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Cantù: giovane aggredita da immigrato in pieno centro

<strong>CANTU</strong>’- Una giovane donna che abita nella zona attorno a piazza Garibaldi in pieno centro di Cantù, alle 6.15 di ieri mattina è stata aggredita da uno straniero.
Secondo la ricostruzione, la vittima stava camminando per raggiungere il lavoro, quando l’uomo da dietro le ha dato una forte spinta facendola cadere a terra. E mentre lei era a terra dolorante, il suo aggressore ha raccolto la sua borsetta e si è dileguato dandosela a gambe. Il fatto è accaduto più all’altezza di via San Francesco.

http://voxnews.info/2013/03/16/cantu-ragazza-aggredita-in-pieno-centro/

Firenze: Romeni stuprano 18enne

L’hanno convinta a salire sulla loro auto, poi l’hanno picchiata selvaggiamente e violentata a turno. Ma la ragazza, una prostituta romena di diciotto anni, già madre di un bambino, li ha riconosciuti al termine dell’indagine della squadra mobile di Firenze contribuendo a farli finire in carcere.

I due, anche loro originari della Romania, di 23 e 25 anni, uno imbianchino, l’altro senza lavoro, sono stati arrestati con l’accusa di violenza sessuale di gruppo e trasferiti a Sollicciano.
L’episodio di violenza risale alla notte tra il 30 novembre e l’1 dicembre scorso.
La ragazza aveva appena finito di lavorare, in zona Isolotto, e si era fermata a mangiare un panino presso un chiosco ancora aperto.
Lì è stata avvicinata dai due che, dall’auto, l’hanno invitata ad unirsi a loro.
La donna si è rifiutata e quindi i due romeni sono scesi fermandosi anche loro a bere e a mangiare.
Poi, probabilmente con la scusa di portarla a casa, sono riusciti a convincerla a salire sull’auto.
Ma dopo poco, in una zona appartata che la ragazza non è mai riuscita ad individuare, i due si sono fermati cominciando a picchiarla per poi violentarla ripetutamente.
Poi, l’hanno scaricata nei pressi del chiosco dove l’avevano incontrata.
Ferita e traumatizzata, è stata poi soccorsa da alcuni passanti e trasportata in ospedale.
Le indagini della squadra mobile sono partite dalla testimonianza di una persona che aveva visto e ricordava una parte della targa della vettura, risultata già sottoposta a controlli di routine dalle forze dell’ordine.
Da qui si è risaliti al proprietario e al suo complice, riconosciuti dalla ragazza e quindi arrestati.

http://www.gonews.it/articolo_184699_Picchiata-struprata-turno-una-giovanissima-prostituta-riesce-far-finire-in-carcere-due-violentatori.html

Tunisino ladro in furgone arrestato dalla polizia – CorrierediRagusa.it


Telenova Ragusa

Tunisino ladro in furgone arrestato dalla polizia
CorrierediRagusa.it
I poliziotti hanno quindi preso in consegna l'immigrato, facendo scattare le manette per tentato furto. Il furgone, di proprietà di un piccolo imprenditore edile che lo aveva parcheggiato per sbrigare una commissione, conteneva attrezzature da lavoro e
Modicano fa arrestare tunisino che tenta di rubareLa Gazzetta Iblea

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Violenza sulle donne: marocchino uccide la moglie a coltellate e scappa con i figli

Dopo un litigio con la moglie ha afferrato un coltello e l’ha uccisa senza pietà, poi è fuggito in auto portandosi anche i i due figli di quattro e sei anni. Protagonista di questo nuovo caso di violenza sulle donne è un marocchino, come la moglie, di 54 anni il quale, dopo aver portato i bambini da sua madre, ha deciso poi di costituirsi presso la locale stazione dei carabinieri. Il dramma si è verificato verso le 21.30 a Budrio, nella pianura bolognese. L’immigrato è regolare sul territorio nazionale e nell’ultimo periodo era disoccupato. Sembra che anche la donna uccisa fosse senza lavoro.

