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Dominicano ricercato negli Usa arrestato in Italia a Bologna – Italia chiama Italia

Dominicano ricercato negli Usa arrestato in Italia a Bologna
Italia chiama Italia
Nella sua stanza non sono state trovate armi: aveva solo un computer con un hard disc esterno, che e' stato sequestrato per accertamenti, e alcuni cd rom in inglese. Miguel Torres parla correntemente italiano, spagnolo e inglese. A quanto risulta era

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Perugia: il pieno di droga per rovinare tanti giovani

Centro, arrestati tre tunisini per spaccio e detenzione cocaina

Non solo casolari abbandonati o appartamenti normali trasformati in veri market della droga e dello spaccio, ora anche le singole camere – per studenti – sono diventati dei rifugi per spacciatori. La scoperta è stata fatta dai Carabinieri della Stazione di Perugia – Fortebraccio, nei giorni scorsi, che dopo un’attenta analisi di alcuni movimenti sono risaliti in una casa dove hanno arrestato tre albanesi che avevano affittato una stanza nella struttura condivisa con altre persone risultate estranee ai movimenti illegali.

I tre avevano fatto il pieno di cocaina per rifornire i giovani e meno giovani in occasione delle varie feste di carnevale del centro storico. La perquisizione domiciliare ha fatto emergere 50 grammi di cocaina molto materiale da taglio e per il confezionamento della sostanza. Gli stranieri sono stati portati al Carcere di Capanne.

http://www.perugiatoday.it/cronaca/centro-storico-scoperto-laboratorio-cocaina-casa-studenti.html

Pordenone: 92enne pestata da due rapinatori

PORDENONE – Terrorizzata a 92 anni da due stranieri in camera da letto. C’è stata paura l’altra notte nell’abitazione della famiglia Grillo in Via Piandipan a Fiume Veneto (Pordenone). I ladri hanno preso di mira la casa che Vanda D’Angelo condivide con il figlio Paolo. Almeno due persone sono entrate indisturbate nell’alloggio – presumibilmente verso le 2.30 – mettendo sottosopra cassetti, libreria e armadi nelle stanze del piano terra alla ricerca di denaro e preziosi che non c’erano. Poi sono saliti al piano superiore e qui sono iniziati i guai.

Vanda è stata svegliata dal cigolio della porta della camera. Non ha fatto in tempo a capire cosa stesse succedendo che un uomo l’ha schiacciata sul letto, le ha bloccato con una mano il braccio destro e con l’altra l’ha colpita prima con un pugno all’occhio sinistro e poi sul mento. La donna ha gridato per richiamare il figlio che dormiva nella stanza accanto. Quando Paolo Grillo è uscito dalla sua stanza i ladri – erano certamente in due stando alle sagome viste dall’aggredita – si erano allontanati. «Non riesco a calmarmi per quanto accaduto. Non comprendo perché sia stata scelta la mia abitazione dove non c’é denaro. Hanno trovato e mi hanno rubato solo i 60 euro che custodivo nel portamonete, dentro la borsetta. Il portafoglio l’ho ritrovato in giardino con tutti i documenti. Sono veramente turbata per come la mia casa sia stata profanata da dei delinquenti che hanno usato anche la violenza con conseguenze che avrebbero potuto rilevarsi più gravi».

La donna è stata portata al pronto soccorso dell’ospedale di Pordenone dov’è stata medicata e sottoposta ad accertamenti, compresi una Tac: le sono state riscontrate ferite al labbro, mandibola, mento e una marcata tumefazione all’occhio.

http://voxnews.info/2013/02/11/pordenone-anziana-picchiata-durante-una-rapina/

Italiano massacrato senza motivo da quattro magrebini

NOGARA. Aggressione a colpi di spranga sabato sera ai danni di un uomo in via Dossetto a Nogara. La vittima si trova ora ricoverata al Mater Salutis di Legnago con una prognosi di 30 giorni. Erano da poco passate le 18.30 quando un marocchino ha bussato alla porta dell’abitazione di Moreno Zanetti, 41 anni, disoccupato chiedendo alla madre di parlare con il figlio che in quel momento si trovava nella propria stanza. Zanetti è sceso in cortile e in pochi secondi gli sono piombati addosso 4 marocchini armati di spranghe di ferro colpendolo ripetutamente alla testa, sulla schiena e agli arti.
Alla terribile scena avrebbero assistito anche alcuni vicini di casa che, secondo il racconto del giovane, non avrebbero mosso un dito per difenderlo dai quattro stranieri. Gli aggressori si sono poi dati alla fuga lasciando Zanetti in un lago di sangue.
L’uomo si è trascinato in casa e la madre ha subito avvisato i carabinieri e i sanitari del 118 che hanno provveduto a trasportare il ferito al pronto soccorso di Legnago dove i medici hanno riscontrato un trauma cranico, una ferita al sopraciglio destro, ferite alle braccia e alle gambe e ematomi sulla schiena e al torace con una prognosi di guarigione di circa 30 giorni.
I carabinieri di Nogara hanno a lungo ascoltato il racconto a volte confuso di Zanetti per cercare di capire la dinamica dell’aggressione e anche il possibile movente che ha scatenato la furia cieca dei marocchini. «Non riesco a capire perché mi hanno picchiato», ha spiegato ieri in ospedale. E ha aggiunto: «Era buio e non ho visto bene in faccia i miei aggressori ma sono sicuro che erano marocchini. Forse sono stato aggredito perché da alcuni anni ho dei dissapori con alcuni vicini ma non avevo mai visto fino ad ora quelle persone. Ho visto i miei vicini sulla porta di casa ma nessuno ha mosso un dito per difendermi. I miei aggressori non hanno parlato e si sono subito accaniti su di me colpendomi con le spranghe di ferro».
Nell’abitazione del quarantunenne, la madre Tosca sta vivendo ore di grande angoscia ricordando quanto successo al figlio pulendo le macchie di sangue in cortile e sui muri del garage. «Abbiamo paura per la nostra incolumità», spiega l’anziana donna. «Moreno è un ragazzo mite che non farebbe male a nessuno. Ho visto in faccia uno solo degli aggressori quello che ha bussato alla porta, gli altri erano nascosti dal buio e sono saltati fuori dopo». Sull’episodio, che ha ancora molti lati da chiarire, stanno indagando i carabinieri di Nogara.

