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Arrestato latitante albanese – La Prealpina


Varese News
Arrestato latitante albanese
La Prealpina
Lonate Pozzolo – E’ stato sorpreso dalla polizia in una stanza d’albergo nel lonatese A.I., trentanovenne albanese latitante, catturato verso le 23 di martedì 25 febbraio, mentre era con ogni probabilità pronto per la fuga in compagnia di una ragazza
Latitante per estorsione a mano armata, arrestato in motelVarese Newstutte le notizie (2) »

Tenta di stuprare la figlia della compagna: scoperto, picchia entrambe

Tenta di abusare della figlia della compagna: scoperto, picchia la donna
Maltrattamenti in famiglia e tentata violenza sessuale. Queste le accuse di cui dovrà rispondere un cittadino brasiliano di 35 anni residentea Poli. L’uomo rientrato a casa ubriaco, è entrato nella cameretta della figlia minorenne della sua compagna, avuta da una precedente relazione, ed ha tentato di violentarla.

La donna, connazionale di 38 anni, separata, con cui convive da alcuni anni, attirata dalle urla della figlia, si è precipitata nella stanza e ha tentato con tutte le forze di bloccare l’uomo che, ancora in preda ai fumi dell’alcol, ha reagito con violenza picchiandola. La vittima ha riportato diverse contusioni al volto e la rottura di un dente.

I militari, intervenuti a seguito della segnalazione fatta dalla vittima al “112”, hanno arrestato il 35enne e soccorso la donna che, trasportata al locale pronto soccorso, è stata medicata e dimessa con 15 giorni di prognosi. Per la bimba, oltre al grande spavento, nessuna lesione. L’uomo è stato portato in caserma e successivamente, come disposto dall’Autorità Giudiziaria, condotto nel carcere di Rebibbia.

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Romeno la stupra: magistrato lo ‘multa’ per 3mila euro e lo libera!

Effetti della ‘svuotacarceri’. Molestata, aggredita e violentata in ufficio da un immigrato a cui la sua famiglia aveva dato lavoro. Un’impiegata 22enne è rimasta vittima di un odioso episodio di violenza sessuale che si è consumato nella sede di una società dell’Appennino parmense lo scorso 7 marzo.

La giovane era rimasta sola in ufficio e stava sbrigando le ultime pratiche prima della chiusura quando un operaio 30enne rumeno, G. T., è entrato nella stanza e si è seduto accanto a lei. Secondo quanto riportato nel capo d’imputazione, l’uomo ha iniziato a molestarla con pesanti avances. Quando ha allungato le mani, palpeggiandola, la giovane si è ritratta e ha cercato di lasciare l’ufficio. L’uomo non gliene ha lasciato il tempo. L’ha raggiunta, afferrata con violenza e trascinata dentro a un antibagno. Lì ha sbattuto la vittima contro il muro, l’ha bloccata col peso del suo corpo, è riuscito a spogliarla e a compiere su di lei pesantissimi abusi sessuali. La ragazza è riuscita a fatica a sfuggire a un brutale stupro. Si è divincolata finché l’aggressore non ha mollato la presa. Un assalto che le è costato 25 giorni di prognosi per le ferite riportate, oltre alle gravi ripercussioni psicologiche.

L’operaio è stato arrestato dai carabinieri ad aprile, alcune settimane dopo l’aggressione, al termine di un’attività d’indagine scattata con la denuncia della vittima. E’ stato rinchiuso in carcere con l’accusa di violenza sessuale aggravata e lesioni. Negli scorsi mesi, vista l’incensuratezza dell’uomo, la misura è stata attenuata con gli arresti domiciliari.

Oggi la sentenza del gup Paola Artusi: il 30enne ha patteggiato due anni di reclusione. La pena è stata sospesa e l’imputato è tornato in libertà. Ha risarcito la vittima con una somma di 3mila euro e ha rinunciato a un credito di 5mila euro pari a due mensilità e al Tfr a favore della ditta, di proprietà della famiglia della giovane.

http://parma.repubblica.it/cronaca/2013/09/24/news/mpiegata_violentata_in_ufficio_due_anni_a_un_operaio_30enne-67177433/

Bravi, assumete ‘migranti’. Bravi magistrati, secondo cui uno stupro vale 3mila euro. E bravissimi Pd-Pdl-Monti-Sel che hanno votato la svuotacarceri.

