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Immigrati rubano elemosina in chiesa

Era in ginocchio davanti all’altare. Ma invece di pregare con una rudimentale canna – formata da un metro metallico usato nell’edilizia nella cui parte inferiore piegata era stata data una mano di colla – pescava le monete da uno-due euro e da 50 e 20 centesimi contenute nella cassetta delle elemosine. Nei guai è finita Marta Trudzik, 39 anni, specialista nei furti di monete in chiese e cappelle di mezza Italia visto che la vigilia di Capodanno era stata arrestata dalla polizia di Ancona per essere stata sorpresa a rubare le offerte nella cappellina dell’ospedale dorico dove era stata trasportata per un malore. La donna – in compagnia di un connazionale di 37 anni che fungeva da palo ed è stato denunciato a piede libero – è stata bloccata da una pattuglia della volante ieri pomeriggio nella chiesa di San Salvatore in pieno centro storico. A dare l’allarme è stato un fedele e i poliziotti hanno sorpreso la donna in flagranza di reato. Aveva già prelevato dalla cassetta delle offerte monete per 30 euro. Stamani è stata processata con rito direttissimo davanti al giudice Letizia Di Grazia e ha patteggiato la pena a un anno di reclusione. Confermata la custodia cautelare in carcere la donna è stata trasferita alla sezione femminile del carcere Don Giovanni Bosco di Pisa.

http://iltirreno.gelocal.it/lucca/cronaca/2013/03/05/news/ruba-le-offerte-in-chiesa-e-finisce-in-carcere-1.6643675

Aggredisce donna e fugge: travolto da auto, purtroppo si salva

Gravi ferite alla gamba per un romeno di 35 anni che all’arrivo della polizia si è giustificato dicendo di correre per un appuntamento. L’incidente in zona viale Monza

Milano, 13 febbraio 2013 – Rottura di tibia, perone e ginocchio destro. E’ andato malissimo il tentativo di fuga di uno scippatore che ha derubato una telefonino in via Fortezza. L’uomo, un romeno di 35 anni, è stato investito da un’auto guidata da un automobilista 30enne mentre cercava di seminare la propria vittima, una donna di 54.

Ora Robert D., è in attesa di operazione all’ospedale Bassanini di Cinisello Balsamo, ma è anche indagato dalla polizia per furto con strappo. La donna scippata ha raccontato alla polizia che attorno alle 18 di ieri si trovava davanti al portone di casa della sorella, in via Porto Corsini, quando è stata aggredita dall’uomo che ha tentato prima di portarle via la borsa e poi le ha strappato il cellulare che teneva legato al collo. Il romeno, inseguito dalla donna, ha provato a fuggire in direzione di via Fortezza, dove pero’ e’ stato travolto da un’auto che non lo ha visto arrivare.

Quando la donna ha raggiunto il luogo dell’incidente, il rapinatore le ha lanciato contro il cellulare rubato e all’arrivo del 118 l’ha anche minacciata. Interrogato dalla polizia, ha detto di correre perché in ritardo a un appuntamento e che il cellulare gli era stato venduto tempo fa dalla 54enne.

http://www.ilgiorno.it/milano/cronaca/2013/02/13/845055-scippo-via-fortezza-milano-ladro-investito.shtml

Ora dovremo anche curarlo.

Marocchino massacra la compagna e aggredisce agente

Picchia la compagna e un agente, arrestato

 

REGGIO EMILIA – La scena che si sono trovati davanti carabinieri e polizia era drammatica: una giovane donna riversa a terra, sul marciapiede, in un lago di sangue, perso da bocca e naso.

A pestarla, secondo quanto è stato ricostruito dalle forze dell’ordine, sarebbe stato il compagno, un marocchino già noto alle forze dell’ordine e clandestino.

 

E’ successo lunedì verso le 14.25 in via Emilia San Pietro, pieno centro storico.

 

Il primo a prestare soccorso alla donna, è stato un medico di passaggio.

 

Gli uomini delle Volanti hanno subito trovato il patner, Tarik Hadounfane 26 anni. Che di fronte alle divise, non è diventato più concigliante, anzi: anche a causa del pesante stato alcolico in cui si trovava, ha iniziato a inveire contro gli agenti. E a spintonarli con l’obiettivo di riavvicinarsi alla donna.

 

I poliziotti hanno cercato ripetutamente di calmarlo e di fargli moderare toni e aggressività. Tutto inutile.

 

Quando è stato invitato a salire a bordo della pattuglia per essere accompagnato in Questura, dato che gli accertamenti avevano permesso di scoprire il suo stato di clandestinità, lui si è rifiutato. E per tutta risposta, ha dato vita a una violenta colluttazione con gli agenti, fatta di calci e pugni. Aiutato in questo anche dalla sua notevole stazza fisica.

 

Tutta quella furia si è scaricata su di un agente, che ha rimediato un violento calcio a un ginocchio. E che ha costretto il poliziotto a ricorrere alle cure del pronto soccorso: i medici lo hanno giudicato guaribile in dieci giorni.

 

Per Tarik Hadounfane, marocchino 26enne che sostiene di essere domiciliato nelle Marche, sono scattate le manette. Deve rispondere dei reati di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.

 

La donna, accompagnata al pronto soccorso, è stata medicata e poi dimessa.

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