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Brescia: mamma e bimba aggredite con spray urticante da tunisini

Gli agenti della Questura stanno verificando in queste ore l’eventuale coinvolgimento di due tunisini nell’aggressione subita la scorsa settimana da mamma e bimba di due anni in via Campo Marte, a Brescia.

Mamma e figlia erano state aggredite con dello spray urticante e derubate.

I poliziotti sono arrivati ai due tunisini indagando su un altro scippo messo a segno sabato in via Albertano da Brescia ai danni di una donna ucraina. In quell’occasione la donna era stata soccorsa da un ciclista che aveva memorizzato la targa dell’auto utilizzata per il colpo e descritto lo scippatore.

L’auto, una Lancia Y, è stata poi individuata in via Temistocle Solera, sempre in città, ieri mattina: proprietaria un 35enne bresciana con problemi di droga, rintracciata in uno stabile abbandonato in via Privata Terzulli in compagnia di due giovani tunisini di 29 e 31 anni.

I tre hanno ammesso la loro responsabilità per lo scippo ai danni della donna ucraina. Inoltre, addosso alla ragazza sono state trovate delle dosi di eroina, mentre uno dei due uomini aveva una bomboletta di spray urticante.

Da qui le indagini per chiarire se possano essere coinvolti nell’aggressione di mamma e figlia a Campo Marte.

http://www.giornaledibrescia.it/in-citta/mamma-e-bimba-aggredite-con-spray-due-sospettati-1.1838168

Marocchino sfonda porta armato di coltellaccio

Trapassa la porta del vicino a coltellate

Ferrara – La lama che trapassa la porta come burro e il sangue che cola macchiando ogni cosa attorno. Una scena alla ‘Shining’ vissuta in diretta, giovedì sera, in un condominio di via Cattaneo.

È l’esito sconcertante di una lite fra immigrati, violentissima e truculenta, che ha messo in allarme un intero quartiere dove sono in tanti oggi a dire: «A vivere qui c’è da aver paura, chi può se ne va via». Ancora ieri mattina, prima dell’intervento di una coppia di addetti alle pulizie, c’era il sangue che che si era seccato sulla strada, sul marciapiede, sulle scale, sui pianerottoli, sulle porte e sulla ringhiera della palazzina di via Cattaneo n. 54, a ricordare che poche ore prima una furia accecata dall’alcol avrebbe potuto provocare una tragedia.

«Se non ci fosse stato il mio fidanzato – racconta la 31enne ucraina che abita nell’appartamento assalito dal vicino, un cittadino marocchino di 38 anni, S.M. – forse ora non sarei qui a raccontare cosa è successo». È lei a spiegare che tutto è iniziato dopo le 20, «perchè sentivamo delle urla provenire dall’appartamento accanto al nostro. Pensavamo che S. stesse picchiando la moglie e il mio fidanzato (un cittadino di origine moldava, ndr) ha deciso di andare a vedere cosa stava succedendo». Dichiarazioni che trovano conferma nella ricostruzione fatta dalla polizia. Il fidanzato della trentunenne abita nell’appartamento confinante con quello in cui è domiciliato S.M.. L’altra sera quest’ultimo – in evidente stato di ebbrezza, come viene descritto dalla polizia e dalla vicina di casa – ha impugnato un coltello di grosse dimensioni costringendo il condomino che l’aveva ‘disturbato’ a barricarsi nel suo appartamento. S. M. non si è fatto scoraggiare e ha scatenato tutta la rabbia accumulata contro la porta del vicino bucandola da parte a parte numerose volte. La porta però è rimasta chiusa. Così S.M. ha pensato di aggirare l’ostacolo.