Treviso nella morsa delle bande di rapinatori

Il cambiamento

Il cambiamento

TREVISO – Un’anziana 74enne si sveglia e ha addosso uno dei due rapinatori stranieri che la blocca sul letto, mano sulla bocca. Cercavano di strappargli gli anelli e le catenine che aveva alle mani e al collo. E’ la terza vittima in poche ore nell’escalation di rapine nella Marca.

Tre in due giorni: dopo San Trovaso di Preganziol e Castagnole di Paese, è toccato a Treviso. Si era alzata per bere un bicchier d’acqua, poi era tornata nella sua stanza. Vedova, vive con la madre di 98 anni e due dei tre figli. Le hanno rotto un labbro e l’hanno riempita di ematomi, per qualche anello.

http://voxnews.info/2013/08/29/emergenza-rapine-nella-marca/

Militare italiano difende tre ragazze molestate dagli immigrati: pestato a sangue

LIGNANO 18 agosto 2013 –  Preso a calci e pugni da tre giovani che stavano importunando alcune ragazze al bar Tenda. E’ finito al pronto soccorso di Lignano, dove è stato condotto da un’ambulanza del 118, il militare di 22 anni originario di Matera di stanza alla caserma Luciano Capitò di Portogruaro, vittima di una vera e propria aggressione da parte di tre ragazzi di origine romena, uno dei quali, minorenne residente a Udine, è stato denunciato per lesioni in concorso e affidato al Civiform di Cividale, mentre gli altri due sono fuggiti.

Tutto è iniziato nella notte di sabato, verso l’1.20. Il giovane militare era al bar con tre amiche quando uno dei tre romeni ha cominciato a importunare le ragazze. E’ bastato un invito a smetterla e ad andarsene per scatenare la violenta reazione dei tre. Il personale di sicurezza del locale ha chiamato la polizia, giunta dal commissariato di Lignano, e ha fermato uno dei tre aggressori in attesa dell’arrivo della pattuglia.

http://messaggeroveneto.gelocal.it/cronaca/2013/08/18/news/tenta-di-difendere-tre-ragazze-militare-pestato-nel-bar-a-lignano-1.7595225

Poligamia: vive con due donne, e vuole stuprarle

Milano, 12 ago. – Un 32enne di origine marocchina marocchino, irregolare sul territorio italiano, e’ stato arrestato dai carabinieri in un’abitazione in via Pietrasanta a Codogno (Lecco) dopo aver tentato di violentare le sue due coinquiline, entrambe trentenni.

L’uomo, ospite delle amiche da pochi giorni, e’ rientrato ubriaco e ha iniziato a palpeggiare e tentare di avere un rapporto sessuale con una delle due donne che e’ riuscita a scappare chiudendosi in un’altra stanza. A quel punto il 32enne ha rivolto le attenzioni verso l’altra: per costringerla ad avere un rapporto sessuale, l’ha trascinata sul balcone facendola sporgere oltre la ringhiera e minacciandola di gettarla nel vuoto se non avesse acconsentito.

Le urla delle donne hanno svegliato i vicini ed uno di loro e’ riuscito a entrare nell’abitazione e a fermare l’aggressore. All’arrivo dei militari del Nucleo Radiomobile l’uomo e’ stato arrestato per violenza sessuale e tentato omicidio, mentre le due donne hanno formalizzato la denuncia per stupro.

http://notizie.tiscali.it/feeds/13/08/12/t_16_02_ADN20130812123717.html

Parco Ducale, preso uno spacciatore – Parmaonline


Parmaonline

Parco Ducale, preso uno spacciatore
Parmaonline
Nella notte di lunedì i militari di stanza in via delle Fonderie hanno arrestato un nigeriano di 22 anni con l'accusa di spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti. Il giovane infatti, notato dai carabinieri nella zona nord del parco, proprio vicino

