Di seguito la terribile esperienza raccontata a CronacaMilano da una giovane mamma residente a Milano.
“SONO STATA AGGREDITA MENTRE AVEVO IN BRACCIO MIO FIGLIO DI SOLO 1 MESE” –Buongiorno, venerdì 19 aprile 2013 anch’io sono stata aggredita, in zona San Siro, alle 10,30 del mattino – scrive la nostra lettrice, – mentre avevo in braccio mio figlio di solo 1 mese.
– “L’aggressore – aggiunge la giovane mamma, – era un marocchino di 28 o 30 anni che attualmente si trova in carcere, perché sono riuscita a ricordarmi la sua faccia.
“HO SCRITTO PER AIUTARE ANCHE LE ALTRE PERSONE” – “Vi ho scritto per essere d’aiuto anche alle persone che hanno subito la mia stessa esperienza e che – precisa la cittadina, –purtroppo non sono riusciti a far arrestare l’autore.
LA DINAMICA DELLA RAPINA– “Venerdì mattina sono uscita di casa per portare mio figlio dal pediatra, – prosegue la signora.
– “Ho preso il filobus n.95 da via Paravia – spiega ancora – e, dopo essermi seduta parlando al telefono, ho sentito parlare in arabo, così mi sono girata e ho visto bene in faccia quello che non sapevo sarebbe stato, dopo, il mio aggressore. Poi mi sono girata.
– Subito dopo – non esita a raccontare la coraggiosa lettrice, – ho sentito una grande forza che mi tirava la sciarpa che avevo al collo fino a sentirmi strozzata.
– “Dopo essersi impossessato del mio iPhone – prosegue, – il ladro mi ha spinto con forza contro il vetro che avevo d’avanti e, mentre rimanevo stordita e spaventata per quanto subito, è scappato.
LA DENUNCIA ALLA POLIZIA – Le persone presenti hanno chiamato la Polizia – ci spiega ancora la cittadina – ma, dopo un quarto d’ora, non vedendo arrivare nessuno mi sono rivolta io al Commissariato più vicino.
IL NUOVO AVVISTAMENTO DEL LADRO, IN POMERIGGIO – “Dopo aver fatto la denuncia, di pomeriggio, mentre passavo con un’amica sempre nella stessa zona – racconta ancora la nostra lettrice, – ho visto ancora l’aggressore, vestito con gli stessi abiti (una tuta nera e rossa) che girava.
– “Ho subito chiamato i Carabinieri – aggiunge, – che lo hanno arrestato.
POTEVA FAR MALE AL MIO BAMBINO – “Il mio cellulare non è stato trovato, ma l’importante che quel delinquente sia dentro – conclude la lettrice. – Per quello che mi ha fatto, perché poteva far male al mio bambino. Questo è tutto, grazie.