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Giovane rapito e ucciso da una banda di rom

Rapito a Sabotini: trovato morto a Cisterna Nicolas Giuroiu

Gli hanno sparato contro più di un colpo. Poi, hanno “sepolto” il suo cadavere in una buca piena d’acqua, un “tombino naturale”. Il corpo senza vita di un uomo è stato ritrovato nella notte tra giovedì 13 e venerdì 14 marzo ad Olmobello, frazione di Cisterna, in provincia di Latina.

Secondo i primi riscontri, si tratterebbe di Nicolas Giuroiu, il cittadino romeno rapito lo scorso sabato 8 marzo a Borgo Sabotino. L’uomo, 28 anni e residente a Formello, era stato vittima di un agguato compiuto da almeno quattro persone: era stato speronato da un’altra auto mentre era a bordo della sua Toyota, dopo che gli aggressori gli avevano sparato contro diversi colpi di pistola.

Una volta salito sulla macchina dei rapitori, del 28enne si erano perse le tracce. Almeno fino alla notte di giovedì e al ritrovamento del suo cadavere.

Intanto, tre giovanissimi (rom), due 18enni – uno di Latina e uno di nazionalità romena residente ad Ostia – e un minore anche lui pontino, sono stati fermati dalla polizia perché considerati i presunti responsabili del sequestro e dell’omicidio dello straniero.

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Padova: bambina stuprata per anni da immigrato africano

Padova 14 marzo 2014 – Se la figlia si rifiutava di soddisfare i suoi appetiti sessuali, lui, il padre, le negava il permesso di uscire di casa, di utilizzare il computer o di svolgere altre attività solitamente concesse a bambini-ragazzini della sua età. Già perché la vittima degli abusi, protrattisi per ben 5 anni secondo l’accusa, è una minore oggi 15enne, costretta dal padre orco – come riportano i quotidiani locali – dall’età di 9 anni a sottostare a palpeggiamenti e rapporti sessuali.

Il genitore, un 43enne originario del Camerun, residente in città e dipendente di una cooperativa, secondo quanto ricostruito dalla Squadra mobile e riferito dalla stampa locale, utilizzava come arma, assieme alle minacce di privarla delle piccole libertà di una ragazzina, quella della paghetta. Sesso in cambio di soldi. Motivo per cui l’uomo, per il quale il pm Orietta Canova ha già trasmesso al tribunale la richiesta di giudizio immediato, è accusato, oltre che di violenza sessuale su minore, anche di prostituzione minorile.

L’inchiesta è partita a fine 2013, quando la vittima ha trovato il coraggio di confidarsi con un insegnante della scuola superiore che frequenta. A quel punto, informata anche la madre, ignara degli abusi che si consumavano tra le mura domestiche ad opera del marito, è scattata la denuncia nei confronti di quest’ultimo, oggi sottoposto alla misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinare la figlia dopo che, recentemente, avrebbe cercato di inquinare le prove condizionando con una telefonata la ragazzina, nel frattempo trasferita temporaneamente in una comunità protetta con la madre.

http://www.padovaoggi.it/cronaca/padre-abusa-figlia-minore-padova-sesso-paghetta.html