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Padova: spacciatore arrestato per la terza volta, lo libereranno ancora?

Blitz antidroga della Squadra mobile Spacciatore arrestato tre volte
Mattino Padova
In via Da Bassano hanno incastrato Chukwuebuka Orji Abel, nigeriano di 24 anni, già arrestato il 7 febbraio e anche il 21 febbraio ma ancora libero di spacciare in città. Venerdì verso le 23 gli agenti in borghese della Mobile l'hanno visto arrivare in

Marocchino armato di coltello rincorre passanti alla stazione gridando frasi sconnesse


Il Cittadino di Monza e Brianza
Urla insensate e arma in mano La paura di un nuovo Kabobo
Il Cittadino di Monza e Brianza
Cesano Maderno –  In strada, armato di coltello, minacciava i passanti, urlando frasi incomprensibili. Ha seminato così il panico il marocchino fermato domenica dai carabinieri a Cesano Maderno. El Kaoutari Hakim, 28 anni, in Italia senza fissa dimora, si aggirava ieri intorno alle 8 del mattino nei pressi della stazione ferroviaria, in un evidente stato psichico alterato, brandendo un grosso coltello. Subito il pensiero dei passanti, spaventati, è andato a Adam Kabobo, il ghanese che lo scorso maggio ha ucciso a picconate tre persone a Niguarda, mentre camminava armato, fuori di sé, per la strada. Qualcuno ha avvisato i carabinieri, che sono corsi sul posto. I militari della tenenza locale non appena hanno rintracciato l’uomo, gli hanno intimato di lasciar cadere il coltello. Ma lui si è diretto con fare minaccioso verso le forze dell’ordine. Ha colpito più volte l’auto della pattuglia con diversi fendenti sul cofano, sul parafango e sulla portiera anteriore lato destro. Poi ha tentato di aggredire un carabiniere, brandendo il coltello e cercando di colpirlo. L’appuntato, a quel punto ha esploso un colpo di pistola, ferendo il marocchino alla caviglia destra. Caduto a terra, l’immigrato ha continuato a urlare frasi incomprensibili e ha lanciato l’arma bianca in strada, per fortuna non colpendo nessuno. E’ stato quindi arrestato per resistenza, minaccia grave e danneggiamento autovettura. Medicato e trasportato all’ospedale San Gerardo di Monza, è stato ricoverato per una frattura scomposta alla caviglia destra ed è stato sottoposto ad un lungo intervento chirurgico. L’uomo, che ha solo un piccolo precedente per guida in stato d’ebbrezza, era già stato notato nei giorni scorsi mentre correva per le strade di Cesano, senza arma. Ieri invece aveva in mano il grosso coltello che affilava sull’asfalto e poi puntava verso i passanti. Per fortuna, grazie all’intervento dei carabinieri, non ci sono state vittime.

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“Sono immigrato, non puoi lasciarmi”: cileno devasta una strada per ripicca

Un brutto inizio dell’anno per un 36enne che dopo i festeggiamenti è stato lasciato dalla propria fidanzata e si è vendicato distruggendo diverse centraline. Denunciato.

Perugia 02 gennaio 2014 – Ieri mattina – primo gennaio – le Volanti hanno denunciato R. V. J. M. un cileno trentaseienne, per danneggiamento aggravato. Verso le 7.30 del mattino infatti, una chiamata da parte di una residente di via Manna, in zona San Sisto, ha segnalato al 113 la presenza di un uomo che stava litigando animatamente con una donna (risultata essere poi la sua fidanzata) e dopo che questa era andata via ha iniziato a colpire ripetutamente una cabina dell’Enel. Sul posto gli agenti hanno subito individuato l’uomo segnalato, identificato poi per R. V. J. M., cileno del 1977 domiciliato a Perugia e senza precedenti, dopo l’alterco con la compagna, aveva sfogato la rabbia contro due quadri elettrici dell’ENEL, che erano stati divelti, e contro una cassetta portaidranti a cui aveva spaccato la protezione frontale in plexiglass. Allertati i tecnici ENEL per le riparazioni del caso e tranquillizzato l’uomo, che mostrava anche evidenti segni dell’abuso di sostanze alcoliche e che aveva passato la notte di capodanno fuori a festeggiare, gli agenti lo hanno condotto in Questura per la denuncia per danneggiamento aggravato.

http://www.perugiatoday.it/cronaca/via-manna-denunciato-danneggiamenti-contatori.html

 