L’ennesimo caso di femminicidio all’interno di una famiglia “migrante” che andrà ad ingrossare le statistiche riguardanti il problema della violenza sulle donne. Problema che solitamente viene presentato dai media in termini generali, diffondendo così una falsa idea dell’uomo italiano descritto come violento e assassino. Occorre prendere atto che oggi moltissimi casi di femminicidio avvengono proprio nell’ambito di famiglie di stranieri, specie se provenienti da paesi come quelli islamici dove la donna non ha alcuna rilevanza, o di coppie miste. Sarebbe dunque opportuno descrivere il problema in termini più specifici.

http://voxnews.info/2013/02/24/marocchino-uccide-la-moglie-a-coltellate/

 

 

Tre ragazzi aggrediti e pestati da banda di sei Marocchini

Se fosse in vigore la legge targata Pd, questo crimine sarebbe stato commesso da "italiani"

TREVIGLIO — Sono stati presi i colpevoli dell’aggressione con tanto di rapina a tre quindicenni di Casirate avvenuta lo scorso sabato sera fuori dalla discoteca “Diamond” di Treviglio. Si tratta di sei marocchini.

I carabinieri sono risaliti alla banda attraverso l’identità di uno degli extracomunitari che risiede nello stesso comune dei ragazzi aggrediti. Come ricorderete, i giovani italiani erano stati presi a calci e pugni, e quindi derubati di telefonini e portafogli.

Un marocchino di 24 anni, con precedenti per rapina, era subito stato riconosciuto dalle foto segnaletiche all’atto delle denuncia sporta dai bergamaschi. I carabinieri di Treviglio, con un attento lavoro d’indagine, sono risaliti ad altri 5 componenti della banda, tutti marocchini. Si tratta di tre minorenni di 15,16,17 anni e due maggiorenni di 20 e 24 anni.

Durante le perquisizioni, a casa di uno dei marocchini è stato trovato anche uno dei giubbotti degli aggrediti. Nessuna traccia invece dei telefonini rubati. La banda è stata denunciata con l’accusa di rapina aggravata in concorso.

http://www.bergamosera.com/cms/?p=117410

 

Via gli alberi. E i rom – La Prealpina


Legnanonews

Via gli alberi. E i rom
La Prealpina
Legnano – Via gli alberi, ma non solo. Mentre i taglialegna della Provincia si mettevano al lavoro, martedì 19 febbraio gli agenti della polizia locale di Legnano hanno provveduto ad allontanare i rom che ancora occupavano le baracche del campo abusivo
ROM: RASO AL SUOLO IL BOSCO DI ROBINIE E LE BARACCHE Legnanonews
Un campo romMilanoToday
Legnano. Sgomberato campo romMi-Lorenteggio
Il Giorno
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Immigrato svaligia casa, si fa un caffè e agli agenti: “Andatevene, questa è casa mia: il ladro è l’altro”

Si prepara un caffè in cucina dopo aver indossato gli abiti del proprietario di casa che dorme, il quale si accorge del ladro solo all’alba quando si sveglia per andare a lavoro.

Stanno creando una società caotica

Un 29enne straniero residente a Montecatini, aveva avuto il tempo di svaligiare la casa, mettendo la refurtiva in alcuni borsoni, andare in bagno e fare perfino colazione. E’ accaduto stamani nell’abitazione di un operaio lucchese di 52 anni, in via Buonamici a Sant’Anna. Quando si è accorto dalla luce accesa che qualcuno era entrato in casa, è sceso in soggiorno e ha visto il malvivente: indossava non solo il suo maglione e la giacca, ma perfino gli occhiali firmati. Il proprietario, confuso e spaventato, ha afferrato il telefono e ha chiamato i carabinieri, mentre il ladro sorpreso in flagrante ha iniziato a gridare. Un siparietto quasi comico se non fosse che il 29enne è considerato un pericoloso ladro dagli investigatori: quando i militari hanno fatto irruzione, ha perfino finto di essere lui il proprietario: “Andatevene, questa è casa mia: il ladro è l’altro”. Ovviamente, i carabinieri non gli hanno creduto e hanno fatto scattare le manette con l’accusa di furto aggravato.

I fatti. Sono le 5,30 di stamattina (12 febbraio). L’operaio si sveglia per andare a lavoro e va in bagno: c’è la luce accesa e capisce di non essere solo. In soggiorno c’era il malviventi che sembrava il suo alter ego: indossava la sua felpa, un giaccone e la sciarpa. Si era messo perfino i suoi occhiali da sole. Passa qualche istante: i due si fissano, come sbigottiti, poi il ladro comincia a gridare ma non ci pensa per nulla ad andarsene, così l’altro chiama i carabinieri: “Venite c’è un ladro in casa”. La pattuglia più vicina dei carabinieri del radiomobile di Lucca si precipita in via Buonamici: la porta dell’appartemento era stata forzata ed era ancora aperta. Quando i militari fanno irruzione il ladro dà inizio ad una messa in scena: “Questa è casa mia”, si affanna a sostenere: “Non sono io il ladro”. C’è voluto poco per chiarire la questione. Nelle borse che il malvivente aveva riempito c’era veramente di tutto: un modem, una bilancia, un rasoio, una penna usb, le chiavi dell’auto, una statua di Buddha e perfino un portamonete con dentro mille delle vecchie lire. Tutto, ovviamente, restituito sul momento al legittimo proprietario di casa.

