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Firenze: tunisino armato di bastone a caccia di italiani devasta auto e sfonda vetrina

In stato di agitazione e armato di un grosso bastone di legno, che roteava in mezzo alla strada, ha minacciato i passanti, danneggiato un’auto in sosta e la vetrina di una pizzeria a taglio, impaurendo i clienti e costringendoli a restare all’interno del locale. Protagonista, ieri intorno alle 20,30 in piazza Dalmazia a Firenze, un tunisino di 27 anni, arrestato dai carabinieri. Sul posto è intervenuto anche personale del 118, che lo ha riportato alla calma.

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Rimini: gruppo di stranieri a caccia di vittime, accoltella uomo e ne massacra un altro di botte

Notte da Arancia Meccanica: gruppo di stranieri aggredisce violentemente 2 persone

Un tranquillo sabato notte di follia lungo le strade riminesi protagoniste di due violente aggressioni che hanno visto finire in ospedale un 24enne nomade, ferito gravemente con una coltellata alla schiena, e un italiano 30enne, pestato a sangue al volto, che ha riportato la frattura della mandibola. Secondo gli inquirenti della polizia gli autori di entrambi gli episodi sarebbero quattro stranieri, molto probabilmente macedoni, che sono poi fuggiti. La prima aggressione è avvenuta in via Islanda, nei pressi del campo nomadi, verso le 21.50. Qui una vettura scura, con quattro persone a bordo, ha iniziato un alterco con il nomade 24enne che camminava lungo la strada. Nel corso della discussione pare che uno dei quattro, che viaggiava a bordo della vettura, sia improvvisamente uscito dall’abitacolo per affrontare il giovane e, armato con un coltello, ha conficcato la lama nella schiena del 24enne lasciandolo a terra sanguinante. Mentre l’auto scura fuggiva a tutta velocità, in via Islanda è stato chiesto l’intervento del personale del 118, arrivato sul posto con ambulanza e auto medicalizzata, con i sanitari che, vista la situazione, hanno richiesto l’intervento della polizia. Il ferito è apparso in condizioni molto serie, tanto che è stato intubato sul posto, e portato all’Infermi di Rimini col codice di massima gravità.

Mentre la polizia eseguiva i primi rilievi sul luogo dell’aggressione, una nuova telefonata è arrivata al 113 dove veniva segnalato un secondo scontro in via Portogallo a poca distanza dal primo. La pattuglia è accorsa sul posto a sirene spiegate con gli agenti che si sono trovati davanti un gruppetto di italiani che era stato appena aggredito. Ad avere la peggio è stato un 30enne, picchiato violentemente al volto tanto da riportare la frattura della mandibola. Secondo una prima ricostruzione, gli italiani erano appena usciti da un locale quando sono stati affrontati da quattro persone, sempre a bordo di una vettura scura, che con un pretesto hanno iniziato un alterco. Anche in questo caso una persona, probabilmente la stessa che ha accoltellato il nomade, è scesa dall’abitacolo e ha sferrato un pugno al 30enne per poi risalire in auto e fuggire.

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Latina: 80enne aggredita in casa da banditi dell’Est

nonaprite

Una donna di 80 anni è stata aggredita e rapinata nella serata di ieri all’interno della sua abitazione di via sabotino, alla periferia del borgo. L’anziana ha aperto il portone di casa dopo aver sentito suonare al campanello ma di fronte si è trovata due banditi armati con pistola e coltello che dopo averla aggredita e minacciata hanno rovistato in pochi minuti all’interno dell’abitazione, fuggendo via dopo aver arraffato soldi in contanti e gioielli per un valore importante, circa settemila euro in tutto. Non contenti, hanno preso le chiavi della 600 parcheggiata davanti al cortile e hanno fatto perdere le loro tracce a bordo dell’auto della vittima.

