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Immigrati aizzano cane contro poliziotti: azzannata anziana passante

Roma 09 settembre 2013 – Non rischia la vita, anche se ha una grave ferita a una gamba, la donna di 68 anni che ieri sera è stata aggredita da un cane davanti a una pizzeria in via Selmi, a San Basilio. La donna è stata sottoposta a un delicato intervento chirurgico per la ricostruzione della parte muscolare della gamba, dove è stata azzannata. Il molosso era stato aizzato da due romeni contro gli agenti di polizia sul posto per fermare i due stranieri che stavano spaccando alcune vetrine. È accaduto ieri sera intorno alle 20.

I due romeni, di 40 e 34 anni, dopo aver preso la pizza non volevano pagare il conto, poi per protesta hanno iniziato a danneggiare le vetrate della pizzeria. Qualcuno ha chiamato la polizia, ma quando sul posto sono arrivati gli agenti, i due hanno scatenato contro di loro il molosso. Il cane, però, si è scagliato contro la donna che passava di lì per caso e l’ha azzannata al polpaccio.

Gli agenti hanno legato il cane ad una ringhiera con una corda. Subito dopo hanno avvisato i servizi veterinari, che però sono arrivati quando l’animale era già morto strozzato dalla corda da cui cercava di divincolarsi. I due romeni sono stati arrestati per tentato omicidio, lesioni e rapina. Alcune persone del quartiere hanno cominciato ad insultare gli agenti per la morte del cane. La donna è stata soccorsa dal 118 e trasportata al Pertini, dove si trova ricoverata.

http://www.iltempo.it/roma-capitale/2013/09/09/aizzano-il-cane-contro-la-polizia-azzannata-una-passante-1.1170464

Invece di prendersela con gli immigrati che hanno quasi fatto sbranare un’anziana, se la prendono con i poliziotti che hanno legato il cane per salvare la vita propria e dei passanti. Assurdo.

Sposa egiziano e inizia incubo: segregata, pestata e costretta al velo

Firenze 03 settembre 2013 – Nel 2010, dopo aver abbracciato la fede islamica, è volata in Egitto dove ha sposato un uomo conosciuto solo qualche mese prima. Un marito, 33enne egiziano, che sin dal subito ha dimostrato di tenere a lei ma di aver anche un lato manesco. Versante che si è pian piano spalancato fino a diventare un fiume di aggressività. Fino alla scorsa domenica 25 agosto quando la donna, 30enne fiorentina, stremata e intimorita, ha denunciato il marito per maltrattamenti in famiglia.

Perché alle percosse, quando è arrivata all’ospedale di Ponte a Niccheri presentava lividi ed ecchimosi sul volto e a una gamba, si erano aggiunte forzature e imposizioni di regole che l’avevano sfibrato anche nella psiche. Obbligata a indossare il velo e abiti coprenti di colore scuro. Vivere chiusa in casa con le finestre sigillate per non farsi vedere e dar confidenza al vicinato. Non poter disporre di alcun spazio o autonomia. Il 33enne, negli ultimi tempi, si stava spostando su posizioni di fede ben più estreme. Tanto che le aveva sottratto oltre al cellulare, unico contatto con il mondo esterno, visto che la donna non poteva neanche ricevere amici in casa, anche i documenti. Ad aggravare la situazione di oppressione il fatto che la picchiasse procurandole lesioni anche davanti ai loro stessi figli. Questi di 6 mesi e due anni.

Prigionia psicologica in cui non sono mancate frasi crude del tipo “Ti ammazzo, ti ammazzo”. Ingiurie e minacce che non lasciavano fuori neanche la famiglia della donna. La cui madre è stata a sua volta picchiata e minacciata di morte dal nordafricano. Questo, sebbene i suoceri per dare un aiuto gli avessero acquistato una casa nella periferia sud della città, dove i giovane sposi vivevano assieme ai bambini. Avvertimenti e paure rafforzati in un paio di occasioni dalla presenza di un coltello. Nere avvisaglie che dieci giorni fa hanno portato la donna a fingere di accusare un malore per poter fuggire da un incubo.