http://www.luccaindiretta.it/2011-08-07-02-51-49/item/5429-si-fa-il-caff%C3%A8-e-indossa-gli-abiti-del-proprietario-mentre-gli-svaligia-la-casa.html

La costringono a prostituirsi per pagare le cure al figlio malato: magistrato li manda ai domiciliari

Intorno alle due della notte scorsa i carabinieri hanno sottoposto a fermo un cittadino albanese di 28 anni e una romena di 20 con l’accusa di estorsione in concorso. Le manette sono scattate a seguito della denuncia di una connazionale della donna che l’ottobre scorso, dopo aver perso il lavoro come governante, ha chiesto aiuto alla conterranea. La 26enne per racimolare i soldi, circa 2mila euro, necessari a coprire le spese per le cure mediche del figlio nel suo paese d’origine, ha accettato anche di battere il marciapiede di via Pistoiese. Ma anche per vendersi c’era una tassa da pagare: cinquanta euro a sera da consegnare alla coppia per prostituirsi. La vittima ha provato a ribellarsi all’imposizione del ‘tributo’ ma è stata minacciata di morte.

A dicembre, racimolata una somma consistente, la donna è rientrata in Romania. Una volta sul posto ha capito che i denari per le cure del figlio non erano ancora abbastanza. Per questo è tornata sulle strade italiane. Ma la coppia aveva alzato la tariffa, il pizzo del marciapiede non era più 50 euro ma il doppio, 100 euro a sera.

La romena ha provato a ribellarsi fino alla notte scorsa quando a seguito di un suo rifiuto è stata portata in auto fino a una zona isolata e poi picchiata. A questo punto la donna ha deciso di chiamare il 112. Alla pattuglia del Radiomobile intervenuta, la 26enne ha raccontato la sua storia fornendo informazioni utili a rintracciare la coppia. Nella casa dell’uomo, in via Lombardia, sono stati sequestrati una pistola a gas e 1400 euro oltre a due coltelli a serramanico trovati a bordo della sua auto. Il PM di turno ha disposto gli arresti domiciliari per la coppia.

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Presa banda di spacciatori e ladri acrobati

Velletri (RM) – Arrestata banda di ladri acrobati

30/01/2013 ore 12:15 I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Velletri hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 4 giovani romeni ritenuti responsabili di una serie di furti in appartamenti e in esercizi commerciali. Gli arrestati, tutti di circa 20 anni e senza un lavoro stabile, erano dediti a commettere furti nel centro di Velletri nelle ore notturne e pomeridiane, approfittando dell’assenza dei proprietari degli immobili. Si organizzavano circondando gli obiettivi e ponevano dei “pali” pronti ad avvisare dell’eventuale sopraggiungere delle forze dell’ordine, mentre i compari si introducevano negli immobili attraverso finestre o infissi che raggiungevano arrampicandosi sulle grondaie dei palazzi. Le indagini, durate alcuni mesi e svolte nel secondo semestre 2012, hanno permesso di riscontrare l’attività incessante della banda e di arrestare in flagranza di reato alcuni dei suoi componenti, che per sfuggire ai controlli si avvalevano anche di documenti falsi. Le indagini hanno verificato come i quattro, parallelamente all’attività di furto sistematico, abbiano in diverse occasioni gestito anche un piccolo giro di spaccio nei confronti di coetanei di Velletri.

Comando Provinciale di Roma 

http://www.carabinieri.it/Internet/Cittadino/Informazioni/ComunicatiStampa/2013/Gennaio/20130130_121500.htm

Rapita e violentata si salva dall’ex compagno

L’ha minacciata per sette ore con un coltello

Rapita mentre andava al lavoro, violentata e minacciata di morte con un coltello. A salvare un’infermiera di 40 anni dalla furia dell’ex marito, che voleva vendicarsi dopo la recente separazione, è stato nominare il figlio. Atterrito dalla prospettiva di doversi occupare del figlio, l’uomo, un marocchino di 50 anni, ha risparmiato la vita alla ex. I carabinieri lo hanno trovato mentre vagava nelle campagne di Bernareggio, dove viveva.

http://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/videodallarete/1002126/se-mi-ammazzi-nostro-figlio-resterograve-da-solo-rapita-e-violentata-si-salva-dallex-compagno.shtml