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Clandestini bloccano strada, sassaiola contro agenti: vogliono tredicesima di 500€

Circa 200 extracomunitari ospiti del Cara di Mineo, in provincia di Catania, hanno occupato questa mattina all’alba la strada statale Catania-Gela, bloccando il traffico. Per protestare contro il ritardo, dopo l’ottenimento dello status di asilo, nella consegna del denaro per poter partire. Tafferugli si sono verificati tra alcuni degli immigrati e la polizia all’ingresso dell’abitato di Palagonia. Da un gruppo di dimostranti è partita una sassaiola contro i mezzi delle forze dell’ordine, che hanno risposto con il lancio di lacrimogeni. Gli immigrati hanno scagliato grosse pietre anche contro alcuni giornalisti.

Nel Cara vivono circa 4.000 profughi clandestini, ma a protestare sono soltanto quelli ai quali è imposto l’obbligo di soggiorno, che sono approssimativamente 350. Tra i motivi del loro malcontento, anche il fatto di non aver ricevuto il pagamento dell’indennità di 500 euro prevista per la loro particolare condizione.
Nei giorni scorsi, uno dei profughi clandestini del Cara, un ragazzo di 21 anni, si era suicidato.

Problemi questa mattina anche al Cie di contrada Milo nel Catanese. Il ventenne senegalese Mass Ndiaye ha tentato la fuga ed è stato arrestato. Lo straniero aveva chiesto ai carabinieri di parlare con personale del Centro per motivi suoi personali, quindi ha cercato di imboccare uno dei corridoi che portano fuori ma è stato trattenuto dai militari e ha reagito colpendo uno di loro con un pugno in faccia. Ha poi impugnato uno strumento trasformato in rudimentale coltello ma è stato immobilizzato prima che potesse usarlo. Adesso è accusato di violenza e resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali.

http://www.si24.it/2013/12/19/i-migranti-del-cara-di-mineo-occupano-la-statale-chiedono-i-soldi-per-poter-andare-via/24227/

Non bastano loro 45€ al giorno, vogliono la ‘tredicesima’, o definitela come vi pare, ma la sostanza è questa. Di una cosa potete stare certi: non andrà in onda al Tg2.

Aspetta bus: ragazzina palpeggiata da Senegalese che vuole stuprarla

Milano – I Carabinieri hanno tratto in arresto un senegalese di 21 anni che la scorsa notte, in Via Torino, intorno alle 2, ha molestato sessualmente una 17enne. La ragazza era ferma alla fermata del tram quando è stata avvicinata e molestata dall’uomo. La pronta reazione della vittima ha destato l’attenzione dei passanti i quali hanno allertato i militari dell’Arma che intervenuti, hanno arrestato il senegalese.

Senegalese ‘regolare’ e disoccupato molesta donne: ai domiciliari!!

Svuotacarceri all'opera

Svuotacarceri all’opera

VITTORIO VENETO – E’ stato arrestato il “molestatore della pista ciclabile”. 20 anni, senegalese, il giovane residente a Vittorio Veneto aveva aggredito due donne.
I fatti risalgono a luglio scorso. Il ventenne bazzicava in pista ciclabile quando ha fermato una 50enne di passaggio strappandole la borsa. La donna, dopo aver rincorso l’uomo, si è ripresa ciò che le era stato rubato, ma quando è arrivata a casa si è accorta di non avere le chiavi. Per questo è tornata sulla pista ciclabile, alla ricerca del rapinatore: le chiavi, doveva averle lui.
 
Il giovane era ancora lì, solo. E appena la donna si è avvicinata al ragazzo, questo le ha messo le mani addosso, palpeggiandole il seno e tentando di baciarla con la forza. La donna a quel punto ha chiamato le forze dell’ordine, ma vane sono state le ricerche da parte dei militari.
 