E’ stata la stessa donna a chiamare il 113, una volta riuscita a riprendersi dallo choc. Una volta arrivati sul posto, agli uomini della squadra volante l’anziana signora ha raccontato alcuni particolari ritenuti preziosi per le indagini. I due banditi parlavano italiano ma con spiccato accento dell’est europeo ed erano giovanissimi, quasi certamente intorno alla ventina.

http://www.corrieredilatina.it/news/cronaca/4584/I-banditi-suonano-alla-porta-.html

Formigine, violenta rapina in casa: donna ferita da clandestino


Modenaonline

FORMIGINE (Modena) – Violenta rapina in abitazione questa notte a Formigine. Un 40enne magrebino, irregolare, è entrato nel garage di una casa di via Mazzoni ed è stato sorpreso dai proprietari mentre rubava attrezzi, generi alimentari e vestiti. Quando si è visto scoperto, ha reagito con violenza facendo cadere a terra la proprietaria di casa. L’immigrato, che si è dato alla fuga, è stato rintracciato subito dai carabinieri di Sassuolo, giunti sul posto, nella vicina via Turchetto dove aveva appena infranto la vetrina della concessionaria Novauto.  Qui il magrebino ha opposto resistenza all’arresto e ha rotto con un calcio il finestrino della portiera posteriore dell’auto di servizio dei carabinieri che, alla fine, lo hanno arrestato e portato in carcere a Modena. Dovrà rispondere di tentato furto aggravato, danneggiamento aggravato e resistenza a pubblico ufficiale.

Escono dal campo nomadi per svaligiare appartamenti: arrestati 4 rom

Torino 06 marzo 2014 – Quattro rom residenti nel campo nomadi di strada dell’Aeroporto sono stati arrestati per tentato furto aggravato in concorso e denunciati per il possesso di arnesi atti allo scasso. Il tutto è avvenuto nel pomeriggio a seguito di una telefonata giunta al 113 che segnalava forti rumori sospetti provenire dall’interno di uno stabile in corso Galileo Ferraris. Quando gli agenti sono giunti sul posto hanno sorpreso i quattro rom, tre diciottenni e un diciassettenne, intenti ad armeggiare sulla porta di ingresso di un alloggio. Questa si presentava ormai quasi completamente forzata. I quattro rom sono stati arrestati e nei successivi accertamenti è stato appurato che avevano numerosi alias e diversi pregiudizi per reati contro il patrimonio. I poliziotti hanno ancora trovato sia gli arnesi utilizzati, sia l’autovettura utilizzata dai ragazzi. Il mezzo è stato sottoposto a sequestro penale poiché utilizzato per recarsi sul luogo del reato.

http://www.torinotoday.it/cronaca/arrestati-rom-corso-galileo-ferraris-torino.html

 

Rissa in condominio tra immigrati: 4 denunciati

CARPI (Modena) – Scoppia la rissa tra stranieri in un condominio e i carabinieri, intervenuti sul posto, scoprono droga. E’ accaduto stamattina a San Prospero dove due coppie di maghrebini si sono affrontate a calci e pugni per dissapori condominiali. Tutti si sono trovati con lesioni guaribili in circa cinque giorni e con una denuncia. Durante la perquisizione domiciliare per verificare l’eventuale presenza di armi, i militari hanno però trovato 20 grammi di hascisc nell’appartamento di una delle due coppie. Per i coniugi è dunque scattata anche una denuncia per detenzione illecita di stupefacenti.

Segregata in casa per due anni da marocchino

Genova, 24 febbraio 2014 – Picchiata e rinchiusa in casa da due anni, liberata dai carabinieri. E’ la storia, accaduta ad Andora (Savona), a T.B., ventiseienne maroccchina. Arrivata in Italia due anni fa con il marito e il fratello, da allora era rinchiusa in casa con il divieto di uscire, ogni sua richiesta veniva annullata con schiaffi e pugni, il suo unico dovere era quello di servire il marito e il fratello, una schiava. Ma la giovane non si è mai data per vinta, all’insaputa dei due uomini ha fotografato quotidianamente i segni e le lesioni sul suo corpo e ieri pomeriggio ha deciso di chiamare i carabinieri e raccontare la sua storia. L’operatore del 112, nonostante il linguaggio appena comprensibile della donna, ha inviato immediatamente un’autoradio dell’aliquota radiomobile. I militari, giunti sul posto, hanno dapprima soccorso T.B., facendola accompagnare all’ospedale e immediatamente dopo hanno intercettato i due uomini e li hanno accompagnati negli uffici della Compagnia Carabinieri di Alassio, per l’identificazione e gli accertamenti del caso. Il capo equipaggio dell’autoradio, conoscendo numerose parole di arabo, ha immediatamente compreso la gravità della situazione.

