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Integrazione a Brescia: nordafricano la sbatte contro muro e cerca di stuprarla

Brescia. Lei piange, ancora sotto choc. Le parole le escono a fatica. «Mi ha sbattuto contro il muro, mi ha afferrata per la gola e ha cercato di violentarmi. Non credo che riuscirò mai a dimenticare lo sguardo di quell’uomo, i suoi occhi pieni di odio». A parlare è una ventiseienne, di Brescia, che ieri mattina è stata vittima di un tentato stupro mentre camminava lungo via Industriale, in città, diretta al lavoro. Mancavano pochi minuti alle 7. Il buio della notte aveva già lasciato il posto alle prime luci del giorno. Il suo aggressore «un nordafricano, di 30-35 anni, alto e di corporatura robusta» l’ha aspettata nascosto dietro a un angolo. «È sbucato all’improvviso. Mi è saltato addosso e mi ha immobilizzata contro un muro. Aveva i pantaloni abbassati», prosegue la ragazza. «Non riuscivo a reagire. Ero paralizzata dalla paura e lui era troppo forte per me. Mi diceva che voleva avere un rapporto, che voleva fare sesso con me».  Per alcuni, interminabili, istanti la giovane ha temuto il peggio. Si è guardata attorno nella speranza di vedere qualcuno che potesse intervenire in suo aiuto, ma in giro in quel momento non c’erano né passanti né automobilisti. «Improvvisamente, non so nemmeno io come, ho trovato la forza per urlare con tutto il fiato che avevo in gola», racconta. Fortunatamente la reazione della ragazza ottiene l’effetto desiderato: l’immigrato, spaventato, molla la presa e decide di darsi alla fuga per paura che le urla della vittima possano attirare l’attenzione di qualcuno. Una volta al sicuro, la ventiseienne telefona subito con il cellulare al 113, che dirotta la chiamata ai carabinieri. Dopo pochi minuti, una pattuglia arriva in via Industriale.
LA VENTISEIENNE descrive ai militari il suo aggressore e riferisce di averlo già incrociato per strada un paio di volte nelle scorse settimane. «In quelle circostanze, però, si era limitato a farmi qualche pesante apprezzamento, forse perché non eravamo soli. Io l’avevo mandato a quel paese e avevo tirato dritto».  In serata, la denuncia ai carabinieri, che sono sulle tracce dell’uomo. Ora la giovane ha un solo desiderio: «Quel mostro deve essere arrestato», dice tra un singhiozzo e l’altro. «Forse solo così riuscirò a superare lo choc. Io sono stata fortunata, ma ci sono tante ragazze che questa fortuna non l’hanno avuta. Quell’uomo è pericoloso».  Altre lacrime. Quindi, lo sfogo: «Queste persone vanno fermate. Servono leggi che tutelino maggiormente le donne perché ognuna ha il diritto di camminare serenamente per la strada senza la paura di poter incontrare uomini così. Purtroppo, però, nessuno fa niente, se non quando è ormai troppo tardi».
Nessuno fa niente. Non è tempo di fare qualcosa?

Quasi rissa Muntari – tifose: “mi avete offeso”, e poi sgomma via con l’auto di lusso

Sulley Muntari perde le staffe all’uscita di Milanello. L’episodio, risalente a giovedi, ma uscito fuori solo dopo 24 ore parla di un alterco tra il centrocampista rossonero ed alcuni tifosi cui avrebbe negato un autografo ed alcune foto, cosa che già il giocatore stava facendo fuori al centro sportivo a bordo della sua auto. Muntari non ha gradito il “vaffa” di alcuni sostenitori e anziché far finta di nulla, è sceso dalla proprio mezzo per affrontarli. Dopo qualche scambio di battute abbastanza concitato, il giocatore ha lasciato il posto abbastanza adirato.

http://www.sportlive.it/calcio/video-muntari-litigio-con-tifosi-milanello.html

Il centrocampista del Milan perde letteralmente la pazienza. Al termine dell’amichevole vinta con la Folgore Caratese di giovedì scorso, il giocatore ghanese si è reso protagonista di uno spiacevole siparietto all’esterno di Milanello.
Muntari, dopo essersi fermato a lungo con alcuni tifosi per il consueto rito di autografi e foto, è ripartito in macchina provocando la rabbia di alcuni presenti che, non essendo riusciti ad ottenere il personalissimo ‘trofeo’, hanno inveito contro il numero 4 rossonero. Un ‘vaffa’ di troppo che ha provocato la rabbiosa reazione dell’ex interista. Muntari ha così fermato immediatamente l’auto e, tra lo stupore di tutti, è sceso per confrontarsi animosamente con alcuni tifosi.
“Venite qua e rompete il c… Voi siete qui per noi, ma noi siamo qui per voi. Mi sono fermato qua per voi, mi fermo sempre. Vado via e mi dici vaff…?”,questo lo sfogo di Muntari. Pronta però la replica di alcuni tifosi (“Ma non diceva a te”), mentre altri sostenitori cercano di trattenere la rabbia del calciatore.
“Dai Sulley fai il bravo”, ha aggiunto un altro mentre Muntari risaliva sul suo bolide nero e lasciava il centro d’allenamento rossonero. “Ti vogliamo bene”, l’ultimo saluto di molti tifosi a sancire la pace tra il calciatore e il pubblico rossonero.

