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“Non pago, sono migrante”: pesta commesse ma passanti lo bloccano


Liguria Notizie
RUBA IN UN NEGOZIO E PICCHIA COMMESSE. ALGERINO
Liguria Notizie
polizia arresto GENOVA. 29 GEN. In un negozio di via De Amicis ha prelevato dagli scaffali una giacca e un paio di jeans, del valore di circa 80 euro, ha rotto in parte le placche antitaccheggio e si è diretto spedito verso l’uscita, facendo però
Genova, titolare e dipendente di un negozio prese a calci e pugni Genova24.it
Rapina negozianti e tenta la fuga, bloccato dai passantiGenovaTodaytutte le notizie (4) »

Picchia la figlia perché fa l’occidentale – Mattino Padova

Picchia la figlia perché fa l'occidentale
Mattino Padova
Non poteva nemmeno usare il Burrocacao perché le labbra lucide, nella cultura di suo padre, non sono concepite. Così come non sono concepiti altri cosmetici, l'iPod, i jeans, i tacchi alti, le uscite con le amiche e le passeggiate in centro con un

Anziano rapinato e ferito Caccia a due giovani rom – Il Resto del Carlino


Il Resto del Carlino

Anziano rapinato e ferito Caccia a due giovani rom
Il Resto del Carlino
Combaciano le descrizioni e gli indizi su alcuni particolari: entrambi more, capelli lunghi, parlavano italiano, sebbene con uno strano accento (probabilmente rom), jeans e magliette normali, il tipico abbigliamento di due ragazze moderne. Purtroppo

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Procura choc a Bergamo: aggrediscono e rapinano 17enne, liberi 4 marocchini spacciatori e recidivi

Cittadinanza ai figli degli immigrati

Cittadinanza ai figli degli immigrati

Arrestati dalla polizia dopo un’aggressione a un 17enne bolognese, strattonato e rapinato dell’Iphone, quattro marocchini – tutti regolari in Italia, residenti a Bergamo e già con precedenti – sono stati rimessi in libertà dal giudice, in attesa del processo.

Il fatto è accaduto l’altra sera in via San Mamolo, a Bologna, poco lontano dall’abitazione del ragazzo, che verso mezzanotte stava ritornando a casa con il proprio smartphone in mano. Uno straniero lo ha avvicinato intimandogli di dargli il telefono.

Al suo rifiuto è intervenuto un complice che lo ha strattonato e immobilizzato: mentre il primo rapinatore ha afferrato l’Iphone, l’altro gli ha anche sfilato dai jeans il portafogli, con dentro una quindicina di euro. Il 17enne è stato soccorso da una vicina di casa e dal padre, un 48enne di Roma, che hanno avvertito il 113. Nel giro di pochi minuti, i poliziotti hanno rintracciato il furgone sul quale i malviventi si erano allontanati. A bordo erano in quattro, tutti marocchini di 21, 23 e 31 anni.

Sul cruscotto c’erano l’Iphone 5 e il portafogli del ragazzo, mentre nel bagagliaio c’era uno zaino con all’interno altri otto telefonini, due navigatori satellitari, due Ipod e quattro occhiali da sole. Anche questi oggetti, ritenuti di probabile provenienza furtiva, sono stati sequestrati, insieme a una decina di grammi di hascisc e mezzo grammo di extasy trovati addosso, rispettivamente, al 21enne e al 23enne.

I quattro marocchini sono stati arrestati per concorso in rapina aggravata e denunciati per ricettazione; due devono rispondere anche del possesso della droga. Tre di loro erano già sottoposti a un provvedimento di obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, a Bergamo dove vivono, per altri reati commessi in precedenza.

Al processo in direttissima, l’arresto è stato convalidato e l’udienza rinviata a venerdì, ma senza l’emissione di alcuna misura cautelare per i quattro, che sono stati rimessi in libertà.

Svuotacarceri: solo 4 anni allo stupratore, presto fuori

Un’aggressione vile, brutale, in pieno pomeriggio. Lo scorso gennaio una ventenne parmigiana è rimasta vittima di un tentato stupro nel cuore dell’Oltretorrente: mentre rincasava verso le 18, un cittadino libico 36enne l’afferrò, la spinse contro un muro e tentò di spogliarla, riuscendo a slacciarle i jeans. La giovane terrorizzata trovò il coraggio di divincolarsi e di tirare fuori il cellulare per dare l’allarme. Riuscì a fuggire e il malvivente venne arrestato.