Allarme rapine di Natale: ma se ti difendi ti arrestano

E’ allarme per le rapine di Natale, in tutte le gradi città, ma non solo. L’altro giorno a Roma undici colpi due ore. L’assalto della cosiddetta piccola criminalità e’ a tutto campo: gioiellerie, farmacie, supermarket. Ma anche singoli passanti, rapinati per strada di rolex e portafoglio. I pericoli maggiori si corrono nella fascia oraria tra le 18 e le 21. Il momento del ritorno a casa. Ma i ladri non hanno più’ orari, non solo di notte, anche di primo mattino. E sono sempre più violenti, non come una volta quando il ladro era sempre disarmato, perché il suo mestiere era quello di ladro e non di violento rapinatore. Molte le tragedie. Nel giro di pochi giorni una anziana, massacrata al Circeo per pochi euro ed un altra a Biella, da tre giovinastri. I delinquenti più violenti sono normalmente dei paesi dell’est ed in particolare romeni. I ladri georgiani. Non si tratta di razzismo, ma bisogna pure capire la reazione della gente comune, come ad esempio, quando a Milano e’ stata ridotta la pena a 9 anni, ed al massimo uscirà tra tre anni, al giovane e minorenne rom, “per il disagio sociale in cui aveva vissuto”. E poi che succede se qualcuno, pur sbagliando, si difende, finisce subito in cella. E si parla di Far West. Cosi’ e’ successo al giovane meccanico di Serle, in provincia di Brescia, che esasperato, ha preso il suo fucile da caccia ed ha sparato un giovane albanese, che di scorribande ne aveva gia’ fatte parecchie. Mirko Franzoni di 26 anni si trova in galera. Mentre non molto lontano ad Albiasenego, vicino a Padova, un rapinatore sparava a bruciapelo ad un ragazzo di 22 anni, Andrea Furlan, gravissimo. E si salverà non sarà’ più’ lui. Il padre, affranto, al Tg! ha commentato, tanto anche se lo prendono “tra sei mesi sarà fuori”. Le forze dell’ordine sono encomiabili, fanno quello che possono, ma non possono riuscire a contrastare un simile aumento della criminalità. Con una magistratura che non aiuta, con depenalizzazioni ed attenuanti. Poi ci si mette chi vuole tirare fuori i delinquenti con indulti o amnistie. Magari il governo dovrebbe pensare a costruire più carceri. Ci sono anche opere che possono essere realizzate rapidamente. Perché se in una baracca ci sono ancora molti dimenticati terremotati o alluvionati, ci può finire anche qualche delinquente.

– See more at: http://www.in20righe.it/cronaca/3226-allarme-rapine-per-natale-ma-e-peggio-se-sorprendi-il-ladro.html#sthash.HB0pnH60.dpuf

Milano: immigrati pestano e rapinano italiano

Milano 13 settembre 2013 – Circondato da un ‘branco’ di balordi è stato aggredito e rapinato. E’ la disavventura capitata ad un signore italiano di 45 anni in piazza Luigi di Savoia, accanto alla Stazione Centrale, alle 6 e 30 del mattino di giovedì. L’uomo, terrorizzato per l’accaduto, ha chiamato la polizia alcuni minuti dopo i fatti. Secondo il racconto della vittima, un gruppo numeroso di stranieri lo avrebbe circondato e aggredito con pugni e spintoni. Durante la colluttazione la vittima ricorda di aver perso i sensi. Al suo risveglio in tasca non aveva più il portafoglio con 150 euro e i documenti e, ovviamente, intorno non c’era più nessuno. Non è la prima volta che succedono episodi del genere intorno alla Stazione Centrale.

http://www.milanotoday.it/cronaca/rapina-piazza-luigi-savoia.html

 

Invasione: altri 500 sbarcano in forze, vivranno al Quirinale?

Nuova ondata di sbarchi sulle coste della Sicilia. Oltre 90 invasori sono stati soccorsi verso l’una di questa notte da una motovedetta della checche costiere 50 miglia a largo di Pozzallo, nel Canale di Sicilia. Si tratta di sedicenti ‘profughi’ di origine eritrea, somala e maliana. Si trovavano a bordo di un gommone.  
 
