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Tenta di stuprare la figlia della compagna: scoperto, picchia entrambe

Tenta di abusare della figlia della compagna: scoperto, picchia la donna
Maltrattamenti in famiglia e tentata violenza sessuale. Queste le accuse di cui dovrà rispondere un cittadino brasiliano di 35 anni residentea Poli. L’uomo rientrato a casa ubriaco, è entrato nella cameretta della figlia minorenne della sua compagna, avuta da una precedente relazione, ed ha tentato di violentarla.

La donna, connazionale di 38 anni, separata, con cui convive da alcuni anni, attirata dalle urla della figlia, si è precipitata nella stanza e ha tentato con tutte le forze di bloccare l’uomo che, ancora in preda ai fumi dell’alcol, ha reagito con violenza picchiandola. La vittima ha riportato diverse contusioni al volto e la rottura di un dente.

I militari, intervenuti a seguito della segnalazione fatta dalla vittima al “112”, hanno arrestato il 35enne e soccorso la donna che, trasportata al locale pronto soccorso, è stata medicata e dimessa con 15 giorni di prognosi. Per la bimba, oltre al grande spavento, nessuna lesione. L’uomo è stato portato in caserma e successivamente, come disposto dall’Autorità Giudiziaria, condotto nel carcere di Rebibbia.

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Poligamia: vive con due donne, e vuole stuprarle

Milano, 12 ago. – Un 32enne di origine marocchina marocchino, irregolare sul territorio italiano, e’ stato arrestato dai carabinieri in un’abitazione in via Pietrasanta a Codogno (Lecco) dopo aver tentato di violentare le sue due coinquiline, entrambe trentenni.

L’uomo, ospite delle amiche da pochi giorni, e’ rientrato ubriaco e ha iniziato a palpeggiare e tentare di avere un rapporto sessuale con una delle due donne che e’ riuscita a scappare chiudendosi in un’altra stanza. A quel punto il 32enne ha rivolto le attenzioni verso l’altra: per costringerla ad avere un rapporto sessuale, l’ha trascinata sul balcone facendola sporgere oltre la ringhiera e minacciandola di gettarla nel vuoto se non avesse acconsentito.

Le urla delle donne hanno svegliato i vicini ed uno di loro e’ riuscito a entrare nell’abitazione e a fermare l’aggressore. All’arrivo dei militari del Nucleo Radiomobile l’uomo e’ stato arrestato per violenza sessuale e tentato omicidio, mentre le due donne hanno formalizzato la denuncia per stupro.

http://notizie.tiscali.it/feeds/13/08/12/t_16_02_ADN20130812123717.html

Scoperto bordello cinese: arrestata una 32enne


Il Giorno

Scoperta casa di appuntamenti in via Messina Arrestata una 32enne
Il Giorno
La polizia è intervenuta domenica intorno alle 18.10: due ragazze cinesi di 32 e 27 anni, entrambe irregolari, fornivano prestazioni, mentre una 32enne, regolare, gestiva gli appuntamenti. Quest'ultima è stata arrestata per sfruttamento della

Genova: africano tenta di stuprare due ragazze, salvate da carabiniere

Genova 12 giugno 2013 – Dopo la ragazza aggredita alle spalle in via dei Cinque Santi, la notte fra martedì 11 e giovedì 12 giugno 2013, un militare della stazione carabinieri della Maddalena, libero dal servizio, mentre transitava a piedi da via del Lagaccio, ha sentito urlare due ragazze che chiedevano aiuto, mentre erano inseguite da un uomo.

Il militare è riuscito a intercettare l’uomo, che però si è dileguato nelle strade adiacenti. Nel mentre, sono sopraggiunti alcuni equipaggi del Nucleo Radiomobile, che hanno effettuato dei passaggi e delle soste nelle zone limitrofe. Poco dopo, le ragazze, accompagnate in caserma, sono state identificate in A. R. e G. S., rispettivamente di 20 e 18 anni, entrambe romene, domiciliate presso un albergo di Sampierdarena.

Le giovani hanno formalizzato una denuncia-querela, per asserite percorse e minacce subite dal predetto individuo nel tentativo di ottenere da entrambe delle prestazioni sessuali. In mattinata è stato identificato il responsabile in, Khalid H, somalo di 38 anni, con pregiudizi di polizia, deferito in stato di libertà per tentata violenza sessuale, percosse, minaccia e resistenza.

http://www.genovatoday.it/cronaca/stupro-lagaccio-12-giugno-2013.html

 

 

Le dà un passaggio, pretende soldi per scendere!

Orvieto (Terni) – Due denunce a carico di altrettanti donne nomadi, di origine rumena, che si trovavano ad Orvieto. La prima ha chiesto un passaggio ad un automblista pretendendo poi dei soldi per scendere dalla vettura. La denuncia per tentata estorsione è scattata a seguito dell’intervento della polizia chiamata dall’uomo. La seconda è stata invece scoperta a rubare cosmetici in un supermercato. Entrambe sono state rimandate nei loro comuni di residenza, a Roma e Ladispoli, con foglio di via obbligatorio e divieto di ritorno nella città umbra per tre anni. Così potranno rubare a Roma e Ladispoli.

http://perugia.ogginotizie.it/249632-soldi-per-scendere-dalla-039-auto-e-furto-al-market-denunciate-due-nomadi/#.UbCaUkDvhiY

Che dire su chi dà un passaggio ad una zingara?

Magistrati fuori controllo: stupra moglie e cognata, ai domiciliari!

