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Scicli, droga, arrestati due albanesi – RagusaNews


Giornale di Sicilia

Scicli, droga, arrestati due albanesi
RagusaNews
Si tratta di due ragazzi albanesi, Tabaku Endrion, classe '94, nullafacente, già noto alle forze dell'ordine, e Tabaku Viktor, classe '90, nullafacente, responsabili del reato in concorso di detenzione di sostanza stupefacente, del tipo marijuana, ai
Operazione antidroga a Scicli, arrestati due albanesiQuotidiano di Ragusa e dintorni
Scicli, trovati in possesso di marijuana Arrestati due cugini albanesiGiornale di Sicilia

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Palpeggiava tutte le mattine ragazzina sul bus, catturato albanese

Genova 20 gennaio 2014  – La squadra investigativa del commissariato Centro ha arrestato un albanese di 41 anni, responsabile del reato di violenza sessuale reiterata su minore. L’uomo palpeggiava tutte le mattine sul bus una studentessa di 14 anni che andava scuola. A dare il via alle indagini la denuncia della ragazzina. I poliziotti si sono appostati sul mezzo pubblico ed hanno aspettato che l’uomo entrasse in azione e lo hanno bloccato.

http://www.genovatoday.it/cronaca/violenza-minore-autobus-arrestato.html

Maltrattava cane: dopo 4 multe finalmente glielo sequestrano

Un cane è stato sequestrato a Piagge, in provincia di Firenze, dopo
essere stato ritrovato in condizioni di detenzione terribili. L’animale era
infatti legato ad una ringhiera con una corda molto corta, e risultava
nascosto da un camion e obbligato a giacere tra i rifiuti senza la minima
cura né attenzione.
A conclamare l’abuso sono state le Guardie Zoofile ENPA, che già in
passato avevano disposto ben quattro sanzioni amministrative nei
confronti del proprietario dell’animale, un cittadino rumeno di 36 anni.
Nonostante tutto, l’uomo continuava a detenere il cane abbandonato a
sé stesso nel suo deposito di masserizie e la reiterazione del reato ha,
infine, portato alla convalida del sequestro preventivo.
Sul posto sono quindi intervenuti, assieme ad ENPA, anche i
Carabinieri: come sempre il cane era legato e in condizioni pessime.
Chiesta giustificazione al proprietario, le forze dell’ordine si sono sentite
rispondere che, al suo Paese, i cani vengono trattati in questo modo.
Il cane sequestrato è stato affidato in custodia giudiziaria ad una
struttura convenzionata, mentre il suo ex proprietario dovrà ora
rispondere dell’accusa di maltrattamento di animali.

http://www.all4animals.it/2014/01/15/firenze-sequestrato-cane-legato-ad-una-ringhiera-e-abbandonato-tra-i-rifiuti/

Bologna: il centro è ‘off limits’ per gli italiani, altro ragazzo offeso e pestato da 4 immigrati

Bologna, 14 dicembre 2013 – Ennesima rapina in centro. Questa volta la vittima è un ventenne italiano. E’ successo nella centralissima via Indipendenza, la notte del 7 dicembre. Il giovane era insieme a tre amici: a un certo punto, è scomparso e i tre lo hanno rivisto comparire poco dopo accompagnato da quattro giovani, all’apparenza stranieri. Questi hanno iniziato ad inveire contro i tre, poi hanno colpito il giovane con un pugno alla mandibola e lo hanno rapinato. Quando il ragazzo si è ripreso, non aveva più portafogli, chiavi e cellulare. I quattro erano già scappati.

Sull’ennesimo episodio di rapina è intervenuto il procuratore aggiunto Valter Giovannini: “Non bisogna reagire in questi casi. Ma la cosa migliore da fare è osservare con estrema attenzione l’autore del reato, cogliendo tutti i particolari utili, altezza, abbigliamento, presenza di tatuaggi, orecchini, chiamando quindi appena possibile il 113 o il 112, che svolgendo solleciti sopralluoghi, alle volte riescono ad individuare i responsabili dei furti o delle rapine da strada”. Nei giorni scorsi, in piazza Verdi, un altro ragazzo si era visto puntare una pistola in faccia per un paio di guanti.

http://www.ilrestodelcarlino.it/bologna/cronaca/2013/12/14/996758-rapina-via-indipendenza-aggressione.shtml

Invasione: sbarcati altri 1000 clandestini da mantenere

PALERMO, 17 SET 2013 – Quasi mille profughi clandestini, su cinque diversi barconi, sono stato soccorsi in nottata nel Canale di Sicilia dalla Guardia Costiera e dalla Marina Militare. Alle operazioni hanno partecipato anche alcune navi mercantili in transito che hanno fornito assistenza. Tra i migranti clandestini anche un uomo in condizioni di salute precarie, subito trasferito su una motovedetta. Sono tutti in arrivo a Lampedusa, Porto Empedocle nell’agrigentino e Pozzallo nel ragusano.

http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/topnews/2013/09/17/Immigrazione-mille-canale-Sicilia_9312484.html

Il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina è reato.

