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Fermo al porto di Pozzallo – La Guardia di Finanza sequestra tre … – Telenova Ragusa


Telenova Ragusa
Fermo al porto di Pozzallo – La Guardia di Finanza sequestra tre
Telenova Ragusa
La Guardia di Finanza ha arrestato un cittadino nigeriano nel corso dei controlli nell’area di imbarco del catamarano diretto a Malta. In uno zaino portato a spalla l’uomo aveva nascosto, fra gli indumenti, tre chilogrammi di marijuana. Con il fermo di
NUOVO FERMO AL PORTO DI POZZALLO: GUARDIA DI FINANZA radiortm.it
Sbarca da Malta, preso a Pozzallo con tre chili di drogaRagusaNewstutte le notizie (4) »

Roma: immigrati assaltano scuola per depredarla

Roma 17 settembre 2013 – Assalto fallito alla scuola Emilio Sereni in zona Ponte di Nona – Colle Monfortani. Questa notte infatti intorno alle 2 è scattato l’allarme dell’Istituto Tecnico Agrario di via Prenestina. Sul posto sono accorsi immediatamente i carabinieri di Frascati I militari, nella penombra, hanno visto 3 giovani incappucciati che, con fare furtivo, stavano tentando di sgattaiolare nel cortile della scuola con uno zaino sulle spalle. Dopo un breve inseguimento, gli uomini dell’Arma sono riusciti a fermarli: nello zaino sono stati rinvenuti e sequestrati numerosi attrezzi da scasso. Non c’è voluto molto per capire che i romeni, approfittando della notte, erano riusciti ad introdursi nell’istituto forzando una delle porte finestre, poi, una volta dentro, hanno tentato di scassinare le porte di alcune aule che custodivano materiale informatico e didattico. Non contenti, hanno ribaltato alcuni distributori automatici di merendine, cercando di aprirli con una sega. I tre malviventi, due 19enni e un 20enne, sono stati arrestati con l’accusa di tentato furto aggravato in concorso e danneggiamento aggravato: sono in attesa di essere giudicati con rito direttissimo.

 

Clandestino nigeriano tenta di sgozzare carabiniere

Bologna 12 settembre 2013 – E’ successo a Maddalena di Cazzano, frazione di Budrio (Bologna). L’uomo, un nigeriano, ha detto di voler parlare con un magistrato. I militari hanno avvisato la Procura e la situazione è in itinere. Il carabiniere è stato portato in ospedale. Il carabiniere ferito è stato sottoposto ad un intervento e il profondo taglio al collo è stato suturato. Non è in pericolo di vita: è ancora in prognosi riservata ma non in pericolo di vita. Il fendente ha staccato di netto un pezzo del mastoide ed è entrato nel collo per circa 10 centimetri, è passato a soli 8 millimetri dalla giugulare. ”Auguriamo una pronta guarigione al coraggioso carabiniere che ha cercato di bloccare l’uomo. Per il resto tutto si è risolto con grande tranquillità”, ha detto il procuratore aggiunto Valter Giovannini.

IL FERMO. Un uomo transita su una bicicletta con uno zaino sulle spalle. Dopo qualche centinaio di metri, tentano di fermarlo ma il ciclista iniziava ad offenderli. Una volta bloccato, lo invitano ad esibire un documento di riconoscimento, ma a tale richiesta dei Carabinieri, l’uomo cominciava ad agitarsi. Privo di documenti, riprende ad inveire con frasi ingiuriose e poi a spintonare un militare che colpisce con una manata. I militari richiedono ausilio alla centrale operativa che in breve tempo fa confluire un’altra pattuglia. Tutti i militari indossavano per cautela il giubbetto antiproiettile, non sapendo cosa contenesse lo zaino e insospettiti dall’aggressività dell’uomo. Alle intimazioni di farsi accompagnare in caserma, il nigeriano estrae un coltello dalla tasca dei pantaloni ed aggredisce i due militari più vicini che riescono a schivare i colpi. Il Maresciallo della Stazione di Budrio, intervenuto per cercare di bloccare l’aggressore, viene colpito prima al busto, dove per fortuna la lama incontra il giubbetto antiproiettile, poi al collo, subito sotto l’orecchio. Gli altri militari in soccorso del collega tentano di bloccare l’aggressore che però lancia fendenti col coltello, riuscendo a divincolarsi e ad allontanarsi per i campi. Scattato l’allarme, sul posto altre pattuglie, per cinturare l’area ed impedire la fuga. Il fuggitivo è stato accerchiato e fermato sul margine della via Pozzo. L’uomo ha ancora il coltello a serramanico e minaccia di far del male a sé e agli altri se qualcuno si fosse avvicinato.

