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Svuotacarceri: romeno recidivo entra ed esce dal carcere

VICENZA. Di nuovo lui. I poliziotti non hanno nemmeno bisogno di chiedergli più i documenti. Lo hanno fermato così tante volte negli ultimi giorni che, ormai, conoscono a memoria tutti i suoi dati: nome, cognome, data di nascita, nazionalità e, soprattutto, precedenti. Nicolae Nicula, romeno di 28 anni, è stato arrestato dalla polizia con l’accusa di furto aggravato. Di nuovo un colpo al market? No, questa volta ha messo le mani su una bicicletta. Portato in carcere, nella giornata di oggi dovrà presentarsi davanti al giudice Pesenti per il processo per direttissima. L’ALLARME. Sono le 3.15 quando un residente in corso Padova viene svegliato da un forte rumore. Va alla finestra a controllare e vede un uomo che scuote con forza una grondaia, tanto che pensa a un furto di rame. In realtà l’obiettivo era la bicicletta che il proprietario, con la catena, aveva fissato appunto alla grondaia. Pochi minuti dopo intervengono i poliziotti e bloccano il romeno mentre cerca di scappare via, pedalando più veloce che può. Bici sotto sequestro e arresto. Perché questa volta non se la cava con la solita denuncia, come era successo solo il giorno prima. I PRECEDENTI. Lunedì, infatti, Nicula è stato indagato con l’accusa di aver messo a segno, venerdì pomeriggio, un colpo al Prix di Torri di Quartesolo. Il dipendente ha raccontato alla polizia di aver visto entrare due uomini nel pomeriggio: mentre uno cercava di distrarlo, pagando una lattina di birra e facendo un po’ di confusione alla cassa, l’altro riempiva a gran velocità una borsa di liquori e generi alimentari. Non è un caso che la vittima li abbia riconosciuti e dunque denunciati. Tornato a casa dopo il lavoro, l’uomo aveva aperto il Giornale di Vicenza e, sorpresa, aveva visto le foto dei due.
http://www.ilgiornaledivicenza.it/stories/dalla_home/552697_raffica_di_furti_per_un_romenosecondo_arresto_in_soli_sei_giorni/

Espulsione da 23mila euro parte l’indagine del Viminale – La Repubblica Firenze.it

Espulsione da 23mila euro parte l'indagine del Viminale
La Repubblica Firenze.it
Firenze, ovviamente, ha dati più alti delle altre province perché fa un maggior numero di arresti ed espulsioni. A Pisa, ad esempio, quest'anno è stato rimpatriato solo un condannato, un cittadino marocchino. Al prefetto Vede molto più nero il

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Rimini, 150 africani abusivi marciano sulla spiaggia: “Dovete farci vendere le merci false”

Rimini 10 agosto 2013 –  Corteo di protesta dei venditori abusivi. E’ successo nel giorno in cui sono comparsi i vigilantes anti-abusivismo in spiaggia. Circa 150 venditori, in gran parte senegalesi, si sono ritrovati al bagno 121. C’è stato qualche momento di tensione quando hanno visto spuntare gli obiettivi dei fotografi. Poi, dal bagno 121, sono entrati in spiaggia e hanno camminato sulla riva del mare assieme ai turisti, ma senza portare con sè la loro merce. Sono arrivati al bagno 100 e si sono fermati. I partecipanti alla marcia hanno più volte scandito le parole ‘lavoro’ e ‘sussidio di disoccupazione’. A vigilare c’erano alcuni carabinieri e un paio di militari, delle ronde miste esercito-forze dell’ordine. Non ci sono stati scontri. Un incontro con il Prefetto e il sindaco per risolvere una volta per tutte la questione (rimpatriarli tutti?). E’ quello che ha chiesto uno dei rappresentanti del centinaio abbondante di venditori ambulanti: a questa condizione sarebbero disposti a lasciare libero l’arenile. Le zone calde, battute dai vigilantes, sono state quelle tra gli stabilimenti balneari 60 e 150.

