Tag: denaro

Ancora soldi falsi, sulla piazza bolognese

Ancora soldi falsi sulla ‘piazza’ bolognese: fermato giovane in via Ferrarese

Ancora soldi falsi sulla “piazza” bolognese. Ieri, intorno alle 11.30, una pattuglia della Polizia in transito in via Ferrarese ha controllato un giovane: addosso gli agenti hanno rinvenuto una cospicua somma di denaro, comprese due banconote false, di 100 e 50 euro, oltre a dosi di eroina.

Si tratta di un nordafricano, gravato da un provvedimento di espulsione dal territorio nazionale, con diversi alias e numerosi precedenti: è stato denunciato per i reati di false attestazioni o dichiarazioni a pubblico ufficiale sulla propria identità, spendita ed introduzione nello stato di monete false e per detenzione di sostanza stupefacente. Il giovane era stato arrestato a dicembre e risultava evaso dai domiciliari.

Nelle ultime settimane, sono state diverse le denunce per possesso di banconote false: il 23 aprile la polizia ha denunciato un 44enne di nazionalità tunisina in viale Carducci, trovato in possesso di 100 euro falsi. Il giorno precedente un connazionale era stato fermato in Piazza Verdi e denunciato per lo stesso reato.

http://www.bolognatoday.it/cronaca/soldi-falsi-via-ferrarese-denunce.html

‘Profugo’ africano a caccia di passanti con cocci di vetro

I Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Napoli hanno tratto in arresto per rapina aggravata un 25enne del Burkina Faso domiciliato ad Acerra. Impugnando i cocci di una bottiglia di vetro aveva aggredito un 58enne di Afragola che stava transitando per piazza Garibaldi, costringendolo a consegnare circa 150 euro che portava in tasca per poi dileguarsi a piedi per le vie limitrofe.

I militari dell’Arma sono intervenuti in zona successivamente ad una richiesta effettuata al 112 e l’hanno individuato e bloccato, trovandolo ancora in posesso del denaro rapinato, che è stato restituito alla vittima. L’arrestato è stato tradotto nella casa circondariale di Poggioreale.

http://www.infonapoli24.it/detail.php?id=23906

Studente marocchino terrorizzava i compagni

Borgo di Terzo (Bergamo) – Era il terrore degli studenti della scuola media di Borgo di Terzo che, secondo quanto accertato dai carabinieri di Clusone, per sette mesi, dallo scorso settembre alla fine di marzo, sono stati costretti a consegnargli piccole somme di denaro, tra i 5 e i 10 euro, e in alcune circostanze sono stati aggrediti e picchiati per convincerli a mollare i soldi. In manette, su ordine del tribunale dei minori di Brescia, è finito un immigrato marocchino, 15 anni fra pochi giorni, anch’egli studente dell’istituto scolastico, che adesso si trova agli arresti domiciliari in una struttura protetta fuori dalla provincia di Bergamo. L’arresto dei militari della caserma di Clusone è stato effettuato ieri mattina, prima dell’inizio delle lezioni.

A dare il via alle indagini, all’inizio di marzo, sono stati il padre e la madre di uno dei sette giovani presi di mira dal 15enne, che hanno notato l’eccessivo nervosismo del figlio e sono riusciti a fargli confessare quello che lo preoccupava. Con la collaborazione della scuola, i carabinieri sono risaliti alle altre vittime, che hanno confermato il racconto del compagno. Stando a quanto accertato dagli investigatori dell’Arma, il marocchino in più occasioni, sempre minacciando di picchiarli, aveva costretto gli studenti ad accompagnarlo con il loro motorino in vari posti. Il giovane è accusato anche di aver ceduto alcune dosi di sostanza stupefacente, pochi grammi di marijuana.

http://www.ilgiorno.it/bergamo/bullismo-1.864326

Si fingevano profughi di guerra, per avere l’elemosina

Marito e moglie si fingevano profughi scampati alla guerra per avere l’elemosina

Si fingevano una famiglia di profughi indigenti per intenerire il cuore dei passanti e ottenere più facilmente l’elemosina. Invece erano marito e moglie ampiamente pregiudicati. Il loro errore è stato chiedere l’elemosina a un carabiniere in borghese.

Venerdì scorso una pattuglia della stazione di Bobbio, su segnalazione di un militare libero dal servizio, è intervenuta sulla Statale 45 all’altezza dello svincolo di accesso al centro abitato di Bobbio dove una famiglia di romeni, spacciandosi per ucraini sfuggiti alla guerra nel loro Paese, chiedeva denaro ai passanti per raggiungere Genova. Ultima vittima dell’astuto raggiro è stato il militare libero dal servizio che, inizialmente intenerito dalle richieste dei coniugi, aveva dato loro una somma di denaro come elemosina.

