Tag: chiavi

Latina: 80enne aggredita in casa da banditi dell’Est

nonaprite

Una donna di 80 anni è stata aggredita e rapinata nella serata di ieri all’interno della sua abitazione di via sabotino, alla periferia del borgo. L’anziana ha aperto il portone di casa dopo aver sentito suonare al campanello ma di fronte si è trovata due banditi armati con pistola e coltello che dopo averla aggredita e minacciata hanno rovistato in pochi minuti all’interno dell’abitazione, fuggendo via dopo aver arraffato soldi in contanti e gioielli per un valore importante, circa settemila euro in tutto. Non contenti, hanno preso le chiavi della 600 parcheggiata davanti al cortile e hanno fatto perdere le loro tracce a bordo dell’auto della vittima.

E’ stata la stessa donna a chiamare il 113, una volta riuscita a riprendersi dallo choc. Una volta arrivati sul posto, agli uomini della squadra volante l’anziana signora ha raccontato alcuni particolari ritenuti preziosi per le indagini. I due banditi parlavano italiano ma con spiccato accento dell’est europeo ed erano giovanissimi, quasi certamente intorno alla ventina.

http://www.corrieredilatina.it/news/cronaca/4584/I-banditi-suonano-alla-porta-.html

Todi, gli ruba le chiavi del bar e svaligia tutto: arrestato marocchino – Umbria 24 News


PerugiaToday

Todi, gli ruba le chiavi del bar e svaligia tutto: arrestato marocchino
Umbria 24 News
I carabinieri di Todi hanno arrestato un cittadino marocchino per furto aggravato e continuato, in un bar con sala giochi, a Pantalla. I particolari Il 28enne straniero E.F. E.H., che sino a pochi giorni fa era agli arresti domiciliari a seguito di un
TODI (PG): CARABINIERI ARRESTANO MAROCCHINO PER FURTOAgenParl – Agenzia Parlamentare
Pantalla, arrestato in un lampo: tenta un furto in un bar ma lascia PerugiaToday

tutte le notizie (3) »

Fuggono dopo avere messo sotto donna: “Pensavamo fosse un cane”

Si è presentata di propria volontà alla sede del VII gruppo Appio, in via Macedonia, e ha ammesso tutto davanti ai vigili urbani del gruppo sociale sicurezza urbana, guidato da Maurizio Maggi. Accompagnata dal proprio avvocato, la 25enne romena che sabato sera ha causato il maxiincidente sulla Palmiro Togliatti ha deciso di costituirsi. Nel suo racconto, la ragazza entra nei dettagli. “Ho conosciuto Andrea (il figlio del proprietario dell’Audi TT nera) due settimane fa e lui – assicura la giovane romena ai vigili – mi aveva già fatto guidare la sua auto”. Il 20enne di Sacrofano, innamorato della nuova fiamma, sabato pomeriggio si è lasciato convincere e ha affidato le chiavi della spider di papà alla coetanea residente a Tivoli. “Gli ho lasciato il cane, perché io dovevo prendere due persone a Roma – continua la ricostruzione della 25 enne – una è una mia amica, l’altro un ragazzo conosciuto su Facebook”. Sono le 18.15 e i tre sono sulla Prenestina. Svoltano a destra in via Palmiro Togliatti. “Mi è sembrato di aver investito un animale – afferma la ragazza – le ruote sono andate da sole e sono scoppiati gli airbag. Quando sono scesa ho subito chiesto alla conducente della Smart se fosse tutto ok. Poi abbiamo visto passare una macchina dei carabinieri e siamo scappati”.

A quel punto il cellulare di Andrea comincia a suonare. La ragazza gli spiega quanto accaduto solo pochi minuti prima e il 20enne di Sacrofano decide di coprirla: chiama il 112 e denuncia il furto dell’Audi. Un’invenzione per salvare la ragazza. Se ora il figlio del proprietario dell’Audi rischia la denuncia per simulazione di reato e favoreggiamento, i tre che hanno materialmente causato l’incidente saranno accusati di omissione di soccorso (per la romena al volante scatterà anche l’accusa di fuga e, forse, l’arresto). Finalmente una buona notizia per Giuseppina Argante, la donna ricoverata in codice rosso dopo l’incidente di sabato sera sulla Togliatti. La 46enne è tornata a casa, ma prima che svanisca del tutto il dolore e i lividi si riassorbano dovrà attendere almeno altre due settimane. Ieri, dal suo letto del pronto soccorso del Pertini, su Facebook, si era scagliata contro i pirati che l’hanno quasi uccisa: “Fuggire non serve a nulla – aveva scritto nel pomeriggio sul social network – perché la verità verrà comunque a galla… siete solo dei vigliacchi”.

http://roma.repubblica.it/cronaca/2013/12/10/news/via_togliatti_confessa_il_pirata_convinta_di_aver_urtato_un_cane-73177581/

Forse l’arresto. Cosa deve fare un ‘povero migrante’ per farsi arrestare…mah. Quanto al 20enne…
La calata dei romeni è la calamità più grande per questo paese dal tempo degli ostrogoti.

