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Mazze e bastoni, scontri etnici in stazione tra immigrati: panico tra i pendolari

Saronno – Attimi di paura nella serata di martedì 18 inpiazza Cadorna, di fronte alla stazione Saronno centro: gli ultimi pendolari della giornata e alcuni dei residenti hanno assistito a un’improvvisa rissa scoppiata tra un gruppo di sette – otto immigrati, che avrebbero d’un tratto iniziato a rincorrersi, anche brandendo mazze e bastoni. “Erano circa le 23.15, io avevo appuntamento nella zona della stazione con un amico – racconta un testimone dell’accaduto – In quel momento non c’era molta gente quando, improvvisamente, abbiamo visto spuntare dalla zona vicina al sottopassaggio di via Primo Maggio un gruppo di stranieri che si inseguivano tra di loro. L’inseguimento è proseguito verso piazza San Francesco e corso Italia, ma a quel punto abbiamo deciso di togliere le tende per evitare di andarci di mezzo”. “Sarebbe necessario – aggiunge un altro testimone – contare su una maggior presenza delle forze dell’ordine, almeno nelle ore serali e notturne”. Risse, pestaggi e rapine sono purtroppo all’ordine del giorno in zona stazione. 

Bologna: prova di ‘banlieus”, bande di ‘nuovi italiani’ mettono a ferro e fuoco quartiere

Bologna – ARMATI di catene e bastoni hanno danneggiato tre auto, un cassonetto della spazzatura e lanciato in aria alcune sedie di plastica fuori da un bar. Poi hanno pestato due cittadini intervenuti per fermarli. La violenza torna a manifestarsi fra i giovani immigrati: questa volta il teatro non sono i Giardini Margherita, ma la zona attorno alla Lunetta Gamberini. Protagonista una decina di ragazzini tra i 14 e i 17 anni, ecuadoriani, che ha messo a ferro e fuoco il quartiere.

TUTTO inizia intorno alle 21 di ieri sera. Il gruppo di giovani, tutti a volto scoperto, in maglietta bianca e pantaloncini, in preda ai fumi dell’alcol, in largo Lercaro si avvicina a un’auto e infrange i fari anteriori. Poi si sposta in via Cavazza, vicino al civico 2, dove prende di mira un’altra vettura. A questo punto i giovanissimi si dirigono verso un bar in via Romagnoli, il ‘Qui ci torno’: il pubblico esercizio stava chiudendo proprio in quegli istanti e i ragazzini ben pensano di lanciare le sedie esterne. Poi, una volta all’interno del bar, cercano di tirare una sedia alla madre del titolare, che si trova dietro al bancone.

La donna fortunatamente non viene colpita: «E’ successo tutto in pochissimi attimi, sentivamo le urla avvicinarsi sempre più forti, poi quei ragazzi sono entrati ed è stato il caos — dice il barista —. Non li avevo mai visti, un fatto del genere non era mai accaduto. Forse sono ragazzi che frequentano la Lunetta Gamberini».

NON PAGHI, i componenti del gruppo si dirigono in via dei Lamponi dove si accaniscono su una Smart bianca. I bastoni e le catene vengono usati per infrangere i vetri e l’auto è quasi distrutta. E’ in questo momento che un gruppo di cittadini, esasperati dalla scorribanda notturna, esce da un condominio e cerca di fermare gli ecuadoriani scatenati. Residenti e vandali si affrontano e sono i secondi ad avere la meglio: due dei tre cittadini intervenuti con maggiore veemenza vengono soccorsi dal 118 e portati al policlinico Sant’Orsola-Malpighi in osservazioni. Uno dei due ha riportato una ferita lacero-contusa al capo. Non sono però in condizioni gravi. Sul posto intervengono le volanti, che hanno ricevuto svariate chiamate dai residenti della zona, impauriti dalle violente e insensate azioni del gruppetto di ragazzini terribili. I giovani, però, si sono già dati alla fuga.

Roma, scontri etnici: immigrati contro italiani con bastoni e mazze ferrate

Roma 22 agosto 2013 – Una mega rissa in strada con bastoni e mazze di ferro. E’ quanto accaduto la scorsa notta in piazza Indipendenza, in pieno centro a Zagarolo. Protagonisti della zuffa un gruppo di stranieri di origine albanese e alcuni giovani del posto, tra cui numerosi minori. Complici i fumi dell’alcol i due gruppetti si sono prima insultati, davanti a decine di persone, sono poi passati alle vie di fatto colpendosi ripetutamente con calci e pugni.

Durante la mega rissa sono spuntati fuori bottiglie, bastoni e mazze ferrate. Grazie al pronto intervento di alcune pattuglie dei carabinieri, chiamati dai passanti, giunte da Zagarolo e dal nucleo radiomobile di Palestrina si è evitato il peggio. All’arrivo dei militari il fuggi-fuggi è stato immediato, sono stati comunque individuati alcuni dei partecipanti e arrestati due cittadini albanesi per il reato di rissa e lesioni aggravate.

