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Rapinò un anziano due anni fa, arrestato su un treno – TicinOnline.ch


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Rapinò un anziano due anni fa, arrestato su un treno
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BALERNA – E' stato fermato sabato scorso, mentre si trovava a bordo di un treno, il 26enne cittadino tunisino colpito da un mandato di cattura quale autore di una rapina avvenuta il 12 febbraio 2012 a Tenero. Il fermo è avvenuto a Balerna per opera
Arrestato un rapinatore. Due anni dopoTicino News
Rapinò un anziano, arrestatoCorriere del Ticino

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Documenti falsi per gli immigrati: l’ex avvocato patteggia la pena – Il Giorno


Il Giorno
Documenti falsi per gli immigrati: l’ex avvocato patteggia la pena
Il Giorno
dell’immigrazione clandestina e produzione di documenti falsi all’ex avvocato bergamasco Dusan Raggianti, 40 anni, di Pianico, radiato dall’albo anni fa a seguito di un’analoga vicenda (nel luglio del 2006 era stato arrestato per aver prodotto  

Cinese disoccupato pesta moglie a sangue: la insegue con la mannaia

Ha picchiato la moglie a calci e pugni, l’ha colpita con una bottiglia alla testa e infine ha impugnato una mannaia. Protagonista è un cinese di 50 anni, arrestato dai carabinieri, a Milano, per maltrattamenti in famiglia ai danni della moglie di 43 anni e dei figli di 16 e 19.

È stata la 16enne a chiamare domenica pomeriggio i militari, permettendo così di bloccare il padre prima che potesse utilizzare l’arma. La donna è stata trasportata in ospedale con una prognosi di 10 giorni per un politrauma.

Ai carabinieri ha raccontato di essere sposata da 25 anni e di essere in Italia da 10. Ha spiegato inoltre che marito era falegname ma da quando ha perso il lavoro tre anni fa, non potendo sostenere la famiglia né gli studi dei figli, è diventato violento e forte bevitore. Domenica, l’ultimo episodio: la 43enne è tornata a casa dopo il turno da cameriera ed è stata aggredita dal coniuge ubriaco.

Il figlio maggiore ha provato invano a bloccarlo ma è stato necessario l’intervento dei militari.

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Troppi rom a scuola, ritirati i figli – ANSA.it

Troppi rom a scuola, ritirati i figli
ANSA.it
"Abbiamo cercato di convincerli a lasciare i loro figli, ma hanno preferito portarli a Vicolungo, il Paese qui vicino", spiega il sindaco, Marisa Albertini. La grana è esplosa oggi, primo giorni di scuola, ma ha radici lontane. Dieci anni fa le

Evangelici ospitano zingari: quartiere sotto assedio, non si vive più

Da marzo il centro di accoglienza della Chiesa evangelica è diventato fonte di gravi disagi per residenti e negozianti. “Qui non si vive più”

Residenti e commercianti accompagnati dal leghista Manes Bernardini e dal pdl Alberto Vecchi (Schicchi)

Residenti e commercianti

Bologna, 7 settembre 2013 – È UNA STRUTTURA che accoglie famiglie con minori in difficoltà, ragazze madri e chiunque viva in condizione di disagio, ma da qualche mese si è trasformata, malgrado i nobili principi per cui è nata 12 anni fa, in un epicentro di degrado e criminalità che scuotono tutto il quartiere. Così descrivono il centro dell’associazione Matteo XXV, collegata all’adiacente chiesa evangelica Eben Ezer, i residenti e i commercianti che vivono e lavorano in via di Corticella e nelle limitrofe vie delle Fonti, Sant’Anna e San Savino. «Da marzo sono arrivati dei gruppi di rom che ci rendono la vita impossibile», parla Roberta Zanarini, parrucchiera. «Siamo vittime ogni giorno di furti, violenze e atti vandalici», continua.
MORENA Gargagnani vive in zona ed è la titolare di un negozio di alimentari preso di mira da bande di grandi e piccoli che entrano in massa per arraffare quello che possono. «Non ci sentiamo più tranquilli, soprattutto la sera, quando in gruppo girano per le strade ubriachi alla ricerca di qualcosa da prendere nelle auto. Una volta ho visto persino dei bambini di 4 anni rubare il casco in un motorino», racconta. È scoppiata in un pianto Giovanna Bernea, lavoratrice rumena di un bar in via delle Fonti, dopo un episodio di qualche sabato fa: «Una donna è entrata nel locale ubriaca fradicia. Mi ha chiesto da bere e all’inizio le ho detto di no, poi sono stata costretta a darle una birra che non ha pagato. Quando è uscita, indispettita, si è scatenata: ha vomitato davanti al negozio, fatto i suoi bisogni e ha lanciato le scarpe in strada».
SONO SEGNI «di disprezzo nei confronti della comunità in cui vivono», commenta Perla Rebecchi, che abita in un appartamento che si affaccia su un ponte «da cui buttano qualsiasi cosa. La notte non si dorme dal caos». Tra i commercianti che hanno subito furti c’è Giorgio Siciliano, fiorista. «Mi hanno rubato dei vasi, ma li ho rincorsi e me li sono ripresi — spiega —. Ma la porta del negozio è piena di segni di tentati scassi». Qualcuno è riuscito invece a entrare nello studio del veterinario Raffaele Riviello. Anche se, ammette, «non posso dire con certezza che siano stati loro».
RASSICURA i cittadini il responsabile del Centro, padre Francesco Anselmo: «I comportamenti scorretti dipendono da due nuclei familiari che abbiamo già segnalato, e che presto verrano allontanati». Il centro, che collabora con i servizi sociali del Comune, al momento accoglie 30 persone, «e proprio ieri il Quartiere e i vigili urbani si sono riuniti in seguito alla nostra segnalazone». Dopo anni di impegno nel sociale, «non ci stiamo a farci una brutta fama, ospitiamo tante altre persone che si comportano bene».

