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Giovane rapito e ucciso da una banda di rom

Rapito a Sabotini: trovato morto a Cisterna Nicolas Giuroiu

Gli hanno sparato contro più di un colpo. Poi, hanno “sepolto” il suo cadavere in una buca piena d’acqua, un “tombino naturale”. Il corpo senza vita di un uomo è stato ritrovato nella notte tra giovedì 13 e venerdì 14 marzo ad Olmobello, frazione di Cisterna, in provincia di Latina.

Secondo i primi riscontri, si tratterebbe di Nicolas Giuroiu, il cittadino romeno rapito lo scorso sabato 8 marzo a Borgo Sabotino. L’uomo, 28 anni e residente a Formello, era stato vittima di un agguato compiuto da almeno quattro persone: era stato speronato da un’altra auto mentre era a bordo della sua Toyota, dopo che gli aggressori gli avevano sparato contro diversi colpi di pistola.

Una volta salito sulla macchina dei rapitori, del 28enne si erano perse le tracce. Almeno fino alla notte di giovedì e al ritrovamento del suo cadavere.

Intanto, tre giovanissimi (rom), due 18enni – uno di Latina e uno di nazionalità romena residente ad Ostia – e un minore anche lui pontino, sono stati fermati dalla polizia perché considerati i presunti responsabili del sequestro e dell’omicidio dello straniero.

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Gemelle Schepp: rapite da zingari, campi nomadi al setaccio


TGCOM
Approdano in Sardegna le indagini sulla scomparsa delle gemelline svizzere Alessia e Livia Schepp, di cui non si hanno più notizie dal 2011: le loro tracce si erano perse in Corsica, dove erano arrivate assieme al padre, Matthias Schepp, due giorni prima che l’uomo si suicidasse. Dopo una segnalazione, la Dda di Cagliari ha ordinato un blitz in un campo nomadi al confine tra Oristano e Nuoro. Dalle perquisizioni non sarebbe però emerso niente.

A mettere in moto la Dda, che ha poi affidato il fascicolo al sostituto procuratore Alessandro Pili, è stata la segnalazione dettagliata ricevuta da un avvocato cagliaritano alcune settimane fa. Il legale avrebbe riferito al magistrato quanto gli era stato raccontato da un suo assistito – di cui non ha rivelato il nome – che avrebbe sentito in carcere parlare un gruppo di nomadi. Secondo le rivelazioni sentite dal detenuto, a giugno le gemelline si trovavano in mano a una famiglia nomade, in un campo rom tra le province di Oristano e Nuoro. Ricevuta la segnalazione è stata aperta l’inchiesta al momento senza ipotesi di reato e i successivi accertamenti.

I carabinieri dei reparti speciali, dopo settimane di appostamenti, mercoledì mattina hanno fatto scattare il blitz che non ha però dato i risultati sperati.

Lodi: è emergenza aggressioni, immigrati scatenati

Lodi, 1 settembre 2013 – È in prognosi riservata il romeno di 25 anni che sabato notte, attorno alle 2, in un bar di viale Pavia, a Lodi, ha battuto la testa cadendo a terra in seguito ad una rissa in cui sembra fossero coinvolte altre quattro persone. Trasportato al pronto soccorso di Lodi in codice giallo, è poi stato trasferito all’ospedale San Raffaele di Milano, dove appunto le sue condizioni risultano critiche. Sul caso sta indagando la Questura di Lodi: l’unico elemento certo, nell’accaduto, è che la collutazione non avrebbe avuto esiti così gravi se il giovane non avesse sbattuto accidentalmente il capo. Gli accertamenti sono comunque in corso per identificare le altre persone coinvolte nella rissa.

Non è purtroppo l’unica aggressione avvenuta in città. Ieri l’altro, poco dopo le 19, uno straniero ha aggredito una coppia in via Paolo Gorini per futili motivi. Secondo la denuncia presentata ai carabinieri, la donna aveva ripreso verbalmente lo straniero che aveva sputato per terra. Lo sconosciuto, dalla pelle olivastra, forse proveniente dal Nord Africa, ha però reagito in modo violento, colpendo il marito al volto. L’uomo è stato portato al pronto soccorso con una frattura del setto nasale mentre dello straniero, al momento, si sono perse le tracce.

Questa estate ci sono state purtroppo varie aggressioni. Sempre a Lodi, durante la “Notte bianca”, un egiziano di 35 anni, H.O.M., irregolare in Italia, pregiudicato e senza fissa dimora, ubriaco fradicio aveva aggredito in viale Dante tre connazionali che stavano rientrando a casa. L’uomo, con inaudita ferocia, aveva sfoderato il coltello colpendo i tre giovani di 24 anni, 27 e 20 anni a cui poi, dopo il ricorso alle cure mediche in pronto soccorso, era stata fatta una prognosi di una decina di giorni. In un primo momento sul posto era intervenuta una pattuglia della Polizia provinciale, senza però riuscire a disarmare l’uomo. Chiesti i rinforzi, si erano recati sul posto degli agenti di Polizia che, seppur a fatica, erano riusciti a disarmare l’uomo. L’egiziano era stato portato in centrale e denunciato per lesioni, violazione della legge sul porto di armi e delle leggi sull’immigrazione ma, in attesa che venissero esperite le pratiche di rimpatrio, l’uomo era però poi stato rimesso in libertà.

