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Firenze: tunisino armato di bastone a caccia di italiani devasta auto e sfonda vetrina

In stato di agitazione e armato di un grosso bastone di legno, che roteava in mezzo alla strada, ha minacciato i passanti, danneggiato un’auto in sosta e la vetrina di una pizzeria a taglio, impaurendo i clienti e costringendoli a restare all’interno del locale. Protagonista, ieri intorno alle 20,30 in piazza Dalmazia a Firenze, un tunisino di 27 anni, arrestato dai carabinieri. Sul posto è intervenuto anche personale del 118, che lo ha riportato alla calma.

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Viareggio sotto assedio: «Prima o poi vi ammazzeremo tutti»

VIAREGGIO L’ultimo di una lunga serie di episodi è avvenuto nel tardo pomeriggio di martedì alla Pam di Viareggio, in Largo Risorgimento. Come accade da qualche tempo nel supermercato gruppetti di extracomunitari si stavano muovendo con fare sospetto tra gli scaffali. Alcuni dipendenti si sono messi a seguirli, visto che nelle ultime settimane si sono verificati diversi episodi di furti con la stessa tipologia. Gruppetti di extracomunitari che bivaccano sotto il ponte della Ferrovia bevendo alcolici entrano nel supermercato per rifornirsi. E in molti casi arraffano quello che trovano. Una pattuglia della polizia arrivata sul posto avrebbe anche impedito il furto di un paio di scarpe. I dipendenti ringraziano infatti gli agenti per i lavoro svolto. Ma chiedono comunque che la zona di Largo Risorgimento venga tenuta ancora più sotto controllo.
Anche martedì sera uno degli extracomunitari si è avvicinato alle casse e con fare minaccioso avrebbe detto. «Prima o poi vi ammazzeremo tutti». Ma non solo Viareggio è in queste condizioni. La scorsa settimana i carabinieri della stazione di Lido sarebbero infatti stati chiamati all’Esselunga per una donna rapinata.
La signora, secondo le prime ricostruzioni, si sarebbe trovata nel bagno del supermercato in compagnia di un parente. All’improvviso sono arrivati due uomini che avrebbero mostrato un’arma da taglio, forse un coltello. I rapinatori, con fare minaccioso, si sono fatti consegnare del denaro, una cifra attorno ai 150 euro. Poi si sono dileguati.

http://iltirreno.gelocal.it/versilia/cronaca/2014/02/27/news/cassiera-minacciata-di-morte-cliente-rapinata-in-bagno-1.8745192

‘Rimesse’: cinese bloccata con 80mila euro in contanti

CATANZARO – Stava per imbarcarsi su un aereo, diretta all’estero, con 81.650 euro in contanti che nascondeva nel bagaglio a mano e nelle valigie, fra gli indumenti. Soldi in banconote di diverso taglio che non aveva dichiarato alla Dogana. La protagonista è una commerciante cinese, segnalata alle autorità competenti. La Guardia di Finanza l’ha bloccata all’aeroporto di Lamezia Terme (Catanzaro) ed ha sequestrato parte del danaro. I militari hanno sequestrato 35.825 euro, pari a metà della somma eccedente il limite di 10.000 euro. Gli inquirenti stanno svolgendo indagini per accertare l’origine e la destinazione dei soldi.

http://www.ilquotidianoweb.it/news/cronache/722555/Tenta-di-imbarcarsi-a-Lamezia-con.html

Coppie miste e violenza: picchia e accoltella la moglie sudamericana

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Capodanno choc, picchia la moglie e poi l’accoltella
PERUGIA – La follia esplode fra le mura domestiche di un appartamento in zona via della Pescara nel primo giorno dell’anno: un marito violento prima picchia la moglie e poi l’accoltella.

E’ iniziato nel peggiore dei modi il 2014 per una donna di 33 anni, originaria dell’Ecuador, vittima della violenza del compagno nel primo pomeriggio di oggi. Secondo quanto riferisce l’ufficio stampa dell’azienda ospedaliera, per motivi che i carabinieri stanno accertando l’ uomo ha assalito la donna con calci e pugni, facendo anche uso di un’arma da taglio con l’obiettivo di ferirla al volto.