Marito e moglie si fingevano profughi scampati alla guerra per avere l’elemosina
Insospettito però dal comportamento dei due, il carabiniere ha immediatamente controllato la targa della loro auto, all’interno della quale c’erano anche i tre figli minorenni, scoprendo che si trattava di una vettura di provenienza romena e non ucraina. I successivi controlli compiuti dalla pattuglia dei carabinieri di Bobbio intervenuta sul posto hanno permesso di appurare che si trattava dei coniugi D.P., 47enne, e D.S., 43enne, entrambi romeni senza fissa dimora, nullafacenti e pluripregiudicati per reati contro il patrimonio e la fede pubblica: utilizzavano lo stratagemma di spacciarsi per ucraini allo scopo di ottenere più facilmente somme di denaro da passanti di buon cuore. Per loro è scattata l’ennesima denuncia per il reato di abuso della credulità popolare.

 
http://www.ilpiacenza.it/cronaca/marito-e-moglie-si-fingevano-profughi-scampati-alla-guerra-per-avere-l-elemosina.html

Rapinato al bancomat con bottiglia rotta

Preleva al bancomat e viene rapinato sotto la minaccia di una bottiglia di vetro rotta. E’ successo tutto ieri mattina in via Marconi, dopo che la vittima aveva prelevato da un bancomat della centralissima piazza della Repubblica. Erano le 12:00 circa quando un operaio napoletano del traghetto Snav aveva ritirato dallo sportello elettronico di una banca la cifra di 900 euro. Ma nel frattempo l’uomo veniva tenuto d’occhio dai suoi aguzzini che lo hanno seguito e appena ha imboccato via Marconi, lo hanno assalito con un bottiglia rotta e gliel’hanno puntata alla gola. Così si sono fatti consegnare il denaro e poi sono fuggiti.

Potrebbe interessarti: http://www.anconatoday.it/cronaca/via-marconi-bancomat-rapinato-bottiglia-rotta-ancona-aprile-2015.html

‘Profugo’ nigeriano sequestra operatori: voleva 700€ per liberarli

Ha minacciato il personale e danneggiato gli arredi del centro di accoglienza per profughi e rifugiati politici di Vitulano, dove attualmente alloggia. L’obiettivo: estorcere 700 euro ai dipendenti per partire verso Roma.

Per questa ragione i carabinieri della locale stazione sono intervenuti nella struttura e hanno arrestato Zelalem Brhane, 29enne di origini nigeriane, richiedente asilo e già sottoposto all’obbligo di firma.

Con l’intervento dei militari, l’extracomunitario è stato ricondotto alla calma e immobilizzato. Dopo le formalità di rito, il 29enne è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Benevento a disposizione dell’Autorità Giudiziaria alla quale risponderà di tentata estorsione.

http://www.ntr24.tv/it/news/cronaca/vitulano-tenta-di-estorcere-denaro-al-personale-del-centro-di-accoglienza-che-lo-ospita-in-manette-29enne.html

Nigeriano sottoposto all’obbligo di firma e richiedente asilo? Solo con Renzi.

Manipola parchimetri e si frega l’incasso: già libero

PADOVA – Un ingegnere, domenica pomeriggio, è finito in manette per avere rubato 2.700 euro dal parchimetro dell’autosilos ospedaliero di via Gattamelata. A sorprenderlo, in flagranza di reato, sono stati i carabinieri della stazione di Cadoneghe che hanno agito a seguito di una denuncia da parte dell’azienda ospedaliera e della ditta Cityware Engineering di via San Marco dove è dipendente Zaki Fall 45enne originario della Mauritania.
Gli uomini dell’Arma lo stavano seguendo da un paio di settimane, fino a quando domenica pomeriggio dalla sua abitazione in zona Pontevigodarzere lo hanno pedinato fino in via Gattamelata. Qui, secondo l’accusa l’ingegnere africano, a Padova da oltre vent’anni, ha manipolato il software dei parchimetri aprendoli e intascandosi il denaro. La sua azione sarebbe stata ripresa dalle telecamere del parcheggio.
I carabinieri, sotto il comando del luogotenente Fabio Fattore, hanno stretto le manette ai polsi del professionista con l’accusa di furto aggravato. Ma per l’azienda ospedaliera e la Cityware Fall avrebbe rubato altre decine di volte. L’ingegnere avrebbe creato un sistema molto sofisticato per non farsi pizzicare. Svuotava i parchimetri e poi li riempiva nuovamente di monetine, appena sufficienti a lasciare inalterato il passaggio già registrato delle auto nell’autosilos. Ma qualcuno si è accorto che soprattutto nel fine settimana l’incasso del parcheggio di via Gattamelata era troppo basso, quando invece il sabato e la domenica sono i giorni in cui si riempie maggiormente. I carabinieri hanno anche perquisito la casa dell’ingegnere mauritano e hanno trovato e sequestrato altri 4mila euro.
Ieri mattina Zaki Fall è stato processato con il rito della direttissima e ha patteggiato 8 mesi di reclusione con pena sospesa. Ed è stato subito rimesso in libertà, inoltre il giudice ha ordinato a sua favore la restituzione dei 4mila euro.