La trentenne si è fatta accompagnare al nosocomio fiorentino dicendo di accusare un dolore alla schiena ma, una volta sola, è scoppiata in lacrime davanti ai medici. Poi la famiglia, da cui era stata costretta ad allontanarsi, è andata a chiedere l’intervento degli uomini di via Zara. Gli agenti della terza sezione reati contro la persona, diretta dal Dr. Alessandro Ausenda, hanno avvicinato la vittima dentro l’ospedale mentre il marito attendeva in sala d’aspetto. Poi hanno accompagnato lui in Questura. Qui un’agente, donna, l’ha ammanettato e portato nel carcere di Sollicciano. Il 33enne si è chiuso in un silenzio tombale, moglie e figli sono stati condotti in una casa protetta.  Nell’abitazione della coppia, come detto comprata dai suoceri, in quanto l’uomo non aveva un lavoro stabile ma saltuariamente faceva il muratore, è stata anche trovata una pistola scacciacani senza bollino rosso.

http://www.firenzetoday.it/cronaca/fiorentina-velo-segregata-picchiata-casa.html

Coppie miste e violenza, un classico.

 

Bolzano: preso accoltellatore tunisino

Individuato dalla polizia l’aggressore di piazza Erbe. Si tratta del 26enne M.A., che avrebbe accoltellato un bolzanino di 23 anni alla gamba sinistra in seguito ad una lite avvenuta, per futili motivi. Grazie alle testimonianze di alcuni giovani un equipaggio della squadra Volante, nel pomeriggio di ieri è riuscito ad individuare il possibile autore materiale del reato. L’uomo è stato denunciato per lesioni aggravate dall’uso del coltello. Si tratta di un tunisino irregolare sul territorio nazionale e con precedenti di polizia a carico. Sono state, pertanto, avviate dalla Questura anche le pratiche per l’espulsione dal territorio nazionale.

http://altoadige.gelocal.it/cronaca/2013/06/17/news/denunciato-dalla-polizia-l-aggressore-di-piazza-erbe-1.7274423

“Sono migrante, non puoi controllarmi”: e aggredisce poliziotta

PORDENONE – Resistenza, lesioni personali gravi ai danni di un’agente della Polizia e danneggiamento di un locale pubblico: sono i reati contestati a K.A.S R., colombiana di 27 anni, residente nel Portogruarese, denunciata in stato di libertà.

La vicenda ha preso avvio, giorni fa, in via Santa Caterina, a Pordenone, di fronte alle Poste centrali, quando l’extracomunitaria, vista entrare e uscire in modo sospetto dal condominio, ha attirato l’attenzione di una poliziotta fuori servizio.

L’agente si è avvicinata alla straniera e dopo essersi qualificata ha chiesto spiegazioni del suo comportamento. E’ stata quindi aggredita, presa per il collo e scagliata contro la vetrata di un ristorante. Nell’impeto, la stessa straniera ha frantumato con il proprio corpo la vetrata dell’esercizio i cui vetri hanno provocato, alla dipendente, una ferita ad mano ed ad una gamba

Vista la situazione, K.A.S.R. si è allontanata facendo perdere momentaneamente le proprie tracce, mentre l’agente di polizia è stata trasportata in ospedale dove le sono state riscontrate lesioni guaribili in 25 giorni.

Sul posto è giunta una pattuglia della Squadra Volante, che ha dato immediato avvio alle indagini. In particolare, sono state acquisite le numerose testimonianze di persone presenti durante lo svolgimento dei fatti e successivamente visionate le immagini di tutte le telecamere dislocate nell’area.

Di qui, si è giunti alla identificazione della denunciata, risultata residente nel Portogruarese.

http://www.pordenoneoggi.it/notizie/pordenone-poliziotta-aggredita-da-una-27enne-colombiana-009034

Firenze: massacrata a colpi di casco al volto

Uno la tiene ferma e l’altro la massacra a colpi di casco al volto: coltellate a ragazzo che arriva in soccorso

E’ intervenuto in una lite tra un suo amico e la sua ragazza ventunenne, entrambi romeni, picchiando la donna con un casco al volto mentre l’altro la teneva ferma su una panchina, poi ha estratto un coltello e ha ferito alla gamba un ventisettenne intervenuto in soccorso della giovane.
Protagonista, ieri nei giardini pubblici di via Allori a Firenze, un romeno di 24 anni, arrestato dalla polizia.
La donna ha riportato 5 giorni di prognosi per le ferite al volto, il ventisettenne 10 giorni.
Denunciato per lesioni e ricettazione il fidanzato della donna, romeno di 25 anni, che poco prima l’aveva colpita con un pugno al volto nel corso di una lite le cui cause sono in corso di accertamento.
L’uomo, secondo quanto ricostruito, era arrivato nei giardini insieme all’amico, poi arrestato, a bordo di uno scooter rubato.

http://www.gonews.it/articolo_194111_Picchiata-con-un-casco-poi-accoltellato-un-suo-amico-che-la-difendeva-Sangue-in-via-Allori.html

Il calciatore “francese” Dramè rapina prostituta e aggredisce trans

Il calciatore francese, infatti, avrebbe rubato la borsa a una prostituta nigeriana alla quale non aveva pagato la prestazione, e contestualmente avrebbe sgambettato, provocando contusioni e graffi, un transessuale che si trovava in zona che lo aveva ricorso per costringerlo a restituire il maltolto.