TRATTATIVE. Da Bologna arriva il personale del Reparto Operativo, compreso un militare negoziatore, con l’intento di instaurare un rapporto con l’uomo per impedire che nuocesse ancora. Il nigeriano, circondato dai Carabinieri, inizia un estenuante colloquio con il negoziatore il quale lo invita ripetutamente a non peggiorare la sua situazione. Purtroppo, lo stato psichico dell’uomo è estremamente instabile, dichiarandosi convinto di essere perseguitato da tutte le forze dell’ordine e chiedendo di parlare con un magistrato. Visto che dopo oltre due ore di trattativa sotto il sole l’uomo insisteva con le sue richieste di essere ascoltato da un magistrato, dalla Procura di Bologna interviene il Procuratore Aggiunto Valter Giovannini, poco dopo le 16. Superate le prime diffidenze, l’uomo abbassa le difese e mostra di voler aderire alle condizioni imposte dal Procuratore Aggiunto di posare il coltello, che ripiega nel manico, e lo zaino. Non decidendo, però, di arrendersi definitivamente, spossato anche per il caldo oltre che per l’estenuante trattativa, avendo anche perso di lucidità, viene bloccato e reso inoffensivo dai militari. L’uomo, che ha numerosi precedenti per clandestinità e resistenza a PU, è stato portato a Medicina ed è stato arrestato per tentato omicidio, a disposizione della Procura della Repubblica (il Sostituto di turno è il Dr. Di Giorgio). E’ accusato di tentato omicidio.

http://www.bolognatoday.it/cronaca/budrio-maddalena-cazzano-accoltella-carabiniere.html

Non ‘auguri’, caro procuratore, ma espulsioni. Effettive, non di carta.

Milano: receptionist stupra turista, magistrato lo rimanda al lavoro in hotel

Milano, 7 settembre 2013 – L’ha accolta nell’albergo, l’ha accompagnata in camera e poi ha tentato di aggredirla con l’intenzione di violentarla. Per fortuna la vittima – una giovane studentessa tedesca – ha reagito, ha urlato, si è dimenata fino a quando non è intervenuto un altro ospite del B&B e così la consumazione dello stupro è stato scongiurato. Per il maniaco, un egiziano di 27 anni, solo una denuncia a piede libero. L’aggressione è maturata ieri pomeriggio alle 17 in un bed and breakfast di via Comandini, zona Greco.
La ragazza si è presentata alla reception da sola, con una valigia e uno zainetto in spalla. Ha mostrato la prenotazione e ha consegnato i documenti. Pochi minuti di difficile conversazione (anche se lei parla bene l’inglese) con l’addetto al ricevimento clienti, un egiziano che non risulta avere alcun precedente penale e poi l’assegnazione del «posto letto». Tutto è filato liscio – almeno così ha raccontato la ragazza con l’aiuto di un interprete di lingua tedesca, al momento di sporgere denuncia -il nordafricano si è mostrato disponibile a darle una mano d’aiuto, portandole la valigia fino in camera, anche perchè in quel momento non c’era nessun altro nella piccola hall dell’albergo.
Così l’uomo ha deciso di accompagnare, di scortare in un certo senso, la ragazza fin dentro la camera che le era stata assegnata. Al primo piano letto singolo, così come lei aveva richiesto con la prenotazione on line. Il portiere ha aperto la porta ed ha fatto accomodare la straniera. Ancor prima che la ragazza potesse togliersi lo zaino dalle spalle, lui l’ha aggredita, cercando di spingerla sul letto. L’ha toccata dappertutto senza nascondere il suo vero intento, non mettendo nel conto l’energica reazione della tedesca che ha urlato con quanto fiato aveva in gola. Un manciata di secondi di paura fino a quando un cliente si è materializzato davanti la porta, e il tentativo di violenza è abortito. Piuttosto che abbozzare, la vittima ha voluto telefonare al 113. Subito l’intervento di una volante e la denuncia.
La 23enne – a Milano per motivi di studio – in preda ad un forte shock ha riferito tutto agli agenti e subito è stato informato il magistrato di turno. Diversamente da quanto accade in altre circostanze, per il bruto non è scattato l’arresto, ma una denuncia a piede libero. Probabilmente a pesare a suo favore ci sono l’assenza di altri precedenti specifici e una residenza certa a Milano. Ma l’egiziano da domani potrà riprendere ad accogliere turiste e studentesse straniere.

http://www.ilgiorno.it/milano/cronaca/2013/09/07/946131-stupro-turista-tedesca.shtml

Ma pensa, lo stupratore ha una ‘residenza certa’, quindi grazie al decreto svuotacarceri del governo Alfano-Letta-Kyenge e al fanatismo migrante del magistrato di turno non va in carcere.