È tornato nel suo appartamento e si è diretto verso il balcone, separato da una vetrata dalla porzione del vicino. Ma mentre cercava di entrare nell’abitazione confinante dalla portafinestra, il cittadino di origine moldava gli ha assestato un colpo in testa usando il manico in metallo di una scopa. S.M. ha iniziato a perdere sangue copiosamente ed ha disceso le scale dal terzo piano lasciando dietro di sè una scia raccapricciante. Quando è giunto in strada erano già partite le telefonate di soccorso. Sul posto è arrivata una volante. «Quell’uomo era tutto insanguinato – racconta una donna che abita nelle vicinanze – si è diretto verso la vetrina di un negozio e quando gli agenti gli hanno intimato di gettare il coltello, lui l’ha lasciato, si è inginocchiato, ha piegato le braccia sulla sua testa e si è consegnato». S.M. è stato trasportato all’ospedale in stato d’arresto: deve rispondere di porto d’arma abusivo, tentata violazione di domicilio e tentate lesioni. È stato denunciato per minacce e danneggiamento aggravato. La notizia ha fatto subito il giro del quartiere, dove ieri la lite era l’argomento del giorno. Musi lunghi e facce preoccupate tra i residenti che descrivono una «situazione che peggiora ogni giorno di più». La forte presenza di cittadini stranieri suscita preoccupazione e diffidenza. «Spesso fanno rumore e baldoria fino a notte – lamentano alcune famiglie residenti nella stessa strada – litigano e se gli dici qualcosa ti minacciano». Poi c’è chi ricorda «i continui furti di biciclette» ma poi aggiunge: «No, non lo so chi ha rubato la mia».

Maxi truffa con gli stranieri, 5 arresti – La Citta di Salerno

Maxi truffa con gli stranieri, 5 arresti
La Citta di Salerno
Stato e favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. In manette sono finiti Pasquale Bello, sessantasettenne pregiudicato residente di Pagani e Luigi Cirillo, torrese, con la custodia agli arresti domiciliari per Oksana Smyrnova, ucraina

Picchiata e violentata al parco Trotter, 20enne arrestato in flagranza – Il Giorno


Il Giorno

Picchiata e violentata al parco Trotter, 20enne arrestato in flagranza
Il Giorno
Milano, 2 luglio 2013 – Violenza sessuale lunedì sera alle 23 all'interno del parco Trotter: la vittima e' una 50enne operatrice sanitaria ucraina, che si trovava lì in compagnia di amici e amiche peruviane. Ad aggredirla, un peruviano 20enne

Salerno: sgozzata e data alle fiamme, arrestato immigrato

Salerno 26 giugno 2013 – Un giovane ucraino di 27 anni, Dmytro Zastavnetskyi, è stato arrestato dai carabinieri. L’uomo ha ucciso Olena Tonkoshkurova, 50 anni, anche lei ucraina, trovata morta dai vigili del fuoco nella sua abitazione a Polla, in provincia di Salerno. La donna era nel suo letto, nuda, dove era stata uccisa con un profondo taglio alla gola. Dopo il delitto, la sua casa è stata data alle fiamme.

All’origine del delitto ci sono motivi di gelosia. La donna viveva da anni a Polla, dove faceva la massaggiatrice. E’ stata uccisa dopo una lite nata al termine di un rapporto sessuale. Il corpo di Olena, che viveva da sola, è stato ritrovato nella sua casa in via Porta del Bagno, stradina che conduce nel centro storico di Polla.  L’incendio è divampato intorno alle 3,30 della notte scorsa per cause in corso di accertamento; le fiamme hanno interessato l’appartamento, che si trova in una palazzina a due piani.

http://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/campania/articoli/1102379/giallo-a-salerno-cadavere-di-donna-in-casa.shtml

Due 17enni ammazzate all’alba da immigrata ubriaca

Due ragazze di 17 anni sono morte all’alba in uno scontro tra tre auto avvenuto sulla statale 16 in localita’ Pinarella, nel comune di Cervia, nel ravennate. Le due giovani vittime viaggiavano su una Citroen Saxo insieme a due ragazzi rimasti feriti e ricoverati in prognosi riservata negli ospedali di Ravenna e Cesena. Lo scontro e’ avvenuto, secondo la ricostruzione fatta dalla Polizia stradale, tra la Citroen e una Mercedes classe A guidata da un’ucraina di 27 anni ora in stato di arresto per omicidio colposo plurimo aggravato dalla guida in stato di ebrezza.