Ousmane Dramè, ventiduenne calciatore del Lecce arrivato a gennaio in prestito dall’Ascoli, e omonimo del suo collega del Chievo, è stato denunciato in stato di libertà per rapina e lesioni.

È stato lo stesso transessuale a segnalare al 113 il furto della borsetta della prostituta aggredita da Dramè. Quest’ultima ha riferito agli agenti di essere stata avvicinata dal giovane per una prestazione sessuale in cambio della quale le aveva promesso di darle un iPhone 5, ma che Dramè, prima della fine della rapporto, sarebbe fuggito in bicicletta dopo essersi ripreso il cellulare assieme alla sua borsetta. Il transessuale, usufruendo di un passaggio in macchina da parte di un passante, lo ha inseguito chiedendo l’intervento della polizia che l’ha poi bloccato in via Monteroni, nei pressi della caserma di cavalleria.
Quando il transessuale stava per raggiungere Dramè, lo stesso, con uno sgambetto, ha neutralizzato il suo inseguitore causandogli contusioni e graffi alla gamba destra ed al braccio destro.
Pronta la risposta della società: “Se i fatti dovessero essere confermati, l’U.S. Lecce esprime la propria più ferma indignazione per quanto accaduto e annuncia l’esclusione del suddetto giocatore da tutte le attività della squadra, riservandosi di richiedere la risoluzione del contratto con procedura d’urgenza. La stessa società valuterà, inoltre, la possibilità di intraprendere un’azione di risarcimento danni a tutela della propria immagine.”

http://www.canalenapoli.it/news/drame-deruba-una-prostituta-trans-lo-segue-e-lo-fa-arrestare-60466

Aggredisce donna e fugge: travolto da auto, purtroppo si salva

Gravi ferite alla gamba per un romeno di 35 anni che all’arrivo della polizia si è giustificato dicendo di correre per un appuntamento. L’incidente in zona viale Monza

Milano, 13 febbraio 2013 – Rottura di tibia, perone e ginocchio destro. E’ andato malissimo il tentativo di fuga di uno scippatore che ha derubato una telefonino in via Fortezza. L’uomo, un romeno di 35 anni, è stato investito da un’auto guidata da un automobilista 30enne mentre cercava di seminare la propria vittima, una donna di 54.

Ora Robert D., è in attesa di operazione all’ospedale Bassanini di Cinisello Balsamo, ma è anche indagato dalla polizia per furto con strappo. La donna scippata ha raccontato alla polizia che attorno alle 18 di ieri si trovava davanti al portone di casa della sorella, in via Porto Corsini, quando è stata aggredita dall’uomo che ha tentato prima di portarle via la borsa e poi le ha strappato il cellulare che teneva legato al collo. Il romeno, inseguito dalla donna, ha provato a fuggire in direzione di via Fortezza, dove pero’ e’ stato travolto da un’auto che non lo ha visto arrivare.

Quando la donna ha raggiunto il luogo dell’incidente, il rapinatore le ha lanciato contro il cellulare rubato e all’arrivo del 118 l’ha anche minacciata. Interrogato dalla polizia, ha detto di correre perché in ritardo a un appuntamento e che il cellulare gli era stato venduto tempo fa dalla 54enne.

http://www.ilgiorno.it/milano/cronaca/2013/02/13/845055-scippo-via-fortezza-milano-ladro-investito.shtml

Ora dovremo anche curarlo.

Rimini: Senegalese aggredisce e pesta un giovane perché non regala birra

Pestato in pieno centro per una birra. In manette un 41enne

Riccardi si complimenta con il 'migrante'

Preso a botte perchè rifiuta di regalare una birra. E’ quanto accaduto ad uno studente di 20anni, originario di Pescara, vittima, nella notte tra venerdì e sabato, mentre tornava a casa, di un’aggressione in pieno centro a Rimini. Il ragazzo stava attraversando piazza Ferrari, poco dopo l’una ed è stato avvicinato da un energumeno africano, che gli ha chiesto una birra, vedendo che il giovane ne aveva un paio.