http://it.eurosport.yahoo.com/blog/sport-in-rete/muntari-s-infuria-litiga-coi-tifosi-milanello-211922117.html

Interessante come queste braccia rubate all’agricoltura, questi privilegiati, siano sempre più arroganti e sempre più pronti alla reazione violenta rispetto alla minima critica, sfottò o insulto. Pensiamo al povero Boateng traumatizzato da qualche buu e che per qualche buu ha fatto una sceneggiata ridicola. Tale è il loro senso di privilegio.
Un velo pietoso su quei poveri dementi adoranti individui simili. Loro lì, come idioti, e questi che sgommano via in auto di lusso.

Studentesse pestate per rapina: arrestato tunisino

VENEZIA 26 apr 2013 – Tenta di rapinare due ragazze finlandesi, loro reagiscono e lui per tutta risposta le prende a pugni. In soccorso delle giovani sono arrivati alcuni passanti e il rapinatore li ha minacciati con alcuni cocci di bottiglia e poi si è dato alla fuga. L’uomo è stato arrestato poco dopo per tentata rapina e lesioni: si tratta del 30enne tunisino Walid Ben Salah, irregolare sul territorio nazionale.

L’uomo aveva tentato di strappare la borsetta a una delle due giovani, in Italia per motivi di studio. Non era però preparato alla veemente reazione delle due donne, alla quale ha reagito picchiandole selvaggiamente. Le ragazze sono state accompagnate in ospedale: sono poi state dimesse con una prognosi ripettivamente di 10 e 7 giorni.

http://gazzettino.it/nordest/venezia/ragazze_reagiscono_al_rapinatore_e_lui_le_prende_a_pugni_30enne_in_manette/notizie/273389.shtml

Nordafricani insultano ragazza italiana: scatta la reazione furiosa

Una decina di persone sono rimaste coinvolte una zuffa in Piazza Malatesta. Il fatto è avvenuto nella tarda serata di venerdì, intorno alle 23. Ad originare il parapiglia un apprezzamento volgare nei confronti di una donna. Nella zuffa, oltre a calci e pugni, è spuntata anche una mazza da baseball, tirata fuori da un 24enne ferrarese. Nel caos sono rimaste danneggiate anche due auto. Sull’episodio sono in corso le indagini delle Volanti della Questura di Rimini.

E’ certo che i coinvolti – da una parte un gruppetto di italiani tra cui il ferrarese, una 20enne forlivese ed un 25enne di Avellino, dall’altra degli stranieri – si trovano sotto l’effetto di alcolici. Mentre i tre si dirigevano verso le auto per tornare a casa, hanno incrociato un gruppo di stranieri, pare nordafricani, che hanno fatto un pesante apprezzamento sulla ragazza. Ne è nata una litigata degenerata in calci e pugni. I due gruppi si sono affrontati sradicando anche un cartello stradale che qualcuno ha poi gettato contro le auto in sosta.

Due le vetture danneggiate. Quando la rissa è diventata ancora più violenta, il ferrarese ha preso dalla sua auto la mazza da baseball e ha tentato di inseguire il gruppo di stranieri, ma al sopraggiungere di due volanti si è fermato. Gli investigatori hanno acquisito le immagini delle telecamere di videosorveglianza per identificare tutti i coinvolti. Nella circostanza è stato già denunciato il ferrarese per il porto abusivo di oggetti atti ad offendere.

http://www.riminitoday.it/cronaca/complimenti-volgari-si-scatena-il-parapiglia-in-piazza-malatesta.html

 

