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Pistoia, parroco pestato a morte: arrestati tre albanesi

Don Mario del Becaro, ucciso da immigrati albanesi

Pistoia 23 apr 2013 – Tre albanesi sono stati arrestati per l’omicidio di don Mario Del Becaro, il sacerdote trovato morto il 29 dicembre nella canonica della parrocchia di San Bartolomeo a Tizzana, nei pressi di Quarrata (Pistoia). Il 63enne morì soffocato dal nastro adesivo con cui gli era stata tappata la bocca e per le percosse ricevute. Prima di fuggire con l’auto del prete gli aggressori scassinarono la cassaforte. Due sono stati presi in Italia e il terzo in Albania.

Fin dalle prime mosse dell’indagine era emerso che sarebbero state più persone ad aggredire il parroco che, spesso, aveva anche ospitato persone in difficoltà che gli avevano chiesto aiuto. Pochi giorni prima dell’omicidio di don Mario Del Becaro era finito in carcere un uomo originario dell’est europeo, accusato di aver tentato di estorcere del denaro al parroco.

Polizia: “allarme Albanesi, ripristinare i visti”

«Vengono come turisti e fanno i rapinatori»

I funzionari di polizia contro l’accordo del 2011 con l’Albania: «Ripristiniamo i controlli alle frontiere»

Allarme per il libero accesso degli albanesi in Italia. Per l’ingresso senza visto e, di fatto, senza controllo. Di fronte all’aumento di rapine e furti, cresciuti di pari passo con l’arresto di albanesi, l’associazione nazionale dei Funzionari di polizia sollecita il governo a ripristinare «al più presto forme di controllo alle frontiere». Nessuna forma di razzismo – assicura il segretario regionale dell’associazione, Antonio Fusco. Ma solo osservazioni in base a dati oggettivi. Del resto, in Toscana nel 2012 i primi arresti di albanesi si sono verificati a San Miniato, a metà gennaio per furti in abitazioni. Gli ultimi, a dicembre, a Siena per una banda ritenuta responsabile di una ventina di colpi fra Grosseto, Siena e Arezzo. Nel mezzo ci sono state decine di operazioni anti-droga e anti-furti. E già nel 2013 ci sono stati nuovi arresti: per una rapina a Quarrata e per spaccio nell’area di Pistoia-Agliana.

Dottor Fusco, perché collega l’aumento di reati alla presenza di albanesi in Toscana?

«Come associazione di funzionari di polizia ci limitiamo a mettere insieme alcuni dati oggettivi: dal 2011 sono aumentati i crimini predatori, come furti e rapine; dal 2011 Albania e Bosnia fanno parte dei paesi del trattato Schengen: così i loro cittadini possono entrare in Italia con un passaporto biometrico (con foto digitale) senza bisogno di visto; dal 2011 sono aumentati gli arresti, anche in flagranza di reato, di ladri e rapinatori (ma anche spacciatori) albanesi sprovvisti di permesso di soggiorno, ma regolarmente in Italia per ragioni di “turismo”».

Ma quando entrano non hanno l’obbligo di dimostrare come si mantengono?

«La legge prevede che alle frontiere devono indicare un indirizzo e dimostrare di avere fondi necessari al periodo di permanenza (ma di rado il personale è in grado di effettuare controlli così specifici, ndr). Di sicuro chi entra per turismo, non deve lavorare. Chi trova lavoro, deve tornare in Albania, chiedere un permesso di soggiorno».

E com’è possibile accertarsi che un albanese resti solo 3 mesi in Italia per turismo?

«Con un timbro sul passaporto quando entra nel paese. Ma non sempre viene messo. Ecco perché è ora che il Governo ripristini al più presto una forma minima di controllo alle frontiere, obbligando il turista a dimostrare di avere una disponibilità economica compatibile con il viaggio e a indicare dove alloggerà. La gente è esasperata e ha bisogno di risposte che per essere esaustive devono venire dalla politica e non essere demandate alle sole forze di polizia. Anche per scongiurare il pericolo di una spirale di intolleranza che potrebbe trovare terreno fertile in una condizione di crisi economica come l’attuale».

http://iltirreno.gelocal.it/livorno/cronaca/2013/01/30/news/vengono-come-turisti-e-fanno-i-rapinatori-1.6441353

Qualcuno ha mai “bevuto” l’idea degli Albanesi “turisti”?

E questa idiozia dell’abolizione dei visti per gli Albanesi, è un atto criminale che non ci è imposto nemmeno dalla criminale Ue come per la Romania.

Tentato stupro a Pistoia: 26enne aggredita da due Tunisini

Ancora un episodio di criminalità nel Pistoiese. Ieri sera hanno tentato di rapinare una donna di 26 anni a Quarrata mentre stava portando fuori il cane.
La giovane è riuscita a salvarsi grazie alle tecniche di difesa personale apprese durante un corso organizzato qualche mese fa proprio nel Pistoiese dalla polizia.
Poco dopo sono finiti in manette due tunisini di 38 e 25 anni, riconosciuti oltre che dalla vittima anche da una testimone che ha assistito all’aggressione dalla finestra di casa.
La vittima, raggiunta alle spalle da uno degli aggressori, è riuscita a liberarsi e a sferrare un colpo decisivo al malfattore mettendo in atto proprio la tecnica imparata durante il corso antistalking promosso dalla questura.
I due malviventi si sono dati alla fuga ma sul posto sono subito intervenute le volanti della polizia e del reparto prevenzione crimine di Firenze, che erano in zona per dei controlli del territorio decisi dal Comitato sulla sicurezza pubblica a seguito dell’incremento di furti e rapine.
I due sono stati fermati ed arrestati dopo poco nel centro di Quarrata.

http://www.gonews.it/articolo_177464_spasso-col-cane-viene-aggredita-mette-in-fuga-rapinatori-con-le-tecniche-imparate-al-corso-antistalking.html