REGGIO EMILIA, 16 MAG – Un uomo di 38 anni, moldavo, e’ stato arrestato e ora si trova ai domiciliari, su richiesta del pm di Reggio Emilia, con l’accusa di aver stuprato e maltrattato la consorte, anche davanti ai figli, dopo aver abusato per anni anche della cognata, entrambe moldave.

Il provvedimento e’ stato preso dopo la denuncia della moglie. Anche la sorella della moglie ha raccontato di essere stata violentata per anni dal cognato, tanto che ha dato alla luce un suo figlio.

http://ansa.it/web/notizie/rubriche/cronaca/2013/05/16/Abusi-moglie-cognata-arrestato_8718133.html

PALPEGGIA DUE PASSANTI, IMMIGRATO IN MANETTE A GENOVA – AGI – Agenzia Giornalistica Italia

PALPEGGIA DUE PASSANTI, IMMIGRATO IN MANETTE A GENOVA
AGI – Agenzia Giornalistica Italia
XX Settembre, piazza De Ferrari e vico Casana, in centro citta'. Entrambe le donne hanno identificato l'immigrato quale loro aggressore. L'arresto e' stato effettuato in via Roma, poco distante dal luogo della seconda aggressione sessuale. (AGI

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Abissi morali: Marocchino stupra la figlia della convivente e la costringe a tenere il bambino

TERAMO – Violentata e picchiata dal compagno di sua madre, un marocchino 40enne senza scrupoli che l’ha costretta a tenere un figlio nato dalla primo stupro.

Quell’uomo adesso è stato rinchiuso all’interno del carcere di Castrogno, in attesa della convalida del fermo di polizia giudiziaria eseguito venerdì. Nei suoi confronti le accuse sono pesantissime: violenza sessuale aggravata dal rapporto di convivenza, maltrattamenti e violenza privata. Gli agenti della Squadra mobile della Questura hanno agito sulla base di una segnalazione arrivata dai servizi sociali, perché il bimbo di nove anni, fratello della vittima, non veniva mandato a scuola.

Ma in questa vicenda una parte importante per aiutare le due donne, entrambe sopraffatte dal marocchino, l’ha avuta anche un’avvocatessa di Pescara che ha collaborato con gli investigatori perché era venuta a conoscenza di alcuni aspetti di questa storia. Quella che sarebbe dovuta essere una famiglia viveva all’interno di una roulotte lungo la costa, dov’è stato rintracciato l’uomo. Madre e figlia, ucraine, con i rispettivi bambini di 9 e 2 anni, entrambi nati dallo stesso padre, venivano picchiate, minacciate di morte da quell’uomo e ricattate. Per la più giovane delle due donne, oggi 21enne, l’inferno è iniziato appena arrivata in Italia per ricongiungersi a sua madre e trovare qui un lavoro. La speranza per un futuro migliore per lei presto è svanito.

Il primo stupro è avvenuto dopo pochi mesi, a marzo del 2010. Quando si è accorta del ritardo del ciclo lei avrebbe voluto abortire, ma lui non glielo ha permesso, dicendole che sua madre era pronta a perdonarla. E invece quando la mamma ha scoperto tutto se l’è presa con la figlia e così la giovane ucraina ha tentato il suicidio. Ma fortunatamente non c’è riuscita. Ed è nato il figlio al quale ha dato il proprio cognome. Poi, a febbraio del 2011, il secondo stupro ed una seconda gravidanza. Stavolta interrotta all’insaputa di tutti. E poi una terza gravidanza, sempre frutto di una violenza sessuale. Pure questa interrotta nel silenzio. Ma nel frattempo il marocchino ha continuato anche a picchiare sia la convivente, sia la ragazza e, in un’occasione, anche il bambino di 9 anni.

Una storia di estremo degrado familiare, interrotta grazie all’intervento, stavolta, dei servizi sociali. In due occasioni madre e figlia si sono recate in ospedale, a Giulianova e a Sant’Omero, per farsi refertare dopo le botte prese dal marocchino. Calci e pugni dopo i suoi abusi con alcool e droghe. Lui, stando alla denuncia presentata dalla giovane donna, non si sarebbe fatto mai alcuno scrupolo. Quando rimaneva solo nella roulotte con la figlia della sua convivente non esitava a farsi toccare anche se davanti a loro c’era il bambino. Il ricatto negli anni è stata un’arma che ha saputo utilizzare benissimo. Adesso le due donne con i rispettivi bambini sono stati affidati ad una casa famiglia nel teramano.

http://www.ilmessaggero.it/ABRUZZO/teramo_stupro_convivente_violenza/notizie/265327.shtml

Ci sono limiti a quello che può accadere al tempo dell’immigrazione?

Arrestate due nomadi sorprese a rubare in un appartamento – BuongiornoAlghero.it


BuongiornoAlghero.it

Arrestate due nomadi sorprese a rubare in un appartamento
BuongiornoAlghero.it
Due nomadi residenti nel campo di Oristano, sono state arrestate dai carabinieri del comando provinciale di Sassari in flagranza di reato pern furto in abitazione. Le due , entrambe di 20 anni, sono state sorprese dai militari all'interno di un
Due rom sorprese a rubare in casa Arrestate dai carabinieriSassariNotizie.com
Gioca la Dinamo, due nomadirubano gioielli in due appartamentiSardies (Blog)

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Due ragazze rom tentano il furto in un’abitazione la padrona di casa … – Il Mattino


Il Mattino

Due ragazze rom tentano il furto in un'abitazione la padrona di casa
Il Mattino
Questa volta la collaborazione dei cittadini è stata fondamentale per sventare un furto in appartamento a trarre in arresto una nomade di 19 anni e denunciare un'altra rom di 17, entrambe di origine serba. La chiamata al 112 è infatti giunta nel

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