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Raccordo Anulare al buio da anni: il rame l’hanno rubato i rom

Raccordo Anulare al buio da anni: il rame l’hanno rubato i rom: ecco come appare un’intera area:

 

Aggredisce vigilante con coltelli: viene dal Burundi ma è ‘svizzero’

ANCONA – Dopo aver rubato alimenti al Si con Te di Collemarino era fuggito mollando un ceffone al vigilante. Alla fine un 22enne del Burundi, cittadino svizzero, è stato arrestato dai carabinieri per rapina impropria e porto abusivo di due coltelli. In tribunale ha patteggiato un anno e nove mesi ed è tornato libero.

Fonte: corriereadriatico.it

Pisa nella morsa dell’immigrazione: raffica di furti

Filippeschi, il Sindaco di Pisa

Filippeschi, il Sindaco di Pisa

Sicurezza, raffica di furti in città: i Carabinieri arrestano tre persone
Pisa – Fine settimana movimentato quello appena trascorso per i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile dei Carabinieri della Compagnia di Pisa, che hanno rafforzato i controlli per cercare di frenare (senza risultato) il fenomeno dei furti e rapine in abitazione e dei furti in genere. Tre sono state le persone arrestate in flagranza di reato per furto. Ad essere presi di mira abitazioni e esercizi commerciali.
Il primo arresto dei militari del Nucleo Radiomobile è maturato la notte di venerdì, quando un equipaggio sulla gazzella ha incrociato un motociclo con due persone a bordo che ha insospettito i militari. Appena affiancato il mezzo e intimato l’alt, i due hanno accelerato tentando la fuga. E’ iniziato così un lungo inseguimento nella zona di Porta a Mare. Alla fine sulle sponde dell’Arno nel quartiere del CEP uno dei due fuggitivi, un tunisino, è stato bloccato dopo una colluttazione, mentre l’altro è riuscito a darsi alla fuga nell’oscurità. Il motorino, risultato rubato, è stato restituito al legittimo proprietario. L’uomo fermato aveva un curriculum criminale di tutto rispetto: numerose condanne, un’espulsione eseguita in passato con accompagnamento in Tunisia, almeno una quindicina di alias e interminabili denunce a suo carico. Arrestato per resistenza e sottoposto il giorno successivo al rito direttissimo, è stato condannato a sei mesi di reclusione, pena sospesa.

Il secondo arresto è avvenuto sempre nella zona di Porta a Mare, in via delle Lenze, la notte di sabato. Ad operare sempre le pattuglie del Nucleo Radiomobile, intervenute a seguito della segnalazione al 112 da parte di cittadini che indicavano la presenza in zona di persone sospette. Mentre i militari raggiungevano il posto è arrivata la comunicazione via radio che un vicino di casa di un’abitazione dove era stato consumato un furto aveva sorpreso i ladri mentre cercavano di allontanarsi. Con audacia l’uomo ha bloccato uno dei malviventi mentre gli altri due erano riusciti ad allontanarsi. Immediatamente è stato raggiunto dai militari che hanno ammanettato il ladro prendendolo in consegna. Il malfattore è stato poi identificato: si trattava di N.A., di 22 anni, albanese. A seguito della perquisizione personale i Carabinieri hanno rinvenuto numerosi monili in oro e oggetti vari risalendo in poco tempo ai proprietari. In poco più di un’ora, infatti, l’uomo aveva consumato un furto in abitazione e quattro furti su autovettura. Anche in questo caso il giovane aveva una lunga serie di reati commessi: denunciato una quindicina di volte per furto, evasione e altri reati, arrestato già in passato diverse volte, condannato. Per lui si sono nuovamente aperte le porte del Don Bosco.

Il terzo arresto è scattato nei confronti di un cittadino georgiano fermato davanti alla COIN di Corso Italia dopo che aveva rubato alcune confezioni di profumo cercando di eludere la sorveglianza servendosi di una borsa schermata. Immediato l’intervento della pattuglia del Nucleo Radiomobile che ha arrestato il giovane e riconsegnato la merce al titolare dell’esercizio commerciale.

Pene sospese, denunce a raffica che non trovano punizione, svuotacarceri: e l’Italia va in malora. Aggiungi i campi nomadi finanziati dal Comune di Pisa, e la ricetta per il disastro è servita.