Si ferma a distributore: 74enne aggredita da africano

Brescia, 16 agosto 2013 – Si era fermata con l’auto a un distributore di carburante per fare benzina quando un rapinatore l’ha assalita alle spalle, strappandole via tutto l’oro che aveva indosso.
E’ accaduto alle 17 diel giorni di Ferragosto, in via Carducci, a Brescia. Agenti della Sezione Volanti sono intervenuti immediatamente, dopo la richiesta di aiuto al 113 della signora, italiana di 74 anni di Corzano.
Stava facendo carburante al distributore automatico “Q8”, quando è stata aggredita e rapinata da un nordafricano. Agendo alle spalle, lo straniero le ha strappato dal collo una catenina a doppio girocollo in oro con ciondolo. Le ha anche strappati dal polso un orologio in oro di valore e un orecchino in oro bianco con pietra nera e zirconi.
Il rapinatore si è poi allontanto in sella ad una bicicletta azzurra. I pattugliamenti in zona da parte della Polizia non hanno dato alcun esito. Del bandito si sono perse le tracce. La vicenda ora è passata nelle mani della squadra Mobile, al lavoro per dare un nome e cognome all’aggressore.
http://www.ilgiorno.it/brescia/cronaca/2013/08/16/935367-benzina-aggressione-rapina.shtml

Rapine in villa: terrorizzano famiglia e pubblicano foto del colpo su Facebook

Latina 15 agosto 2013 – È stato arrestato a Bologna uno dei responsabili della cruenta rapina avvenuta lo scorso 16 settembre nella villa dei coniugi Rosato a Borgo Bainsizza.

Si tratta di un cittadino romeno di 48 anni  – per il quale nel marzo scorso era stata chiesta la custodia cautelare il carcere – fermato due giorni fa dai carabinieri durante un normale controllo in via Boldrini, zona stazione. L’uomo stava bivaccando sotto un albero con due connazionali quando i militari hanno controllato i loro documenti e l’hanno portato alla Dozza; “non ha fatto resistenza, quasi come non sapesse – ha spiegato Roberto Domini, il brigadiere che l’ha arrestato – che le polizie europee (gli inquirenti ipotizzavano che l’uomo fosse fuggito in Spagna) erano sulle sue tracce”.

Nella rapina di Borgo Bainsizza ai danni dei coniugi Rosato erano stati sottratti oltre 30mila euro in contanti, oltre ai gioielli e all’auto dell’imprenditore; durante il colpo marito e moglie erano stati legati e malmenati per ottenere informazioni su dove trovare denaro e preziosi. Ad agire una banda di 5 persone: due erano stati arrestati a marzo mentre degli altri tre si erano perse le tracce. Una rapina meticolosa nella realizzazione, ma con alcune “pecche”: proprio il 48enne romeno, nei giorni successivi al colpo, aveva postato sul suo profilo Facebook (e su quello della compagna) immagini che ritraevano pistole, coltelli e parte della refurtiva.

http://www.latinatoday.it/cronaca/rapina-villa-rosato-borgo-bainsizza-arresto-bologna.html

 

Donne rom derubano e scaraventano a terra ragazzo disabile

Modena 19 giugno 2013 – “Scusa, hai un euro?”. Questa la scusa con cui due donne nomadi hanno avvicinato un giovane disabile con difficoltà motorie per poi strappargli il portafoglio di mano, farlo cadere a terra e scappare a piedi. L’episodio è andato in scena ieri pomeriggio alle ore 15 in via Dante a San Felice sul Panaro.

Il ragazzo vittima dell’assalto ha richiesto l’intervento dei Carabinieri che, giunti sul posto, hanno raccolto la descrizione delle malviventi per poi avviare immediatamente le ricerche. Le pattuglie dell’Arma, delle due fuggitive, ne hanno poi rintracciata una, successivamente riconosciuta dal derubato, nei pressi della stazione ferroviaria, in attesa di prendere il treno per Bologna e raggiungere il campo nomadi di Casteldebole, luogo di residenza. Della seconda donna si sono perse le tracce, anche se le ricerche sono tutt’ora in corso e gli inquirenti contano di raccogliere indicazioni utili dalle telecamere delle stazioni ferroviarie di San Felice e di Bologna. Ovviamente, la nomade bloccata dai Carabinieri è stata tratta in arresto ed è tuttora trattenuta presso la sezione femminile del carcere di Sant’Anna.

http://www.modenatoday.it/cronaca/nomadi-rapinano-disabile.html

 

 

Roma: arrestata assassina romena

Roma 28 magg 2013 – La sera del 10 gennaio era scappata senza lasciare traccia. Dietro di lei aveva lasciato il corpo agonizzante di Giovanis Apostolos, cittadino greco con cui aveva avuto una lite degenerata poi in un accoltellamento. Da quel giorno si erano perse le sue traccia. Da Ostia, da via della Pineta, luogo in cui è avvenuto l’omicidio, era scappata prima in Romania, poi Austria e Germania. La squadra mobile della Questura di Roma – con la collaborazione del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia – l’ha però rintracciata oggi nel suo Paese natale, ove aveva appena fatto ritorno.

