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Fa elemosina: mendicante lo massacra di botte

Dà qualche spicciolo al mendicante e lui lo aggredisce e lo rapina


banditiUn anziano originario di Mugnano del Cardinale è stato aggredito brutalmente da un mendicante che è fuggito con il portafoglio dell’uomo. l’episodio è accaduto nel weekend a Treviso. Una donna straniera, passando per caso, ha notato il corpo a terra. Dal volto tumefatto dell’anziano non ci ha messo molto a immaginare che si trattava di un’aggressione. E ha subito chiamato i carabinieri.
Un brutale e selvaggio pestaggio, con la scusa dell’elemosina. È stata la stessa vittima, il pensionato 86enne Pasquale Bianco, ex dirigente dell’Ufficio Iva, a raccontare ai militari che cosa era accaduto. L’uomo, che abita in via dei Dall’Oro, a poca distanza dal luogo dell’aggressione, verso le 18,30 stava tranquillamente passeggiando. Due passi, come ogni sera, vicino casa. A un certo punto è stato avvicinato da uno sconosciuto. La via in quel momento era deserta. Quell’uomo, apparentemente sui cinquant’anni, corpulento e con accento straniero, gli si è accostato supplicandolo di dargli qualche spicciolo. Bianco, persona affabile, nota per la sua generosità, non ha esitato ad accontentarlo. L’altro ha agito in maniera fulminea. Ha sferrato un pugno a quell’uomo esile che lo stava aiutando, facendolo volare a terra. Poi, impossessatosi del suo portafoglio, con dentro un centinaio di euro, è fuggito. Nessuno ha assistito alla violenza. Via Castelmenardo, nel cuore storico della città, è del resto poco frequentata per via di un cantiere aperto per lavori a un edificio. Insomma il posto ideale per un malintenzionato che facilmente può balzare addosso ad una persona anziana e indifesa. Tanto più sotto le mentite spoglie di un accattone con la mano tesa. Il pensionato è stato trasportato all’ospedale. Scioccato per l’accaduto, lamentava forti dolori ad una gamba: gli esami hanno accertato la frattura del femore. La notizia dell’aggressione all’anziano si è subito sparsa per tutto il “quadrato” di piazza d’Annunzio, sollevando indignazione e tanta paura.

http://www.irpinianews.it/Cronaca/news/?news=125157

Fa l’elemosina a immigrato: aggredito, pestato e derubato

TREVISO – La sua generosità gli è costata cara. Pasquale Bianco, 86 anni, ha fatto l’elemosina ad un mendicante e questo, anziché ringraziarlo per il gesto altruista, gli ha sferrato un pugno in faccia e l’ha fatto cadere a terra.
Si è preso il portafogli ed è scappato via, lasciandolo a terra dolorante, con contusioni in varie parti del corpo ed un femore rotto, che si sa, a quell’età, può portare a conseguenze gravissime. I fatti si sono verificati ieri, verso le 18,30, in via Castelmenardo, in centro storico a Treviso.

Consigliere giunta Manildo

Consigliere giunta Manildo

Bianco, ex agente del Fisco in pensione residente in via Dell’Oro, era uscito da poco di casa a piedi quando è stato avvicinato dallo sconosciuto, un uomo che stando ai primi riscontri dei carabinieri sembrerebbe essere uno straniero sulla cinquantina.
«Dammi qualcosa…», gli ha detto. A quel punto Bianco ha estratto il portafogli ed ha fatto il gesto di dare qualcosa al mendicante.
Quest’ultimo ha reagito prendendolo a botte, l’ha fatto cadere a terra e poi gli ha sottratto il portafogli, contenente all’incirca cento euro. Un’azione violenta durata pochi istanti. L’anziano è rimasto a terra dolorante e sotto choc.

La prima persona a prestargli soccorso è stata una donna straniera, che ha chiamato il 118. Pasquale Bianco è stato quindi trasportato in pronto soccorso al Ca’ Foncello di Treviso, dove tuttora si trova ricoverato. A preoccupare in modo particolare i famigliari è la frattura al femore.
Ora è caccia al rapinatore, che è riuscito a volatilizzarsi in pochi istanti facendo perdere le proprie tracce.
Sull’accaduto stanno indagando i carabinieri.

http://www.oggitreviso.it/fa-l%E2%80%99elemosina-anziano-pestato-dal-medicante-70515