 

Ragazzina stuprata per un anno intero, arrestato immigrato romeno

Cattolica (Rimini), 21 agosto 2013 – Oltre un anno di incontri clandestini a base di sesso e minacce. A Cattolica è stato arrestato un operaio romeno per aver avuto, in modo continuativo, rapporti sessuali con una ragazza 13enne, anche lei di Cattolica, ma originaria dell’est Europa.

I due si sono conosciuti due anni fa, poi l’uomo, con la scusa di portarla a fare una gita in mare, la fa entrare in casa sua. Da quel giorno, la ragazza era ancora 12enne, i due continuano a vedersi e ad avere rapporti sessuali.

Ad ottobre di quest’anno la minorenne rimane incinta, la madre la porta nel suo paese di origine per farla abortire. La famiglia della ragazza cerca di allontanare il 24enne romeno, ma non c’è nulla da fare. A questo punto, e siamo ad inizio agosto, la nonna decide di sporgere denuncia ai carabinieri. Una volta ricostruita la storia è scattata l’emissione di un’ ordinanza di custodia cautelare per reati a sfondo sessuale.

http://www.ilrestodelcarlino.it/rimini/cronaca/2013/08/21/937492-arrestato-24-anni-romeno-abusi-13-enne-denuncia-nonna-cattolica.shtml

Minaccia famiglia con coltello: libero, la moglie lo aveva conosciuto in carcere

Imperia – Due notti fa era stato arrestato dai carabinieri con l’accusa di avere picchiato la moglie, un’avvocato di Sanremo, di averla cacciata di casa e di avere minacciato con un coltello i due figli di 3 e 9 ani; oggi il giudice monocratico Edoardo Bracco lo ha scarcerato, disponendo per lui il divieto di avvicinarsi ai luoghi frequentati dalla parte lesa.

Questa mattina, l’uomo, un cittadino bosniaco di 45 anni residente a Taggia, ha risposto alle domande del giudice, che ha aggiornato il processo per direttissima al prossimo 4 ottobre.

Secondo l’accusa, nel corso degli anni il 45enne si sarebbe reso protagonista di una lunga serie di soprusi e prevaricazioni nei confronti della donna, che lo conobbe una dozzina di anni fa durante un colloquio in carcere.

http://www.ilsecoloxix.it/p/imperia/2013/08/14/APEGojDG-aggredisce_moglie_scarcerato.shtml

Deve essere stata una fan di Boldrini e dell’integrazione. Chi è causa del suo mal…

Ennesimo “femminicidio” (stavolta sfiorato) in coppia multietnica

Taggia- Un cittadino straniero 45enne di origine bosniaca è stato arrestato questa mattina dai Carabinieri della Stazione di Arma di Taggia dopo aver aggredito la consorte e minacciato di morte i due figli rispettivamente di 3 e 9 anni.

I militari sono intervenuti presso l’abitazione su richiesta della donna la quale, dopo l’ennesima furiosa lite con il marito, temeva fortemente per l’incolumità dei figli minori. La storia d’amore tra i due coniugi era nata circa 12 anni fa, lei avvocato di Sanremo, lui un cliente incontrato durante un colloquio nella casa circondariale.

Solo di recente sembra che i rapporti tra i due si fossero deteriorati, pare, in seguito alla richiesta di separazione avanzata dalla donna. L’uomo si trova ora a disposizione dell’Autorità Giudiziaria e dovrà rispondere del reato di maltrattamenti in famiglia.

http://www.sanremonews.it/2013/08/13/leggi-notizia/argomenti/cronaca/articolo/taggia-aggredisce-la-moglie-e-minaccia-di-morte-i-figli-arrestato-dai-carabinieri-45enne-di-origin.html#.Ugo9uZJShrV

Ricongiungimenti: angolano uccide padre a coltellate

Omicidio a Busto Arsizio: immigrato uccide il padre con coltello da cucina

Tragedia ‘migrante’ a Busto Arsizio dove, nella notte tra giovedì e venerdì, un ragazzo di 23 anni ha ucciso il padre (un operaio di 49 anni dell’Angola, residente in Italia da oltre 20 anni) accoltellandolo all’addome. Il giovane, originario dell’Angola, ha poi chiamato la polizia, che è arrivata nell’appartamento di via Pindemonte e l’ha arrestato con l’accusa di omicidio volontario aggravato.

In casa anche la figlia minore dell’uomo, una ragazza di 21 anni, che non è riuscita a fermare il fratello, mentre la convivente italiana del 49enne non era in casa. A quanto pare, tra l’uomo e i due figli (giunti dall’Angola quattro anni fa) si verificavano frequenti litigi. A mezzanotte il 23enne ha afferrato un coltello in un cassetto della cucina e ha colpito una volta il padre. L’uomo è morto prima che arrivassero i soccorritori.

Nella notte il ragazzo è stato interrogato e ha raccontato di sentirsi oppresso dal padre per i continui rimproveri nei suoi confronti e in quelli della sorella. Si trova nel carcere di Busto Arsizio. Sul corpo del 49enne verrà eseguita l’autopsia.

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Nomadi, schedato su base etnica riconosciuta discriminazione rom – La Repubblica


La Repubblica

Nomadi, schedato su base etnica riconosciuta discriminazione rom
La Repubblica
Tre anni fa, insieme ad altri migliaia di rom residenti nella capitale, era stato oggetto del censimento nell'ambito della cosiddetta 'emergenza nomadi'. Nei giorni scorsi, con una sentenza, il Tribunale Civile di Roma ha riconosciuto a un cittadino

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