Gina Iulia Dascalu è stata così arrestata. E’ ritenuta la responsabile dell’omicidio di Giovanis Apostolos. L’attività degli investigatori della Squadra Mobile ha permesso di raccogliere numerosi elementi di responsabilità a carico della donna, corroborati infine dagli accertamenti della Polizia Scientifica, condivisi dalla Procura della Repubblica di Roma, con la conseguente emissione – da parte del G.I.P. presso il Tribunale di Roma – nei confronti dell’indagata di un’Ordinanza di custodia cautelare in carcere per omicidio aggravato dalla premeditazione. Nel frattempo, però, la donna si era data alla fuga.

Le ricerche – estese in Romania, Austria e Germania – si sono concluse nella mattina odierna quando, appena fatto rientro in Romania, alla romena è stato notificato il Mandato di Arresto europeo nel frattempo emesso dall’Autorità Giudiziaria. Il movente alla base del delitto potrebbe essere ricondotto a dissidi di natura economica.

http://www.romatoday.it/cronaca/gina-iulia-dascalu-omicidio-ostia-10-gennaio-2013.html

 

“Sono immigrato, non pago il biglietto”: pestati controllore e due donne sul tram

Torino 21 magg 2013 – Quante volte ci è capitato di “beccare” i controllori sui mezzi pubblici e vedere qualcuno prendersi la multa perché sprovvisto di biglietto? Tante ovviamente perché di portoghesi Torino ne è piena. Ma quello che è successo sabato sul tram della linea 4 non è una cosa comune. Si potrebbe definire di non ordinaria follia.

Intorno alle 16 il tram in questione stava attraversando corso Giulio Cesare, più o meno all’altezza del civico numero 138. Salgono i controllori, chiedono il biglietto ad un uomo di origini marocchine che in realtà non lo aveva. La cronologia dei fatti avrebbe dovuto far proseguire la cronaca con una sanzione, invece non è andata così. L’uomo ha preso l’ombrello che aveva in mano e lo ha più volte scagliato addosso al controllore trentenne, fino a che quest’ultimo non è scivolato a terra e il bastone dell’ombrello si è spezzato.

Nell’agitare l’ombrello sono state colpite altre tre persone. Una donna nel giro di pochi secondi si è ritrovata la faccia insanguinata a causa di uno zigomo rotto. Colpita anche la consigliera di circoscrizione Patrizia Alessi costretta, come gli altri feriti, a recarsi al San Giovanni Bosco per le medicazioni.

L’uomo senza biglietto che fine ha fatto? Dell’aggressore si sono perse le tracce. E’ fuggito appena si sono aperte le porte del tram e nessuno è riuscito a fermarlo o identificarlo. Quanto all’ipotesi di acquisire i filmati delle tanto pubblicizzate telecamere di sicurezza interne ai mezzi pubblici neanche a parlarne. Le camere infatti non registrano nulla.

http://www.torinotoday.it/cronaca/controllore-aggredito-tram-4-torino.html

 
 

Ucciso a colpi di machete in spedizione punitiva: ergastolano cinese … – ForlìToday


ForlìToday

Ucciso a colpi di machete in spedizione punitiva: ergastolano cinese
ForlìToday
Aveva preso parte ad una spedizione punitiva stile Chicago anni '30 a colpi di coltello, spranghe di ferro e machete in una nota discoteca nella periferia sud di Milano, nella quale perse la vita Hu Libin, un cinese di 22 anni. Un connazionale di 24

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Nuovo scandalo giudiziario: 4 anni allo stupratore della donna incinta, che perse il bimbo

BERGAMO, 11 APR – Quattro anni di reclusione e 20 mila euro di risarcimento provvisionale. E’ la condanna inflitta oggi a Vilson Ramaj, il kosovaro di 32 anni arrestato per una violenza sessuale ai danni di una ragazza avvenuta lo scorso gennaio, a Bergamo. La donna, portata in ospedale dopo l’aggressione, scopri’ durante le visite mediche di essere incinta. La giovane, dopo poche settimane, perse il bambino.

Magistratura eversiva

Stessa condanna inflitta a chi ha scritto i propri pensieri sul web. E’ la magistratura italiana.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

http://www.imolaoggi.it/?p=46789