Tag: occhiali da sole

Georgiana ruba occhiali da sole e si nasconde in galleria


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Castellammare – Ruba occhiali da sole e si nasconde in galleria
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Furto di occhiali da sole, arrestato un giovane di origine georgiana. E’ successo questa mattina a Castellammare di Stabia dove l’uomo è stato bloccato dagli agenti della sezione falchi del locale commissariato di polizia mentre tentava la fuga all  

Giovani immigrati razziano auto in sosta

La polizia di Ravenna ha concluso l’indagine avviata a seguito dell’arresto in flagranza di reato di due giovani stranieri residenti a Ravenna, D.O. e S.R. entrambi di 20 anni, che furono sorpresi dagli agenti di una Volante la notte del 9 novembre scorso mentre erano intenti a commettere dei furti su alcune auto in sosta nella città bizantina. Le perquisizioni effettuate hanno consentito di rinvenire nelle abitazioni degli arrestati numerosi oggetti di provenienza furtiva, in particolare 9 navigatori satellitari, 3 telefoni cellulari, un Ipad, un Ipod, numerose paia di occhiali da sole, carte di credito ed altri oggetti sui quali gli agenti delle volanti hanno avviato accertamenti al fine di risalire ai loro proprietari.

SEDICI CITTADINI DERUBATI – Sono stati quindi coinvolti i gestori telefonici e le case produttrici di navigatori satellitari; i poliziotti hanno identificato 16 parti offese residenti anche fuori Ravenna che avevano subito il furto degli oggetti sequestrati dalle loro autovetture in sosta nelle vie cittadine nei giorni precedenti l’arresto dei due giovani in questione.

IN CARCERE – Tutta la merce rinvenuta è stata così restituita ai proprietari. I due giovani ladri, entrambi già condannati dal Tribunale di Ravenna alla pena di 6 mesi di reclusione a seguito dell’arresto, dovranno ora rispondere anche del reato di ricettazione per il quale sono stati nuovamente denunciati alla Autorità Giudiziaria.

http://www.ravennatoday.it/cronaca/furti-auto-sosta-ravenna-refurtiva.html

Esce dal carcere: dopo 4 ore torna dentro

Bergamo – Se non è un record poco ci manca: è uscito dal carcere dopo una condanna per furto solo per andare a rubare e farsi arrestare di nuovo dopo sole quattro ore. Il recordman dell’arresto è un marocchino di 20 anni residente a Bergamo, che nel marzo dello scorso anno era stato condannato per furto e resistenza a pubblico ufficiale.

Dopo undici mesi in carcere è stato rimesso in libertà vigilata. Solo per arrivare alla Camiceria Burini di Curno, dove è entrato nello spogliatoio dei dipendenti portando via tre cellulari, un paio di occhiali da sole e 45 euro in contanti presi da un un portafoglio. Ma è stato scoperto e arrestato, tornando in prigione solo quattro ore dopo esserne uscito.

http://www.ilgiorno.it/bergamo/cronaca/2013/02/15/846269-bergamo-furto-carcere.shtml

Immigrato svaligia casa, si fa un caffè e agli agenti: “Andatevene, questa è casa mia: il ladro è l’altro”

Si prepara un caffè in cucina dopo aver indossato gli abiti del proprietario di casa che dorme, il quale si accorge del ladro solo all’alba quando si sveglia per andare a lavoro.

Stanno creando una società caotica

Un 29enne straniero residente a Montecatini, aveva avuto il tempo di svaligiare la casa, mettendo la refurtiva in alcuni borsoni, andare in bagno e fare perfino colazione. E’ accaduto stamani nell’abitazione di un operaio lucchese di 52 anni, in via Buonamici a Sant’Anna. Quando si è accorto dalla luce accesa che qualcuno era entrato in casa, è sceso in soggiorno e ha visto il malvivente: indossava non solo il suo maglione e la giacca, ma perfino gli occhiali firmati. Il proprietario, confuso e spaventato, ha afferrato il telefono e ha chiamato i carabinieri, mentre il ladro sorpreso in flagrante ha iniziato a gridare. Un siparietto quasi comico se non fosse che il 29enne è considerato un pericoloso ladro dagli investigatori: quando i militari hanno fatto irruzione, ha perfino finto di essere lui il proprietario: “Andatevene, questa è casa mia: il ladro è l’altro”. Ovviamente, i carabinieri non gli hanno creduto e hanno fatto scattare le manette con l’accusa di furto aggravato.

I fatti. Sono le 5,30 di stamattina (12 febbraio). L’operaio si sveglia per andare a lavoro e va in bagno: c’è la luce accesa e capisce di non essere solo. In soggiorno c’era il malviventi che sembrava il suo alter ego: indossava la sua felpa, un giaccone e la sciarpa. Si era messo perfino i suoi occhiali da sole. Passa qualche istante: i due si fissano, come sbigottiti, poi il ladro comincia a gridare ma non ci pensa per nulla ad andarsene, così l’altro chiama i carabinieri: “Venite c’è un ladro in casa”. La pattuglia più vicina dei carabinieri del radiomobile di Lucca si precipita in via Buonamici: la porta dell’appartemento era stata forzata ed era ancora aperta. Quando i militari fanno irruzione il ladro dà inizio ad una messa in scena: “Questa è casa mia”, si affanna a sostenere: “Non sono io il ladro”. C’è voluto poco per chiarire la questione. Nelle borse che il malvivente aveva riempito c’era veramente di tutto: un modem, una bilancia, un rasoio, una penna usb, le chiavi dell’auto, una statua di Buddha e perfino un portamonete con dentro mille delle vecchie lire. Tutto, ovviamente, restituito sul momento al legittimo proprietario di casa.

http://www.luccaindiretta.it/2011-08-07-02-51-49/item/5429-si-fa-il-caff%C3%A8-e-indossa-gli-abiti-del-proprietario-mentre-gli-svaligia-la-casa.html

Nordafricani razziavano le case tra Modena e Reggio

RAZZIE ABITAZIONI MODENA E REGGIO, QUATTRO DENUNCIATI DAI CC :

REGGIO EMILIA, 14 GEN – Negli ultimi mesi hanno imperversato nei comuni del comprensorio ceramico delle province di Modena e Reggio Emilia, razziando in abitazioni, auto, garage e cantine. Una ventina i colpi per ora addebitati a quattro nordafricani che potrebbero essere solo la punta di un iceberg, alla luce dell’esito delle perquisizioni che hanno portato al rinvenimento ed al sequestro di refurtiva per un controvalore stimato in circa 10.000 euro, buona parte della quale restituita ai derubati. I carabinieri di Castellarano hanno denunciato tre marocchini e un tunisino, tra i 25 e i 40 anni, per concorso in furto aggravato e ricettazione. Nel loro covo, in un’abitazione a Tressano, i quattro ‘custodivano’ computer, abbigliamento sportivo, monili in oro, occhiali da sole, profumi, materiale informatico, scarpe, utensili da lavoro e bottiglie di vini e liquori per un controvalore di 10.000 euro, buona parte frutto di una dozzina di colpi compiuti a Castellarano.