Tag: effetti

Romeno la stupra: magistrato lo ‘multa’ per 3mila euro e lo libera!

Effetti della ‘svuotacarceri’. Molestata, aggredita e violentata in ufficio da un immigrato a cui la sua famiglia aveva dato lavoro. Un’impiegata 22enne è rimasta vittima di un odioso episodio di violenza sessuale che si è consumato nella sede di una società dell’Appennino parmense lo scorso 7 marzo.

La giovane era rimasta sola in ufficio e stava sbrigando le ultime pratiche prima della chiusura quando un operaio 30enne rumeno, G. T., è entrato nella stanza e si è seduto accanto a lei. Secondo quanto riportato nel capo d’imputazione, l’uomo ha iniziato a molestarla con pesanti avances. Quando ha allungato le mani, palpeggiandola, la giovane si è ritratta e ha cercato di lasciare l’ufficio. L’uomo non gliene ha lasciato il tempo. L’ha raggiunta, afferrata con violenza e trascinata dentro a un antibagno. Lì ha sbattuto la vittima contro il muro, l’ha bloccata col peso del suo corpo, è riuscito a spogliarla e a compiere su di lei pesantissimi abusi sessuali. La ragazza è riuscita a fatica a sfuggire a un brutale stupro. Si è divincolata finché l’aggressore non ha mollato la presa. Un assalto che le è costato 25 giorni di prognosi per le ferite riportate, oltre alle gravi ripercussioni psicologiche.

L’operaio è stato arrestato dai carabinieri ad aprile, alcune settimane dopo l’aggressione, al termine di un’attività d’indagine scattata con la denuncia della vittima. E’ stato rinchiuso in carcere con l’accusa di violenza sessuale aggravata e lesioni. Negli scorsi mesi, vista l’incensuratezza dell’uomo, la misura è stata attenuata con gli arresti domiciliari.

Oggi la sentenza del gup Paola Artusi: il 30enne ha patteggiato due anni di reclusione. La pena è stata sospesa e l’imputato è tornato in libertà. Ha risarcito la vittima con una somma di 3mila euro e ha rinunciato a un credito di 5mila euro pari a due mensilità e al Tfr a favore della ditta, di proprietà della famiglia della giovane.

http://parma.repubblica.it/cronaca/2013/09/24/news/mpiegata_violentata_in_ufficio_due_anni_a_un_operaio_30enne-67177433/

Bravi, assumete ‘migranti’. Bravi magistrati, secondo cui uno stupro vale 3mila euro. E bravissimi Pd-Pdl-Monti-Sel che hanno votato la svuotacarceri.

Campo dei Boschetti, i Rom pretendono un incontro – Citta della Spezia

Campo dei Boschetti, i Rom chiedono un incontro
Citta della Spezia
"Abbiamo già avviato relazioni con Genova – spiega Marcello Zuinisi, legale rappresentante del Consiglio nazionale Rom – e ora è arrivato il momento di estendere il rapporto agli altri territori della regione. In effetti questi erano già vivi con l

Pisa: immigrati padroni, furiosi scontri alla stazione

Ancora una furibonda rissa domenica pomeriggio nei pressi di un agenzia di scommesse in galleria Gramsci. Rissa scoppiata tra senegalesi e magrebini, che poteva avere effetti ben piu’ gravi se non fossero arrivati i militari dell’ Arma dei Carabinieri, che sono riusciti ad arrestare tre extracomunitari. La rissa ha provocato danneggiamenti ad esercizi commerciali come bar e ristoranti adiacenti, e soprattutto ” Terrore ” tra gli avventori degli stessi, molti dei quali turisti. E di fronte a questo ennesimo gravissimo episodio, ancora si registra un silenzio ” assordante ” da parte dell’ amministrazione comunale pisana che dopo tante promesse non e’ ancora riuscita a riqualificare e riportare in condizioni di sicurezza e decoro, il quartiere della Stazione, sempre piu’ assediato da una criminalita’ extracomunitaria, fatta di spacciatori , ubriachi molesti che bivaccano sotto i portici, commercio abusivo, negozi etnici centrali anch’ essi dei commerci illegali e dello spaccio nonché ritrovo di centinaia di clandestini e pregiudicati. Sarebbe inoltre opportuno un intervento ” urgente e provvido ” della Prefettura e Questura di Pisa, Intervento volto alla chiusura permanente di attivita’ commerciali etniche e di altro genere come sale gioco d’ azzardo, che attirano inevitabilmente spacciatori e noti pluripregiudicati . Intanto i residenti delle zone adiacenti alla Stazione Centrale di Pisa, sempre piu’ esasperati e consapevoli di ” essere abbandonati dalle Istituzioni “
ENNIO MASSI

