Tag: ragazzina

Albanese 65enne aggredisce sessualmente ragazzina, è già libero

Brescia 03 febbraio 2014 – Un uomo di 65 anni di origini albanesi è accusato di aver molestato ripetutamente una ragazzina, a due passi dal centro città, nel tardo pomeriggio di venerdì. Fermato da alcuni passanti, e accompagnato poi in caserma, è stato rilasciato perché incensurato: della vittima, invece, non si hanno avuto più notizie. Un venerdì piovoso, come tanti. E l’uomo che si avvicina alla ragazza, ancora minorenne, si spinge un po’ troppo in là, tanto da attirare l’attenzione dei passanti. Una molestia pesante, con la giovanissima che scoppia in lacrime, e si allontana sul primo autobus in arrivo, alla fermata di Via Ugoni. Fermato da due persone, l’uomo è stato dunque accompagnato in caserma, dove è stato interrogato e denunciato.

http://www.bresciatoday.it/cronaca/brescia-arresto-albanese-molestie-sessuali.html

Palpeggiava tutte le mattine ragazzina sul bus, catturato albanese

Genova 20 gennaio 2014  – La squadra investigativa del commissariato Centro ha arrestato un albanese di 41 anni, responsabile del reato di violenza sessuale reiterata su minore. L’uomo palpeggiava tutte le mattine sul bus una studentessa di 14 anni che andava scuola. A dare il via alle indagini la denuncia della ragazzina. I poliziotti si sono appostati sul mezzo pubblico ed hanno aspettato che l’uomo entrasse in azione e lo hanno bloccato.

http://www.genovatoday.it/cronaca/violenza-minore-autobus-arrestato.html

Marocchino irrompe in casa ubriaco: pesta mamma e figlia 16enne

Picchia la figlia di 16 anni, padre arrestato

TRENTO. Piano piano si sta sgretolando, forse, il muro di omertà che spesso copre e protegge i crimini violenti nei confronti delle donne e i maltrattamenti in famiglia. È il caso di quanto successo stanotte a Nave San Rocco, dove una ragazzina di 16 anni, all’ennesimo episodio di violenza da parte del padre nei confronti della madre, dopo averne prese le difese frapponendosi tra i due, è riuscita, di nascosto, a trovare il coraggio di chiamare il 112 chiedendo aiuto.

Prontamente i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile sono intervenuti e, non senza difficoltà, sono riusciti a fare luce su una situazione di oppressione, di soprusi e di minacce che andava avanti da anni. Già nel 2006 infatti, a seguito di una querela (poi rimessa) da parte della donna, la famiglia era stata ospitata in una località protetta per sottrarla all’ira dell’uomo. Grazie al lavoro dei servizi sociale e degli psicologi, alla fine la famiglia era tornata ad una parvenza di armonia, per poi però ripiombare nell’incubo. Rientrato a casa ubriaco nel cuore della notte dopo una serata con gli amici, l’uomo, un marocchino di 50 anni, ha svegliato la famiglia (la moglie e 4 figli minori) insultando la consorte e minacciandola. Solo l’intervento e la prontezza di spirito della figlia più grande, di 16 anni, ha impedito che la situazione degenerasse e ha permesso ai Carabinieri di intervenire.

La moglie in mattinata ha presentato querela nei confronti del marito per maltrattamenti e minacce, aggravate dall’aver commesso i fatti alla presenza dei figli minori, e l’uomo, stante la flagranza del reato e la gravità della situazione, è stato arrestato e condotto al carcere di Spini di Gardolo. La famiglia è stata nuovamente affidata alle cure dei servizi sociali e ospitata in una residenza protetta, lontano dalle grinfie del padre-padrone.

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Soldi Per Fargli Rivedere Ragazzina Che Ha In Affidamento

BARI – Per mesi hanno estorto denaro, in tutto circa 3.000 euro, ad un italiano che aveva in affidamento una minorenne di nazionalità rumena con la minaccia di non fargliela più incontrare. L’uomo aveva conosciuto la famiglia della ragazzina durante un lungo soggiorno in Romania e, nel giugno scorso, l’aveva portata con sè in Italia in accordo con la famiglia di origine.

http://www.ilpaesenuovo.it/2013/12/21/soldi-per-fargli-rivedere-ragazzina-che-ha-in-affidamento-due-arresti/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=soldi-per-fargli-rivedere-ragazzina-che-ha-in-affidamento-due-arresti

Aspetta bus: ragazzina palpeggiata da Senegalese che vuole stuprarla

Milano – I Carabinieri hanno tratto in arresto un senegalese di 21 anni che la scorsa notte, in Via Torino, intorno alle 2, ha molestato sessualmente una 17enne. La ragazza era ferma alla fermata del tram quando è stata avvicinata e molestata dall’uomo. La pronta reazione della vittima ha destato l’attenzione dei passanti i quali hanno allertato i militari dell’Arma che intervenuti, hanno arrestato il senegalese.