Eroe per caso e ladro per scelta

Eroe ed anche ladro di rame. È il destino di C.A .P. 24enne rumeno arrestato ieri dai carabinieri del nucleo operativo di Gaeta insieme a quattro connazionali e un moldavo per furto aggravato. Il gruppo, tutti di età compresa tra i 22 e i 25 anni, è stato fermato per controllo stradale dai militari che, perquisendo l’auto hanno trovato circa 60 chili di rame, 10 segnali luminosi, 2 motoseghe e un decespugliatore, tutto materiale rubato in due cantieri della zona. Il bottino, è stato restituito agli aventi diritto e il gruppo arrestato. La particolarità della vicenda sta nel fatto che il 24enne, nel marzo del 2009, quando di anni ne aveva appena 19, intervenne insieme al padre per salvare una ragazza italiana di 25 anni dal tentativo di stupro di un marocchino. Nell’occasione venne ricevuto dal sindaco che lo definì, insieme al padre “eroe per caso”.

http://www.ilpuntoamezzogiorno.it/2014/01/da-eroe-a-ladro-a-gaeta-arrestato-per-furto-5-anni-prima-aveva-salvato-ragazza-da-stupro/

Si è così abituati ai crimini degli immigrati, che un comportamento normale diventa ‘eroismo’. Fa tutto parte della propaganda.

Bottigliate a chi lo sorprende mentre ruba

Firenze, 22 gennaio 2014 – I Carabinieri della Stazione di Rovezzano arrestano per rapina impropria  un 44enne algerino che, sorpreso dopo aver rubato viveri dagli scaffali del supermercato, aggredisce un addetto alla sicurezza, minacciandolo con il vetro di una bottiglia che aveva rotto.

Durante il pomeriggio di ieri, i Carabinieri della Stazione di Rovezzano, su segnalazione giunta alla Centrale Operativa del locale Comando Provinciale, hanno tratto in arresto un cittadino straniero, di origini algerine, che si era impossessato di alimenti, per un totale di euro 100, presso il supermercato Conad della locale via Pietrapiana. Nella circostanza, l’uomo, che si aggirava con fare sospetto tra gli scaffali del supermercato, destava l’attenzione del personale addetto alla sicurezza. Il magrebino, girando per gli scaffali del supermercato, si appropriava della merce, occultandola sulla sua persona.  Dopo una decina di minuti, l’algerino, per eludere la sorveglianza ed evitare la cassa, usciva dal varco di entrata. L’uomo, vistosi scoperto,  ha dato in escandescenze, spaccando una bottiglia di alcoolico che, pochi istanti prima, aveva rubato e nascosto, minacciando l’addetto alla sicurezza con il coccio di vetro. Tempestivo è stato l’intervento dei militari, i quali,  assieme all’addetto alla sicurezza, hanno fermato l’uomo. Lo stesso,  già noto alle forze dell’ordine per innumerevoli precedenti specifici, è stato arrestato per rapina impropria e trattenuto nella camera di sicurezza della locale Stazione, a disposizione dell’autorità giudiziaria.

http://www.lanazione.it/firenze/cronaca/2014/01/22/1014408-furti-profumi-bottiglia-rotta-conad.shtml

