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Villa Ada, i predoni spuntano dal bosco Nomadi all’opera, raffica di … – Il Messaggero

Villa Ada, i predoni spuntano dal bosco Nomadi all'opera, raffica di
Il Messaggero
Con l'avvicinarsi della bella stagione, due nomadi che potrebbero anche passare inosservati hanno ripreso ad aggirarsi tra i prati e la boscaglia a caccia di prede da derubare. I due, pelle olivastra, altezza media, vestiti decorosi (jeans, magliette a

Immigrati con furgone bianco aggrediscono ragazzina

In pieno giorno ad Aviano, ricercati in provincia due uomini di pelle olivastra che hanno tentato di aggredire una quattordicenne la quale è riuscita a fuggire

AVIANO – Attimi di terrore, poco dopo le 13 di giovedì scorso, ad Aviano nella centralissima via De Zan. Secondo quanto narrato da una ragazzina ai genitori, e successivamente denunciato dagli stessi alle forze dell’ordine, una quattordicenne è riuscita a sfuggire a un’aggressione.

A seguito di questo episodio, sono ricercate, sul territorio provinciale, due persone di pelle olivastra, fuggite su un furgone bianco. Pare che la ragazzina sia anche in grado di tracciare un identikit dei due malintenzionati e la famiglia gradirebbe che fossero distribuiti volantini in tutto il territorio del Friuli occidentale.

Ma ecco quanto accaduto. Stando a quanto narrato dalla ragazzina, la stessa sarebbe arrivata in corriera ad Aviano, scendeno vicino all’ufficio postale. Si sarebbe successivamente incamminata in direzione della Coop lungo via Stretta, fino a imboccare via De Zan. Qui sarebbe stata avvicinata da un furgone bianco, sul quale si sarebbero trovate le due persone di pelle olivastra.

L’uomo seduto al posto del passeggero avrebbe abbassato il finestrino passandosi la lingua sulle labbra. La ragazzina, pur impaurita, avrebbe proseguito a camminare, accelerando il passo. Il malntenzionato, allora, sarebbe sceso gridandole: «Vieni qui! Vieni subito qui!». A quel punto la quattordicenne sarebbe fuggita im direzione della Coop, gridando e attirando l’attenzione di un amico di famiglia.

Quest’ultimo si sarebbe anche messo alla caccia del furgone, senza però riuscire a trovarlo. Le ricerche, come anticipato ieri sera da Tpn, sono ora condotte dalle forze dell’ordine.

http://messaggeroveneto.gelocal.it/cronaca/2013/03/09/news/ragazzina-sfugge-agli-aggressori-1.6666707

C’è sempre il solito “furgone bianco”.

Il tentato stupro di Brescia: la testimonianza della vittima

Stanno creando una società caotica

Non smette di piangere. Tra i singhiozzi non riesce a raccontare, nemmeno ad un’amica, i momenti tremendi che ha vissuto.
I familiari che l’hanno vista dopo le botte e la tentata violenza sessuale dicono che è «irriconoscibile». Che ha il viso talmente gonfio per le percosse che pare «sfigurata».
Vorrebbe dimenticare Maria (nome di fantasia) quella sensazione di soffocamento che le provoca ancora ripensare alle mani dell’aggressore sulla pelle e alla voce di quell’immigrato che voleva abusare di lei. Vorrebbe cancellare quell’angoscia provata mentre cercava di sfuggirgli e veniva più volte ripresa e picchiata. «Sono riuscita a salvarmi solo perché ho reagito. Perché ho picchiato pure io», riesce a dire all’amica, per telefono. E aggiunge: «Ho tirato fuori una forza che non sapevo di avere. Sono arrivata a mordergli un dito. Ma sono certa, lo riconoscerei ovunque».
Le colleghe della 46enne – che si alternano su turni d’ingresso e d’uscita in orari considerati «a rischio» come le 6 del mattino, appunto, e le 22 -, evidenziano come nel giro di sei mesi, con quella di ieri, si sia arrivati alla terza aggressione da parte di immigrati subita da una di loro. Quest’estate ad una cinquantenne è stata strappata la catenina d’oro. Pochi giorni dopo un’altra giovane è stata palpeggiata proprio mentre suonava il citofono della struttura, in via Milano. Quello di ieri mattina, all’ingresso carraio della struttura sanitaria (per accedere alla quale è necessario aprire ben tre cancelli diversi) però, è stato decisamente l’episodio più grave.
«Ce lo aspettavamo che prima o poi sarebbe successo qualcosa del genere» aggiungono le colleghe molto preoccupate per l’accaduto e in pena per l’amica. L’ingresso su via Milano ricade invece sotto l’occhio vigile di una telecamera, e soprattutto è molto ben illuminato, a differenza del vicolino che si affaccia su via Villa Glori. E una prima soluzione potrebbe esser quella di far entrare tutti dall’ingresso principale.

http://www.giornaledibrescia.it/in-citta/tentato-stupro-sono-salva-perche-ho-reagito-1.14979

Lo stupro del quale si parla, e’ questo: http://tuttiicriminidegliimmigrati.com/violenza-sessuale-a-brescia-donna-sfugge-a-due-maghrebini/