Modena: ragazza aggredita e picchiata da Maghrebino

Modena 19 apr 2013 – Assalita, strattonata, trascinata sull’asfalto e alla fine ferita, con botte, lividi e contusioni dappertutto tanto da finire all’ospedale di Baggiovara per sottoporsi a cure immediate. Alla fine ha salvato la borsetta, ma la paura, lo shock e l’insicurezza restano e resteranno a lungo. E siamo ancora una volta in centro, in pieno giorno, in una via con un discreto passaggio di auto ma che vede un forte via vai di passanti e la presenza di una scuola superiore,il Deledda. Siamo in via Ganaceto, nel tratto che si imbocca da viale Monte Kosica e che porta alla sede della Camera di commercio. Una ragazza di vent’anni, verso metà mattina di ieri, aveva parcheggiato l’auto in quel tratto. Voleva percorrere via Ganaceto a piedi per raggiungere sua madre, che un negozio più avanti, nel tratto in prossimità dell’incrocio con via Taglio, in quella zona. La giovane è dunque scesa dalla propria vettura e si è quindi incamminata verso il cuore del centro. Ma la sua presenza non è sfuggita allo scippatore di turno che, in bicicletta, l’ha raggiunta per poi affiancarla. Uno strappo, poi un’altro ancora. La ventenne, per quando colta di sorpresa, ha una reazione istintiva e resiste, non molla la borsetta. Il rapinatore, descritto dalla ragazza come un giovane sui 25 anni, sicuramente magrebino, ha dovuto strattonare con forza e la sua vittima è caduta a terra, pur continuando a “lottare”. La reazione della ventenne ha fatto sì che i tempi del colpo si allungassero troppo: le grida della ragazza avevano già attirato l’attenzione di troppe persone e così il bandito ha pensato bene di lasciare stare. Ha lasciato la presa, è risalito in bici e si è dileguato. la ragazza, frastornata, ferita e sconvolta non ha chiamato subito le forze dell’ordine. Proprio perché comprensibilmente sconvolta si è recata velocemente da sua madre e con lei ha raggiunto il pronto soccorso dell’ospedale di Baggiovara. I medici, non appena hanno saputo dell’accaduto, hanno dato l’allarme alle forze dell’ordine. Ma ormai, verso mezzogiorno, c’era poco da fare sul posto. Ancora una aggressione, ancora una rapina ad una donna alle porte del centro storico.

http://gazzettadimodena.gelocal.it/cronaca/2013/04/19/news/ragazza-aggredita-e-ferita-dal-rapinatore-1.6907650

Romeni ubriachi aggrediscono mogli e agenti

Busto Arsizio – Ubriachi davanti ai due figli. Così i poliziotti hanno trovato quattro rumeni, due uomini con le rispettive consorti e i loro tre bambini – due di una coppia, uno dell’altra – la sera di sabato 13 aprile, verso le 22.30 in un’abitazione di via Marsala, a Busto Arsizio.
Gli agenti, giunti dopo l’allerta arrivato al Commissariato da una donna che riferiva d’essere stata malmenatadal marito, hanno scoperto che a dare l’allarme era stata proprio la moglie di uno dei due rumeni: che i quattro fossero ubriachi era pacifico viste pure le bottigle di alcolici svuotate e rimaste sopra un tavolo; affatto pacifica invece è stata la reazione del marito della donna che aveva chiesto aiuto.
L’uomo, infatti, un trentenne, ha reagito all’arresto menando colpi e prendendosela ancora con la coniugedavanti ai propri figlioletti. Quindi, condotto in Commissariato in manette, dopo che era intervenuta anche una pattuglia della polizia locale, s’è rifiutato di dare le proprie generalità ed è stato rinchiuso in carcere con l’accusa di resistenza e violenza a pubblico ufficiale (i due agenti hanno riportato ferite giudicate guaribili in tre e sette giorni). Sua moglie, intimorita dalla reazione rabbiosa, non ha sporto denuncia, né s’è fatta medicare all’ospedale.

Una coppia salta la fila e scoppia una rissa al consolato brasiliano – MilanoToday


MilanoToday

Una coppia salta la fila e scoppia una rissa al consolato brasiliano
MilanoToday
Mercoledì mattina, all'interno del consolato brasiliano di Milano, si è sfiorata una rissa . Secondo le informazioni in possesso della polizia, intorno alle 11 una coppia di cittadini verdeoro ha cercato di saltare la fila. Tuttavia, la reazione delle

Integrazione: pestata a sangue dal padre marocchino

E’ stata picchiata in strada dal padre marocchino. Il motivo? Voleva fermarsi in centro dopo uno sciopero scolastico. La storia arriva da Padova, dove una ragazzina di 14 anni è stata umiliata e percossa di fronte alle sue compagne di classe dal papà. Il tutto alla luce del sole, in strada. L’uomo è stato denunciato dai Carabinieri per lesioni volontarie aggravate, mentre la figlia, curata dai sanitari per trauma cranico e contusioni varie, è stata giudicata guaribile in tre giorni.

