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Rifiuta di comprare merci false, senegalese gli urla: “Ti verrà il cancro e morirai”

Cagliari 22 agosto 2013 – Ed e’ ancora polemica sul tema dei parcheggiatori abusivi. Michele da Cagliari ci racconta l’episodio del quale involontariamente si e’ trovato protagonista. “Vorrei segnalare un episodio gravissimo avvenuto di fronte all’Oncologico! Protagonista io ed un ragazzo senegalese. Ho parcheggiato la mia auto per entrare a fare una visita (fortunatamente niente di gravissimo). Il giovane venditore ambulante non mi ha dato il tempo di scendere dall’auto che subito si è fermato di fronte al mio sportello con tutta la sua roba da vendere.  Gli ho detto che non avevo bisogno di niente ma lui insisteva e io mi divincolavo perché mi ha proprio bloccato di fronte alla macchina!”, racconta Michele.

“Quando gli ho ripetuto che non avevo bisogno di niente e che stavo andando a fare una visita mi ha detto: “Tu sei malvagio! Tu verrai curato in questo ospedale perché ti verrà il cancro e morirai qui dentro!”.
Il nostro lettore racconta di essere rimasto particolarmente colpito e turbato dalle frasi ricevute.
“La violenza non è solo fisica ma anche verbale e psicologica! Sono scappato terrorizzato che potesse fare qualche danno alla macchina, ma così non è stato fortunatamente! Credo che un malato non possa essere trattato in questo modo! Io grazie a Dio non ho niente di grave ma vi immaginate se queste cose le avesse dette a qualcuno che va li per qualche seduta di chemioterapia? E’ assurdo! Vi ringrazio per l’attenzione”.

http://www.castedduonline.it/oncologico-parcheggiatore-senza-pizzo-presto-verr%C3%A0-cancro

 

Sanremo: al grido di “Kyenge Presidente”, senegalesi attaccano polizia

Si allargano i disordini e le violenze della ‘comunità senegalese in Liguria, dopo la morte ieri di un connazionale, annegato nel fiume Roja, a Ventimiglia.

L’abusivo, per sfuggire alla polizia, insieme ad un altro venditore è fuggito dal mercato buttandosi in acqua. Il compare sapeva nuotare e si è messo in salvo, ma l’altro delinquente, Mame Mor Diop, 25 anni, non ce l’ha fatta, malgrado gli sforzi degli
agenti e bagnini che si sono buttati per soccorrerlo. Ieri la prima violenta protesta degli abusivi a Ventimiglia, oggi a Sanremo: “Polizia assassina” e “Kyenge presidente” due degli slogan urlati durante i disordini.

http://www.televideo.rai.it/televideo/pub/notiziasolotesto.jsp?id=918150&pagina=801&sottopagina=01

Non solo delinquono e distruggono la nostra economia, non solo parassitano i parcheggi di ospedali e supermercati chiedendo il pizzo alle persone, ma pretendono anche l’impunità. Del resto, uno di loro è al governo.

Si accettano scommesse: quanto passarà perché i poliziotti vengano perseguitati dal solito magistrato?

Battipaglia, chiedevano il pizzo alle prostitute: arrestati tre albanesi – IRNO.IT Quotidiano di Salerno

Battipaglia, chiedevano il pizzo alle prostitute: arrestati tre albanesi
IRNO.IT Quotidiano di Salerno
Questa notte a Battipaglia, lungo la zona litoranea i Carabinieri del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Salerno diretti da Colonnello Francesco MERONE e del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Battipaglia, diretti dal Tenente 

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Tratta delle bianche, arrestati nove albanesi – La Repubblica

Tratta delle bianche, arrestati nove albanesi
La Repubblica
Una tratta di donne, originarie dell'Est Europa e destinate alla prostituzione in Italia, è stata bloccata dai carabinieri che hanno arrestato nove persone di nazionalità albanese su disposizione della procura antimafia partenopea. Gli indagati sono
Napoli: arrestati 9 albanesi per induzione e sfruttamento prostituzioneAgenzia di Stampa Asca
Costrette a prostituirsi per 10 ore ea pagare un pizzo di 100 euro al Campanianotizie