Trasportata in ospedale dagli operatori dl 118, alla donna sono state riscontrate lesioni al volto, dietro l’orecchio sinistro e al naso con frattura delle ossa nasali con necessario intervento chirurgico. La prognosi è di 30 giorni e la donna è stata ricoverata presso la clinica di Otorino laringoiatria.

 

Rissa a Marsala, arrestati sei romeni L’accusa: tentato omicidio – Live Sicilia


Si24 – Il mondo visto da Palermo

Rissa a Marsala, arrestati sei romeni L'accusa: tentato omicidio
Live Sicilia
MARSALA (TRAPANI) – Sei romeni sono stati arrestati dai carabinieri di Marsala per tentato omicidio in concorso e porto illegale di arma da taglio. Secondo l'accusa, sono i protagonisti di una rissa avvenuta la sera di Natale in contrada Pastorella.
Marsala, in manette sei romeni per rissaSi24 – Il mondo visto da Palermo

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Venezia: donna accoltellata da ‘migrante’, l’uomo ha infierito sulla vittima

MOGLIANO. È stata aggredita e accoltellata mentre metteva al sicuro l’incasso del giorno, nel parcheggio dietro al distretto socio sanitario. Alle 14.30 di ieri il tempo, per pochi attimi di terrore, si è fermato.

Il suo banco del pesce aveva appena chiuso i battenti, i colleghi erano impegnati nelle consuete operazioni di pulizia e lei come al solito stava portando i contanti nell’auto parcheggiata a pochi metri. Ad un certo punto però si è materializzato il suo aggressore, armato di coltello e di poche risolute parole.

L’uomo, stando alle prime ricostruzioni si trattava di un giovane di origini straniere anche se non si sa se l’accento possa essere autentico o solo artefatto per depistare le indagini, le ha intimato di consegnare la busta dove era stato appena versato l’incasso della giornata. Al diniego della malcapitata l’uomo non ha esitato ad infierire, colpendola con l’acuminato coltello numerose volte.

La donna ha riportato tagli in varie parti del corpo, è stata colpita al volto, sulle braccia e sulle mani. Ha riportato un vistoso taglio poco sotto l’occhio. Altri colpi inferti dal rapinatore sono andati a segno sempre in piena faccia e alle mani, ma fortunatamente si tratta di ferite superficiali.

La donna è stata dichiarata dai medici fuori pericolo. Le sue urla e la sua tenacia sono riuscite a richiamare l’attenzione dei passanti e a mettere in fuga il malvivente.

L’aggressore malgrado la violenza inferta sulla malcapitata non è riuscito a sottrarre il contenuto della busta e ha preferito dileguarsi. La donna è stata immediatamente soccorsa dai colleghi che in quel momento stavano completando le operazioni di chiusura del loro banco del pesce nella vicina piazza Donatori di Sangue. Alle 14.30 il centro storico di Mogliano è deserto come uno sperduto villaggio del far west. Proprio l’isolamento, anche acustico, del parcheggio situato dietro al centro sociale e al distretto sanitario, ha convinto probabilmente l’aggressore a compiere questa tentata rapina.

Ferita e scioccata la donna ha potuto rivolgersi direttamente alla vicina sede della croce rossa per i primi soccorsi, ricevendo il supporto di alcuni testimoni allertati dalle urla. Subito dopo è giunta da Treviso l’ambulanza del Suem per il necessario ricovero all’ospedale.

Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri di Mogliano e di Treviso. È scattata immediatamente la caccia all’uomo, in diverse zone della città, nel centro e nelle campagne di periferia.

Il violento episodio di ieri contribuisce ad alzare il livello di guardia per l’allarme criminalità. Nel settembre scorso le cronache avevano registrato un caso simile: di domenica mattina prima di andare a messa, il salesiano don Marco Cescut aveva salvato una badante rumena da un pregiudicato serbo che la stava accoltellando. Il movente del tentato uxoricidio sembrava fosse passionale, il fattaccio di ieri, invece si inserisce nei sempre più frequenti casi di rapinatori che non esitano ad usare violenza. La donna, appena scampato il pericolo, non ha potuto far altro che scoppiare il lacrime. Ora è chiamata a collaborare con gli inquirenti nel tentativo di costruire un identikit del suo aggressore che possa contribuire alle ricerche e all’eventuale arresto.