Sequestrati anche numerosi oggetti atti ad offendere, come una lunga mazza ferrata usata per colpire, bottiglie rotte e grossi sassi. Diversi i feriti e i contusi, medicati sul posto e in ospedale, tra questi anche i due albanesi fermati, di 21 e 24 anni. Un giovane di 16 anni del posto è dovuto ricorrere al pronto soccorso di Palestrina per essere medicato per la gravi ferite riportate alla testa nella rissa.

 

Venezia: guerra tra clan zingari, arresti nella comunità sinti

VENEZIA 02 luglio 2013 – Blitz di carabinieri e polizia a Udine nel’inchiesta sulla faida fra famiglie nomadi del villaggio di Favaro Veneto (Venezia). I militari assieme ad agenti della questura lagunare hanno arrestato a Udine, nelle prime ore di oggi, alcuni italiani di etnia sinti (nota per i giornalisti: italiani di etnia sinti non esistono, al massimo esistono degli zingari sinti con cittadinanza italiana, purtroppo) per lesioni aggravate, danneggiamento e violenza privata. L’indagine era iniziata nel novembre 2012, dopo che erano stati sparati a scopo intimidatorio decine di colpi di pistola nei pressi del villaggio sinti.

Secondo quanto accertato dagli investigatori un’auto di grossa cilindrata con a bordo gli attentatori, non ancora identificati, si è avvicinata al villaggio: dai finestrini sono stati esplosi in aria 27 colpi d’arma da fuoco a scopo evidentemente intimidatorio. Due giorni dopo alcuni abitanti dello stesso villaggio hanno organizzato una spedizione punitiva in risposta a quell’atto. In particolare, alcuni nomadi sono andati a Dese (Venezia), prendendo di mira un’abitazione i cui occupanti sono stati tutti malmenati con violenza. Poi, lo scorso febbraio, a Marcon, è stata aggredita con ferocia una donna, moglie di uno degli appartenenti ad una delle famiglie coinvolte nella faida. La vittima, bloccata sull’auto, è stata percossa con bastoni, dopo che gli aggressori avevano danneggiato la vettura. Sull’episodio hanno svolto le indagini i carabinieri di Favaro Veneto che sono riusciti a ricostruire gli eventi e individuare gli aggressori. Nel blitz di stamane sono stati impegnate decine di carabinieri e di agenti nell’esecuzione degli arresti e delle perquisizioni svolte anche con l’ausilio di unità cinofile.

http://www.ilgazzettino.it/nordest/venezia/faida_fra_famiglie_nomadi_di_favaro_due_degli_aggressori_arrestati_a_udine/notizie/299311.shtml

Aggredito da Cingalesi con bastoni e catene

Una vera e propria spedizione punitiva. Questo pomeriggio in via Manzoni, un gruppo di srilankesi ha aggredito un connazionale con catene, bastoni, spranghe e mattoni procurandogli gravi ferite. Il giovane mal capitato è stato trasportato d’urgenza all’ospedale Piemonte. Sull’episodio indaga la Polizia che nelle ore seguenti all’accaduto ha già fermato alcuni dei protagonisti. Secondo le ricostruzioni sembra che l’aggressione del “branco” sia scaturita da una lite che l’extracomunitario ha avuto stamani con due connazionali nei pressi della palestra Juvara.

http://www.strettoweb.com/2013/05/messina-gruppo-di-extracomunitari-aggredisce-connazionale-forse-un-regolamento-di-conti/73954/

Rissa a colpi di bastone tra immigrati

Rissa a colpi di bastone per una ragazza
Corriere della Sera
Si sono scontrati a colpi di bastoni, probabilmente a causa di una ragazza: all'alba del 1° maggio la polizia di Milano ha arrestato cinque extracomunitari, tre peruviani e due ecuadoriani, tutti di età compresa tra i 21 e i 34 anni, mentre un sesto

Mantova: ragazzi pestati a sangue da decine di immigrati con mazze e catene

Si cominciano a delineare i contorni della rissa nella notte tra sabato e domenica scorsi nel piazzale di Boccabusa. Non è stata una rissa tra due gruppi, come si è pensato in un primo tempo, ma un agguato in piena regola, con bastoni e catene, da parte di una ventina di persone nei confronti di quattro giovani. I testimoni riferiscono che il gruppo di aggressori era composto interamente da immigrati.

MANTOVA, 11/04/2013 – Sono stati aggrediti a sprangate, a colpi di bastone e di catena, a bottigliate. Insomma, è stato un pestaggio programmato, messo a segno con strumenti tutt’altro che occasionali, quello avvenuto la notte di sabato nel piazzale di Boccabusa. Un’aggressione da parte di un gruppo organizzato di attaccabrighe, o di bulli se si preferisce. Una ventina di ragazzi che hanno scatenato la loro furia insensata su quattro giovani tra i venti e i venticinque anni che uscivano dalla discoteca. C’è una testimone, una ragazza che, senza poter intervenire, ha assistito agghiacciata alla scena, al termine della quale i quattro giovani aggrediti sono finiti all’ospedale, uno di loro con il naso e uno zigomo fratturati. Qualcuno degli aggressori è stato rintracciato dai carabinieri? Non se ne sa più nulla.