 

Lo studente ha detto di no e l’immigrato è passato al piano B: in cambio della birra gli ha offerto del fumo. Ma ha incassato un altro no. A quel punto l’uomo ha iniziato ad insultare il giovane e poi sono partiti calci e pugni. Il ragazzo si è difeso alzando un ginocchio, ma l’aggressore lo ha afferrato alla gamba facendolo cadere a terra, sopra una delle bottiglie che aveva con sè. Spaccandola nella caduta si è tagliato.

 

A quel punto lo straniero ha tentato di fuggire e si è nascosto in una galleria che dà sulla piazza. Il giovane è riuscito a chiamare il 113, e quando la polizia è arrivata ha segnalato dove si trovavava il malvivente. L’aggressore, un 41enne del Senegal, è stato arrestato dalla Polizia per rapina impropria. Per medicare il giovane aggredito è arrivata anche un’ambulanza: il ragazzo ha riportato ferite da taglio ad una mano e un gomito.

 

http://www.riminitoday.it/cronaca/aggressione-pestaggio-stanotte-piazza-ferrari-rimini.html

Genova: donna aggredita, picchiata e rapinata da immigrato

Ieri, intorno alle otto di sera una donna che camminava per strada, è stata avvicinata da un nordafricano che, dopo averla aggredita alle spalle le ha sferrato un calcio alla gamba sinistra e l’ha fatta cadere a terra.
L’immigrato l’ha poi colpita al volto strappandole di mano la borsa che conteneva un cellulare, le chiavi di casa e un portafoglio. La vittima è una genovese di 46 anni.

http://voxnews.info/2013/02/02/genova-nuova-aggressione-per-strada/

Terrore a Pesaro: donna massacrata a bastonate da due immigrati

L'integrazione "funziona"

Pesaro, 29 gennaio 2013 – L’HANNO massacrata di botte, schiaffi, pugni e bastonate fino a provocarle un trauma facciale che ieri le impediva anche di rispondere alle domande che i carabinieri le facevano per riuscire a rintracciare i banditi. Maria Elisa Castellucci, 57 anni, titolare del distributore di metano situato lungo la provinciale, al viadotto di Pian di Gualdo a Fossombrone, è stata picchiata anche con un bastone da almeno due persone — stranieri, probabilmente dell’Est —, incappucciati, che l’hanno aggredita mentre stava chiudendo il suo distributore, ieri sera intorno alle ore 20,15. Hanno approfittato del fatto che la donna fosse sola, e hanno iniziato a percuoterla. Il perché di tanta violenza forse si spiega con il fatto che la donna sarebbe riuscita a dare l’allarme con il suo telefonino. I due se ne sarebbero accorti e hanno iniziato a malmenarla selvaggiamente. I due malviventi hanno poi legato la donna con un nastro da pacchi adesivo, preso la sua macchina — una Fiat Punto — e con quella sono fuggiti, con un bottino di circa 4mila euro, presi dalla cassa della stazione di metano. La polizia stradale ha trovato la Punto poco distante.

IMMEDIATAMENTE sono scattate le ricerche. Non ci sono testimoni del fatto e a quanto risulta secondo una prima ricostruzione non ci sono neanche immagini video del luogo. Resta un interrogativo aperto anche come i due siano arrivati al distributore.

LA DONNA è stata portata all’ospedale di Fanodove l’hanno sottoposta addirittura a una Tac, per verificare lo stato generale e poi per curarle le ferite al volto e al corpo (ne ha una anche a una gamba) provocate dalle botte. E al più presto i carabinieri cercheranno di parlarci, appena le sue condizioni lo permetteranno, per ricostruire più esattamente la sanguinosa rapina.

PARE CHE quella zona sia ben pattugliata dalle forze dell’ordine. Ma ieri sera i banditi hanno aspettato che la macchina dei carabinieri si allontanasse e poi hanno agito.

http://www.ilrestodelcarlino.it/pesaro/cronaca/2013/01/29/837608-benzinaia-rapinata-picchiata-fossombrone.shtml

Per un errore, il fatto accaduto a Pesaro è stato erroneamente riportato nel titolo come accaduto a Bologna. Ci scusiamo e ringraziamo della segnalazione.