http://nuovavenezia.gelocal.it/cronaca/2013/12/22/news/pescivendola-accoltellata-per-l-incasso-1.8343583

Massacrato da immigrato armato di falce, aggrediti anche agenti intervenuti

Roma 22 settembre 2013 – Un uomo a terra sanguinante e un altro con in mano una falce. E’ questa la scena che gli agenti della polizia si sono trovati di fronte ieri pomeriggio all’interno del parco di Piazza Sempione. Numerosi passanti infatti avevano allertato il 113 per chiedere l’intervento a causa della furiosa lite in corso. Alla vista dei poliziotti l’aggressore ha dapprima tentato la fuga, ma, arrivato in una strada senza uscita, si è girato verso i suoi inseguitori ed ha iniziato a minacciarli brandendo la falce contro di loro.

Gli agenti, però, hanno saputo approfittare di una distrazione dell’uomo e, piombandogli addosso contemporaneamente, lo hanno disarmato e bloccato. La vittima è stata invece accompagnata in ospedale, dove i medici gli hanno riscontrato fratture al naso e all’arcata dentale, con una prognosi superiore a 30 giorni. Per questo motivo l’aggressore, romeno di 34 anni, è stato arrestato per lesioni aggravate e minacce e lesioni a pubblico ufficiale ed è stato denunciato per porto abusivo d’arma da taglio e resistenza a pubblico ufficiale.

http://www.romatoday.it/cronaca/lite-parco-piazza-sempione-falce.html

Verona: violenti scontri fra immigrati davanti al Comune, usati coltelli e spranghe

Verona 18 settembre 2013 – Appuntamento in pieno centro, praticamente davanti al Comune, per darsele di santa ragione. Tutto sarebbe durato pochissimi minuti, un paio al massimo. Il parapiglia è avvenuto a San Giovanni Lupatoto, in via Roma, martedì sera verso le 21e30. A fronteggiarsi, secondo le prime ricostruzioni dei carabinieri, due gruppi di cittadini romeni. Entrambe le fazioni, composte da 4-5 persone ognuna di età compresa tra 20 e 25 anni, sarebbero state convinte di dare una sonora lezione all’altra. Tanto che durante la rissa sarebbero spuntate spranghe e coltelli. Forse una spedizione punitiva, di cui tuttavia non si conoscono ancora le motivazioni. Non si esclude abbia a che fare con il traffico di droga o per il “controllo del territorio”. Possibile anche un semplice sgarbo.

Ad avere la peggio, in quei pochissimi attimi di delirio e di urla, è stato un solo giovane, finito all’ospedale con entrambi i gomiti fratturati e ferite di arma da taglio sulle braccia. A chiamare il 112 sono stati alcuni residenti, sorpresi dal trambusto in strada. Non hanno fatto a tempo a verificare cosa stava succedendo che le due squadre si erano dileguate. Inutile dunque l’intervento dei militari della stazione locale e del Nucleo radiomobile di Verona. Il ventenne ferito è corso al Pronto soccorso dell’ospedale di Legnago in completa autonomia per farsi curare. Al “Mater salutis” l’hanno poi raggiunto i carabinieri per raccoglierne la testimonianza. Per ora non ha aperto bocca. Nelle prossime ore gli investigatori cercheranno dunque di ricostruire l’intera vicenda.

http://www.veronasera.it/cronaca/verona-rissa-spranghe-coltelli-via-roma-san-giovanni-lupatoto-18-settembre-2013.html

 