Rubano anche Gesù Bambino: lo staccano da presepe a Firenze

Rubato il Gesù Bambino dal presepe in piazza Donatello
Ieri pomeriggio sono finiti in manette due cittadini stranieri trovati in possesso di numerosi gioielli rubati in un appartamento durante le festività. Gli uomini della V Squadra Volante hanno fermato l’insolita coppia a bordo di un’autovettura in viale Strozzi. I due stranieri, provenienti da due paesi lontani ma entrambi con diversi precedenti di polizia, parlavano tra di loro in lingua italiana. Uno è infatti un 29enne georgiano – con alle spalle diverse denunce per furti messi a segno in varie città italiane – l’altro, un cittadino tunisino di 38 anni – anch’egli ben noto alle forze dell’ordine nell’ambito degli stupefacenti e dei reati contro il patrimonio. Notati subito alcuni strumenti da effrazione – cacciaviti, chiavi inglesi e guanti – riposti nell’abitacolo della macchina, gli agenti hanno deciso di verificare a fondo i loro sospetti. Sul sedile posteriore era infatti poggiato un voluminoso zaino contenente un ferro da stiro, alcuni asciugamani e, sotto a tutto, diversi oggetti in oro. In una tasca gli operatori hanno trovato anche un mazzo di chiavi attaccate ad un portachiavi con inciso un indirizzo. Gli inquirenti sono così risaliti ad un appartamento di proprietà di una famiglia, in questi giorni fuori Firenze per le festività Natalizie. La titolare delle chiavi, rintracciata dalla Questura, ha riconosciuto tra gli oggetti recuperati molti dei suoi gioielli. La polizia ha poi accertato che la donna, durante la sua assenza, era stata vittima di un furto con scasso nel suo appartamento in zona Cure. I due fermati sono stati scortati al carcere fiorentino di Sollicciano per rispondere del reato di ricettazione in concorso. Durante le fasi del fermo, il cittadino georgiano ha tentato anche di fuggire strattonando violentemente gli operatori. Un poliziotto è rimasto contuso. Per lo straniero è scattata anche l’accusa di “resistenza e lesioni a pubblico ufficiale” mentre per il magrebino quella di “reingresso illegale nel territorio Italiano” dal quale era stato espulso lo scorso aprile.
Prima l’hanno staccato con la forza da dove era collocato provocandone anche la rottura, poi l’hanno portato via. È quello che è accaduto nella notte al Gesù Bambino del presepe in piazza Donatello. La riproduzione, realizzata da Amalia Ciardi Dupré, faceva parte del presepe allestito dagli artisti del Gruppo Donatello visitato il 13 dicembre dal cardinale Betori e in rappresentanza dell’Amministrazione comunale dal presidente del consiglio Eugenio Giani. Un presepe d’autore, formato da una novantina di sagome in legno a grandezza naturale che 45 pittori dell’associazione artistica hanno dipinto, ritraendo, tra i personaggi, anche numerosi commercianti della zona. Questa mattina il presidente Giani si è recato in piazza per vedere di persona la situazione e parlare con gli artisti del gruppo Donatello. “Si tratta di un vergognoso atto di vandalismo ed un oltraggio non soltanto al sentimento religioso ma anche alla coscienza civica della città – dichiara il presidente Giani – . Per chi compie atti di questo genere non può esserci altro che la più netta e forte condanna da parte dei cittadini. Ho cercato di convincere gli artisti a lasciare le opere in piazza, ma lo sdegno era tale che hanno deciso di rimuovere le sagome da loro realizzate per il presepe. A loro va la nostra sentita solidarietà. Il prossimo anno dovremo attrezzarci per garantire un sistema di controlli che impedisca episodi di questo genere”. Il presidente Giani ricorda che il presepe in piazza ha riscosso un grande consenso da parte dei cittadini e sottolinea come rappresenti “un nuovo modo per gli artisti di entrare in contatto con le persone, al di fuori delle galleria d’arte e degli studi. È un’esperienza originale nata a Firenze e non possiamo permettere che muoia così” conclude Giani.

Gazebo di Natale rubato: lo ritrovano al campo nomadi – Mattino Padova

Ricordate la notizia burla di un giornale satirico sulla ‘renna’ rubata e ritrovata in un Campo Nomadi? Ebbene, la realtà, con i nostri ‘ospiti’ supera a volte la fantasia.
PADOVA. Rubano un gazebo in Prato della Valle durante la rassegna Colori e Sapori d’Autunno e dove lo ritrovano al campo nomadi di via Longhin.È l’indagine portata a termine dai carabinieri della stazione di Prato della Valle, al termine di una perquisizione all’interno del perimetro del campo organizzata anche con il Battaglione.

Il furto è avvenuto nel mese di novembre, durante la manifestazione organizzata dalla Cia (Confederazione Italiana Agricoltura) in collaborazione con alcune aziende agricole locali. L’associazione offriva in comodato d’uso i gazebo alle singole aziende, concedendo loro la possibilità di esporre i prodotti. Un bel giorno uno degli espositori, presentatosi in Prato all’alba, si è accorto del furto del suo gazebo. Preoccupato del fatto di dover rifondere il danno alla Cia, si è messo a cercare in giro per la città. E dove l’ha trovato? All’intero del campo nomadi di via Longhin. Subito ha avvisto i carabinieri di Prato della Valle, i quali hanno ottenuto un decreto di perquisizione dalla procura. La settimana scorsa è stato organizzato il blitz, a cui hanno preso parte anche i carabinieri del Battaglione. Una volta all’interno, gli uomini coordinati dal luogotenente Giancarlo Merli, hanno scoperto che il gazebo veniva usato per stendere i vestiti ad asciugare.