Le parole del Questore: “Dobbiamo salvare il volto di Rimini e della città. La cosa peggiore è allontanare” i venditori ambulanti”violentemente : non farebbe onore ai principi di solidarietà e accoglienza che questo Paese ha sempre avuto”. Così il questore di Rimini, Alfonso Terribile, ha commentato l’avvio del progetto che vede in spiaggia i vigilantes, oltre a volontari di diverse associazioni, per contrastare il fenomeno dell’abusivismo commerciale. “Sta andando benino – osserva riferendosi all’avvio della giornata – : il dispositivo è una novità per Rimini ma non per altre città italiane. è un problema che non va visto, se non ci sono reati, in maniera violenta. è un discorso commerciale ed economico” e, forse, si potrebbe anche affrontare con “un’area” individuata per dare vita a mercatini di ambulanti. “Siamo in mezzo a migliaia di turisti – chiosa Terribile – dobbiamo salvare il volto di Rimini e della città”.

Maroni: “Ronde sulla spiaggia di Rimini contro i vù cumprà. Adesso tutti seguono la strada che avevo indicato.Molto bene”. Lo ha scritto sul suo profilo Twitter il segretario federale della Lega Nord Roberto Maroni.

http://www.ilrestodelcarlino.it/rimini/cronaca/2013/08/10/932677-vigilantes-spiaggia-corteo-protesta-venditori-abusivi.shtml

Da sottolineare le parole deliranti del questore. Che cosa vuol dire: “La cosa peggiore è allontanare i venditori ambulanti violentemente”? Li vuole allontanare con la dolcezza? Caro questore, chi commette un illecito deve essere fermato, identificato e sanzionato. Se il reo si comporta civilmente si procede senza alcuna “violenza”, in caso contrario si usa la forza. Le dobbiamo spiegare noi queste cose? Infine, un questore ha il compito di tutelare l’ordine pubblico, senza lasciarsi andare a considerazioni filosofiche su principi astratti pronunciando frasi ridicole del tipo: “Non farebbe onore ai principi di solidarietà e accoglienza che questo Paese ha sempre avuto.”  Dobbiamo essere solidali e accoglienti anche con i clandestini che vendono abusivamente merci false di origine mafiosa? E poi ci si meraviglia del declino dell’Italia.

Treviso, rissa davanti al tribunale tra extracomunitari: passanti nei … – Corriere della Sera


Corriere della Sera

Treviso, rissa davanti al tribunale tra extracomunitari: passanti nei
Corriere della Sera
Treviso, rissa davanti al tribunale tra extracomunitari: passanti nei negozi. Pugni e calci tra un eritreo geloso e un cittadino dominicano. Alcuni anziani si rifugiano per paura nel vicino panificio. TREVISO – Rissa tra due extracomunitari in zona
Vede l'ex con un altro uomo, pacche da orbi vicino al tribunaleOggi Treviso

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Tentò di rapire bimba di 4 anni, arrestato pakistano

Reggio 07 mag 2013 – Si era avvicinato a una bambina – 4 anni appena – che stava giocando tranquilla sulla sabbia, in riva al mare di Rimini. L’aveva afferrata da dietro, presa in spalla e se la stava portando via quando la madre, sconcertata da quella scena, era intervenuta e gli aveva chiesto cosa stesse facendo. «La porto via con me» aveva risposto senza esitazioni. Per Muhammad Arshadi, 34 anni pakistano residente a Reggio, era scattato l’arresto. L’accusa, pesantissima, è di tentato sequestro di persona. Per lui è poi arrivata la condanna. E ora l’uomo, che stava scontando la pena agli arresti domiciliari, è tornato in galera: era evaso da casa per andare a ricaricare il telefono.E’ una vicenda agghiacciante quella che vede protagonista l’uomo.

I fatti risalgono al 22 agosto del 2009. La bambina e la mamma, originarie del Ravennate, erano in una spiaggia libera di Rimini, dove stavano trascorrendo una giornata di mare. Doveva essere un momento spensierato. E la donna, da lontano, osservava la piccola impegnata a giocare. E’ stata la donna, a un certo punto, ad accorgersi di quell’uomo che si era avvicinato alla piccola. Lei ad accorgersi che quell’uomo l’aveva presa in braccio e che con lei stava allontanandosi. Fu solo grazie all’attenzione della madre, che intervenne appena in tempo, che l’uomo non riuscì a portarsela vita e farla sparire chissà dove. Ma per il 34enne, con l’arrivo sul posto dei carabinieri, scattarono immediatamente le manette.