Sedici anni, violentata nei vicoli – La Repubblica Genova.it


La Repubblica Genova.it

Sedici anni, violentata nei vicoli
La Repubblica Genova.it
I carabinieri di Genova hanno arrestato un uomo di 24 anni, di nazionalità tunisina, accusato di avere aggredito e violentato nella notte tra venerdì e sabato una ragazzina di 16 anni che si era allontanata per pochi minuti dalla compagnia durante la
Genova, violenta minorenne per strada: arrestato tunisino di 24 anniCrimeblog.it (Blog)
Violenta studentessa nel centro storico, arrestato 24enne tunisinoCittà di Genova
Genova, 16enne violentata da tunisinoLettera43
ANSA.it –SassariNotizie.com
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Genova: 16enne stuprata da tunisino

Genova, 15 set. – Un tunisino di 24 anni e’ stato fermato nella notte dai carabinieri di Genova dopo la denuncia di una ragazzina di 16 anni per violenza sessuale. Secondo quanto denunciato dalla minorenne, la cui versione e’ tuttora al vaglio degli investigatori, la violenza sarebbe avvenuta in un appartamento nel centro storico di Genova nella notte tra venerdi’ e sabato. Sull’episodio indagano i carabinieri.

http://www.adnkronos.com/IGN/News/Cronaca/Genova-16enne-denuncia-stupro-un-fermo_32606302326.html

Marocchino pesta la figlia davanti ai compagni di scuola: “Non diventerai mai come loro”

Non poteva nemmeno usare il Burrocacao perché le labbra lucide, nella cultura di suo padre, non sono concepite. Così come non sono concepiti altri cosmetici, l’iPod, i jeans, i tacchi alti, le uscite con le amiche e le passeggiate in centro con un compagno di classe. È l’incubo in cui si è trovata una ragazzina marocchina di 14 anni, secondo il padre-padrone divenuta troppo occidentale dopo il trasferimento a Padova. Dopo mesi di violenze, molte delle quali anche pubbliche, la polizia messo fine alla spirale di terrore della giovane che fino a qualche giorno fa abitava alla Stanga con mamma e papà. Ora però il padre, 53 anni, marocchino, è stato colpito da un’ordinanza del giudice che gli impone l’allontanamento dalla figlia e dai luoghi da lei abitualmente frequentati. Contestualmente è stato denunciato per lesioni aggravate e maltrattamenti. Il pubblico ministero Vartan Giacomelli ha firmato il provvedimento sulla base dell’indagine svolta dalla squadra mobile di Marco Calì. Gli investigatori hanno raccolto mesi di vessazioni, in alcuni casi tra le mura domestiche ma in molti altri, purtroppo, davanti agli amici coetanei.

Violenza ripetute. A luglio dell’anno scorso il padre marocchino prende a calci e trascina la figlia tirandole i capelli solo per averla beccata con il Burrocacao sulle labbra. A ottobre dello stesso anno la aggredisce all’uscita di scuola, quindi davanti ai cancelli di un istituto superiore cittadino: troppo trucco in faccia, condizione non rispettosa della cultura musulmana. Il 31 gennaio scorso la violenza si scatena tra le mura domestiche, sempre con spintoni, schiaffi e un pugno sulla schiena: la ragazzina viene ricoverata in pronto soccorso, da cui la dimettono con una prognosi di 8 giorni. Ma l’episodio più grave, quello che fa scattare anche le indagini della polizia, è quello del 27 febbraio scorso. Verso mezzogiorno la quattordicenne telefona a casa: dice di trovarsi in centro con i compagni di scuola, con i quali desidera fermarsi un po’ visto che per uno sciopero le lezioni sono finite prima. Pochi minuti dopo in riviera Ponti Romani arriva il padre. Le dà uno spintone per allontanarla dal capannello di coetanei a cui chiede se erano stati a scuola o se avevano marinato. Tutti confermano che le lezioni erano terminate prima per lo sciopero. L’uomo torna dalla figlia, la prende per i capelli e inizia a trascinarla urlando offese, in italiano e in arabo. La ragazzina viene strattonata, arriva così fino ai portici di Coin in via Zabarella. Il padre la spinge con violenza e lei finisce a terra. Urla e si dispera. Lui le ripete: «Non diventerai mai come loro, non te lo permetto» e ancora «Vado in prigione ma non ti lascio fare quello che vuoi».