http://voxnews.info/wp-admin/post.php?post=15838&action=edit

Firenze, presi spacciatori etiopi: avevano ottenuto asilo politico

Firenze 22 apr 2013 – Ieri sera due cittadini etiopi, di 28 e 32 anni, sono stati arrestati con l’accusa di spaccio di stupefacenti dopo esser stati scoperti dalla polizia mentre cedevano  della marijuana nella zona del mercato di Sant’Ambrogio.

Boldrini: "gli immigrati sono risorse"

Inoltre si è scoperto che la coppia, entrambi beneficiavano dell’asilo politico, sfruttava le pareti di una palazzo di via dè Macci per nascondervi la droga. Il nascondiglio è stato scoperto dagli agenti grazie ad un appostamento. Infatti gli uomini del 113 dopo aver assistito ad una compravendita di droga hanno notato come parte dello stupefacente venisse occultato in un muro. Per questo gli agenti hanno fermato i due fratelli, che a loro carico vantano precedenti per spaccio. Recuperati oltre 20 grammi di marijuana e 210 euro in contanti. Denaro che si presume sia provento dell’attività di vendita. Gli agenti hanno sequestrato anche un cellulare da cui è stato possibile ricavare la rete di acquirenti dei due africani.

http://www.firenzetoday.it/cronaca/fratelli-spacciatori-sant-ambrogio-droga-muri.html

Complimenti alla Commissione territoriale competente che ha concesso loro “asilo politico”, in effetti spacciare droga è l’attività tipica di chi fugge da guerre e persecuzioni.

 

La Polizia “liberalizza il furto”. Se sei immigrato

Boldrini: "gli immigrati sono risorse"

L’Eco di Bergamo ieri riportava un fatto di cronaca: una coppia di quarantenni residenti a Caravaggio (lui albanese, la moglie di Varese) è stata fermata qualche passo dopo le casse del supermercato Pellicano di Treviglio con circa duecento euro di merce infagottata nei vestiti e nelle borse. I coniugi fermati sono poveri, anzi miserabili, senza lavoro e con cinque figli piccoli da mantenere. Sono dunque stati costretti a rubare per sopravvivere e campare la famiglia. La polizia, dopo l’identificazione, li ha indagati in stato di libertà e subito rilasciati. segnalati. Uno scenario davvero drammatico. Più ci pensiamo, più non troviamo una soluzione. In effetti, una soluzione ci sarebbe, l’abbiamo accennato all’inizio: ci vorrebbe un giudice che si assume l’ingrata responsabilità di stabilire se il furto è stato effettivamente determinato da stato di necessità oppure no. E che decide, in coscienza, se per quel povero costretto a rubare è meglio il perdono (perché questo, di fatto, è il rilascio immediato) oppure un castigo, sia pure comprensivo delle attenuanti, affinché non si equivochi sul fatto che un furto rimane un furto, e che la spesa al supermercato si deve fare con i soldi guadagnati lavorando, come tutti. Così, non ci sarebbe l’automatismo della liberazione che renderebbe sostanzialmente legali quei furti. I dilemmi morali più grandi si nascondono nelle piccole vicende di provincia. Ci vuole coraggio per giudicare al tempo della crisi ma non si può rinunciare, una società non si regge sulla buona coscienza.

http://mentiinformatiche.com/2013/03/follia-chi-e-povero-e-ruba-non-finisce-in-cella.html

Quindi se avete un negozio e una bella famigliola di Zingari, di immigrati o con una di quelle coppie miste tipicamente disadattate  viene a fare una spesa “proletaria”, non chiamate la polizia, perché loro se ne fregano.