Il gazebo è stato così sequestrato e restituito al legittimo proprietario. Una donna ospite del campo è stata denunciata per il reato di ricettazione.

 

Scippatrice inseguita e fatta arrestare la rivolta di turisti e guide … – Corriere della Sera

Scippatrice inseguita e fatta arrestare la rivolta di turisti e guide
Corriere della Sera
ARRESTI NEL WEEKEND – Con quello del Teatro di marcello salgono a 14 gli arersti di borseggiatori mel weekend di fine estate. Tra i fermi degli ultimi due giorni: un tunisino che aveva rubato il portafogli a una turista scozzese 16enne, a Tor de

Zingare incinte scatenate: dal campo nomadi di Pisapia ai furti in centro

MILANO 21 settembre 2013 – Avevano rubato una borsa a una turista cinese il primo giorno della Settimana della Moda nel prestigioso negozio di scarpe Giuseppe Zanotti Design in via Monte Napoleone. Un colpo da molte migliaia di euro: la sola borsa di Hermès ne vale 9 mila, il portafogli all’interno 7 mila, più due iPhone e 10 mila euro in contanti. Le tre giovani donne nomadi, di cui una con un vistoso pancione e una con un bambino nel marsupio, hanno però commesso l’errore di ritentare la sorte venerdì, ripresentandosi in via Monte Napoleone: un vigilante le ha riconosciute e ha chiamato i carabinieri.

LA DINAMICA – Visualizzando le immagini si vede chiaramente la dinamica del furto: le tre donne si sono avvicinate al pouf al centro del negozio dove le clienti solitamente si siedono per provare i vari modelli di scarpe. Una delle tre ha poi fatto in modo di avvicinarsi il più possibile alla borsa della cinese con alcune borse in mano, tra cui una Gucci, e vi ha infilato il bottino. Le altre due complici intanto hanno distratto le commesse, tenendo d’occhio anche i movimenti della vittima. La cinese si è accorta del furto poco dopo, ma non in tempo per bloccare le ladre.

L’ARRESTO – Una guardia giurata, che aveva visionato accuratamente le immagini delle telecamere di videosorveglianza dopo il furto, ha riconosciuto le tre donne quando, venerdì, si sono ripresentate in via Monte Napoleone, chiaramente in cerca di nuove occasioni di furto. Ha quindi avvertito il carabiniere di quartiere, che le ha bloccate in attesa dei militari della Compagnia Duomo. Quando sono state fermate, le tre ragazze avevano ancora la borsa di Gucci che avevano utilizzato per commettere il furto e un cosmetico esclusivo di Hong Kong, appartenente alla turista cinese.

PRESTO IN LIBERTA’ – Le tre giovani sono state fermate: abitano nel campo nomadi di Monte Bisbino. Una è incinta, un’altra ha un bambino di sei mesi. L’accusa è di furto aggravato. Ma bisogna ancora vedere se la Procura convaliderà il fermo, e di certo almeno la ragazza incinta tornerà subito in libertà. Il loro caso è molto simile a quello della «banda delle bosniache» che borseggia i viaggiatori in metrò: anche loro, tutte incinte o neomamme, vengono puntualmente rimesse in libertà.

http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/13_settembre_21/furti-via-monte-napoleone-fermate-nomadi-incinte-borsa-turista-cinese-zanotti-2223225224964.shtml

Metterle su un aereo e rimandarle in Bosnia, sarebbe razzismo.

Pisa in mano agli zingari: in 4 circondano e rapinano turisti

Piazza dei Miracoli, scippano coppia di turisti: arrestate tre ladre, la quarta scappa
Una coppia di cittadini francesi è stata circondata da quattro giovani zingare che, con la scusa di chiedere indicazioni stradali, con tanto di cartina alla mano, hanno rubato il portafoglio contenente documenti e mille euro in contanti

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