Furti, sgominata banda di moldavi a Corsico – MilanoToday


MilanoToday

Furti, sgominata banda di moldavi a Corsico
MilanoToday
Giovedì notte i carabinieri hanno individuato e fermato tre cittadini di origine moldava a Corsico. Li hanno fermati mentre erano a bordo di un furgone risultato rubato nel 2012, trovandovi alcune chiavi e grimaldelli e altri attrezzi da lavoro, anch

altro »

Madre e figlie aggredite e picchiate in casa: per 80€

PESCARA – Tre donne, cioè madre e due figlie, sono state rapinate in casa, ieri sera, a Montesilvano (Pescara), da due stranieri con il volto coperto da passamontagna e con tute scure addosso, uno dei quali armato con pistola.

Il bottino è stato piuttosto magro, per la coppia di malviventi, cioè 80 euro presi da una borsa, ma le tre donne se la sono vista brutta, come hanno riferito successivamente ai carabinieri che si stanno occupando delle indagini, coordinati dal capitano Enzo Marinelli.

Le ricerche dei rapinatori in fuga non hanno avuto esito positivo.

I due malviventi si sono presentati in via Torrente Piomba verso le 22.30, quando una prima donna, 31 anni, stava rientrando a casa, dopo aver lavorato nella tabaccheria di famiglia.

Mentre era sul portoncino della villetta a schiera i rapinatori l’hanno minacciata alle spalle e l’hanno fatta entrare in casa dove c’erano la sorella di 22 anni e la madre di 63.

I malviventi hanno immobilizzato le tre utilizzando fascette da elettricista e la madre è stata anche messa a tacere con del nastro adesivo, che le hanno applicato sulla bocca.

Le sorelle sono state condotte al piano superiore dell’abitazione, in camera da letto. I banditi hanno chiesto che venisse aperta la cassaforte ma le vittime hanno spiegato che non sarebbe stato possibile, considerato che le chiavi della cassetta sono state rubate durante un furto avvenuto in passato.

I malviventi hanno provato a insistere usando le maniere forti e hanno schiaffeggiato le giovani donne, colpendo la giovane in testa con il calcio della pistola e spruzzando dello spray al peperoncino sul volto della più grande.

Mentre la madre della due era sola al piano sottostante è riuscita a liberarsi, ha raggiunto il balcone e ha cominciato a urlare chiedendo aiuto.

A quel punto i due, in difficoltà, sono fuggiti dopo aver prelevato 80 euro da una borsa. Nella corsa hanno perso il caricatore della pistola, lungo la strada, recuperato dai carabinieri che parlano di un’arma a salve.

Le vittime hanno lanciato l’allarme al 112 e le più giovani sono state medicate in ospedale.

Indagini in corso da parte dei militari dell’Arma per rintracciare la coppia, che sarebbe composta da abruzzesi.

Roma: proprietario assente, immigrato occupa casa

Roma, 21 apr. – (Adnkronos) – Ieri sera i vigili del fuoco di Roma sono intervenuti in uno stabile di via Montefiascone, in zona Flaminio, per una grave perdita d’acqua da un appartamento. Giunti sul posto, dopo aver provveduto a chiudere i rubinetti centrali dell’acqua, hanno avuto difficolta’ a entrare nell’immobile, da dove proveniva la perdita, occupato abusivamente da uno straniero, e hanno avvisato la Polizia.

Quando gli agenti delle Reparto Volanti della Questura sono giunti sul posto, sono riusciti a rintracciare lo straniero che pero’ ha ostacolato le operazioni rifiutandosi di aprire l’appartamento. In evidente stato di ebbrezza, mentre gli agenti cercavano di convincerlo di farli accedere all’interno, si e’ scagliato contro uno degli operanti causandogli anche delle lesioni. Alla fine l’uomo, un cittadino rumeno di 48 anni, e’ stato arrestato. Poco piu’ tardi, l’arrivo di un parente del proprietario dell’immobile, in possesso delle chiavi dell’appartamento, ha consentito l’accesso ai vigili del fuoco.

http://www.liberoquotidiano.it/news/cronaca/1228447/Roma–occupa-appartamento-e-non-apre-a-polizia–arrestato.html