Il tasso alcolemico riscontrato nel sangue e’ risultato superiore all’1,5 grammi/litro. L’auto con a bordo le due vittime e i due ragazzi feriti dopo lo scontro con la Mercedes e’ finita contro una Golf. Sul posto e’ intervenuta la Polizia Stradale che ha effettuato i rilievi.

http://www.liberoquotidiano.it/news/cronaca/1258929/Incidenti–due-ragazze-morte-nel-ravennate–arrestata-giovane-ucraina.html

Sono risorse.

Lei comprende la rabbia degli immigrati.

“Noi immigrati siamo il futuro”

Non lo vuole, massacrata

VERCELLI, 03 GIU – Una donna, di origine ucraina, e’ stata aggredita con un coltello da cucina, poi a calci e pugni da un suo connazionale che e’ stato arrestato dai carabinieri.
E’ accaduto stamattina, in strada a Vercelli, al termine di un litigio nato,pare, perche’ lei non voleva una relazione con lui.
L’uomo, 48 anni, accusato di tentato omicidio, l’ha aspettata davanti al portone di casa. La donna non e’ in pericolo di vita,anche se ricoverata in ospedale con riserva di prognosi.

http://www.ansa.it/web/notizie/regioni/piemonte/2013/06/03/Aggredita-strada-ucraino-arrestato_8812618.html

 

Nuovi Kabobo: africano rapina 5 persone armato di coltellaccio, donna ferita gravemente

Riccione, giugno 2013 – Notte di terrore a Riccione, dove un magrebino armato di un coltellaccio da cucina ha rapinato cinque persone in un’ora, ferendo una giovane donna che aveva tentato di salvare la sua borsa. Le vittime lo descrivono come un giovane ‘fuori di testa’, forse sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Quel che è certo è che ha seminato la paura al punto che i carabinieri hanno chiesto ad alcuni hotel della zona di bloccare le porte automatiche.
LA PRIMA vittima è una ragazza romena, di 26 anni. E’ mezzanotte e mezza, lei e un amico stanno chiacchierando in via Panoramica, nei pressi della stazione, quando la loro attenzione viene attirata dal campanello di una bicicletta. Non fanno quasi in tempo a realizzare che il ‘ciclista’ arriva loro quasi addosso e afferra la borsa della giovane. Lei cerca di resistere con l’aiuto del connazionale, ma improvvisamente nella mano dello sconosciuto si materializza un grosso coltello da cucina. Glielo spiana in faccia, e a quel punto i due rinunciano a lottare e consegnano la borsa. Parte l’allarme al 112, le vittime parlano di un magrebino, sui 20-30 anni, alto circa 1,80. Ma lui ha già individuato la seconda vittima. E’ l’1,10 e si è già spostato in viale Ceccarini, dove sta ‘puntando’ un’altra donna. E’ un ucraina, di 34 anni, che reagisce con violenza quando quello cerca di strapparle la borsa. Un attimo dopo ha un coltello puntato sulla pancia. Ma lei ancora non si arrende, tenta di afferrare l’arma e lui le taglia una mano (25 giorni di prognosi). Sanguinante e spaventata a morte, è costretta a consegnare al rapinatore borsa, anelli e orecchini.