Deve essere poi una violazione della privacy indicare il nome di questo B&B. E il lavoro alla reception deve essere uno di quei lavori che gli italiani ‘non vogliono fare’.

Pisa: è escalation di rapine ai danni di anziane, zingari scatenati

Ha afferrato la borsa di un’anziana signora di 79 anni, gettandola a terra. Messa in fuga, è stata fermata dalla pattuglia dei vigili che controlla la zona di Corso Italia
In questo ultimo periodp la Polizia Municipale ha messo in campo pattuglie in divisa e in borghese, oltre a personale specializzato in centrale operativa per l’osservazione in tempo reale delle telecamere

Pisa 7 settembre 2013 – Il comunicato della Polizia Municipale – Negli ultimi giorni si è verificata una vera e propria escalation di rapine nella centralissima zona di ponte di Mezzo e corso Italia, dove ben quattro persone si son viste strappare la catenina d’oro dal collo. Dallo studio delle immagini estrapolate dalle telecamere di sorveglianza si sono cercati di ricostruire volti, atteggiamenti, orari e percorsi dei rapinatori. La Polizia Municipale ha messo in campo pattuglie in divisa e in borghese, oltre a personale specializzato in centrale operativa per l’osservazione in tempo reale delle telecamere. L’impegno profuso ha dato in breve i suoi frutti. Si è così riusciti a intervenire nell’immediatezza dell’ennesimo tentativo di rapina messo in atto da una giovane di origini macedoni ai danni di una anziana signora che stava recandosi dal medico proprio in corso Italia.
Sulimanovic Sharon, infatti, ventiquattrenne senza fissa dimora, ma orbitante nei campi nomadi della periferia pisana, con innumerevoli precedenti penali per rapina e reati contro il patrimonio, dopo avere rubato con destrezza un maglioncino presso il negozio Strass & Co., si è diretta nell’androne dell’attiguo studio medico ove ha atteso la sua vittima. Un’anziana signora pisana 79enne, con borsa zaino a tracolla, deve esserle sembrata quella giusta. La ragazza, afferrata la borsa ha gettato a terra l’anziana e l’ha strattonata fino in fondo alle scale, poi ha aperto la borsa e le ha sottratto il portafogli. Solo l’intervento e le grida di un’altra cliente dello studio medico ha messo in fuga la rapinatrice. Ma la fuga è stata brevissima, perché l’immediato intervento di una pattuglia della Polizia Municipale, dislocata a pochi metri proprio per contrastare il fenomeno, ha tratto in arresto la giovane ma esperta delinquente. Questa mattina l’udienza di convalida dell’arresto e il processo per direttissima. Proseguono gli accertamenti per giungere alla identificazione dei responsabili dei precedenti episodi.

http://www.pisainformaflash.it/notizie/dettaglio.html?nId=15064

Venezia: 56enne aggredita e rapinata da “giovane dalla pelle scura”

Armato di coltello rapina una 56enne all’alba: ladro in fuga a Venezia

Ancora rapine a Venezia e attimi di terrore per una 56enne. L’allarme è scattato lunedì scorso, all’alba, nei dintorni dell’imbarcadero di San Zaccaria. La vittima, una donna di origine ucraina, stava partendo in vaporetto per arrivare in aeroporto quando è stata aggredita, minacciata e derubata della borsetta da un giovane. Il ladro le si è avvicinato e, coltello in mano, ha intimato alla signora di consegnare la borsa: ad una prima reazione il ladro si è indispettito ed era pronto a chissà cosa pur di scappare con il bottino. Raggiunto il suo obbiettivo, è fuggito verso Riva degli Schiavoni lasciando la donna impietrita.

Sul posto sono giunti i poliziotti delle Volanti che hanno raccolto la testimonianza della vittima e diramato l’identikit del rapinatore: si tratterebbe di un giovane 20enne dalla pelle scura con uno zaino dalle cuciture bianche. Ingente, come spiega il Gazzettino, il bottino del colpo: avrebbe fruttato almeno 4800 euro in contanti (la donna stava partendo per raggiungere la madrepatria).