http://www.ilgazzettino.it/NORDEST/PADOVA/ingegnere_zaki_fall_ruba_parcometro_padova/notizie/1256987.shtml

A proposito di ‘lavori che gli italiani non vogliono fare’…

Banda di africani molestava ragazzini italiani: ‘denunciati’

Prato, 18 marzo 2015 – Da diverso tempo i carabinieri del nucleo investigativo di Prato indagavano sull’operato di una banda di minorenni specializzati in atti di bullismo, rapine, estorsioni e ricettazioni nei confronti di giovani studenti di scuole pratesi cui sono stati sottratti – spesso con violenza o minacce – denaro, telefoni cellulari ed altri oggetti di valore, a volte restituiti solo dietro pagamento, tutti episodi accaduti tra novembre 2014 e febbraio di quest’anno.

E così, lunedì scorso, in accordo con il Tribunale dei Minori di Firenze, è scattata l’operazione con una raffica di perquisizioni che hanno permesso di rinvenire e sequestrare numerosi oggetti frutto dell’attività criminale, tra cui cellulari, lettori mp3 (i bulli avevano preferenze per i dispositivi a marchio Apple) diverse sim card, occhiali da sole di marca ed altro materiale. I sette componenti della banda (tutti minorenni tranne uno da poco maggiorenne, e tutti di origini nordafricane anche se alcuni di loro risultano nati in Italia), sono stati denunciati a piede libero.

http://www.lanazione.it/prato/gang-di-bulli-nordafricani-vessava-studenti-pratesi-tutti-denunciati-1.769276

Non dà soldi a ‘parcheggiatore’: lui gli riga l’auto

Un ventiseienne del Bangladesh, con precedenti, è stato denunciato ieri sera, in lungotevere dei Vallati, dai carabinieri della Stazione Roma piazza Farnese con l’accusa di tentata estorsione e danneggiamento.

L’uomo, che si era improvvisato parcheggiatore abusivo, ha minacciato un automobilista, un 29enne, tentando di estorcergli denaro per la sosta dell’auto, già regolata. L’abusivo ha minacciato l’automobilista e quando il ragazzo si è rifiutato di pagargli la sosta gli ha rigato l’auto. La vittima immediatamente ha allertato il 112, così sul posto è intervenuta una pattuglia dei carabinieri che denunciato il parcheggiatore abusivo.

http://m.ilmessaggero.it/m/messaggero/articolo/ROMA/1225784

Roma: “Profugo” con coltello stupra prostituta

Ha prima provato ad avere un rapporto sessuale con lei secondo ‘prassi’, una volta rifiutata la sua offerta ha però pensato di tornare indietro armato di coltello per violentare ( e poi rapinare) la prostituta presa di mira. I fatti risalgono a lunedì sera.

ALLERTA ALLA VOLANTE La vittima, una giovane romena che esercita attività di meretricio, quando ha visto arrivare la volante della Polizia di Stato, ha fatto un cenno agli agenti per fermarli. I poliziotti, in servizio presso il Reparto Prevenzione Crimine, hanno così raccolto la denuncia della giovane che ha raccontato loro di essere stata appena violentata e rapinata da parte di un uomo probabilmente di origine araba.

CLIENTE ALLONTANATO Quest’ultimo, dopo essersi avvicinato alla ragazza le aveva chiesto di avere un rapporto sessuale con la stessa e, quando la giovane si è rifiutata perché a suo dire l’aveva visto “strano”, l’uomo si era allontanato. E’ ritornato però dopo qualche minuto armato di coltello. Si è avvicinato alla ragazza, ha minacciato un cliente che era in sua compagnia facendolo allontanare e si è fatto consegnare dalla vittima il denaro che aveva nella borsetta, circa 30 euro.

VIOLENZA SESSUALE Non contento l’ha costretta ad avere un rapporto sessuale completo con lui.
Ieri sera gli agenti del Commissariato di zona nel transitare in via Prenestina hanno notato un soggetto corrispondente alle descrizioni fornite dalla ragazza e hanno così deciso di fermarlo per un controllo.

TROVATO CON UN COLTELLO L’uomo è stato accompagnato negli uffici di Polizia dove gli agenti, durante gli accertamenti, hanno scoperto che la sera prima era stato fermato da una pattuglia della Polizia Stradale che lo aveva denunciato perché trovato in possesso di un coltello. Identificato in un cittadino libico di 31 anni, il giovane è stato sottoposto a fermo di polizia giudiziaria e dovrà rispondere di violenza sessuale e rapina aggravata.
http://www.romatoday.it/cronaca/violenza-sessuale-rapina-prostituta-centocelle.html