E pensare che un tempo li chiamavano “risorse”. Il problema della società moderna è che non c’è alcuna barriera alla prolificità dell’incapace: prima, quando chi si comportava da stupido ne pagava le conseguenze, certi individui non avrebbero fatto “cinque figli” senza poterli mantenere: le condizioni glielo avrebbero impedito. Ma oggi, viviamo nella società del “cuculo”, dove uno fa cinque figli, e tutti gli altri glieli mantengono attraverso un cattiva applicazione del welfare. E’ la società ottimamente dipinta nel film “Idiocracy”. 

Ci sono tre tipi di poveri: quelli per casi della vita, che devono essere aiutati a tornare autosufficienti, in una comunità degna di questo nome; ci sono poi quelli che profittano della stupidità degli altri per farsi mantenere – tipicamente gli zingari – e questi vanno puniti e non mantenuti; e poi ci sono gli immigrati, che possono essere del primo o del secondo tipo, ma di loro devono occuparsi i paesi di provenienza. Perché dovremmo mantenere noi, l’Albanese e i suoi cinque figli?

 

Immigrata partorisce e mette neonato in lavatrice

I ministri Riccardi e Cancellieri soddisfatti dagli effetti della loro Sanatoria

BOLOGNA – Una donna moldava che ha partorito un bambino, poi trovato morto nella lavatrice di casa a Carpi, nel Modenese, è ora accusata di omicidio e occultamento di cadavere. Lo riporta la Gazzetta di Modena. La donna, ieri all’alba, si sarebbe presentata al Pronto Soccorso dell’Ospedale Ramazzini con una forte emorragia. Gli accertamenti nel reparto di Ostetricia hanno poi dimostrato come avesse partorito da poco. La donna dapprima avrebbe negato, poi è crollata ammettendo tutto. I carabinieri hanno raggiunto subito l’appartamento che la moldava occupa con il marito e un altro figlio e hanno trovato il neonato senza vita nella lavatrice. La procura di Modena ha aperto un’inchiesta e la donna è sottoposta a un provvedimento di fermo.

I Romeni rubano anche i “pinoli”

Arresto alla Coop di Pegli: ladro rubava pinoli

Genova – Ormai se ne sentono di tutti i colori, ma forse un ladro esperto nel furto di pinoli mancava. Con quello che costano in effetti strano che nessuno ci abbia pensato prima. A “colmare” il gap è stato Florin S., giovane romeno classe 1987, con precedenti di polizia alle spalle.

L’uomo è stato trovato ieri mattina, mercoledì 6 febbraio, in possesso di 73 pacchetti di pinoli alla Coop Liguria di via Piandilucco, a Pegli. Il venticinquenne stava effettuando il furto dagli scaffali fino a quando si è accorto di essere stato scoperto dagli addetti alla vigilanza. Immediata la fuga del ragazzo, che per sottrarsi ai guardiani li ha spintonati riuscendo ad uscire dal supermercato.
Lì fuori però è stato bloccato dai militari dell’aliquota radiomobile di Arenzano che lo hanno identificato e, dopo aver restituito tutti i 73 pacchetti di pinoli al legittimo proprietario, arrestato per rapina impropria.

http://www.genovatoday.it/cronaca/furto-coop-pegli-arresto.html

Migliaia di falsi permessi di soggiorno,sgominata banda che “regolarizzava” clandestini

I ministri Riccardi e Cancellieri soddisfatti dagli effetti della loro Sanatoria

MILANO – Un’organizzazione dedita  a regolarizzare immigrati – come Riccardi – producendo per loro documenti falsi e’ stata sgominata a Milano dalla Polizia locale. La banda operava indisturbata da almeno 10 anni e, secondo le stime emerse dall’indagine, avrebbe prodotto tra posizioni inesistenti (false) e permessi realmente richiesti, ma falsificati, migliaia di irregolari sul territorio italiano. Il tutto grazie a chi fa le sanatorie – come Monti l’anno scorso – fornendo alle organizzazioni criminali carne fresca da regolarizzare.

http://www.corriere.it/notizie-ultima-ora/Cronache_e_politica/Migliaia-falsi-soggiorni-sgominata-banda/02-02-2013/1-A_004696940.shtml

Banda di nove Nordafricani aggredisce sei ragazzi italiani

Immigrati sul treno degli studenti: nei guai nove minorenni

Se fosse in vigore la legge targata Pd, questo crimine sarebbe stato commesso da "italiani"