Stuprata a Roma da tre Zingari

ROMA – Una giovane donna romana di 38 anni è stata violentata e rapinata all’interno del suo appartamento, mentre i suoi figli dormivano. La polizia ha arrestato due degli aggressori – nomadi – e denunciato un minore straniero.
L’episodio è accaduto il 3 marzo scorso, intorno alle due del mattino. La donna stava tornando dal ristorante in zona Montesacro dove lavora come cameriera, ma prima di rincasare si era fermata in un bar di viale Tirreno. Giunta sotto casa si è trovata di fronte i tre, che dopo averla già importunata in strada l’hanno bloccata e si sono impossessati delle chiavi entrando nell’appartamento.
La vittima è stata violentata dai due aggressori – due gemelli – mentre un altro portava via dalla casa oggetti di valore. Ma quando si è accorto che in una delle stanze c’erano due bambini che dormivano, in compagnia della madre della vittima, i tre sono scappati.
Dopo una settimana dalla violenza, i tre aggressori sono poi tornati per la seconda volta sotto casa della vittima, per intimidirla. Solo l’arrivo di una Volante della polizia ha evitato una seconda aggressione alla donna. In manette sono finiti due nomadi “romani” e un minorenne straniero è invece stato solo denunciato. Tutti e tre gli aggressori sono di etnia rom.

http://voxnews.info/2013/03/20/stuprata-a-roma-da-tre-rom/

Ovviamente, nelle statistiche risulterà come reato commesso da due “italiani” e un immigrato.

Trio di immigrati ne combina di tutti i colori

Viale Pietramellara: fermati ladri di auto, uno di loro ferisce un carabiniere

Il titolare di un garage in viale Pietramellara ha telefonato al 112 lunedì notte per denunciare il furto di un’Audi Q5 parcheggiata al piano interrato. Secondo la testimonianza, una persona che, dopo essersi impossessata delle chiavi del fuoristrada, era salita a bordo forzando l’uscita.

IL FERMO E IL RAPTUS. All’1:30 circa, la pattuglia del Pronto Intervento dei Carabinieri ha intercettato e fermato l’Audi Q5, nei pressi di Porta Mascarella. Quattro gli occupanti del mezzo: un 20enne di Arezzo, alla guida, un 31enne rumeno, entrambi con precedenti di polizia, un 24enne argentino e un 48enne cubano incensurati. Durante gli accertamenti in caserma, il rumeno, preso da un raptus di follia, ha aggredito un Carabiniere facendolo cadere per terra e procurandogli lesioni al braccio, in seguito medicate al Pronto Soccorso dell’Ospedale Maggiore.
Tutti denunciati per ricettazione. Il 20enne, gravato anche da un divieto di dimora nella regione Emilia Romagna, è stato denunciato per guida senza patente, perché mai conseguita, il rumeno dovrà rispondere anche di violenza, minaccia, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale. L’argentino, invece, è stato denunciato per essere entrato illegalmente in Italia.

Potrebbe interessarti:http://www.bolognatoday.it/cronaca/garage-via-pietramellara-furto-auto-carabiniere-ferito.html

Massacro Capello: è stato un Romeno

Svolta nell’omicidio di Michael Capello, il giovane accoltellato lo scorso 11 dicembre nel suo appartamento di Caselle Torinese. In serata i carabinieri hanno fermato Ciprian Prihoanca, romeno di 24 anni, arrestato pochi giorni dopo il delitto per il possesso di 80 grammi di droga. Ancora non chiarito il movente del delitto. La vittima colpita con 55 coltellate.
Le manette sono scattate dopo il lungo interrogatorio in procura nel corso del quale è stato sentito anche l’ex convivente romeno della vittima. Quest’ultimo, indagato quale atto dovuto per consentire agli investigatori di svolgere gli accertamenti del caso, sarebbe estraneo al delitto. Prihoanca, già sottoposto all’obbligo di firma per reati contro il patrimonio e per spaccio di stupefacenti, era noto a Caselle, dove è avvenuto il delitto, per il suo carattere violento.

Alcuni degli amici della vittima, carrozziere che aveva 22 anni, lo avevano indicato tra i principali sospettati. Ora è accusato di avergli inferto 55 coltellate, le prime delle quali alla nuca, probabilmente dopo averlo sorpreso nel sonno, tra l’1 e le 4 della notte dell’11 dicembre.

La mattina successiva, la sorella della vittima, lo ha trovato in casa. La porta era chiusa dall’interno e non c’era alcun segno di effrazione, segno che l’assassino era conosciuto dalla vittima oppure che era in possesso delle chiavi.

Le indagini si erano concentrate fin da subito sull’ex convivente, un panettiere, e sull’amico comune, Prihoanca, che proprio nel corso dei controlli per l’omicidio era stato sorpreso con la droga e per questo arrestato. Entrambi erano stati indagati quale atto dovuto. Prihoanca si è sempre difeso sostenendo che la notte dell’omicidio si trovava in casa col padre.

http://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/piemonte/articoli/1076185/caselle-torinese-risolto-il-caso-del-22enne-massacrato-in-casa-arrestato-un-romeno.shtml

Il bilancio della polizia, il questore Zonno: "Ancora maggior impegno … – gonews

Il bilancio della polizia, il questore Zonno: "Ancora maggior impegno
gonews
Gli arrestati avevano affinato la cosiddetta tecnica del “lockpicking” che consiste nell'aprire senza alcuna effrazione le porte blindate delle abitazioni con serratura a doppia mappa, utilizzando chiavi alterate e grimaldelli. L' attività

altro »