Partì, così, la vicenda giudiziaria che lo vedeva protagonista. Dal giudice del tribunale di Rimini, infine, arrivò la condanna a 5 anni di reclusione. In secondo grado, la Corte d’Appello di Bologna ridusse la pena – il 9 maggio dello scorso anno – a 3 anni di reclusione. Concedendogli, a partire dal dicembre scorso, gli arresti domiciliari. Ma il 34enne ha commesso una violazione: quando i carabinieri lo sono andati a controllare, infatti, hanno scoperto che era uscito di casa per andarsi a comprare una ricarica del telefono. Non solo: aveva violato anche un’altra prescrizione, quella che gli impediva di coabitare con bambine minorenni. A quel punto, è partita la segnalazione alla Corte d’Appello di Bologna. I giudici, di fronte a quelle violazioni, hanno dunque disposto che l’uomo ritorni in carcere. Il provvedimento è stato trasmesso ai carabinieri del nucleo Radiomobile della compagnia di Reggio. E così i militari si sono recati nell’abitazione del 34enne per l’esecuzione dello stesso provvedimento. E l’uomo, dunque, ha fatto ritorno dietro le sbarre.

http://gazzettadireggio.gelocal.it/cronaca/2013/05/06/news/tento-di-rapire-una-bimba-arrestato-1.7006111

Modena: ragazza aggredita e picchiata da Maghrebino

Modena 19 apr 2013 – Assalita, strattonata, trascinata sull’asfalto e alla fine ferita, con botte, lividi e contusioni dappertutto tanto da finire all’ospedale di Baggiovara per sottoporsi a cure immediate. Alla fine ha salvato la borsetta, ma la paura, lo shock e l’insicurezza restano e resteranno a lungo. E siamo ancora una volta in centro, in pieno giorno, in una via con un discreto passaggio di auto ma che vede un forte via vai di passanti e la presenza di una scuola superiore,il Deledda. Siamo in via Ganaceto, nel tratto che si imbocca da viale Monte Kosica e che porta alla sede della Camera di commercio. Una ragazza di vent’anni, verso metà mattina di ieri, aveva parcheggiato l’auto in quel tratto. Voleva percorrere via Ganaceto a piedi per raggiungere sua madre, che un negozio più avanti, nel tratto in prossimità dell’incrocio con via Taglio, in quella zona. La giovane è dunque scesa dalla propria vettura e si è quindi incamminata verso il cuore del centro. Ma la sua presenza non è sfuggita allo scippatore di turno che, in bicicletta, l’ha raggiunta per poi affiancarla. Uno strappo, poi un’altro ancora. La ventenne, per quando colta di sorpresa, ha una reazione istintiva e resiste, non molla la borsetta. Il rapinatore, descritto dalla ragazza come un giovane sui 25 anni, sicuramente magrebino, ha dovuto strattonare con forza e la sua vittima è caduta a terra, pur continuando a “lottare”. La reazione della ventenne ha fatto sì che i tempi del colpo si allungassero troppo: le grida della ragazza avevano già attirato l’attenzione di troppe persone e così il bandito ha pensato bene di lasciare stare. Ha lasciato la presa, è risalito in bici e si è dileguato. la ragazza, frastornata, ferita e sconvolta non ha chiamato subito le forze dell’ordine. Proprio perché comprensibilmente sconvolta si è recata velocemente da sua madre e con lei ha raggiunto il pronto soccorso dell’ospedale di Baggiovara. I medici, non appena hanno saputo dell’accaduto, hanno dato l’allarme alle forze dell’ordine. Ma ormai, verso mezzogiorno, c’era poco da fare sul posto. Ancora una aggressione, ancora una rapina ad una donna alle porte del centro storico.

http://gazzettadimodena.gelocal.it/cronaca/2013/04/19/news/ragazza-aggredita-e-ferita-dal-rapinatore-1.6907650