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Bolzano: immigrato islamico assalta sexy shop al grido di “Allahu akbar”, vetrata distrutta

BOLZANO 26 magg 2013 –  Non ne poteva più di vedere quei manichini – simbolo della decadenza dei costumi occidentali – agghindati con “bustier” rossi, piume di struzzo, guanti lunghi e calze autoreggenti, così il giovane nordafricano si è portato da casa un pietrone, l’ha infilato nello zaino e in pieno pomeriggio l’ha scaraventato contro la vetrina del sexy shop, mandandola in frantumi. Poi si è messo ad inneggiare all’Islam immobile ed è rimasto ad aspettare che arrivasse la polizia a portarlo via. E’ accaduto venerdì pomeriggio in Piazza Verdi. Giovanni Lo Iacono, responsabile del negozio, tiene la pietra sul bancone: «Se mi arrivava in testa mi uccideva!».

Che è successo? «E’ successo tutto in un istante, neanche il tempo di rendersene conto… quel tipo mi ha fatto davvero paura. Ho la vetrina sfondata ma è andata bene, fuori era pieno di gente, il cristallo poteva anche cadere addosso a qualcuno. E’ pesantissimo, fatto con un doppio vetro antisfondamento, quando l’hanno montato c’è voluta la gru».

Ma come è andata? «E’ passato di qui quel musulmano integralista che evidentemente ce l’ha con la mia attività e con quel che rappresenta per la sua religione».

Che ora era?«Erano le 17.30 di venerdì pomeriggio, me ne stavo tranquillo in negozio a lavorare quando ho sentito una botta tremenda ed ho visto la vetrina esplodere. Ho pensato che una macchina l’avesse sfondata… sono qui poco prima dell’incrocio ed ho sempre pensato che un giorno sarebbe potuto accadere. Così sono uscito in strada per vedere meglio e mi sono accorto di una grossa moto ferma davanti. Ho chiesto al centauro se era stato lui… mi preoccupavo che si fosse fatto male. Ma quello si è tolto il casco e mi ha indicato un giovane uomo, un nordafricano che se ne stava immobile davanti alla vetrina. “Lui mi ha detto… è stato lui”. Io non capivo. Il motociclista è andato avanti a raccontare e mi ha spiegato di aver visto tutta la scena perchè era fermo al semaforo». E cosa le ha raccontato? «Il ragazzo è arrivato con uno zaino in spalla, si è fermato, l’ha aperto, ha tirato fuori la pietra, si è messo davanti alla vetrina e l’ha lanciata». Una scena surreale, in pieno pomeriggio, con Piazza Verdi piena di auto e di gente che camminava. «L’ho preso per un braccio e gli ho chiesto perchè l’aveva fatto, se per caso ce l’aveva con me, lui non mi ha risposto, mi ha chiesto se avevo da accendere e si è messo a fumare una sigaretta. Poi per fortuna è arrivata la polizia, l’ha caricato in macchina e se l’è portato via». I testimoni dicono di averlo sentito inneggiare all’Islam. Lo Iacono non ha più parole. «Ho molti amici nordafricani, hanno cultura e credenze differenti dalle nostre, ma sono persone squisite. Non so cosa gli è preso a quel tipo. Mi è venuto in mente quel pazzo che girava per Milano col piccone in mano ed ha ammazzato tre persone. C’è da aver paura».

http://altoadige.gelocal.it/cronaca/2013/05/26/news/assalto-al-sexy-shop-offende-l-islam-1.7131985

 

Castagneto Carducci: forse altri immigrati complici del senegalese

Il procuratore della Repubblica De Leo, ipotizza che a compiere l’ efferato delitto ai danni della giovane ragazza di Castagneto Carducci, non sia stata solo una persona, al momento il senegalese arrestato e trovato con il telefonino della sventurata, nel proprio zaino. Si sospettano altri complici che potrebbero aver contributi al feroce pestaggio ed al tentativo riuscito o meno di stupro della sfortunata ragazza. Troppo comodo , uscire con dichiarazioni che cercano di minimizzare l’ accaduto. In provincia di Livorno, sulla costa ovest Toscana di ” mele marce ” di ” mala immigrazione ” come dicono gli spagnoli abbiano esempi quotidiani. Dal commercio abusivo dilagante, al lavoro nero nei campi agricoli, fino allo spaccio di droga gestito , lo sanno tutti da comunita’ magrebine ed ora africane, costrette dalla crisi a ripiegare su ben lucrosi traffici anche se chiaramente CRIMINALI. Rinnoviamo l’ invito alle forze dell’ ordine a controllare questi ghetti di immigrati, specialmente a Quercianella, Marina di Cecina , Donoratico, il centro storico di Livorno, dove vivono migliaia di africani, magrebini, fuori da ogni regola vedi affitti al nero, clandestinita’, commercio abusivo, spaccio e violenze diffuse. La situazione senza una svolta securitaria a Livorno e nel resto della Toscana non potra’ che peggiorare, altro che dare la cittadinanza a questi ” nuovi pusher e violentatori !!! “ OSSERVATORE TOSCANO

http://voxnews.info/2013/05/06/omicidio-di-castagneto-carducci-forse-non-e-colpa-solo-di-una-mela-marcia/

