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Tentano la fuga dopo la rapina: arrestati dai Carabinieri – MolfettaLive


“il fatto” Molfetta

Tentano la fuga dopo la rapina: arrestati dai Carabinieri
MolfettaLive
I Carabinieri della Compagnia di Molfetta hanno arrestato il 21enne Giovanni Zerbino e un 17enne, entrambi di Trani, nonché Eugen Mihailov, 19enne di origini moldave, con l'accusa di rapina aggravata in concorso. I tre, travisati e armati di coltello
MOLFETTA: DOPO RAPINA TENTANO FUGA A BORDO DI UN AgenParl – Agenzia Parlamentare

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Ius soli: arrestato 14enne pakistano che terrorizzava giovani

Brescia 18 settembre 2013 – Un gruppetto di amici un po’ esaltati che terrorizzava i giovani del paese con minacce ed estorsioni, senza alcuna remora quando c’era bisogno di ricorrere alla violenza. Una vera baby gang il cui ‘capetto’ altro non era che un ragazzino di 14 anni, di origini pakistane, finito agli arresti domiciliari per rapina, estorsione e appunto lesioni. Vittima prediletta un ragazzo appena più grande, un 17enne residente in zona: negli ultimi mesi era stato preso di mira più volte, tanto da non poter più uscire di casa da solo. Un paio di giorni fa l’ennesima aggressione: avvicinato dal 14enne poi arrestato, era stato minacciato e percosso, gli erano stati rubati gli occhiali da vista. Il giovane figlio di immigrati ha poi chiesto un vero riscatto: “Se vuoi indietro i tuoi occhiali devi darmi 50 euro”. Il giovane aggredito allora ha trovato il coraggio che cercava, e ha raccontato tutto ad una pattuglia della Polizia Locale. Le indagini si sono risolte in tempi brevi: il ragazzino violento è stato rintracciato e arrestato. Ora si trova agli arresti domiciliari, in attesa di nuovi sviluppi.

http://www.bresciatoday.it/cronaca/baby-gang-montichiari.html

 

 

Valpocevera/ Forza motorini e auto, arrestato 24enne rom

Valpocevera/ Forza motorini e auto, arrestato 24enne di origini rom
Città di Genova
Genova – Un giovane di origini rom è stato arrestato dai carabinieri di Pontedecimo. Il ragazzo, con in testa un casco nero e una visiera a specchio, era intento a forzare i motorini e le auto degli operai che lavorano nella zona di Bolzaneto, quando è

Gli zingari sono ricchi: disoccupato e senza patente guidava auto di lusso

Legnano 30 agosto 2013 – Un’operazione di controllo del territorio, condotta a termine dagli uomini della Polizia Locale di Rho, ha portato all’individuazione, fermo e denuncia per guida senza patente di R.G., nomade slavo, disoccupato ma a bordo di una potente Aston Martin, del valore di oltre 150mila euro, il modello corrispondente a quello usato in tanti Film di James Bond, il noto Agente 007.

L’uomo, pregiudicato, abbigliato con giacca firmata e rolex al polso, ha ammesso candidamente di non avere la patente, quindi è scattata l’applicazione dell’art. 116 C.d.S. e il fermo del veicolo, che veniva ricoverato nella depositeria comunale a mezzo carro-attrezzi.

Le operazioni di Polizia Locale, hanno portato nei mesi di luglio e agosto, alla denuncia penale di 28 persone per reati vari, dal furto allo spaccio di sostanze stupefacenti, spiccano relativamente al Codice Stradale 5 guide senza patente e due omissioni di soccorso su incidente stradale, 1.187 le infrazioni al C.d.S. accertate dagli Agenti, oltre 70 le Ordinanze da 500 euro contestate sulle attività anti prostituzione; individuata pure una prestanome residente a Rho, con oltre 30 autovetture di media e grossa cilindrata intestate e in uso proprio a nomadi slavi, le indagini sono partite a seguito di un sinistro stradale con omissione di soccorso e fuga da parte di una nomade di origini croate, successivamente identificata.

http://www.legnanonews.com/news/65/30961/

Violenta polacca arrestato marocchino

Società multietnica – Un cittadino marocchino è stato arrestato dai Carabinieri per lesioni personali aggravate e violenza sessuale. A S. Raineri, nel piazzale degli imbarchi, ha tentato di stuprare una 57enne di origini polacche che per le percosse è ora ricoverata in prognosi riservata.

Domiciliata a Messina, la donna era stata poco prima aggredita dall extracomunitario il quale, dopo averla avvicinata con l’intento di avere un rapporto  sessuale, alla resistenza della malcapitata, l’avrebbe aggredita malmenandola.

Le  indagini avviate dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile,  hanno consentito di identificare subito l’aggressore,  un   marocchino di 26 anni.

Secondo quanto emerso nel corso delle indagini, l’uomo, essendosi trovato in casa di altre persone insieme alla donna polacca, avrebbe iniziato a palpeggiarla. Nella circostanza, la donna, nel tentativo di allontanare il  marocchino veniva aggredita e malmenata con calci e pugni, e colpita violentemente e ripetutamente al capo con un piatto in ceramica, tanto che per le lesioni riportate,  è stata trasportata  in Ospedale   dove veniva giudicata in prognosi riservata, ma non in pericolo di vita.