Parma in balìa degli immigrati: scontri tra bande, un morto

PARMA – Un altro fatto di sangue vicino al parco Falcone e Borsellino a Parma,  dove a metà dicembre uno spacciatore era stato accoltellato   e ucciso in uno scontro tra bande rivali. Ieri sera verso le 18.30 un tunisino di 22 anni con precedenti per spaccio è stato ferito in via Toscana, nel parco dietro al Palaciti, sempre a coltellate, ed è stato portato in gravi condizioni al Maggiore di Parma. Dopo l’arrivo all’ospedale il ragazzo è deceduto per il troppo sangue perso.
Si tratta della seconda vittima di quella che sembra una vera e propria guerra per il controllo delle piazze dello spaccio e che vede già tre episodi violenti nella zona.

Prima l’omicidio di Santa Lucia dietro l’auditorium Paganini. Poi il sequestro e il tentato omicidio di Natale. Secondo alcuni testimoni la vittima di ieri è stata aggredita da più persone. Le forze dell’ordine indagano per fare luce su questa nuova aggressione mortale. Le indagini sono affidate alla squadra mobile di Parma, diretta da Enrico Tassi.

http://www.parmaonline.info/notizie/2013/03/14/morto-il-giovane-accoltellato-al-parco_30133#.UUIB8Bw0004

Ennesimo camionista straniero semina il panico

La polstrada di Pontedera, ieri ha fermato un camionista di Tir, di 34 anni, dell’ Est Europa. che sulla superstrada FI PI LI procedeva a zig zag, seminando il terrore tra gli automobilisti. Ricoverato all’ospedale Lotti di Pontedera e’ risultao positivo all’ assunzione di stupefacenti, patente revocata e mezzo riconsegnato alla ditta di trasporti titolare. E questo ultimo punto che vede il Tir riconsegnato alla ditta di trasporti titolare , e’ da contestare ampiamente. Il trasporto merci su gomma in Italia e’ una vera e propria giungla dove le imprese scorrette fanno una concorrenza sleale ai danni degli impreditori invece che selezionano il personale vedi autisti  e mezzi adeguati. Chi usa personale non in regola con la documentazione o per condizioni fisiche e psichice indaguate , e’ capace di operare in condizioni di vantaggio perche’ offre tariffe di trasporto competitive a discapito di chi invece rispetta le regole. E intanto nelle strade e’ strage quotidiana. Dovrebbe essere abbattuta la giungla dell’ illegalita’ e dell’ abusivismo nell’ autotrasporto che danneggia e fa chiudere le imprese sane e che rispettano le regole. Le ditte che impiegano autisti tossici od ubriachi e mezzi pesanti non conformi e sicuri dovrebbero essere ” depennate ” dall’ albo dei trasportatori e dovrebbero essere chiuse, lo stesso dovrebbe valere per le ditte straniere di autotrasporto che sono fuori legge in materia di sicurezza e normative sul lavoro. Come nel campo aereonautico, se una compagnia e’ fuori i parametri di sicurezza, le viene impedite di operare.

http://ilmonitoretoscano.blogspot.it/2013/03/ancora-pericolosi-kamikaze-sulle-strade.html