In attesa di fare un esame ruba telefonino all’infermiera

Nome: daz

Segnalazione: http://iltirreno.gelocal.it/massa/cronaca/2013/01/18/news/in-attesa-di-fare-un-esame-ruba-telefonino-all-infermiera-1.6372001

CARRARA. In attesa di un esame al cuore in ospedale a Carrara, ha rubato il telefonino all’infermiera e lo ha nascosto nei calzini ma la donna lo ha scoperto attaccando gli elettrodi per sottoporlo all’esame. Così, un uomo di 33 anni è stato denunciato dalla polizia per tentato furto aggravato. L’episodio si riferisce ad alcuni giorni fa. La donna, che aveva lasciato il suo cellulare su una scrivania dell’ ambulatorio, si era accorta della sparizione del telefono appena rientrata nella stanza dove avrebbe dovuto sottoporre ad elettrocardiogramma un paziente marocchino, residente a Carrara. Quindi, dopo aver chiesto al giovane di attendere un attimo perchè stava cercando il cellulare, l’infermiera ha provato a comporre il proprio numero (utilizzando allo scopo il telefono del reparto), pensando di averlo riposto, per errore, in un posto diverso dal solito; tuttavia, il cellulare risultava non raggiungibile. Per non far attendere ulteriormente il paziente, l’infermiera ha deciso di sospendere le ricerche e ha cominciato i preparativi per effettuare l’elettrocardiogramma, invitando il giovane a sdraiarsi sul lettino dopo essersi tolto la maglia, al fine di apporre gli elettrodi. Nell’applicare gli elettrodi alle caviglie, l’infermiera, con grande sorpresa, ha notato il suo cellulare nascosto in un calzino dell’uomo e, dopo essersene rimpossessata, ha chiamato la polizia.

BRINDISI – Arrestati tre cittadini centrafricani responsabili di tentata … – ManduriaOggi


ManduriaOggi

BRINDISI – Arrestati tre cittadini centrafricani responsabili di tentata
ManduriaOggi
Nella mattinata di ieri personale della Squadra Mobile, unitamente a personale appartenente al locale Ufficio Immigrazione, ha tratto in arresto, in esecuzione dell'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip di Brindisi dr. stanza

Egiziano entra in casa della ex e picchia lei, bambino e il convivente


RomaToday
Tor Bella Monaca: entra in casa della ex e picchia lei, il compagno e

Un immigrato è riuscito ad entrare a casa della sua ex compagna, una 27enne, connazionale abitante nel quartiere di Tor Bella Monaca, mentre la donna, il figlioletto di 4 anni e l’attuale compagno dormivano.

Il 32enne ha prima malmenato il bambino rinchiudendolo in una stanza poi, impugnando un grande coltello da cucina lungo 31 centimetri, ha minacciato la coppia facendosi consegnare 500 euro in contanti e due cellulari e infine, prima di fuggire a bordo della sua auto, ha picchiato ripetutamente la sua ex e l’attuale compagno, un egiziano di 47 anni.

I Carabinieri intervenuti a seguito di una chiamata al 112, hanno fatto scattare le ricerche e, dopo un incessante attività d’indagine, hanno rintracciato ed ammanettato il malvivente in zona Torrenova. Rinvenuto in suo possesso il coltello utilizzato per il colpo che è stato sequestrato. Anche la refurtiva è stata interamente rinvenuta dai Carabinieri e restituita.

Le tre vittime sono state medicate presso l’ospedale San Sebastiano di Frascati per vari traumi e contusioni guaribili in pochi giorni. L’arrestato, invece, è stato accompagnato in caserma in attesa di essere processato con il rito per direttissima.

Irruzione a casa della ex: picchia il figlioletto e minaccia tutti con Il Messaggerotutte le notizie (9) »