Il giovane, comunque, nei giorni successivi è tornato all’attacco: stesso luogo, stesso copione. A finire nelle mire del ragazzo, una badante rumena 45enne, che ha opposto resistenza e si è precipitata al comando dei carabinieri per sporgere denuncia.
Settimane di indagini, ricerche, appostamenti hanno portato a identificare il ragazzo. Celibe, disoccupato, con regolare permesso di soggiorno e senza precedenti penali, il 20enne è stato posto agli arresti domiciliari.

http://www.oggitreviso.it/molestava-le-donne-pista-ciclabile-arrestato-70472

Sono le nuove norme sul ‘femmicidio’.

Pisa, picchia la compagna incinta davanti alla figlia di 18 mesi … – Fanpage

Pisa, picchia la compagna incinta davanti alla figlia di 18 mesi
Fanpage
L'uomo, un senegalese di 58 anni, era già conosciuto alle forze dell'ordine. Ora la donna è in una struttura protetta con la sua bambina. Pisa, picchia la compagna incinta davanti alla figlia di 18 mesi: arrestato. Ha picchiato la compagna incinta

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Pisa: da senegalese calci e pugni a donna incinta

Pisa, 14 settembre 2013 – “A casa mia si è rifugiata una donna incinta e la sua figlia di 18 mesi, è stata picchiata dal compagno ed è fuggita, non so cosa fare”. E’ questa la telefonata arrivata alla Squadra Mobile della Questura di Pisa. Immediato l’intervento.
Personale specializzato nei reati contro donne e minori ha rassicurato la donna telefonicamente. La vittima in forte stato di agitazione e di paura, ha raccontato di essere incinta e che da tempo veniva picchiata, minacciata di morte, e umiliata dal convivente, che non più tardi della sera prima l’aveva picchiata per l’ennesima volta prendendola a calci. La donna aveva quindi approfittato del fatto che lui fosse uscito di casa per chiedere aiuto per sé e per sua figlia.

Pertanto, è stato subito attuato dal personale della Squadra Mobile della Questura di Pisa il protocollo di messa in protezione delle vittime.
La donna e la bambina, dopo essere state soccorse e medicate presso l’ospedale, sono state trasferite in una struttura protetta con l’ausilio dei Servizi Sociali. Grazie la rete di protezione e solidarietà intorno a lei, la vittima ha rilasciato un drammatico racconto della sua relazione con il convivente violento.

“Un vero inferno”, queste le parole della vittima per descrivere due anni di relazione con l’uomo: dipendenza economica totale, umiliazioni, minacce, trascuratezza e percosse avvenute anche durante le due gravidanze della vittima, alternate a momenti di “falso idillio” al fine di farsi perdonare le violenze.

Le indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Pisa hanno permesso di trovare riscontri ai fatti, pertanto per l’uomo, un 58 enne extracomunitario senegalese, abitante a Pisanova, noto a Pisa come “il grande Baba” e altresì conosciuto alle forze dell’ordine per varie attività illecite, sono scattate le manette.

Le indagini sono state condotte dalla 2^ Sezione della Squadra Mobile della Questura di Pisa, che è composta interamente da ufficiali e agenti di polizia giudiziaria esclusivamente di sesso femminile.

http://www.lanazione.it/pisa/cronaca/2013/09/14/949946-donna_incinta_picchiata.shtml

Lo conoscevano per le sue ‘attività illecite’. Ma espellerlo sarebbe stato razzista, e poi ha famiglia…
Renzi gli darebbe subito la cittadinanza italiana per meriti speciali. Comunque sia, ora moglie e figli li manterremo noi, è così che lo ‘stato sociale’ pervertito dall’immigrazione facilita l’invasione e la degradazione etnica.

Genova multietnica: senegalese deruba e pesta uomo sull’autobus

Genova 09 settembre 2013 –  Scene da far west sull’autobus a Pegli. E’ successo verso le 6 del mattino. Un uomo stava viaggiando a bordo dell’autobus della linea 1 quando, chiusi gli occhi per alcuni minuti, si è svegliato di soprassalto accorgendosi che il passeggero seduto accanto a lui, e con il quale aveva scambiato qualche parola, gli stava frugando nelle tasche dei pantaloni dove custodiva il portafoglio.

