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Rissa al campo nomadi di Porto Torres – L’Unione Sarda
Rissa al campo nomadi di Porto Torres
L’Unione Sarda Cinque persone, una delle quali minorenne, sono rimaste coinvolte in una rissa all’interno del campo nomadi di Porto Torres. Nella tarda serata di ieri una accesa discussione è sfociata in una lite furibonda, per sedare la quale sono dovuti intervenire … |
Ospiti del Comune di Asti derubano anziani
Erano entratii in un palazzo di via Vespucci con la scusa di dover controllare le tubature dell’acqua. Si erano fatti passare per operai dell’Amag e accampando tutta un’altra serie di scuse erano riusciti ad entrare nell’appartamento di una coppia di anziani.
Qui in fretta e furia avevano rubato soldi e gioielli per un valore complessivo di 14 mila euro.
Quella coppia composta da un torinese di 47 anni e da un astigiano di 22 non era però passata inosservata. Questo ha permesso ai carabinieri della stazione Alessandria Principale, di risalire a loro anche con una serie di riconoscimenti fotografici. I due sono stati rintracciati e denunciati per furto con destrezza e sostituzione di persona. Altra denuncia per reati identici e modalità simili a Castelnuovo Scrivia. Qui due nomadi di 48 e 22 anni, domiciliati nel campo di Asti, spacciandosi uno per poliziotto, l’altro per addetto all’acquedotto erano entrati nell’abitazione di un anziano di 84 anni rubando 1000 euro e gioielli.
http://www.lastampa.it/2014/02/02/edizioni/alessandria/anziani-in-casa-derubati-da-finti-addetti-allacqua-J4algNEVAtfWfZzffkOZpN/pagina.html
Rom traffano disabile mentale: rubati 60mila euro
Vidigulfo, 2 febbraio 2014 – Si sono fatte dare soldi, in contanti e assegni, per 60mila euro. Due donne, residenti in due diversi campi nomadi del Pavese, sono ora accusate di circonvenzione d’incapace. G.A., 50enne già pluripregiudicata, è agli arresti domiciliari; F.L., 29enne incensurata, ha invece il divieto di avvicinarsi a meno di 200 metri dai luoghi frequentati dalla vittima. Le misure cautelari sono state disposte dal Gip su richiesta della Procura, a seguito delle risultanze delle indagini dei carabinieri. La vicenda, delicata perché riguarda un 66enne che vive solo ma con problemi psichici, aveva già portato, nel marzo dello scorso anno, a un arresto per estorsione.
In quell’occasione, una nomade 30enne era stata arrestata perché s’era fatta dare un assegno da 500 euro più 100 euro in contanti, minacciando la vittima: avrebbe raccontato al marito una loro relazione, inesistente, paventandogli come conseguenza reazioni violente. Da quel caso, i militari della Stazione di Landriano hanno voluto vederci chiaro in quelle che sembravano frequentazioni di più donne nomadi nella stessa casa dell’uomo.
Lui non se ne stava rendendo conto ma i suoi parenti avevano segnalato ingenti assegni e prelievi dal conto corrente bancario, apparentemente ingiustificati. I carabinieri della Compagnia di Pavia, comandata dal capitano Gennaro Cassese, hanno così analizzato nel dettaglio la situazione economica della presunta vittima, scoprendo in effetti ammanchi per un totale di 60mila euro, già a partire dal 2008 e fino allo scorso anno. Alla 50enne finita agli arresti domiciliari sarebbero stati dati 40mila euro, con assegni (intestati ad altre persone ma a lei riconducibili) in un caso di 12mila euro, in un altro da 8mila euro. Pare che la donna convincesse la vittima raccontandogli della sua situazione economica difficile, con otto figli da mantenere e il marito in carcere. Con l’aggiunta di qualche effusione, riusciva così a farsi dare i soldi.
Medesima «tecnica» utilizzata anche dalla 29enne, che, in meno tempo, ha ottenuto 20mila euro. Ma non in concorso con l’altra donna: si tratta di due contestazioni diverse e distinte. Il sospetto degli investigatori dell’Arma, però, è che nelle diverse comunità nomadi del Pavese le donne si fossero «passate» le informazioni sulla facile vittima. Individuato l’uomo «debole», ma con disponibilità economiche, una alla volta, separatamente, si facevano avanti con le stesse tecniche. Il dubbio, adesso, è che le medesime modalità di raggiro possano essere state utilizzate anche nei confronti di altri uomini, che non hanno denunciato l’accaduto o per vergogna o perché non se ne sono ancora neppure resi conto.
http://www.ilgiorno.it/pavia/sport/calcio/2014/02/02/1019435-rom-disabile-vidigulfo.shtml
Allarme rapine a Genova: anziano accerchiato e picchiato da nomadi ospitati dal Comune
Genova. Due rapine violente in poche ore.
La prima in pieno giorno a Caricamento, la seconda a Sampierdarena, di notte. In entrambi i casi le vittime sono state accerchiate e minacciate.
Ieri pomeriggio i Poliziotti di Quartiere sono stati inviati in Piazza Caricamento dove era stata segnalata la presenza di un gruppetto di nomadi che tentavano di borseggiare i passanti.