Le indagini. Gli uomini della squadra mobile di Marco Calì si buttano a capofitto sulla vicenda e convocano in questura sia la giovane che la madre. Riescono a convincerle a parlare, a raccontare tutto. Nel frattempo il padre scompare, se ne torna in Marocco per qualche mese. Nel corso di questi mesi gli investigatori hanno raccolto tutti gli episodi più gravi corredati dal racconto dei testimoni, da cui è emersa una realtà agghiacciante che dimostra come può essere difficoltoso il processo di integrazione. Il padre violento in questi ultimi mesi è stato a colloquio anche con gli psicologi dei Servizi sociali e davanti a loro ha confermato tutto. Ha ribadito di non essere in grado di sopportare una simile trasformazione da parte della figlia. Durante uno degli ultimi pestaggi le avrebbe ripetuto più volte: «Anche se ti ammazzo cosa cambia? Tanto in carcere ci finisco lo stesso». Per tutti questi motivi, quando l’altro giorno è rientrato a Padova, i poliziotti l’hanno raggiunto e gli hanno notificato l’ordinanza del giudice, cacciandolo di fatto fuori casa.

http://mattinopadova.gelocal.it/cronaca/2013/08/20/news/picchia-la-figlia-perche-fa-l-occidentale-1.7605019

Questa ragazzina è vittima di quella famosa integrazione di cui parlano gli irresponsabili che governano l’Italia e l’Europa. Mescolare culture diverse comporta questi drammi. Un consiglio per tutti gli immigrati: se ci disprezzate e non volete che i vostri figli diventino come noi, andatevene. Nessuno sentirà la vostra mancanza.

Egiziano clandestino adesca bambina su Facebook e la stupra in albergo

Milano 09 agosto 2013 – Un egiziano di 26 anni, S.M., ha adescato su Facebook una ragazzina di 13 convincendola a seguirlo in albergo per una notte: ora è stato arrestato per atti sessuali con minore di 14 anni e sottrazione della ragazzina alla potestà dei genitori.

I genitori si sono accorti della scomparsa della figlia nella notte tra il 29 e il 30 maggio 2013 e si sono rivolti immediatamente ai carabinieri che hanno fatto partire le indagini, con le intercettazioni telefoniche per ricostruire i contatti tra l’uomo e la vittima, fino all’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Secondo gli investigatori l’uomo, senza fissa dimora e irregolare in Italia, ha quattro “alias” diversi su Facebook. Per lunedì è previsto l’interrogatorio davanti al gip.

E non è finita. Secondo l’ordinanza del gip Simone Luerti, infatti, sono in corso accertamenti “sul ruolo” di una amica della 13enne, di “due amiche di quest’ultima (di anni 11 e 12 e di due amici di S. (l’egiziano arrestato, n.d.r.), tutti da identificare, presenti ai fatti e coinvolti in atti sessuali nel medesimo albergo”. Si profila quindi il coinvolgimento di altre persone – amici dell’egiziano – ma anche di altre ragazzine. Si è anche saputo che S. si sentiva con la 13enne al telefono fino a luglio.

Da ultimo, all’uomo era stato intimato di lasciare l’Italia entro 7 giorni il 10 marzo 2013. E non era il primo provvedimento di espulsione: un altro l’aveva copito circa tre anni fa.

http://www.milanotoday.it/cronaca/pedofilo-facebook-arrestato.html

 

Immigrato tenta di rapire e stuprare bambina

Cesate, 7 agosto 2013 – Mercoledì pomeriggio a Cesate una ragazzina di undici anni è stata aggredita in strada mentre stava andando a casa di un’amica.
Un 28enne extracomunitario l’ha avvicinata prima importunandola e poi tentando di sfilarle la maglietta e di toccarla; la ragazzina non si è persa d’animo e ha reagito divincolandosi ed ha raggiunto di corsa l’abitazione dell’amica da dove ha lanciato l’allarme ai genitori e ai carabinieri. Sul posto sono giunte più pattuglie dell’Arma che hanno rintracciato l’aggressore, un cittadino del Bangladesh con regolare permesso di lavoro. L’uomo è stato riconosciuto dalla vittima e sottoposto a fermo d’indiziato di delitto per violenza sessuale.

http://www.ilgiorno.it/rho/cronaca/2013/08/07/931133-cesate-tentata-violenza-sessuale.shtml