Immediata la reazione: il 48enne ecuadoriano si è alzato urlando, ricevendo in cambio un pugno al volto ed alcuni calci dal malvivente che lo ha anche minacciato di morte. L’autista, accortosi di quando stava accadendo, ha prontamente fermato il mezzo e bloccato le uscite, contattando la polizia. Gli agenti giunti sul posto hanno arrestato il rapinatore, un cittadino senegalese di 40 anni con numerosi precedenti penali.

http://www.genova24.it/2013/09/pegli-panico-sul-bus-tenta-di-rapinare-il-vicino-poi-lo-prende-a-calci-arrestato-55773/

Come si giustifica la presenza in Italia di un senegalese con numerosi precedenti penali?

Milano: africano pesta romena

Milano, 9 settembre 2013 – L’ha palpeggiata e percossa per poi darsi alla fuga. Si tratta di un africano che ha aggredito, intorno alle 5, una 39enne rumena con precedenti in zona stazione Centrale.
La vittima ha raccontato di essere stata abbordata da un senegalese alto circa 1.80 in piazzale Duca d’Aosta e di averlo condotto in un hotel in via Vitruvio “per identificarlo”.
Una volta nell’edificio dell’hotel, i due sono saliti in ascensore non al terzo piano, dove effettivamente si accede alle camere, ma al sesto e lì l’uomo ha cominciato a palpeggiare la donna. La rumena si è ribellata, “non sono una prostituta” ha urlato e, per tutta risposta, è stata colpita a schiaffi e pugni nello stomaco.
La donna è stata soccorsa e portata al Policlinico, ma le sue condizioni, stando alle prime ricognizioni, non dovrebbero essere gravi.

http://www.ilgiorno.it/milano/cronaca/2013/09/09/947274-rumena-aggredita-stazione.shtml

Una storia di ordinaria società multietnica. E di giornalismo veramente misero.

Senegalesi: ora spacciano nelle spiagge toscane

Arrestato sulla spiaggia di Marina di Pietrasanta, un senegalese di 36 anni che fingendosi turista su una spiaggia libera, accampato in una tenda, in realta’ spacciava droga, ai giovani frequentatori dell’ arenile pietrasantino. Evidentemente il commercio abusivo, le estorsioni ai parcheggi non bastano piu’ a garantire lucrosi affari, ovviamente da codice penale, questi extracomunitari specie africani, si buttano dichiaratamente sul piu’ redditizio spaccio della droga. Uno spaccio finora controllato da pusher magrebini e nigeriani, ma ora si stanno inserendo i senegalesi. Di questo passo non sono da escludere violente lotte sanguinose tra bande di queste etnie, in Toscana, per accaparrarsi il monopolio di questa attivita’ criminale. Ci sono figure politiche istituzionali che hanno definito questi immigrati ” risorse feconde e nuovi cervelli ” che sbarcano nel nostro paese. Si , dobbiamo dare ragione a queste altissime figure istituzionali, questi extracomunitari, sono senz’altro ” cervelli del crimine e dello spaccio ” !
OSSERVATORE TOSCANO

http://voxnews.info/2013/08/30/non-solo-abusivi-ora-i-senegalesi-spacciano-nelle-spiagge/

Rimini, spiaggia sotto assedio: senegalesi distruggono suppellettili per ‘ritorsione’

RIMINI – LA RITORSIONE DEGLI INVASORI AFRICANI I lettini tagliati ‘in mostra’ sulla battigia
“Ero stato avvisato l’altro ieri sera in pieno stile mafioso da un senegalese che conosco da anni – scrive un operatore di spiaggia, Vainer Nanni, su internet. – Sono tutti scontenti di te, mi disse, cinesi, bengalesi e neri. Io non rieco più a tenerli. Questo (in riferimento alle foto dei lettini tagliati, ndr) è il risultato dell’impegno. Spero si comprenda che non si tratta più di quattro ‘poveracci’ ma ormai di qualcosa di diverso che non si combatte con la compassione ma con la legalità. Io non mollo”.