BOLZANO – Una storia di razzismo che è già sul tavolo della Procura della Repubblica presso il Tribunale dei minorenni. E’ accaduta il pomeriggio del 22 gennaio scorso su un treno locale (il regionale 10929) in partenza da Bolzano alle 16.37 e diretto a Verona. E’ un treno che solitamente trasporta in Bassa Atesina molti studenti pendolari. E’ così anche quel pomeriggio. Protagonista in negativo è un gruppetto di giovani, quasi tutti sedicenni, risultati poi stranieri. Sembra incredibile come basti uno sguardo, una piccola «scintilla» per alimentare sospetti, ripicche personali, insulti e voglia di menar le mani. Per lo meno da parte del gruppo di ragazzi appartenenti a famiglie nord africane da tempo domiciliate in Alto Adige. In effetti la vicenda segnalata alla magistratura lascia trasparire preoccupanti forme di arroganza e di sopraffazione nei rapporti tra giovanissimi. Per cinque o sei ragazzini altoatesini non è stato un bel pomeriggio. A dare il via a tutto sarebbe stato, come detto, uno sguardo di troppo. Un gruppetto di ragazzini italiani diretti a Magrè ed Ora ha preso posto sul treno una decina di minuti prima della partenza. I ragazzi nord africani sarebbero giunti poco dopo. Alcuni hanno subito accusato il gruppetto di studenti locali di averli additati e di averli guardati. Sarebbero volate le prime frasi minacciose, i primi insulti sino a quando uno dei ragazzini extracomunitari sarebbe passato alle vie di fatto scagliandosi contro uno degli altoatesini, sputandogli addosso e colpendolo con due schiaffoni in faccia. Ad assistere alla scena c’era anche una signora che in seguito ha confermato la ricostruzione dei fatti agli agenti della Polfer. Il resto del viaggio per il gruppetto italiano si è ben presto rivelato un vero e proprio incubo con continue minacce di percosse. Per tentare di non sentire nulla, il ragazzino preso a schiaffi si è affidato al telefono cellulare per sentire musica con le cuffiette. Ma non è bastato a calmare le acque in quanto il gruppo di aggressori gli hanno strappato anche gli auricolari. A questo punto uno dei ragazzini ha avvisato a casa i genitori e questi ultimi hanno fatto chiesto l’intervento delle forze dell’ordine. La polizia ferroviaria, coordinata da Vincenzo Tommaseo, ha raccolto la segnalazione, già girata alla Procura della Repubblica presso il Tribunale dei minori. Tutti gli aggressori (nove) sono stati identificati. Probabilmente verranno convocati dai giudici. I genitori del ragazzo minacciato e schiaffeggiato decideranno entro tre mesi se depositare formale querela per minacce e percosse.

http://altoadige.gelocal.it/cronaca/2013/01/27/news/bulli-sul-treno-degli-studenti-nei-guai-nove-minorenni-1.6418476

Nuova aggressione a controllore

Involuzione della specie

Trovata col biglietto non obliterato del bus, ha aggredito un controllore. L’episodio si è verificato giovedì pomeriggio alla fermata di fronte all’ospedale Infermi, in via Settembrini. La donna, una senegalese, si è rifiutata di consegnare i documenti a due controllori di Start Romagna. Sul posto si è reso necessario l’intervento dei Carabinieri di via Flaminia, che hanno accompagnato la straniera ed i due controllari nei loro uffici per i consequenziali atti.
Durante la discussione prima dell’arrivo dei militari, uno dei controllori ha lamentato di essere stato aggredito fisicamente dalla donna: in effetti aveva un segno rosso sulla guancia sinistra, riferendo che si sarebbe fatto refertare all’ospedale. Dalla ricostruzione la donna anche se aveva al seguito il titolo di viaggi non lo aveva obliterato e una volta controllata sarebbe andata in escandescenza, colpendo al volto uno dei due verificatori.
Nel tardo pomeriggio, invece, una pattuglia dei Carabinieri è intervenuta via Circonvallazione dove era stata segnalata della musica ad alto volume all’interno di un’abitazione che disturbava l’adiacente studio medico. I militari, giunti sul posto, hanno identificato le parti, provvedendo a far abbassare il volume della musica.

http://www.riminitoday.it/cronaca/non-oblitera-biglietto-e-aggredisce-controllore-del-bus.html