Un altro atto di collaborazione con gli scafisti è avvenuto 40 miglia a sud di Lampedusa. La nave Bettica della marina militare ha intercettato un barcone di legno che trasportava 195 clandestini, fra le quali una donna – e allora? -, si presume di nazionalità subsahariana. Di queste ben 17 avevano bisogno di cure mediche – a spese nostre – quindi sono state fatte salire a bordo di una motovedetta classe 300 della Guardia costiera e sono arrivate a Lampedusa verso le 3 del mattino. Gli altri 178 migranti si trovano sulla nave militare e approderanno probabilmente nel porto di Augusta in tarda mattinata. 
 
Intanto la squadra mobile di Reggio Calabria e i baschi verdi hanno sottoposto a fermo due uomini turchi, uno di 32 anni e l’altro di 45, per il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. I due sono ritenuti fra i responsabili dello sbarco di 160 invasori sulle coste calabresi. Le indagini hanno consentito di appurare che i fermati, conducendo dalle coste della Turchia verso il territorio dello stato italiano un motoveliero di circa 25 metri blu, con 2 alberi, privo di bandiera e denominazione, hanno compiuto atti diretti a procurare l’ingresso illegale nel territorio dello Stato Italiano di 154 extracomunitari di origine afghana, siriana e iraniana. L’imbarcazione è stata sottoposta a sequestro e momentaneamente ormeggiata presso la banchina di Levante del porto di Reggio Calabria a disposizione dell’autorità giudiziaria competente. Dall’attività investigativa è emerso che il motoveliero sarebbe partito da una imprecisata costa della Turchia, circa una settimana prima dell’arrivo nel territorio nazionale, e che ogni singolo clandestino avrebbe corrisposto per il viaggio una somma di 2.500 euro per i minori e 5.500 euro per gli adulti. Le indagini sono coordinate dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria. 

http://www.lastampa.it/2013/08/17/italia/cronache/nuovi-sbarchi-sulle-coste-della-sicilia-xwlyov3moRmLKhREp0An3H/pagina.html

Gli scafisti da arrestare sono a Roma. Si chiamano Letta, Alfano e Napolitano.

‘Migranti’ scatenati a Grosseto: tentano sfondare vetrina

GROSSETO – È stata la sinergia tra cittadini e carabinieri a impedire che i ladri mettessero a segno un nuovo furto in città. Ad essere preso di mira dai malviventi, il bar Parioli, all’inizio di via Telamonio. Nella notte tra martedi e mercoledi, infatti due ladri hanno tentato di sfondare la vetrina della porta d’entrata del locale. Senonché un vicino che abita proprio sopra il bar li ha sentiti e ha chiamato i carabinieri.

Immediata è partita la caccia all’uomo, quando verso le 5 di mattina i due giovani, di 21 e 18 anni, sono stati fermati dai carabinieri del Norm avevano con sé anche gli oggetti di un secondo colpo andato però a buon fine. I due di origine turca il primo e peruviano il secondo, dopo il colpo andato a vuoto erano passati in via Ansedonia, una delle traverse di via Sauro, in zona San Giuseppe, e avevano infranto il vetro di un’auto parcheggiata, rubando una borsa che era stata lasciata nella vettura.

I due, conosciuti dalle forze dell’ordine, quando sono stati visti in giro alle 5 del mattino, hanno subito insospettito i carabinieri che hanno proceduto ad un controllo trovandoli in possesso della refurtiva. Arrestati è tutt’ora in corso l’udienza per direttissima di fronte al giudice del tribunale di Grosseto.

http://www.ilgiunco.net/2013/07/11/doppio-furto-nella-notte-sfondano-la-vetrina-di-un-bar-e-il-lunotto-di-unauto/#.Ud5vJJQTehY.facebook

Minaccia e picchia imprenditore edile: arrestato 47enne albanese


Il Mattino
Minaccia e picchia imprenditore edile: arrestato 47enne
Caserta News
I Carabinieri della locale stazione, hanno rintracciato ed arrestato in flagranza per minaccia e tentata estorsione il pregiudicato albanese Xheka Agron, cl. 66, residente in Gricignano di Aversa. L’uomo minacciava quotidianamente il titolare di una
Minaccia imprenditore: arrestato 47enne albanesePUPIA
minaccia di morte imprenditore per estorcergli denaro: presoIl Mattino
Carinaro. Estorsioni a imprenditore edile, arrestato 47enneInterno18
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Stuprata, massacrata di botte e presa a morsi da congolese

Ha composto il numero del 112 e con le poche forze che le erano rimaste ha chiesto aiuto. Poche parole, quelle che la ventenne studentessa è riuscita a pronunciare. Appena il fiato per dare l’indirizzo e il numero civico ai medici del pronto soccorso. All’arrivo dei carabinieri e dell’ambulanza la ragazza è stata portata in ospedale e ha raccontato una tremenda notte di violenze subite.