“Mai come loro” – A scatenare la folle reazione del padre, riporta TgCom24, è stata una telefonata in cui la ragazzina spiegava al padre che sarebbe rimasta in giro con i suoi compagni. L’uomo l’ha raggiunta e picchiandola. Mentre la percuoteva avrebbe urlato: “Non diventerai mai come loro, non te lo permetterò. Vado in prigione ma non ti lascio fare quello che vuoi”.

http://www.liberoquotidiano.it/news/italia/1194047/Marocchina-picchia-la-figlia-in-strada—-Tu-non-diventerai-mai-come-loro—.html

“Nuovo italiano” ubriaco aggredisce agenti

Se fosse in vigore la legge targata Pd, questo crimine sarebbe stato commesso da "italiano"

Il padre lo picchia per la sbronza: va in caserma per denunciarlo e

Alle 4.30 circa di stamattina i carabinieri hanno arrestato il pregiudicato tunisino R.Z., nato ad Agrigento nel 1992 ma residente a Osimo. Il giovane disoccupato è accusato di resistenza, violenza, oltraggio e lesioni aggravate.

Si è presentato in evidente stato di alterazione psicofisica e ubriachezza al Comando dell’Arma per formalizzare una denuncia di lesioni contro il padre, che, poco prima, lo aveva ripetutamente percosso al volto.

Stando al suo racconto, il ragazzo sarebbe rientrato a casa alle 3, dopo aver trascorso una serata in una nota discoteca in Porto Recanati (Mc); lì aveva bevuto molti alcolici, ed è stato per questo rimproverato dal genitore. La discussione è degenerata in uno scontro fisico ed il giovane è stato cacciato da casa.

Il militare di servizio in caserma, viste condizioni psicofisiche del 21enne e le ferite al volto, lo ha invitato a farsi refertare al pronto soccorso del locale ospedale civile per poi formalizzare successivamente la denuncia. Invece, R.Z., anziché seguire i consigli del carabiniere, è andato in escandescenza urlando ed inveendo contro il militare con calci e pugni contro il portone della caserma.

Vista la reazione, è stato richiesto l’aiuto della pattuglia del radiomobile, che, immediatamente sopraggiunta, ha cercato di calmare, assistendo e facendo accomodare in sala di attesa il giovane;  poi ha proceduto agli accertamenti di rito.

Improvvisamente, però, il tunisino ha aggredito violentemente i militari operanti, che a fatica sono riusciti a bloccarlo, a immobilizzarlo e ad arrestarlo. Dopodiché è stato richiesto l’intervento dei sanitari del ‘118’, per l’assistenza all’arrestato e ad un militare in turno dell’aliquota radiomobile che nello scontro ha riportato lesioni alla mano destra. Il militare ferito ha fatto ricorso alle cure ospedaliere con una prognosi di  60 giorni.

Il giovane lo scorso 28 gennaio per analoghi reati era stato tratto in arresto dagli agenti del Commissariato di polizia di Osimo, avendo assunto lo stesso comportamento aggressivo.
Di quanto accaduto è stato informato il pm di turno Irene Bilotta della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ancona,  che ha disposto la custodia dell’arrestato nelle camere di sicurezza della Stazione di Osimo, in attesa del rito direttissimo fissato per la tarda mattinata odierna.

Nell’udienza tenutasi alle 14 è stato convalidato l’arresto e su richiesta della difesa è stato ammesso il patteggiamento, che si è concluso con la condanna alla pena di 3 mesi di reclusione (pena sospesa con remissione in libertà). Il tunisino arrestato è dunque ritornato in libertà.
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Ragazza aggredita da un immigrato: presa a calci e pugni con violenza

Riccardi si complimenta con il 'migrante'

VICENZA – Momenti di terrore all’alba di oggi per una 22enne, dipendente di una pasticceria di Lonigo (Vicenza), mentre attorno alle 6 si apprestava ad aprire illaboratorio in cui lavora. La giovane ha spiegato di essere stata aggredita alle spalle da un uomo di colore che l’ha travolta di corsa e gettata a terra, per poi colpirla ripetutamente con calci e pugni. L’aggressore, a più riprese, le ha tappato anche la bocca per non farla urlare, con l’obiettivo di rubarle la borsa.
La reazione della ragazza ha poi convinto a desistere l’aggressore, che si è dileguato a piedi senza riuscire a rubarle nulla. A dare l’allarme è stata la stessa 22enne che è stata poi visitata in ospedale. Dopo gli accertamenti è stata dimessa: sono stati esclusi gravi traumi. Indagini sono in corso da parte dei carabinieri di Lonigo.

http://www.gazzettino.it/nordest/vicenza/pasticcera_aggredita_alalba_gettata_a_terra_poi_calci_e_pugni_per_rubarle_la_borsa/notizie/252385.shtml