Gioca a calcio: sassata dal Campo Nomadi, bambino gravemente ferito alla testa

MERANO – Gioca a calcio al campo della confluenza e finisce al pronto soccorso dell’ospedale per un profondo taglio alla testa. Un normale incidente di gioco capitato a uno dei giovani talenti che l’Olimpia Holiday Merano coltiva?
Potrebbe sembrare così, in realtà quel taglio è stato provocato da un sasso scagliato da uno degli spettatori presenti all’allenamento. A denunciare l’incredibile situazione è Stefano Di Liello, uno degli allenatori del settore giovanile della squadra.
“Quello che è accaduto – spiega il tecnico della squadra che ha un vivaio da 250 ragazzi – nasconde un disagio molto più grande, patito ogni giorni da noi che al campo sportivo andiamo per allenarci con i ragazzi.
Inutile dire che la convivenza con il vicino campo nomadi è sempre più difficile. Chiediamo ai nostri politici di fare qualcosa per garantire a tutti noi maggiore sicurezza”.
A scagliare il sasso, secondo Di Liello sarebbe stato uno dei ragazzini del campo nomadi, coetanei dei calciatori.
“Ci stavamo allenando – spiega Di Liello – nel campo grande in sintetico della confluenza con i ragazzi dell’anno 2004 a ridosso della rete confinante con il campo nomadi quando improvvisamente un ragazzino ha scagliato un grosso sasso colpendo uno dei nostri bambini sulla testa provocandogli una ferita lacero contusa molto profonda in testa.
Il ragazzo è stato ricoverato con urgenza all’ospedale. Sul posto, dove decine di bambini esterrefatti hanno visto il proprio compagno di squadra in un lago di sangue nelle braccia del suo allenatore, è arrivata la croce rossa e la pattuglia dei carabinieri che ha provveduto a sequestrare il grosso sasso ed ha fare le relative indagini per individuare il colpevole.
Per Stefano Di Liello “sono anni, prima come Merano e poi come Olimpia, che subiamo una situazione di degrado alla confluenza che ha dell’incredibile.
In una struttura che è costata 720 mila euro entrano cani e gatti che lasciano escrementi, persone che rubano e rovinano tutte le attrezzature che trovano, lasciando vetri rotti pericolosi per i bambini e immondizie di ogni genere.
Per non parlare dei continui roghi accesi con ogni tipo di materiale, dalle moquette alle gomme da macchina”.
L’Olimpia Holiday rivendica il diritto di far giocare tranquilli i propri allievi e di dare sicurezza alle famiglie che affidano loro i figli.
“Chiediamo – conclude Di Liello – un intervento forte del nostro Comune per fornire la confluenza delle recinzioni adatte a praticare sport senza rischiare di ricevere un sasso in testa o peggio in un occhio. Bisogna intervenire subito per proteggere i bambini e la struttura che viene quotidianamente danneggiata e che quindi tra qualche anno sarebbe completamente da rifare”.
Insomma, una brutta storia ed una situazione dove è necessario intervenire per provi rimedio perchè gli animi sono esasperati ed è necessario garantire l’incolumità dei ragazzi che vanno ad allenarsi e a giocare sul campo.

http://altoadige.gelocal.it/cronaca/2013/09/14/news/colpito-da-un-sasso-mentre-gioca-a-calcio-1.7745501

Società multietnica: scontri a sciabolate tra zingari e bengalesi

Cittadinanza ai figli degli immigrati

Cittadinanza ai figli degli immigrati

MARGHERA. Rissa in strada tra venti persone ieri sera a Marghera: bastoni, spranghe e persino una sciabola. Una donna è rimasta ferita alle gambe, proprio per un colpo di arma da taglio. È accaduto attorno alle 22, quando molte persone erano appena uscite dalla proiezione del cinema all’aperto in piazza Mercato. Sono intervenute diverse pattuglie di polizia e carabinieri che sono riusciti a sedare la rissa. Alla fine sono stati arrestati quattro sinti appartenenti alla famiglia Hudorovic, mentre quattro stranieri sono stati denunciati.

Secondo una prima ricostruzione all’origine della rissa ci sarebbe un «regolamento di conti». Una settimana fa infatti i Sinti si sono presentati nella pasticceria gestita da un bengalese in via Stefani chiedendo una birra. Ma qualcosa è andato storto. Forse un’occhiata o una parola «sbagliata». Il titolare della pasticceria ha cacciato i clienti, che sono tornati dopo poche ore devastando una parte del locale. E minacciando il proprietari: «Se ci denunci sarà peggio per te».

Il bengalese non si è fatto intimidire ed è andato a denunciare l’accaduto. Gli Hudorovic sono tornati ieri sera con la volontà di «regolare i conti». Ma hanno dovuto vedersela con gli «amici» del titolare della pasticceria che non si sono fatti trovare impreparati. Ne è scaturita una rissa tra una ventina di persone in cui ad avere la peggio è stata una donna della famiglia di Sinti, ferita alle gambe.

 

Rissa con coltelli e sciabole a MargheraCorriere della Sera

Regolamento di conti in strada, maxi-rissa tra 20 persone in via Stefani

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