Il racconto dell’incubo. La ragazza originaria dell’hinterland perugino, studentessa universitaria, ha spiegato di aver da poco tempo instaurato una relazione sentimentale con il giovane extracomunitario. La travagliata storia si è conclusa in maniera tragica nella nottata tra sabato e domenica quando, intorno alle 5 del mattino, K. K. C., di anni 22 e originario del Congo, dopo essersi fatto accompagnare a casa dalla stessa vittima, avrebbe preteso dalla giovane un rapporto sessuale. Al rifiuto la ragazza è stata brutalmente violentata e picchiata subendo ferite su più parti del corpo che l’hanno costretta ad essere ricoverata presso l’ospedale del capoluogo con una prognosi medica di trenta giorni.

Futuro ministro?

Futuro ministro?

I carabinieri lo hanno trovato in camera che dormiva. Lui ha negato. I militari, rintracciato il luogo da dove era partita la richiesta d’aiuto, sono intervenuti rapidamente ed entrati nell’appartamento, proteggendo da subito la vittima, hanno identificato il ragazzo che in quel momento era tranquillamente nel letto della sua camera facendo finta di dormire. L’uomo ha negato ogni addebito riferendo che la nottata l’aveva trascorsa in una  discoteca di Ponte San Giovanni per poi rientrare a casa con la  fidanzata non ricordando l’orario e le circostanze successive al ritorno a casa. All’interno della camera da letto i militari  hanno però trovato degli indumenti sporchi di sangue e riscontrato tracce ematiche anche su uno dei due cuscini e sul lenzuolo.

L’arresto in flagranza. Vagliate le sommarie e confuse risposte su come fossero andati i fatti e dopo aver ascoltato la ragazza e verbalizzato la sua denuncia, i militari hanno tratto in arresto in flagranza di reato il giovane congolese per violenza sessuale e lesioni personali. Lo stesso, con piccoli precedenti per furto e lesioni e senza una occupazione stabile, è stato portato nel carcere di Capanne a disposizione del magistrato di turno che ha diretto personalmente i militari durante tutte le fasi dell’arresto.

http://tuttoggi.info/articolo/54966/

Ecchimosi in ogni parte del corpo, una grave lesione alla orbita dell ‘occhio destro, ferite profonde al cuoio capelluto, morsi ad un polpaccio: un bollettino medico molo lungo quello stilato dai medici del  Pronto Soccorso del S.Maria della Misericordia  attorno alle ore 5 di domenica mattina che riguarda una ragazza residente a Perugia, di appena 20 anni di eta’ , trasportata in ospedale da una autoambulanza del  118. Oltre  a queste gravi lesioni i medici sono  stati impegnati ad accertare  una violenza sessuale, anche con prelievi ematologici effettuati dai medici della Struttura di ostetricia e ginecologia. La ragazza, che si trova ricoverata nella Clinica i Otorinolaringoiatra, dovrà essere sottoposta, quando le sue condizioni fisiche glielo permetteranno ad un intervento chirurgico per  il trauma  all’orbita   dell’occhio. La prognosi e’ di 30 giorni. L’ intervento degli operatori del 118 e’ avvenuta su chiamata di alcuni vicini  di casa del palazzo in cui e’ avvenuto il fatto, lungo la strada che da Perugia conduce a Ponte Felcino. Contemporaneamente  sul posto e’ intervenuta una pattuglia dei Carabinieri che ha  seguito l’ autoambulanza. La ragazza ai medici avrebbe riferito di conoscere la persona  che si e’ resa responsabile della grave violenza. Sul fatto stanno effettuando le indagini i Carabinieri che hanno già stilato un primo rapporto per la Procura della Repubblica.

http://tuttoggi.info/articolo/54952/

Ai “razzisti” questo non accade.

Kabobo / Bari, la rivolta degli immigrati: nel 2011 anche il ghanese … – Il Sussidiario.net


AGI – Agenzia Giornalistica Italia

Kabobo / Bari, la rivolta degli immigrati: nel 2011 anche il ghanese
Il Sussidiario.net
Nessuno si sarebbe aspettato la tragedia che ha preso il via lo scorso sabato, quando alle 5 del mattino a Niguarda, quartiere della periferia nord di Milano, il 31enne Mada Kabobo, originario del Ghana e irregolare in Italia dal 2011, ha assalito sei
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