Walid Larbi, questo il nome dell’aggressore, un libico con cittadinanza tunisina, è stato condannato a quattro anni di reclusione con rito abbreviato. Ne dà notizia la Gazzetta di Parma. Alla giovane, che si è costituita parte civile, dovrà pagare un risarcimento con provvisionale di 5mila euro.

http://parma.repubblica.it/cronaca/2013/06/28/news/tentato_stupro_in_via_imbriani_quattro_anni_all_aggressore-62004074/?rss

Ricordiamo che la ‘svuotacarceri’ voluta dal duo criminale Alfano-Cancellieri, prevede i domiciliari per reati inferiori ai 6 anni. E sconti di 1/3 della pena.

Mai fidarsi degli immigrati: attirata in luogo isolato e stuprata

È accusato di violenza sessuale nei confronti di una studentessa di 19 anni che avrebbe condotto in un vecchio edificio abbandonato con la scusa di parlarle e invece avrebbe abusato di lei costringendola a un rapporto completo. La ragazza, dopo un iniziale smarrimento e uno stato di choc, ha raccontato tutto alla mamma e ad alcune amiche per poi presentarsi in questura dove è stata presa a sommarie informazioni e con le lacrime agli occhi ha descritto ogni istante di quell’incubo. Sostiene di aver conosciuto quel giovane disoccupato attraverso amici comuni. Di aver avuto un appuntamento nel gennaio del 2012 e di essere arrivata in centro storico con una navetta. Il ragazzo più grande di lei di due anni era lì ad aspettarla. L’ha condotta in un capannone abbandonato in periferia con la scusa di parlare. Invece una volta soli ha scatenato i suoi istinti peggiori e, contro la sua volontà, le ha tolto i jeans e l’ha costretta a subire un rapporto sessuale completo. Il giovane immigrato, indagato dalla procura per violenza sessuale, nega ogni addebito. Sostiene di non aver mai avuto l’occasione di restare solo con quella studentessa che ritiene essersi inventata tutto. Il suo legale ha ricevuto l’avviso di conclusione delle indagini e adesso ci sono venti giorni di tempo per presentare memorie difensive o farsi interrogare prima che la procura chieda il rinvio a giudizio.

http://iltirreno.gelocal.it/lucca/cronaca/2013/04/06/news/studentessa-denuncia-lo-stupro-nei-guai-un-conoscente-di-21-anni-1.6827565

Napoli, babygang di Zingari picchia bambini e anziani

 

Napoli in preda al vandalismo. Accade verso le 10.00 del mattino in villa Comunale, in mezzo a tanta gente. Tre giovani nomadi, lacui età è compresa tra i 16 e i 18 anni, hanno aggredito prima un uomo quasi 80enne e poi un gruppo di sei bambini, il più piccolo 10 anni, il più grande 13.

I tre ragazzi, uno dei quali con il volto coperto da un passamontagna, stavano passeggiando in villa tranquillamente, indossando i propri jeans e portando occhiali scurissimi, cappelli di lana e scarpe da ginnastica.
Una testimone, Carla Della Corte, designer di gioielli, stava facendo un po’ di corsa quando si è trovata davanti i tre delinquenti:«Li ho visti arrivare in lontananza, mi hanno subito fatto paura e ho pregato che il mio telefonino non squillasse per evitare di attirare la loro attenzione. Camminavano a passo svelto, mi sono passati accanto e mi hanno superato. Solo allora ho tirato un sospiro di sollievo».

I tre delinquenti, purtroppo, erano già entrati in azione poco prima, nei pressi della fontana della villa Comunale, contro l’anziano signore che leggeva il giornale seduto su una panchina, che racconta dopo l’aggressione di essere stato dapprima preso a sputi, e poi picchiato furiosamente. L’intervento dei passanti ha messo in fuga i tre giovani, che però vanno a minacciare dei bambini che giocavano a pallone. Uno di loro riesce a scappare terrorizzato e ad avvertire un Vigile, che interviene quando ormai i tre sono già scappati.