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Spacciatore in fuga si getta nel fiume, per salvarlo chiamano elicottero!

Per sfuggire alla cattura da parte della polizia, che lo inseguiva, non ha esitato a gettarsi nelle gelide acque del Brembo. Nel fiume, trascinato dalla corrente, è rimasto per almeno mezz’ora. Per salvarlo sono stati mobilitate le forze dell’ordine, i pompieri e anche l’elicottero del 118.

Tutto ha avuto inizio intorno alle 17,45 a Bonate Sopra, nella zona delle Ghiaie. Nel corso di un’operazione di polizia – secondo quanto è stato possibile sapere – è stato individuato un sospetto. Che, vistosi scoperto, è fuggito.

Per non farsi catturare l’uomo, che avrebbe origini marocchine, ha tentato di tutto. Accerchiato, ha preferito gettarsi in acqua.

E’ stato subito trascinato via dalla corrente e rischiava di essere sopraffatto, anche per colpa del rischio di ipotermia. Sono stati mobilitati poliziotti e carabinieri, vigili del fuoco , mezzi e medici del soccorso sanitario 118.

L’uomo in balia dell’acqua è stato avvistato numerose volte in vari punti del fiume: alla fine è stato ripescato, dopo quasi mezz’ora, nel territorio del Comune di Curno. Soccorso dal personale medico, è stato giudicato fuori pericolo, almeno da un punto di vista medico.

http://www.ecodibergamo.it/stories/Cronaca/inseguito-si-lancia-nel-brembo-ma-la-polizia-lo-ripesca-a-curno_1049537_11/

 

Napoli, il nuovo campo rom attrezzato finisce sopra un’ex discarica – Il Fatto Quotidiano

Napoli, il nuovo campo rom attrezzato finisce sopra un'ex discarica
Il Fatto Quotidiano
Dopo anni di sgomberi e proteste popolari, lo scorso aprile l'ex commissario prefettizio del comune di Giugliano di Napoli, Maurizio Valiante, sceglie l'area di Masseria del Pozzo per allestire un campo rom attrezzato con acqua corrente, bagni, docce, 

Buonismo patologico: senegalese inventa storie per avere soldi, preti ci cascano

Bergamo 12 giugno 2013 – La storiella, falsa, era sempre la stessa: «È morto mio fratello all’ospedale Niguarda di Milano e devo fare rimpatriare la sua salma, ma non ho i soldi necessari. Mi potete aiutare?». Così un senegalese ha ingannato diversi parroci della provincia: denunciato. Si tratta di un 32enne residente a Pradalunga ma domiciliato a Bergamo con precedenti. I carabinieri di Martinengo l’hanno denunciato a piede libero per furto, truffa e tentata truffa. Tutto è iniziato l’8 giugno quando il senegalese si è presentato al parroco di Zanica raccontando la storiella strappalacrime. Il parroco aveva creduto alla buona fede dell’extracomunitario e aveva raccolto circa 250 euro consegnandoglieli, ma dopo si era informato con i suoi referenti in Curia scoprendo che la storia era falsa e che il senegalese aveva tentato d’ingannare già diversi sindaci. Ecco perché la Curia ha inviato a tutti i parroci della provincia un’email di avvertimento.

Il senegalese martedì 11 giugno si è presentato nella parrocchia di Cividate, ma il parroco non c’era, così è stato ricevuto dalla perpetua. Quando quest’ultima si è assentata per un momento, l’extracomunitario si è impossessato di una busta con le offerte contenente 90 euro. Del furto la perpetua se n’è accorta dopo aver congedato il senegalese e avergli detto di ripassare alle 12,30, quando avrebbe potuto vedere il parroco. La perpetua ha raccontato quanto era successo al viceparroco che era al corrente dell’email di avvertimento della Curia, così, quando l’extracomunitatrio si è ripresentato, ad attenderlo c’erano i carabinieri di Martinengo che l’hanno denunciato sequestrandogli anche 225 euro. Da un primo controllo anche i parroci di Azzano, Strezzano e Grassobbio hanno dato soldi al senegalese.

http://www.ecodibergamo.it/stories/Cronaca/381840_devo_rimpatriare_fratello_morto_cos_truffata_parroci_della_provincia/

Incredibile a Empoli, casa popolare assegnata a famiglia di immigrati spacciatori

CATTIVI MAESTRI

Empoli – Una famiglia “migrante” nascondeva 70 chilogrammi di hashish nella propria abitazione, una casa popolare costruita con i soldi dei contribuenti italiani e finita nelle mani degli immigrati, in località Fontanelle nel comune di Empoli. Per questo sono scattate le manette per 5 persone: madre di 51 anni, i due figli di 21 e 15 anni, la figlia di 19 e il fidanzato di 21. Tutti sono di origine marocchina tranne il compagno 21enne della figlia, italiano e traditore del proprio popolo. La droga, del valore di 400mila euro, era nascosta anche tra i libri di testo dei ragazzi, tutti studenti nelle scuole della zona e cattivi maestri per i compagni di banco italiani evidentemente. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, tutti erano al corrente della presenza della droga,  celata in tutte le stanze della casa. Inoltre ad insospettire gli uomini dell’Arma il fatto che la famiglia, in cui solo la madre lavorava part -time, pur vivendo in una casa popolare poteva permettersi di mantenere 3 auto e due scooter. Gli arrestati sono stati trasportati nel carcere fiorentino di Sollicciano, mentre il minorenne è stato trasferito al centro di prima accoglienza per minori di Firenze. La perquisizione nell’abitazione è scattata dopo che uno dei componenti della famiglia, il ragazzo di 21 anni, è stato fermato a bordo di un’auto con alcuni amici, in località Sant’Ansano nel comune di vinci, e trovato in possesso di 15 dosi di marijuana e di un bilancino di precisione. Quando i militari si sono presentati nell’abitazione, la sorella del giovane ha cercato di gettare dalla finestra una valigia con 20 chilogrammi di hashish.

Fonte: firenzetoday.it