Lodi: è emergenza aggressioni, immigrati scatenati

Lodi, 1 settembre 2013 – È in prognosi riservata il romeno di 25 anni che sabato notte, attorno alle 2, in un bar di viale Pavia, a Lodi, ha battuto la testa cadendo a terra in seguito ad una rissa in cui sembra fossero coinvolte altre quattro persone. Trasportato al pronto soccorso di Lodi in codice giallo, è poi stato trasferito all’ospedale San Raffaele di Milano, dove appunto le sue condizioni risultano critiche. Sul caso sta indagando la Questura di Lodi: l’unico elemento certo, nell’accaduto, è che la collutazione non avrebbe avuto esiti così gravi se il giovane non avesse sbattuto accidentalmente il capo. Gli accertamenti sono comunque in corso per identificare le altre persone coinvolte nella rissa.

Non è purtroppo l’unica aggressione avvenuta in città. Ieri l’altro, poco dopo le 19, uno straniero ha aggredito una coppia in via Paolo Gorini per futili motivi. Secondo la denuncia presentata ai carabinieri, la donna aveva ripreso verbalmente lo straniero che aveva sputato per terra. Lo sconosciuto, dalla pelle olivastra, forse proveniente dal Nord Africa, ha però reagito in modo violento, colpendo il marito al volto. L’uomo è stato portato al pronto soccorso con una frattura del setto nasale mentre dello straniero, al momento, si sono perse le tracce.

Questa estate ci sono state purtroppo varie aggressioni. Sempre a Lodi, durante la “Notte bianca”, un egiziano di 35 anni, H.O.M., irregolare in Italia, pregiudicato e senza fissa dimora, ubriaco fradicio aveva aggredito in viale Dante tre connazionali che stavano rientrando a casa. L’uomo, con inaudita ferocia, aveva sfoderato il coltello colpendo i tre giovani di 24 anni, 27 e 20 anni a cui poi, dopo il ricorso alle cure mediche in pronto soccorso, era stata fatta una prognosi di una decina di giorni. In un primo momento sul posto era intervenuta una pattuglia della Polizia provinciale, senza però riuscire a disarmare l’uomo. Chiesti i rinforzi, si erano recati sul posto degli agenti di Polizia che, seppur a fatica, erano riusciti a disarmare l’uomo. L’egiziano era stato portato in centrale e denunciato per lesioni, violazione della legge sul porto di armi e delle leggi sull’immigrazione ma, in attesa che venissero esperite le pratiche di rimpatrio, l’uomo era però poi stato rimesso in libertà.

Torna a casa: stuprata da tunisino

Missione Compiuta

Missione Compiuta

Una 20enne è stata violentata nella notte mentre rientrava a casa. E’ accaduto ad Alba. I carabinieri hanno individuato e fermato il presunto stupratore, un tunisino di 24 anni, pregiudicato e irregolare. La vittima è stata aggredita mentre raggiungeva la sua auto dopo una serata in un locale con amici. L’uomo dopo aver abusato di lei è scappato. La giovane è stata soccorsa dai conoscenti che hanno avvisato il 112 e poi portata all’Ospedale San Lazzaro.
La ragazza aveva trascorso la serata in un locale pubblico del centro storico e stava raggiungendo la sua auto, parcheggiata poco distante, quando improvvisamente uno sconosciuto l’ha afferrata alle spalle, le ha tappato la bocca, poi l’ha scagliata terra. Dopo aver abusato di lei è scappato.

La giovane aggredita è tornata nel locale dove c’erano ancora alcuni amici e i titolari che hanno dato subito l’allarme al 112 mentre la ragazza veniva accompagnata al pronto Soccorso dell’Ospedale San Lazzaro. Dalla descrizione dell’aggressore fornita dalla vittima e dalle testimonianze di alcuni passanti che avevano visto un giovane in fuga, i carabinieri sono riusciti a risalire a un tunisino, senza fissa dimora, ospite ad Alba di connazionali. E’ stato sottoposto a provvedimento di fermo e portato in carcere.

http://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/piemonte/articoli/1114443/alba-una-20enne-stuprata-in-strada.shtml

Milano: non dà sigaretta, immigrato aggredisce passante a colpi di ascia

Un uomo di 40 quarant’anni è stato ferito a colpi di ascia a Milano, in via Leoncavallo all’angolo con via Predabissi, da uno straniero che è fuggito in bici. Secondo la prima ricostruzione della polizia, il feritore avrebbe chiesto una sigaretta che però gli sarebbe stata negata. Il ferito è stato trasportato in codice giallo all’ospedale San Raffaele per una ferita al torace e al fianco sinistro: non sarebbe in pericolo di vita.