L’aggressione è avvenuta poco prima delle quattro del mattino tra piazzale della Favorita e l’ingresso del ristorante-discoteca Il Gusto. A quanto pare tra un paio dei ragazzi assaliti e alcuni dei giovani teppisti c’erano state delle frizioni all’interno del locale. Un episodio banale, che sembrava finito, anche se da parte del gruppo più numeroso era partita una minaccia.

«All’uscita della discoteca i quattro ragazzi hanno fatto per andare alla loro auto – racconta la testimone, una ragazza – non ci sono arrivati: li stavano aspettando, erano in venti, forse venticinque, tutti giovanissimi, sotto i vent’anni. Erano armati di bottiglie di vetro, di cinture di cuoio, di grosse catene. Hanno cominciato a sferrare colpi, hanno martoriato quei poveri ragazzi su tutto il corpo, colpendoli soprattutto sulla testa e sulla faccia».

Non c’è dubbio, è stato un agguato. Due dei ragazzi aggrediti sono riusciti a rifugiarsi nella discoteca, gli altri due invece no. «Uno è stato rovesciato sul cofano di un’auto e colpito ferocemente finché la sua faccia non è diventata una maschera di sangue – continua il racconto della testimone – è stata una scena terribile, di una ferocia inaudita, ho pensato che i quattro ragazzi stessero per essere ammazzati». Stando al racconto della testimone gli aggressori, fuggiti dopo il pestaggio, sarebbero tutti stranieri.

http://gazzettadimantova.gelocal.it/cronaca/2013/04/11/news/boccabusa-non-un-rissa-a-spintoni-ma-un-agguato-con-bastoni-e-catene-1.6864577

Rissa tra immigrati ai giardinetti, rompono rami per farne bastoni – Corriere della Sera

Rissa tra immigrati ai giardinetti, rompono rami per farne bastoni
Corriere della Sera
«C…o guardi?». Una frase di troppo, detta in italiano, tra due stranieri, uno centroamericano e l'altro nordafricano, ha scatenato una mega rissa che ha danneggiato i giardinetti all'incrocio tra via Cardinal Ferrari e via fratelli Bandiera a Sesto

Cose turche: violenta rissa a coltellate

Una lite furibonda con tanto di estrazione di coltelli e fendenti menati come a un duello rusticano, e tutto per un parcheggio.

Quattro cittadini di nazionalità turca dovranno comparire il prossimo due maggio davanti al giudice del tribunale di Imperia Domenico Varalli accusati di lesioni gravi e favoreggiamento per aver depistato le indagini fornendosi reciprocamente falsi alibi. Il fatto era accaduto sei anni fa all’uscita del ristorante Anatolia a Imperia.

La macchina delle vittime, tre connazionali dei quattro imputati, era stata circondata e presa a calci, costringendo gli occupanti a scendere dall’abitacolo. Gli assalitori si erano scatenati contro conducente e passeggeri usando cacciaviti, bastoni e persino una pala da muratore. Una vera e propria spedizione punitiva originata, pare, da una precedente lite per questioni di parcheggi. I quattro erano poi stati individuati dalle indagini della polizia giudiziaria ma avevano cercato di difendersi fornendo falsi alibi. Avevano raccontato che, al momento dell’aggressione erano in un locale notturno a Sanremo. Cosa che è risultata del tutto inventata. Gli imputati, Mustafà Mert, Tamer Elyldirim, Murat Ciltas e Murat Elyldirim, di età compresa tra i 28 e i 40 anni, sono assistiti dagli avvocati Giovanni Di Meo e Monica Vercesi.

http://edizioni.lastampa.it/imperia-sanremo/articolo/lstp/30312/

Bologna: maxi rissa a bastonate tra immigrati regolari

Maxi rissa con bastoni in piazza Caduti di San Ruffillo

Bologna, 9 ottobre 2012 – Dodici pachistani sono stati denunciati dalla polizia dopo una rissa in strada nelle vicinanze di piazza Caduti di San Ruffillo, dove sono stati trovati anche due bastoni, utilizzati per picchiarsi. La segnalazione era arrivata verso le 22 da parte dei residenti. All’arrivo di più volanti, c’erano otto persone, alcune con escoriazioni al volto. Altri quattro che, secondo quanto è stato ricostruito, erano gli avversari degli otto, si erano nascosti nell’androne di un vicino edificio. Tutti e 12 sono stati denunciati per rissa aggravata: il piu’ vecchio del gruppo ha 46 anni, il più giovane 17. Due hanno precedenti di polizia e tutti sono regolari in Italia. E’ intervenuto anche il 118, che ha medicato sul posto alcuni dei feriti.