Non dà elemosina: anziano massacrato da africano

Stamattina uno straniero di origini africane ha aggredito un anziano in via Mazzini. All’origine dell’episodio il fatto che il cremasco non avrebbe fatto l’elemosina all’extracomunitario. Da qui il litigio con l’anziano che è finito a terra. A chiamare i soccorsi sono stati i passanti. La polizia di stato sta indagando per capire come si siano svolti i fatti. L’anziano è stato portato in ambulanza al pronto soccorso.

http://www.crema.laprovinciacr.it/news/cronaca/51382/Africano-aggredisce-anziano-in-centro-.html

Magistrato invia badante ai domiciliari dall’anziano che ‘accudisce’: massacrato di botte


La Repubblica

Saranda Morina, una 35enne straniera, è indagata con l’accusa di aver picchiato l’anziano che l’aveva assunta come badante a Genova. Secondo il figlio del novantenne, negli ultimi tempi la donna avrebbe perseguitato l’anziano, finché, alla vigilia di ferragosto, dopo essere stato portato in ospedale per un malore, i medici hanno trovato una serie di lividi sul corpo dell’uomo, che ha poi confessato le botte subite. Morina era già agli arresti domiciliari ma le era stato permesso di accudire l’anziano. Ora è finita in carcere, con l’accusa di circonvenzione di incapace, maltrattamenti e lesioni.

Finta badante picchia e deruba un anzianoCittà di Genovatutte le notizie (9) »

La magistratura italiana non smette mai di stupirci. Cosa c’è, di più sensato, che mandare una delinquente ai domiciliari perché ‘accudisca’ un anziano? La prossima cosa è, un pedofilo ai domiciliari in un asilo?

‘Femminicidio’: lesbica massacra di botte la ‘compagna’

Lei vuole lasciare la casa, la sua ‘compagna’ la aggredisce col coltello

Nelle prime ore di domenica, i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Mestre hanno arrestato R.L.M., 22enne di origini brasiliane, regolarmente residente in Italia, responsabile di lesioni personali e sequestro di persona. In piena notte, una pattuglia è stata inviata dalla centrale operativa a Favaro Veneto, a seguito della segnalazione di un’accesa lite all’interno di un appartamento privato.

FERITA AL VOLTO – Immediatamente l’attenzione dei militari, una volta riusciti ad entrare – non senza fatica – dentro l’appartamento, è stata attirata da una donna italiana, che – sporca di sangue e con lacerazioni alle guance – era in compagnia di una donna straniera in evidente stato di alterazione, parzialmente dovuta all’abuso di sostanze alcoliche. La straniera è risultata essere la responsabile dell’aggressione subita dalla malcapitata ferita, avvenuta a seguito di una furibonda lite, come riscontrato dai segni inequivocabili sparsi per tutta la casa, quali suppellettili rotte ed un coltello da cucina spezzato in due e sporco di sangue.

LITE PASSIONALE – Vista la gravità della situazione, gli operanti hanno provveduto ad allertare immediatamente il personale sanitario, arrivato subito dopo, per il trasporto della ferita presso l’ospedale dell’Angelo, mentre l’altra donna è stata trattenuta e condotta in caserma. Qui è potuta avvenire la ricostruzione dei fatti effettuata dai militari, con notevole difficoltà, in virtù della rapidità degli eventi e del contesto e della riluttanza della fermata, al termine della quale si è potuto appurare che, al culmine di una lite – in un contesto di ubriachezza – è scoppiata una vera e propria aggressione. A causare lo scoppio di rabbia sarebbe stata la decisione dell’italiana di lasciare l’appartamento. Tra le due donne, infatti, era da tempo nata una relazione sentimentale piuttosto turbolenta e la decisione, presa dalla vittima dell’aggressione, di lasciare la casa aveva scatenato un ferocissimo attacco di gelosia nell’altra ragazza, che ha quindi cercato in tutti i modi di impedire la partenza, arrivando all’aggressione fisica. La situazione è poi degenerata nel momento in cui la donna ha brandeggiato un coltello da cucina dirigendo fendenti verso il volto dell’altra e colpendola più volte e con tale violenza da provocare lesioni permanenti.

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A breve, ‘coppie’ del genere potranno chiedere il ‘ricongiungimento’ del partner ‘migrante’. Lo vuole la ‘società civile’.

Cane scopre droga in un’auto, arrestato un cittadino marocchino – Città di Genova

Cane scopre droga in un'auto, arrestato un cittadino marocchino
Città di Genova
Genova – Un agricoltore, di origini marocchine, è stato tratto in arresto dai carabinieri in collaborazione con la Guardia di Finanza nel quartiere di Rivarolo, nel ponente genovese. L'uomo è accusato di spaccio di stupefacenti. A scoprire il

Spacciatore bloccato prima di ‘sposarsi’

Ancona: giovane sorpreso con eroina aggredisce carabinieri

Avrebbe dovuto convolare a nozze tra poco, e invece dovrà scontare una condanna ad un anno e mezzo per essere stato trovato in possesso di circa tre grammi di eroina ed aver morso uno dei carabinieri arrivati ad arrestarlo. A riportare la notizia è il Messaggero.

R. K., 22enne di origini tunisine residente a Rimini, fermato in via Scosciacavalli, comparso ieri davanti al giudice, ha negato tutto: di essere stato visto cercare di vendere una dose di eroina ad un cliente e ha sostenuto che la reazione violenta (calci, pugni e persino un morso) fosse semplicemente la reazione istintiva di difesa per essere stato afferrato per il collo.

L’operazione dei carabinieri era scattata in seguito alla notizia dell’esistenza di una piazza di spaccio in zona. Il giovane dovrà scontare la sua pena di diciotto mesi e pagare 3mila euro di multa.

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