Sul posto gli agenti sono stati avvicinati da un 80enne italiano che ha riferito di essere stato accerchiato poco prima dal gruppetto di nomadi intenzionate a borseggiarlo. Non riuscendo nell’intento le ragazze gli avevano strappato con violenza la fede nuziale e lo avevano fatto cadere a terra. L’uomo, che ha riportato un’escoriazione sul dorso della mano, ha rifiutato le cure mediche.
Verso l’1 e 30 di notte invece in via della Cella, a Sampierdarena, un 58enne genovese ha chiamato la polizia dopo essere stato rapinato.
L’uomo ha riferito di essere stato avvicinato da quattro ragazzi presumibilmente sudamericani, tutti sui 20 anni, che gli avevano chiesto una sigaretta.
Alla risposta negativa, uno dei quattro aveva estratto un coltello intimandogli di consegnare tutti i soldi. La vittima non aveva potuto far altro che assecondare la “richiesta” del malvivente, consegnando circa 450 euro che custodiva nel portafogli e lo zaino con all’interno il telefono cellulare. I quattro si sono poi allontanati in direzione via Buranello abbandonando nei paraggi lo zaino contenente il telefono cellulare.
Nomadi negli spazi pubblici: i vigili fanno piazza pulita – Romagna Noi
Romagna Noi |
Nomadi negli spazi pubblici: i vigili fanno piazza pulita
Romagna Noi FAENZA – Intervento all'alba, questa mattina, per le pattuglie della Polizia Municipale manfreda, impegnate nello sgombero dei nomadi negli spazi pubblici cittadini. L'operazione, che ha avuto inizio nel parcheggio di via Graziola, è proseguita nel … Faenza, maxi blitz per sgomberare i nomadi |
Faenza, maxi blitz per sgomberare i nomadi – Il Resto del Carlino
Il Resto del Carlino |
Faenza, maxi blitz per sgomberare i nomadi
Il Resto del Carlino Faenza ( Ravenna), 11 gennaio 2014 – Intervento all'alba, questa mattina, per le pattuglie della Polizia Municipale manfreda, impegnate nello sgombero dei nomadi negli spazi pubblici cittadini. L'operazione, che ha avuto inizio nel parcheggio di via … Nomadi negli spazi pubblici: i vigili fanno piazza pulitaRomagna Noi |
Dal campo nomadi di Pisapia: a Venezia sfruttando i neonati per derubare passanti
A borseggiare con in braccio il figlio di un anno. Ma questa volta la nomade e la sua amica sono state bloccate dagli agenti del Commissariato di San Marco. Entrambe con precedenti per reati contro il patrimonio sono state denunciate per tentato furto. Si tratta di due nomadi di nazionalità croata residenti in un campo a Milano. Sono trasfertiste del borseggio. Altre volte sono state fermate in centro storico.
Venerdì pomeriggio una pattuglia di agenti in borghese del Commissariato era in servizio antiborseggio in zona Rialto. L’occhio allenato ha consentito agli agenti di accorgersi subito di due giovani, una delle quali con il figlioletto trasportato con un marsupio portato anteriormente. Le due donne sono state agganciate dai poliziotti in campo San Bortolomeo. Sono state seguite mentre si avvicinavano ai passanti e quella con il bambino in grembo, in modo da sembrare casuale, urtava le persone. Contemporaneamente l’altra allungava la mano cercando di infilarla nella borsa o nello zaino della “vittima” scelta. A quel punto i poliziotti hanno cominciato a marcarle strette. Le due sono entrate nel Disney Store.
Qui ancora tentativi di borseggio con la scusa della spinta compiuta con il bambino, l’altra cerca di afferrare il portafogli. Quando riesce a prenderne uno cerca di nasconderlo nel marsupio con il bambino i poliziotti sono intervenuti e hanno bloccato le due ladre.
A quel punto le due donne sono state portate in commissariato. Qui gli agenti le hanno identificate e hanno scoperto il curriculum. Una lista di reati parecchio lunga. Le due, entrambe croate di etnia rom, hanno complessivamente una decina di precedenti di polizia e sempre per reati contro il patrimonio. Hanno rispettivamante 27 e 25 anni. Vivono nel campo nomadi di Milano, da dove provengono molte delle borseggiatrici che ultimamente sono state fermate dalle forze dell’ordine di Venezia. Si tratta di ladre che al mattino prendono il treno nel capoluogo lombardo e raggiungono la nostra città per borseggiare. Alla sera, terminate le razzìe, rientrano a Milano. Si vestono in maniera curata e si portano appresso i figli come copertura, per non destare sospetti. Oltre a Rialto e San Marco, colpiscono al mercato di Rialto, in stazione ferroviaria e a piazzale Roma.
Venerdì, dopo l’identificazione, le due sono state denunciate a piede libero per tentato furto aggravato in concorso.
http://nuovavenezia.gelocal.it/cronaca/2014/01/05/news/mamme-borseggiatrici-con-il-bimbo-nel-marsupio-1.8417551
Reportage de Il Tempo: ‘Nomadi, sono 20 anni che ci fregano i portafogli’
Nomadi ancora allo stadio, decima occupazione in tre mesi – ilSaronno
ilSaronno |
Nomadi ancora allo stadio, decima occupazione in tre mesi
ilSaronno CARONNO PERTUSELLA – Nomadi ma con il calendario calcistico alla mano: evidentemente sapendo dell'impegno esterno, nel campionato di serie D, della Caronnese contro la Pro Dronero, lo scorso fine settimana la caravana di nomadi che da tre mesi … |