I CARABINIERI sono già in caccia, ma ‘il pazzo in bicicletta’, all’1,25 è in azione per la terza volta, e sempre in viale Ceccarini. La fortuna è dalla sua, non c’è nessuno quando incrocia due 27enni palermitani, un ragazzo e una ragazza in vacanza che stanno passeggiando nel ‘salotto’. Stessa scena delle precedenti, la bicicletta si para loro di fronte, di nuovo il coltello a pochi centimetri dalla faccia, e oltre alla borsa di lei, il magrebino si porta via anche il portafoglio di lui. Ma nonostante le sirene del 112 stiano ora attraversando la città, lui non è ancora ‘sazio’, come se fosse in preda a un delirio.

All’1,40 è in viale Vespucci, nella zona delle Terme, quasi a ridosso delle giostre. Ha visto una ragazza da sola, una 21enne di Montefiore, che sta aprendo l’auto. Le arriva addosso sventolando il grosso coltello, ma quella comincia a urlare con tutte le sue forze. A salvarla è un 23enne di Castrocaro che sta passando con la sua macchina e vede alla scena. Senza nemmeno pensarci, il giovane punta con l’auto contro il magrebino, cercando di schiacciarlo contro la macchina della ragazza. L’altro però è svelto come un serpente, scuscia via e scompare pedalando come in un film dell’orrore.
IERI mattina, i carabinieri stavano ancora battendo le colonie abbandonate, passando al pettine fitto quelle tra Riccione e Misano dove probabilmente si nasconde il rapinatore folle. Fino a ieri sera però di lui non si era ancora trovata traccia, così come della bicicletta e del coltello. La paura più grande è che aspetti la notte e torni a colpire di nuovo.

http://www.ilrestodelcarlino.it/rimini/provincia/2013/06/01/897520-armato_coltello_terrorizza_riccione_rapine_donna_ospedale.shtml

Tutto normale, è l’Italia multitenica. Da evidenziare il gesto coraggioso del giovane italiano di soli 23 anni che ha salvato una sconosciuta: i media nazionali non ne parleranno, sono troppo impegnati a descrivere i maschi italiani come cattivi e violenti.

Venezia: 56enne aggredita e rapinata da “giovane dalla pelle scura”

Armato di coltello rapina una 56enne all’alba: ladro in fuga a Venezia

Ancora rapine a Venezia e attimi di terrore per una 56enne. L’allarme è scattato lunedì scorso, all’alba, nei dintorni dell’imbarcadero di San Zaccaria. La vittima, una donna di origine ucraina, stava partendo in vaporetto per arrivare in aeroporto quando è stata aggredita, minacciata e derubata della borsetta da un giovane. Il ladro le si è avvicinato e, coltello in mano, ha intimato alla signora di consegnare la borsa: ad una prima reazione il ladro si è indispettito ed era pronto a chissà cosa pur di scappare con il bottino. Raggiunto il suo obbiettivo, è fuggito verso Riva degli Schiavoni lasciando la donna impietrita.

Sul posto sono giunti i poliziotti delle Volanti che hanno raccolto la testimonianza della vittima e diramato l’identikit del rapinatore: si tratterebbe di un giovane 20enne dalla pelle scura con uno zaino dalle cuciture bianche. Ingente, come spiega il Gazzettino, il bottino del colpo: avrebbe fruttato almeno 4800 euro in contanti (la donna stava partendo per raggiungere la madrepatria).

Potrebbe interessarti: http://www.veneziatoday.it/cronaca/rapina-signora-56enne-san-zaccaria-alba-venezia-30-maggio-2013.html

Si ubriaca e picchia l’anziana che accudisce: ucraina denunciata – Romagna Noi


Romagna Noi

Si ubriaca e picchia l'anziana che accudisce: ucraina denunciata
Romagna Noi
RIMINI – Una ucraina di 38 anni è stata denunciata con l'accusa aver picchiato l'anziana per cui lavorava. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri della tenenza di Cattolica, la donna dopo essersi ubriacata avrebbe colpito al volto senza motivo la
Si ubriaca e picchia selvaggiamente un'anziana: denunciata badanteIl Resto del Carlino
Picchia 80enne, badante denunciataANSA.it

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