lettinitagliatiritorsione

Insomma, alle tante parole e minacce alla fine sono seguiti i fatti: lettini squarciati. Le foto, postate poche ora fa dal diretto interessato e di cui ne pubblichiamo due, non lasciano spazio a dubbi. Un avvertimento che potrebbe anche andare oltre? La tensione è ormai alle stelle. Spintoni, parole grosse, gesti che non lasciano presagire nulla di buono. Piene zeppe le pagine della cronaca di fatti del genere. Così l’estate 2013 sarà ricordata, oltre che per l’alluvione e il caldo africano, anche dalla ‘guerra’ contro l’abusivusmo commerciale. Stanno per superare il centinaio di condivisioni quelle immagini, decine i commenti. Credo – si legge in un commento – che un giusto ringraziamento vadano al sig. Prefetto ed il sig. Sindaco Gnassi oltre che che al sig. Questore per aver sottovalutato il fenomeno ..tutta la mia solidarietà. Poi ancora: ma siamo in Italia o in altro Paese dittatoriale? La spiaggia è nostra! Io sono a 11 per quest’anno ma dopo la sfuriata di ieri ho paura che il conto si allungherà. Segue: solidale al 100% , sia come bagnino che come cittadino, un po meno come riminese sconfitto! Si scrive: i risultati del buonismo a tutti i costi e del “poverini lasciateli stare” adesso stanno dando i loro frutti? come sono ci piacciono!? Poi altre accuse: prendetevela con i vostri amministratori comunisti e con con la chiesa. Infine: questa e’ la loro voglia di integrazione? Direi che sarebbe bene che questa energia la mettessero per liberare i loro paesi dalla dittatura (Ndr. In realtà non c’è alcuna dittatura in Senegal).

http://www.lapiazzarimini.it/2013/dalle-parole-ai-fatti-la-ritorsione-degli-abusivi/

Il risultato dell’approccio ‘dolce’ da parte del sedicente questore di Rimini. Si potrebbe denunciare la Kyenge, il ministro pagato dai cittadini italiani, per avere protestato contro chi impedisce il comemercio abusivo sulle spiagge e paventato future ritorsioni. Ecco la prima.
Intanto Letta è pochi metri più in là a parlare di ‘legalità’ dai palazzinari di CL.

Ricordatevi, voi della GC e voi bagnanti in calore xenofilo: questi un giorno erano sbarcati a Lampedusa o in Sicilia.

Sanremo: al grido di “Kyenge Presidente”, senegalesi attaccano polizia

Si allargano i disordini e le violenze della ‘comunità senegalese in Liguria, dopo la morte ieri di un connazionale, annegato nel fiume Roja, a Ventimiglia.

L’abusivo, per sfuggire alla polizia, insieme ad un altro venditore è fuggito dal mercato buttandosi in acqua. Il compare sapeva nuotare e si è messo in salvo, ma l’altro delinquente, Mame Mor Diop, 25 anni, non ce l’ha fatta, malgrado gli sforzi degli
agenti e bagnini che si sono buttati per soccorrerlo. Ieri la prima violenta protesta degli abusivi a Ventimiglia, oggi a Sanremo: “Polizia assassina” e “Kyenge presidente” due degli slogan urlati durante i disordini.

http://www.televideo.rai.it/televideo/pub/notiziasolotesto.jsp?id=918150&pagina=801&sottopagina=01

Non solo delinquono e distruggono la nostra economia, non solo parassitano i parcheggi di ospedali e supermercati chiedendo il pizzo alle persone, ma pretendono anche l’impunità. Del resto, uno di loro è al governo.

Si accettano scommesse: quanto passarà perché i poliziotti vengano perseguitati dal solito magistrato?