Lodi, 1 settembre 2013 – È in prognosi riservata il romeno di 25 anni che sabato notte, attorno alle 2, in un bar di viale Pavia, a Lodi, ha battuto la testa cadendo a terra in seguito ad una rissa in cui sembra fossero coinvolte altre quattro persone. Trasportato al pronto soccorso di Lodi in codice giallo, è poi stato trasferito all’ospedale San Raffaele di Milano, dove appunto le sue condizioni risultano critiche. Sul caso sta indagando la Questura di Lodi: l’unico elemento certo, nell’accaduto, è che la collutazione non avrebbe avuto esiti così gravi se il giovane non avesse sbattuto accidentalmente il capo. Gli accertamenti sono comunque in corso per identificare le altre persone coinvolte nella rissa.
Non è purtroppo l’unica aggressione avvenuta in città. Ieri l’altro, poco dopo le 19, uno straniero ha aggredito una coppia in via Paolo Gorini per futili motivi. Secondo la denuncia presentata ai carabinieri, la donna aveva ripreso verbalmente lo straniero che aveva sputato per terra. Lo sconosciuto, dalla pelle olivastra, forse proveniente dal Nord Africa, ha però reagito in modo violento, colpendo il marito al volto. L’uomo è stato portato al pronto soccorso con una frattura del setto nasale mentre dello straniero, al momento, si sono perse le tracce. Questa estate ci sono state purtroppo varie aggressioni. Sempre a Lodi, durante la “Notte bianca”, un egiziano di 35 anni, H.O.M., irregolare in Italia, pregiudicato e senza fissa dimora, ubriaco fradicio aveva aggredito in viale Dante tre connazionali che stavano rientrando a casa. L’uomo, con inaudita ferocia, aveva sfoderato il coltello colpendo i tre giovani di 24 anni, 27 e 20 anni a cui poi, dopo il ricorso alle cure mediche in pronto soccorso, era stata fatta una prognosi di una decina di giorni. In un primo momento sul posto era intervenuta una pattuglia della Polizia provinciale, senza però riuscire a disarmare l’uomo. Chiesti i rinforzi, si erano recati sul posto degli agenti di Polizia che, seppur a fatica, erano riusciti a disarmare l’uomo. L’egiziano era stato portato in centrale e denunciato per lesioni, violazione della legge sul porto di armi e delle leggi sull’immigrazione ma, in attesa che venissero esperite le pratiche di rimpatrio, l’uomo era però poi stato rimesso in libertà. |
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Lodi: è emergenza aggressioni, immigrati scatenati
Albanese ucciso a Pavia, arrestato killer nel milanese – MilanoToday
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Albanese ucciso a Pavia, arrestato killer nel milanese
MilanoToday L'arresto da parte dei carabinieri. I carabinieri di Pavia hanno arrestato lunedì mattina un albanese di 27 anni, Roland Marku, accusato di aver ucciso un connazionale, Edmond Shtjefni, di 34 anni, l'8 gennaio 2012 in un locale notturno di Vigevano … |
Voghera, due arresti per la violenza di gruppo sul treno
I carabinieri del Nucleo radiomobile di Voghera e i colleghi della stazione di Casorate hanno arrestato, dopo lunghi pedinamenti, il 24enne Denis Costel Hrimiuc, romeno domiciliato a Casorate il 20enne connazionale Alexandru Cristian Grigor, residente a Pavia. Sono accusati di violenza di gruppo su una ragazza cinese, i fatti sarebbero avvenuti sul treno in arrivo a Voghera dalla stazione Centrale di Milano. Già detenuto e ora ai domiciliari un terzo romeno, il 23enne Alexander Popescu. L’inchiesta è coordinata dal sostituto procuratore Giovanni Benelli.
Stupro: «Ho solo fatto da “palo”, datemi i domiciliari»
Il suo ruolo secondo una prima ricostruzione dei fatti, sarebbe stato quello del “palo”. Popescu ha un braccio infortunato per un incidente capitato agli inizi di marzo e che non c’entra nulla con quanto accaduto l’altra sera. Per questo motivo, il suo avvocato ha chiesto che il giovane possa andare la prossima settimana a Pavia a fare una visita già prefissata. Il permesso non è ancora stato accordato. Per quanto riguarda la custodia cautelare, il giudice non si è ancora espresso sulla richiesta dei domiciliari. La decisione potrebbe arrivare a breve. L’arresto è stato convalidato e per il momento Popescu rimane in carcere.
L’episodio per cui è finito nei guai risale a poche notti fa. La vittima, la 29enne cinese C.Z, viaggiava sola su un treno della linea Milano-Voghera, in uno scompartimento vuoto. A Bressana Bottarone sono saliti Popescu e i due complici, avrebbero notato la 29enne e quindi iniziato a darle fastidio. Uno dei tre ha cercato di toccarle le parti intime. Alla fine la ragazza è riuscita a divincolarsi e a fuggire. Ha chiesto poi aiuto ad alcuni passeggeri. Alla stazione di Voghera i carabinieri hanno arrestato Popescu. Il complice 24enne H.D.C è stato rintracciato mercoledì in mattinata mentre stava andando a trovare la madre ed è stato denunciato. I militari sono a caccia del terzo complice, G.A, di 20 anni. La ragazza aggredita non ha fortunatamente riportato lesioni fisiche. Ma grande è stata la sua paura.
http://www.ilgiorno.it/pavia/cronaca/2013/03/23/863053-romeno-domiciliari-stupro-streno.shtml
BANDA TOPI D’APPARTAMENTO SCOPERTA DA CC DOLO
VENEZIA, 25 GEN – I carabinieri di Dolo (Venezia) hanno individuato e disarticolato una banda di ladri dedita ai furti, in abitazioni e in ditte e cantieri edili. I protagonisti delle incursioni malavitose sono un serbo di 38 anni e tre albanesi di 22, 26 e 29 anni senza fissa dimora ma abitanti a Oriago. Dalle indagini è emerso che la banda avrebbe imperversato nelle aree della riviera del Brenta e del Miranese nell’estate 2012, concentrando le proprie scorribande soprattutto in orario serale. I quattro indagati si trovano già in carcere a Venezia per un precedente fermo per analoghi reati, commessi in provincia di Udine. Secondo i militari il gruppo si sarebbe reso responsabile complessivamente di venti furti aggravati commessi nelle province di Venezia, Padova, Brescia, Verona e Pavia, durante i quali sono stati asportati cospicue somme di denaro, ingenti quantità di gioielli e materiale vario. I quattro utilizzavano per i colpi un’Audi A4 station wagon di bianca con targa austriaca rubata in Friuli nell’estate 2012. I malviventi raggiungevano le abitazioni da depredare a bordo dell’A4 che parcheggiavano nelle vicinanze degli obiettivi, lasciando un membro della banda alla guida con il motore acceso. i ladri accedevano quindi all’interno delle varie case sfruttando l’assenza dei proprietari, infrangendo con palanchini e arnesi da scasso la porta d’ingresso o una delle finestre, per poi mettere a soqquadro tutti i locali delle abitazioni ed asportare così soldi in contanti, monili preziosi e oggetti vari.
Fonte: http://www.carabinieri.it/Internet/Cittadino/Informazioni/News/NewsDetail.htm?NewsID=607232
“Profughi” bloccano stazione di Pavia
Coppie miste: faida per la donna albanese
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Pazzo di gelosia, spara al rivale in amore |