Reggio Emilia: “Nuovi italiani” escono da scuola e rapinano negozio

Hanno anticipato l’uscita da scuola e hanno pensato bene di fare una sosta all’Oviesse per rifarsi il guardaroba, ma senza passare per la cassa. Una volta scoperti, però, la reazione è stata piuttosto violenta: uno ha mandato in ospedale una commessa colpendola con una gomitata al volto; l’altro ha cercato di fuggire, ma una volta intercettato dai carabinieri ha reagito colpendo i militari.

E’ l’epilogo della vicenda che vede come protagonisti due giovanissimi, ora arrestati dai carabinieri del Nucleo Radiomobile della compagnia di Reggio. Si tratta di Rafael Lima De Sales, 19enne di nazionalità brasiliana residente a Bagnolo: è accusato di rapina impropria. E dell’amico Nana Quainoo Obed, ghanese di 20 anni abitante in città: deve rispondere del reato di tentato furto e resistenza a pubblico ufficiale.

Tutto è accaduto venerdì, verso le 13.

Nel negozio di abbigliamento in via Emilia San Pietro i due sono alla ricerca di alcuni capi di abbigliamento. Li scelgono, li provano. Poi, però, invece di andarli a pagare li nascondono in uno zaino.

La mossa, però, non sfugge all’occhio del personale preposto alla sicurezza che interviene. Il giovane ghanese riesce a fuggire, mentre il brasiliano viene bloccato: non prima, però, di riuscire a rifilare una violenta gomitata al naso della responsabile dell’esercizio commerciale, causandole un trauma che le richiede di passare al pronto soccorso dell’ospeldae Santa Maria Nuova: ne avrà per un paio di giorni.

Dall’Oviesse, intanto, parte la chiamata al 112. Sul posto interviene una pattuglia del Radiomobile.

Sul posto i militari hanno modo di accertare quello che è accaduto: il tentato furto di abbigliamento sportivo per un valore di quasi 100 euro.

I carabinieri si sono subito messi alla caccia del ragazzo ghanese. Non c’è voluto molto: poco dopo lo hanno rintracciato nei pressi del parco del Popolo. La descrizione corrispondeva esattamente a quella fatta dai gestori dell’Oviesse.

Il giovane, in un ultimo tentativo di scappare dai carabinieri, non ha esitato a ribellarsi alla stretta del militare che lo aveva fermato, causandogli una lesione al braccio – tre i giorni di prognosi – prima di essere comunque bloccato definitivamente dai colleghi. Per lui è scattato l’arresto per furto aggravato, violenza e resistenza a pubblico ufficiale.

Ieri mattina i due, difesi dall’avvocato Marco Pinotti, sono comparsi davanti al giudice, Cristina Beretti. L’arresto è stato convalidato e, in attesa del processo, sono stati rimessi in libertà.

"I "nuovi italiani" sono una risorsa"

Nordafricano aggredisce e deruba senzatetto

Genova. Uno zaino contenente medicinali, 30 euro e documenti. Questo il bottino della rapina ai danni di una senzatetto avvenuta ieri sera.

Erano circa le 22 e una volante della Questura è intervenuta in via Baroni, zona Foce, dopo la segnalazione di una lite in strada.

Giunti sul posto, gli operatori hanno identificato una di 49 anni che ha dichiarato di essere stata aggredita da un cittadino nordafricano intenzionato a rapinarla.

A seguito della resistenza opposta dalla donna, l’uomo ha cominciato a colpirla con violenti calci riuscendo strapparle lo zaino.

I poliziotti, dopo aver perlustrato la zona, hanno rintracciato il malvivente, un pregiudicato di 35 anni, in Piazza dei Servi, ed hanno proceduto al fermo.

La vittima, che lamentava dolori al torace, è stata accompagnata presso l’ospedale Galliera per accertamenti.

http://www.genova24.it/2013/04/genova-rapina-una-clochard-e-la-prende-a-calci-35enne-fermato-49180/