Terrore a Roma: donna ostaggio di immigrati per ore

ROMA – Tre eterne ore di terrore in balìa di quattro rapinatori che l’hanno malmenata per farsi consegnare denaro e preziosi custoditi in casa. Ancora una rapina in villa, questa volta a Castel Gandolfo nella tarda serata di mercoledì.
La vittima è la moglie sessantenne di un imprenditore del settore della distribuzione dei giornali. La donna, che lavora nell’azienda di famiglia, era sola nella villa a due piani in un complesso residenziale molto riservato tra la via Appia e il centro storico che si raggiunge attraverso una strada sterrata. Nel complesso, a ridosso di numerosi istituti religiosi, abitano anche il figlio, in un edificio attiguo a quello preso di mira dai banditi, e il marito. I rapinatori sono entrati in azione poco dopo le 22, quando sui Castelli imperversava un nubifragio: aiutati anche dallo scrosciare della pioggia che ha coperto ogni altro rumore, i malviventi sono entrati nella villa, dotata di tre accessi e priva di allarme e di inferriate alle finestre, forzando la porta della cucina.

LA DINAMICA
I quattro, con il volto coperto da passamontagna, hanno sorpreso davanti al televisore la donna che, per il rumore del temporale, non si era accorta di nulla. Da quell’istante è iniziato l’incubo per lei che, oltre alla propria vita, ha temuto per quelle del figlio, che si trovava nella casa a fianco, e del marito, che poteva rientrare da un momento all’altro. Una raffica di ceffoni si è abbattuta sulla donna mentre ogni stanza della villa veniva messa a soqquadro. I banditi, che non hanno mai esibito armi, sono apparsi molto sicuri e con ogni probabilità erano in contatto con un “palo” sulla strada. Hanno trovato banconote, nascoste in due o tre posti, per un valore di circa 4mila euro, gioielli e alcuni pezzi di argenteria.

I RISCONTRI
Dalle poche frasi pronunciate i rapinatori sono dell’Europa dell’Est e hanno dato l’idea di voler attendere il rientro del marito per impadronirsi anche della sua vettura. Intanto il tempo passava e più volte la donna, di fronte all’impazienza dei banditi, si è sentita perduta. Solo dopo l’una i rapinatori hanno desistito e sempre sotto la pioggia battente si sono allontanati chiudendo la vittima in uno dei bagni. Sono state le grida di aiuto della donna a richiamare l’attenzione del figlio, che l’ha subito liberata. E nel giro di qualche minuto è giunto anche il marito. I carabinieri, arrivati dalla stazione distante poche centinaia di metri, hanno immediatamente attivato le ricerche.

Il raid di Castel Gandolfo si aggiunge alle rapine in villa compiute negli ultimi mesi ai Castelli. Dopo quella ai danni del giornalista Sergio Zavoli, a Monte Porzio Catone, era toccato alla titolare di una gioielleria di Frascati che abita nella zona del Tuscolo.

http://www.ilmessaggero.it/ROMA/CRONACA/castel_gandolfo_rapina_in_villa/notizie/283459.shtml

Firenze: sequestra e picchia la ex

Firenze, 6 maggio 2013 – Non voleva che incontrasse il nuovo fidanzato. Così si è recato con una scusa a casa dell’ex compagna, l’ha chiusa a chiave in una stanza e l’ha picchiata. L’autore del gesto è un 34enne di origini tunisine. La donna, tedesca
Sequestra e picchia la ex compagna. Arrestato un 34ennegonews

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Pakistano ruba 90 rose e due piante: per rivenderle

Un Pakistano è stato scoperto e denunciato in flagranza di reato mentre sabato mattina rubava da un vivaio di Civitanova 90 rose e due piante di albicocche. A fare la scoperta è stato il proprietario dell’esercizio commerciale che all’apertura ha notato e sorpreso il ladro nascosto dietro un cassonetto mentre cercava di disfarsi della refurtiva. Dopo l’intervento della Volante del Commissariato, la titolare ha verificato che le piante e le rose erano state asportate da una stanza del vivaio che era stata messa completamente a soqquadro. La merce rubata è stata riconsegnata alla titolare dell’esercizio commerciale ed il cittadino pakistano denunciato a piede libero.