26enne.

Privo di conoscenza il 56enne congolese è stato portato all’ospedale di Monterotondo, dove però è giunto cadavere. Suo nipote é al momento sottoposto a fermo. Ad indagare i carabinieri della stazione di Mentana e quelli della compagnia di Monterontodo diretti dal capitano Salvatore Ferraro.

Potrebbe interessarti: http://www.romatoday.it/cronaca/omicidio-Mentana-4maggii-2015.html

Moldava accoltella fidanzato

L’aggressione domenica sera a Padenghe sul Garda, all’interno del Residence “Le Balze”. La donna è stata denunciata con l’accusa di lesioni aggravate
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I carabinieri della Compagnia di Salò hanno denunciato una 33enne moldava con l’accusa di lesioni aggravate ai danni di un connazionale di 30 anni, suo fidanzato. L’episodio è avvenuto nella tarda serata di domenica a Padenghe sul Garda, in un appartamento del Residence “Le Balze”.
In compagnia di un amico bulgaro, i due stavano cenando ed improvvisamente, complice anche l’abuso di whisky e vino, hanno incominciato a litigare. Dalle parole pesanti sono poi passati alle mani: la situazione è degenerata quando la donna ha afferrato un coltello ed ha colpito due volte il fidanzato: la prima coltellata, lieve, dietro la schiena, la seconda più profonda all’altezza del rene.
L’uomo si è accasciato a terra perdendo molto sangue: l’amico – spaventato – ha subito allertato i vicini ed il 118. La prima pattuglia intervenuta, un equipaggio del Radiomobile, ha subito intuito la gravità del fatto ed ha messo in sicurezza la scena del crimine. Sul posto è poi giunta anche la squadra rilievi ed il pubblico ministero Antonio Cassiani. Il ferito è stato trasportato all’ospedale Desenzano, ricoverato nel reparto di Chirurgia con una prognosi di 20 giorni.
La 33enne è stata trovata ancora all’interno dell’appartamento. A seguito dell’interrogatorio, è stata deferita in stato di libertà per lesioni personali aggravate. Nel corso della perquisizione, è stato rinvenuto anche il coltello usato per l’aggressione, adagiato nel lavello del bagno ancora sporco di sangue.

http://www.ccsnews.it/padenghe-accoltella-il-fidanzato-nel-residence-le-balze-238.html

Marino passeggia per Roma: assediato da venditori abusivi

Scende da San Pietro in Carcere e subito la scorta allontana un ragazzo che forse gli vorrebbe vendere un paio di volumi «eco-no-mi-ci» su Roma. Quando si muove il sindaco c’è sempre un certo codazzo: addetta stampa, staff e scorta minimal. Più cronisti e fotografi. L’effetto è quello di una bolla che cammina su e giù per i Fori. Il sindaco (e tutta la compagnia) si trova a fare lo slalom tra gli abusivi. Che forse lo riconoscono o forse no. Ma nel dubbio capiscono che è meglio mettersi un po’ fuori dalle inquadrature. E allora, all’ombra dell’ultimo sole poteva mancare anche il centurione romano-rumeno ubriaco che caracolla sullo sfondo? No, certo che no.

In questo circo a cielo aperto, tutti hanno cittadinanza. Tranne i vigili urbani in divisa. Che dovrebbero fare da deterrente invece non se ne conta nemmeno uno. Marino passeggia e si gode «questa bellezza». In molti lo fermano, gli fanno i complimenti per la pedonalizzazione, solo un ciclista polemizza un po’, ma è sulle «tasse per la casa troppe alte».

La bolla di cronisti-fotografi e staff segue Marino passo passo tra la folla. Dentro alla quale si mischiano alla perfezione gli ambulanti che fanno e risfanno la tela delle mercanzie per terra. È tutto molto normale, per essere ormai così surreale. Il suk a cielo aperto non fa quasi più notizia. Bisogna quindi fermarsi sui particolari. I bengalesi con gli occhi tristi che aspettano il via libera. I ragazzi arrivati dall’Africa che si ristorano – c’è una donna che passa loro i vettovagliamenti – prima di ributtarsi nella guerra. E si riparte. Turisti placcati, romani molto sbrigativi, operatori di Emergency molto comprensivi («Anche loro devono lavorare»). Il sindaco passeggia. Sale sul palco. Discorso contro chi vuole bombardare i barconi dei migranti: «Mai!». Una piccola folla – de sinistra – applaude. Sullo sfondo riecco il centurione. Spunta anche l’illusionista-fachiro. Prima di risalire in Campidoglio, il sindaco si affaccia sui Fori. Sguardo estasiato: «Bellissimi». E tutti questi ambulanti? «Sono un problema per il decoro e per l’economia: con il prefetto affronteremo il problema. Il nostro obiettivo è azzerarli». Sotto, gli affari proseguono.

http://www.msn.com/it-it/notizie/italia/roma-ai-fori-%C3%A8-caos-ambulanti-slalom-del-sindaco-marino-in-mezzo-agli-abusivi/ar-BBj8soh