L’episodio è avvenuto attorno alle 20.40. La vittima dell’aggressione era in compagnia di un marocchino e di una donna. Alla polizia hanno detto di aver bevuto alcol e di essere piuttosto alterati, quando d’un tratto si è avvicinato uno sconosciuto in sella a una bicicletta che ha chiesto una sigaretta al 40enne. Quando quest’ultimo gli ha spiegato di non averne con sé, il ciclista ha estratto un’ascia e lo ha colpito al torace e al fianco sinistro. Infine è scappato facendo perdere le proprie tracce.

http://milano.repubblica.it/cronaca/2013/07/23/news/milano_nega_sigaretta_a_ciclista_e_viene_aggredito_a_colpi_di_ascia-63571705/

Milano: stuprata da tre immigrati

Milano, 17 giugno 2013 – Violentata da tre uomini, extracomunitari. E’ la denuncia di una donna di 37 anni ha denunciato la violenza che sarebbe avvenuta tra sabato e domenica all’interno di un camper abbandonato in via Lucini, dove era stata portata da un amico marocchino (non ancora individuato ma comunque estraneo alla violenza) che aveva incontrato dopo aver litigato con il proprio fidanzato. La vittima è una cittadina lettone.

Aveva deciso di prendere un treno e lasciare Milano ma nei pressi della stazione ha incontrato lo sconosciuto che si è offerto di ospitarla. Quando si è presentata all’ospedale Niguarda per chiedere aiuto, la donna aveva un tasso alcolemico molto alto, e presentava escoriazioni e tumefazioni al volto. Il suo racconto è ora al vaglio dalla polizia.

Albanese irrompe in azienda e tenta stupro

E’ stata aggredita sul posto di lavoro da uno sconosciuto che ha tentato di violentarla. E’ successo in un’azienda di Fabriano, in provincia di Ancona.

Si tratta di un 35enne albanese residente in provincia di Perugia che è stato denunciato. La donna ha denunciato tutto ai carabinieri che in pochi giorni hanno rintracciato l’uomo. Ad incastrarlo sono state le telecamere di sorveglianza dell’azienda insieme alla testimonianza diretta della donna che lo aveva descritto dettagliatamente.

http://www.umbria24.it/tenta-di-violentare-una-donna-sul-posto-di-lavoro-denunciato-albanese-residente-a-perugia/180095.html

Piacenza: somalo stupra ragazza, salvata da militari

E’ di tentata violenza sessuale l’accusa di cui deve rispondere un somalo di 33 anni, in Italia senza fissa dimora, arrestato a Piacenza dai carabinieri dopo aver molestato una ragazza piacentina ventenne. Alcune sere fa avrebbe avvicinato la giovane davanti alla porta di casa, nella zona di Borgotrebbia, abbassandosi i pantaloni davanti a lei in strada, e fissando lo sguardo sulle sue parti intime. Stando alla ricostruzione effettuata dai militari, a quel punto la giovane, intuite le intenzioni dello sconosciuto, è subito entrata in casa ma, mentre stava per chiudere la porta alle sue spalle per mettersi in salvo, lo straniero avrebbe opposto resistenza con una mano, bloccando la porta e tentando poi di spingerla per entrare con la forza. Le grida della ventenne lo hanno fatto scappare ma i carabinieri di Piacenza, dopo aver raccolto una sua descrizione, hanno individuato e bloccato il malvivente poco distante mentre si allontanava a piedi. Ora si trova in carcere, in attesa della convalida dell’arresto: era già finito nei guai con la giustizia qualche tempo fa per lo stesso tipo di reato.

"Dare la cittadinanza ai figli degli immigrati, ce lo chiede la società civile"

“Dare la cittadinanza ai figli degli immigrati, ce lo chiede la società civile”

Un pregiudicato 33enne di origine somala senza fissa dimora è stato arrestato dai Carabinieri di Piacenza con l’accusa di tentata violenza sessuale. La vittima, una piacentina 20enne, sarebbe stata avvicinata dal somalo sulla porta di casa e, intuite le intenzioni del molestatore, avrebbe tentato di opporgli resistenza. Le grida della ragazza hanno attirato l’attenzione dei militari che sono riusciti a fermare l’uomo.

http://www.telesanterno.com/tentato-stupro-a-piacenza-0521.html

 

Sfigurata con l’acido: caccia a tre Albanesi

L’indagine sull’aggressione a Lucia Annibali, trentacinquenne avvocato pesarese, alla quale uno sconosciuto le ha deturpato il volto, gettandole addosso acido solforico, va avanti senza sosta. La procura è convinta delle proprie ragioni: Luca Varani, collega e coetaneo della vittima, sarebbe il mandante. Oggi, intanto, il gip ha stabilito che l’indagato resterà in carcere. Sul fronte delle indagini, gli inquirenti sono a caccia dell’autore materiale dell’aggressione e dei suoi eventuali complici. Si continua a passare al setaccio ogni ipotesi, ma sembra sempre più prendere corpo la pista di tre albanesi.