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Ospedale Versilia: famiglia circondata da parcheggiatori abusivi si chiude in auto

"Profughi"

Tra i vuparcheggia’ extracomunitari che ormai si contendono il territorio per il pagamento del dovuto ” pizzo ” ai malcapitati automobilisti che si devono recare in Ospedale. Come riporta il Tirreno, una famiglia con bambini piccoli si e’ dovuto chiudere in auto , spaventata dalla violenta rissa a base di colpi di bastone tra questi abusivi, che ripetiamo non esitano ad usare i ” bastoni ” anche per minacciare chi non vuole pagare loro il dovuto obolo , che e’ chiaramente un REATO DI ESTORSIONE VIOLENTA CON MINACCE. Continua quindi il vergognoso rimpallo di responsabilità tra i comuni versiliesi in merito a chi si deva accollare la gestione della sicurezza dei parcheggi ospedalieri, ma ovviamente dovrebbe essere il comune di Camaiore, fin qui latitante, che dopo le promesse elettorali del sindaco Del Dotto, NULLA di concreto ha fatto per istituire quel servizio di vigilanza integrato che permetta ai cittadini di parcheggiare, senza essere minacciati e subire estorsioni con minacce e violenze da parte di estorsori che spesso sono pericolosi clandestini pluripregiudicati. E’ francamente, questa situazione dei Parcheggi dell ‘ Ospedale della Versilia , una situazione vergognosa che non fa altro che danneggiare l’ immagine della Versilia e di Camaiore, sempre piu’ stretti tra crimine, degrado ed illegalita’.

http://ilmonitoretoscano.blogspot.it/2013/03/ospedale-della-versilia-siamo-alle.html

Racket degli abusivi: Bengalesi chiedevano il pizzo


VeneziaToday

Chiedevano il pizzo ad altri commercianti di souvenir e li
Il Gazzettino
VENEZIA – La polizia ha arrestato nove commercianti del Bangladesh, titolari di botteghini di souvenir allo scalo turistico Tronchetto del porto di Venezia, che avevano imposto un pizzo ai connazionali, pretendendo con metodi violenti la consegna di
Pizzo a commercianti bengalesi, nove connazionali arrestatiCorriere della Sera

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La costringono a prostituirsi per pagare le cure al figlio malato: magistrato li manda ai domiciliari

Intorno alle due della notte scorsa i carabinieri hanno sottoposto a fermo un cittadino albanese di 28 anni e una romena di 20 con l’accusa di estorsione in concorso. Le manette sono scattate a seguito della denuncia di una connazionale della donna che l’ottobre scorso, dopo aver perso il lavoro come governante, ha chiesto aiuto alla conterranea. La 26enne per racimolare i soldi, circa 2mila euro, necessari a coprire le spese per le cure mediche del figlio nel suo paese d’origine, ha accettato anche di battere il marciapiede di via Pistoiese. Ma anche per vendersi c’era una tassa da pagare: cinquanta euro a sera da consegnare alla coppia per prostituirsi. La vittima ha provato a ribellarsi all’imposizione del ‘tributo’ ma è stata minacciata di morte.

A dicembre, racimolata una somma consistente, la donna è rientrata in Romania. Una volta sul posto ha capito che i denari per le cure del figlio non erano ancora abbastanza. Per questo è tornata sulle strade italiane. Ma la coppia aveva alzato la tariffa, il pizzo del marciapiede non era più 50 euro ma il doppio, 100 euro a sera.

La romena ha provato a ribellarsi fino alla notte scorsa quando a seguito di un suo rifiuto è stata portata in auto fino a una zona isolata e poi picchiata. A questo punto la donna ha deciso di chiamare il 112. Alla pattuglia del Radiomobile intervenuta, la 26enne ha raccontato la sua storia fornendo informazioni utili a rintracciare la coppia. Nella casa dell’uomo, in via Lombardia, sono stati sequestrati una pistola a gas e 1400 euro oltre a due coltelli a serramanico trovati a bordo della sua auto. Il PM di turno ha disposto gli arresti domiciliari per la coppia.

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