Ulteriore sviluppo negli accertamenti si è avuto grazie all’intervento di un interprete. Ai militari, la donna, ha consegnato anche una scheda di memoria con tutte le fotografie delle violenze subite. Per il pubblico ministero non ci sono stati dubbi, arresto immediato per lesioni, atti persecutori continuati e sequestro di persona. Oggi il processo in direttissima. La donna si trova in una struttura protetta.(Adnkronos)

http://www.sostenitori.info/?p=56926&fb_source=message

E’ morto anziano travolto insieme a bimbo da auto immigrato


il Giornale
Anziano travolto e ucciso da un pirata
il Giornale
Lunedì, in zona Monforte, un autotrasportatore ecuadoriano era scappato, lasciando sul posto il furgone che stava guidando, dopo aver travolto un bimbo di 10 anni che stava attraversando la strada sulle strisce pedonali all’angolo tra via Fiamma e via altro »

Milano: immigrato aggredisce uomo con mannaia – VIDEO – FOTO

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Un algerino di 31 anni è stato arrestato dalla Polfer, a Milano, per il tentato omicidio di un tunisino di 39 colpito al braccio e al volto con una mannaia di 30 centimetri. L’episodio è avvenuto la sera del 4 febbraio all’interno del mezzanino della stazione Centrale: la scena è stata ripresa dalle telecamere a circuito chiuso installate nel passaggio. Gli agenti della Polfer non sono stati in grado di determinare il motivo che ha spinto Abdel Kader Farth, irregolare e con precedenti, a colpire la vittima, medicata all’ospedale Niguarda con oltre 50 punti di sutura soltanto sul viso. I motivi sono comunque definiti futili: forse ha giocato un ruolo importante lo stato di alterazione alcolica del ferito e dell’aggressore, entrambi senzatetto e frequentatori della stazione. Gli agenti hanno assistito alla scena sullo schermo e sono arrivati sul posto in tempo per vedere la via di fuga dell’algerino, fermato poco dopo in via Sammartini dopo una colluttazione in cui è stato disarmato. Il ferito è stato soccorso dal 118 e, una volta medicato, denunciato perché clandestino

Cade la linea: immigrato devasta phone center

Dovrà rispondere di una ricca varietà di accuse l’uomo di 31 anni protagonista ieri pomeriggio di un vero e proprio raptus di follia, nei pressi di un call center di Ghedi, dove ha dato in escandescenze distruggendo prima parte del negozio, aggredendo poi il proprietario e pure i Carabinieri, giunti sul posto per ‘sedarlo’.

Tutta colpa di una linea telefonica mal funzionante, o perlomeno momentaneamente sospesa: l’uomo, di origini magrebine, ha preso di mira la struttura interna dell’attività commerciale, distruggendo una ad una tutte le cabine, le postazioni telefoniche e i telefoni stessi.

Il titolare dell’esercizio, giustamente spaventato, è corso a nascondersi nel suo ufficio, dopo aver avvisato i militari in zona: ma l’aggressore non ci ha pensato due volte, ha sfondato la porta vetri della stanzina e ha minacciato il proprietario brandendo un coltello.

A fermarlo, più o meno, ci ha pensato un altro giovane immigrato presente in sala, che lo ha momentaneamente bloccato. All’arrivo dei Carabinieri l’uomo si è però divincolato, fino ad aggredirli: solo con l’intervento di una seconda pattuglia la situazione è tornata alla (quasi) normalità. Arrestato, dovrà rispondere di danneggiamento, lesioni e aggressione, violenza, resistenza a pubblico ufficiale.

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