LE MOTIVAZIONI DEL FERMO
Sostanzialmente tre le motivazioni alla base della decisione del gip, che ha convalidato il fermo per lesioni volontarie gravissime ai danni di Lucia Annibali e firmato un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Secondo quanto si apprende, sarebbero: le testimonianze dei vicini di casa della vittima, il pericolo di inquinamento delle prove e la possibilità che l’avvocato pesarese possa fuggire all’estero. Nelle circa venti pagine dell’ordinanza, il gip Lorena Mussoni ripercorre le risultanze dell’istruttoria e, a sostegno della negazione della libertà, fa anche un riferimento diretto alla ferita sul dorso della mano destra di Varani, oggetto ieri di incidente probatorio. Tutti «elementi di prova convergenti», come l’informativa del marzo scorso, raccolta dalla polizia, che riferiva di un professionista in procinto di preparare un agguato a una donna.

LA PISTA DEGLI INQUIRENTI
La pista al momento più accreditata parte da un cittadino albanese che, nelle scorse settimane, ad un controllo di polizia, ferì involontariamente un agente con dell’acido. Da qualche giorno, le condizioni del poliziotto sono peggiorate, tanto che l’albanese è stato inserito in una lista di ricercati. Al momento è irreperibile, così come altri due suoi connazionali, anche loro con ogni probabilità clandestini che, secondo gli investigatori, potrebbero avere un ruolo più diretto nell’aggressione della donna. Una terza persona, che al momento avrebbe invece solo un ruolo marginale nella vicenda è stata intanto ascoltata. Sarebbe un pescatore che però, all’ora dell’aggressione, avrebbe riferito di essere in mare aperto.

LA FERITA SULLA MANO
La prossima settimana, gli inquirenti avranno qualche informazione “tecnica” in più. I periti del pubblico ministero, che ieri hanno lavorato sulla ferita presente sul dorso della mano destra di Varani, potrebbero fornire le prime indicazioni per capire se si tratta di una ferita conseguente alla corrosione da acido o, come sostiene Varani, di una semplice scottatura dovuta a una caffettiera bollente. I carabinieri attendono poi dai medici del centro grandi ustionati dell’ospedale di Parma il permesso per poter parlare con Lucia Annibali.

http://www.lastampa.it/2013/04/20/italia/cronache/avvocatessa-aggredita-con-l-acido-tre-albanesi-nel-mirino-degli-inquirenti-KBg5jjUGBf4uxbcQ2Q6KeM/pagina.html

Sono risorse gli immigrati. Risorse per la delinquenza, manodopera low-cost per lavori sporchi.

Milano: scontri tra immigrati in piazza Duomo – Video

 

RISSA IN PIAZZA DUOMO/ Video, scontro tra extra comunitari
Milano – Ecco il video di una rissa che ha coinvolto almeno 15 immigrati in piazza Duomo a Milano. Le immagini mostrano immigrati africani azzuffarsi a calci, pugni e cinghiate con un altro gruppo di persone. Attorno a loro il viavai prosegue e si sente solo il grido ripetuto di un uomo che urla ripetutamente “basta”. Non risulta che l’episodio sia stato segnalato ne’ al 118, ne’ alle forze dell’ordine. Piazza Duomo ogni giorno si riempie di stranieri vendono ai turisti braccialetti o scattano loro foto istantanee. E i Vigili se ne fregano.

Ovviamente nessuna “emergenza sicurezza” a Milano, come ha specificato il povero Pisapia.

Rissa con ferito a Piazza Duomo ripresa con il cellulareOnline-News
Maxi-rissa fra immigrati in piazza Duomo a MilanoAGI – Agenzia Giornalistica Italia
Rissa a cinghiate in piazza Duomo a Milano, videoYouReporter NEWS
MilanoToday –Zazoom Blog –Milano.OggiNotizie.it
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