Litorale pisano: tra Zingari, spacciatori maghrebini e abusivi

Il campo nomadi di via della Bigattiera

Approvata dai capigruppo del consiglio comunale di Pisa, la richiesta di indire un consiglio comunale straordinario aperto, per discutere degli stringenti problemi che attanagliano il Litorale Pisano. Sono state le stesse categorie economiche ed i residenti del Litorale a chiedere questo consiglio comunale , per far fronte a problematiche che spaziano dalla gravissima crisi economica di Marina di Pisa  e Tirrenia, con molte strutture turistiche costrette a chiudere o a licenziare dipendenti. Un consiglio comunale per discutere dello stato disastroso degli arredi urbani, delle strade, dei marciapiedi , delle pinete ridotte a discariche da balordi e vucumpra’. Con un Calambrone vittiama di una speculazione edilizia selvaggia e senza un preciso piano urbanistico, con molti cantieri fermi a causa della crisi e degrado avanzante. Le categorie economiche denunziano poi l’ assoluta mancanza di iniziative culturali ed eventi che sappiano rilanciare e creare nuovi flussi turistici sia nella stagione invernale
( tristissima ) e soprattutto d’ estate, dove non e’ piu’ possibile vedere le piu’ belle piazze di Marina, come la Viviani, perennemente occupate da giostrai  e sagre. Ma come denunziato dal direttore di Confcommercio Pieragnoli, in questo consiglio comunale si dovra’ discutere anche e soprattutto della gravissima situazione che riguarda l’ ordine pubblico e che vede una serie impressionante di furti e rapine in esercizi commerciali ed abitazioni, con paura e terrore che si diffondono in tutta la cittadinanza. E qui si cade nell” annoso problema del campo nomadi abusivo di via della Bigattiera, che non e’ piu’ possibile tollerare e che Prefetto di Pisa e Sindaco prima o poi dovranno decidersi a sgomberare…. Solo qualche giorno fa, un minorenne nomade, viaggiava , ovviamente senza patente, su un auto a 160 km orari nel pieno centro di Tirrenia, e per fortuna e’ stato fermato dalle forze dell’ ordine. Poteva essere una strage, un fatto che lascia ovviamente …senza commenti.

http://ilmonitoretoscano.blogspot.it/2013/03/litorale-pisano-approvata-la-richiesta.html

Disordini a Lucca: “Dateci 1500 euro o spacchiamo tutto”

 

Professione: "Profughi"

Momenti di tensione in via della Formica a San Concordio dove un gruppo di immigrati sbarcati due anni fa a Lampedusa hanno asediato la dirigente del Ceis chiamata dai carabinieri per cercare di risolvere i problemi legati all’allontanamento di alcuni soggetti per la scadenza del progetto di ospitalità. Scene allucinanti, con una donna di colore che ha aggredito, offeso, colpito il maresciallo dei carabinieri Riccardo Tramaglino, intervenuto insieme ai colleghi, agli agenti della polizia municipale di Lucca, per permettere alla responsabile del Ceis Gabriella Mauri – assediata e costretta a chudersi dentro la propria auto, la Fiat Panda gialla che si vede nell’immagine – di andarsene. Tutto è cominciato intorno alle 12 quando gli otto immigrati occupanti la casa del Ceis di via della Formica hanno lasciato l’abitazione “devastata” e in condizioni penose, essendo finito il progetto di accoglienza che consentiva di ricevere dallo stato italiano la cifra di 750 euro al mese. “Sono due anni che siamo qua e se vogliono che ce ne andiamo – ha spiegato la più facinorosa, unica donna del gruppo – devono darci 1500 euro almeno. Con 500 euro che ci vogliono dare non sappiamo cosa farci. A Capannori hanno dato 2500 euro e la Croce Verde di Lucca ne ha dati 1500. Noi non ci muoviamo”. La realtà, come ha spiegato, letteralmente terrorizzata, la dirgente del Ceis, è un’altra: questi immigrati hanno raggiunto un accordo e lo hanno firmato per la somma di 500 euro, e il governo tanto può dare tanto darà.  “Noi come Ceis non possiamo dare niente – ha commentato la donna prima di doversi dare alla fuga inseguita dagli immigrati che si sono gettati per terra davanti alla sua auto – il governo ha detto 500 euro e loro hanno firmato. Noi non sapremmo dove prenderli. La nostra casa di via della Formica? Adesso è chiusa, ma è ridotta in condizioni incredibili. Se non se ne andranno, sfonderanno sicuramente la porta e torneranno dentro, ma è tutta da rifare”. Sul posto il comandante della stazione dei carabinieri di San Concordio Vincenzo Finocchi che ha dovuto fare il possibile e anche di più per evitare che la situazione degenerasse. All’interno del cortile della casa del Ceis c’è una sorta di cimitero di biciclette, provenienti da chissà dove. Al momento la situazione sembra essersi calmata e la strada, che era stata bloccata, è tornata libera.

http://www.lagazzettadilucca.it/cronaca/2013/03/http-www-lagazzettadilucca-it-cronaca-2013-03-immigrati-assediano-gabriella-mauri-del-ceis-o-i-soldi-o-non-ce-ne-andiamo/