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Lei vuole vivere «da occidentale» il padre la picchia – Trentino Corriere Alpi

Lei vuole vivere «da occidentale» il padre la picchia
Trentino Corriere Alpi
Lei vuole vivere «da occidentale» il padre la picchia. Violento litigio in una famiglia di pakistani bloccato dall'intervento dei carabinieri. Lei ora è in una comunità. maltrattamenti · denunce · religione. TRENTO. Lei ha 19 anni. Le sue origini, le

Bolzano: immigrato islamico assalta sexy shop al grido di “Allahu akbar”, vetrata distrutta

BOLZANO 26 magg 2013 –  Non ne poteva più di vedere quei manichini – simbolo della decadenza dei costumi occidentali – agghindati con “bustier” rossi, piume di struzzo, guanti lunghi e calze autoreggenti, così il giovane nordafricano si è portato da casa un pietrone, l’ha infilato nello zaino e in pieno pomeriggio l’ha scaraventato contro la vetrina del sexy shop, mandandola in frantumi. Poi si è messo ad inneggiare all’Islam immobile ed è rimasto ad aspettare che arrivasse la polizia a portarlo via. E’ accaduto venerdì pomeriggio in Piazza Verdi. Giovanni Lo Iacono, responsabile del negozio, tiene la pietra sul bancone: «Se mi arrivava in testa mi uccideva!».

Che è successo? «E’ successo tutto in un istante, neanche il tempo di rendersene conto… quel tipo mi ha fatto davvero paura. Ho la vetrina sfondata ma è andata bene, fuori era pieno di gente, il cristallo poteva anche cadere addosso a qualcuno. E’ pesantissimo, fatto con un doppio vetro antisfondamento, quando l’hanno montato c’è voluta la gru».

Ma come è andata? «E’ passato di qui quel musulmano integralista che evidentemente ce l’ha con la mia attività e con quel che rappresenta per la sua religione».

Che ora era?«Erano le 17.30 di venerdì pomeriggio, me ne stavo tranquillo in negozio a lavorare quando ho sentito una botta tremenda ed ho visto la vetrina esplodere. Ho pensato che una macchina l’avesse sfondata… sono qui poco prima dell’incrocio ed ho sempre pensato che un giorno sarebbe potuto accadere. Così sono uscito in strada per vedere meglio e mi sono accorto di una grossa moto ferma davanti. Ho chiesto al centauro se era stato lui… mi preoccupavo che si fosse fatto male. Ma quello si è tolto il casco e mi ha indicato un giovane uomo, un nordafricano che se ne stava immobile davanti alla vetrina. “Lui mi ha detto… è stato lui”. Io non capivo. Il motociclista è andato avanti a raccontare e mi ha spiegato di aver visto tutta la scena perchè era fermo al semaforo». E cosa le ha raccontato? «Il ragazzo è arrivato con uno zaino in spalla, si è fermato, l’ha aperto, ha tirato fuori la pietra, si è messo davanti alla vetrina e l’ha lanciata». Una scena surreale, in pieno pomeriggio, con Piazza Verdi piena di auto e di gente che camminava. «L’ho preso per un braccio e gli ho chiesto perchè l’aveva fatto, se per caso ce l’aveva con me, lui non mi ha risposto, mi ha chiesto se avevo da accendere e si è messo a fumare una sigaretta. Poi per fortuna è arrivata la polizia, l’ha caricato in macchina e se l’è portato via». I testimoni dicono di averlo sentito inneggiare all’Islam. Lo Iacono non ha più parole. «Ho molti amici nordafricani, hanno cultura e credenze differenti dalle nostre, ma sono persone squisite. Non so cosa gli è preso a quel tipo. Mi è venuto in mente quel pazzo che girava per Milano col piccone in mano ed ha ammazzato tre persone. C’è da aver paura».

http://altoadige.gelocal.it/cronaca/2013/05/26/news/assalto-al-sexy-shop-offende-l-islam-1.7131985

 

Convertiti o muori: massacrata dal fidanzato egiziano

MILANO – Ha picchiato e maltrattato per mesi la fidanzata per costringerla a convertirsi all’Islam. Per questo un egiziano di 21 anni è stato arrestato dalla polizia, a Milano, per maltrattamenti in famiglia. Mohamed A., pizzaiolo irregolare, da tempo vessava la sua convivente, una studentessa messicana di 27 anni (ma con passaporto spagnolo), cattolica convinta. Ha cominciato con il chiederle di leggere il Corano, poi di portare il velo, di smettere di studiare e infine le ha imposto di convertirsi alla sua religione.

PICCHIATA – Per tre volte i vicini di casa, sentendo le urla della ragazza, hanno chiamato la polizia per chiedere l’intervento in via Domenico Veneziano (zona Corvetto). Ogni volta la giovane è stata portata in ospedale piena di lividi e contusioni per le botte prese in faccia, ai glutei e alla schiena. La ragazza ha sempre rifiutato di denunciare il suo fidanzato per paura di subire ulteriori violenze. C’è voluto un lungo lavoro da parte degli agenti del commissariato Mecenate e dell’equipe del Svd (servizio violenze domestiche) della clinica Mangiagalli per convincerla a raccontare il suo incubo.

LE PRETESE – Alla polizia la 27enne ha raccontato di aver conosciuto il ragazzo egiziano 5 mesi fa e di essere andata a convivere con lui praticamente subito. In breve, però, l’egiziano ha iniziato con le pretese (le impediva l’accesso a internet, controllava il suo cellulare, voleva che indossasse il velo), arrivando a picchiarla selvaggiamente se non rispettava il suo volere. Il 21enne è stato arrestato venerdì 8 marzo, per coincidenza proprio nel giorno della festa della donna, nell’appartamento in via Veneziano; sembra che non abbia opposto resistenza.