Faceva prostituire minorenne ‘sotto casa’ del Papa, arrestata romena

Castel Gandolfo (Roma), 15 set. – Prostituzione minorile. E’ il reato contestato dai carabinieri della Compagnia di Castel Gandolfo a una prostituta 24enne romena, arrestata con l’accusa di aver fatto a sua volta prostituire, nell’interno dell’appartamento in cui la ospitava da qualche mese, una connazionale di 17 anni appena compiuti. La minorenne e’ stata affidata ai locali servizi sociali per essere immessa nei circuiti di accoglienza di una casa famiglia, in attesa che le autorita’ del suo Paese riescano a rintracciarne i genitori.
Entrambe sono state anche proposte per l’allontanamento dal territorio nazionale.
La triste storia e’ emersa l’altra sera quando i militari del Nucleo operativo della Compagnia, insospettiti dall’andirivieni di uomini facoltosi da uno stabile di Via Nettunense, hanno fatto irruzione nell’abitazione delle due, “impegnate” al momento con altrettanti clienti. La 17enne ha esibito ai carabinieri una carta di identita’ falsa dalla quale si sarebbe dovuto evincere che era maggiorenne ma non c’e’ voluto molto per capire che si trattava di un documento grossolanamente contraffatto. I successivi accertamenti al database informatico hanno confermato cio’ che gia’ appariva evidente. E i militari hanno anche verificato che le utenze cellulari della ragazza erano le stesse fornite quale utenze di contatto su molti siti internet dedicati alle “accompagnatrici”.

http://www.agi.it/cronaca/notizie/201309151226-cro-rt10021-castelgandolfo_a_clienti_piu_ricchi_la_prostituta_minorenne

Un altro esempio di ‘immigrazione’ e di chi la vuole. Francesco, quando sarai in vacanza a Castel Gandolfo, affacciati alle finestre: l’immigrazione è sfruttamento e distruzione delle società ospitanti.
Leggiamo:sono state anche proposte per l’allontanamento dal territorio nazionale
. Proposte. Paese allo sfascio. Ma si sa, sono risorse.

Colonizzazione: sbarcati altri 200 africani da mantenere

Palermo, 10 set 2013 – Proseguono gli sbarchi di clandestini lungo le coste siciliane, con la complicità delle istituzioni italiane. La notte scorsa due barconi con a bordo 187 extracomunitari sono stati intercettati dalla Guardia Costiera nel Canale di Sicilia a Sud di Lampedusa. Sul primo barcone si trovavano 92 eritrei. Gli immigrati sono stati trasbordati sulla motovedetta che ha quindi fatto rotta verso la maggiore delle Pelagie, invece di respingerli. Favoreggiamento dell’immigrazione clandestina? Il secondo intervento ha riguardato altre 95 persone, anche in questo caso provenienti dall’Africa subsahariana.  Sulla zona del salvataggi, la centrale operativa delle Capitanerie di porto ha dirottato un mercantile per prelevare i clandestini.

http://www.tmnews.it/web/sezioni/nuovaeuropa/PN_20130910_00015_NE.shtml

Ricordiamo che il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina è reato.

Dottoressa uccisa: fermato immigrato indiano

Bergamo 10 settembre 2013 – È finito in manette nella tarda serata di lunedì 9 settembre Vicky Vicky, il fratello di Kamur Baldev, di 32 anni, ucciso a colpi di spranghe, bastoni e machete e poi investito insieme a Eleonora Cantamessa, la ginecologa di 44 anni, travolta e uccisa mentre era china sull’uomo agonizzante per cercare di rianimarlo. 

Eleonora Cantamessa, nuova vittima immigrazione

Eleonora Cantamessa, nuova vittima immigrazione

I due uomini, di nazionalità indiana, sono fratelli pur avendo cognomi differenti.

La notizia è stata confermata dal sostituto procuratore: ora l’indiano, di 25 anni, è in carcere in via Gleno in attesa di essere interrogato. Le indagini sono scattate a ritmo serrato subito dopo il terribile fatto, di una violenza inaudita. La vicenda risale a domenica sera 8 settembre, ed è successa a Chiuduno: intorno alle 22 di lunedì il sostituto procuratore Fabio Pelosi ha sottoposto a fermo per omicidio volontario il 25enne, fratello della vittima. È lui che ha investito Kamur e il medico. L’autopsia dovrà stabilire se il 32enne è morto per l’investimento o per i colpi subiti nella rissa. Per ora al fratello è contestato solo l’omicidio di Eleonora Cantamessa. Altri 7 indiani sono indagati: sono in corso accertamenti per capire quale reato addebitare a ciascuno, se il concorso nell’omicidio o nella rissa.

http://www.ecodibergamo.it/stories/Cronaca/393220_indiano_fermato_per_omicidio_ha_25_anni__il_fratello_della_vittima/

Devastano centro accoglienza, assolti: “Non aveva tutti i confort”

Liberi di distruggere e di devastare. Liberi di ribellarsi, anche nel più violento dei modi, se le «condizioni dell’alloggio» non sono all’altezza delle aspettative. Stiamo parlando di un Cie, Centro di identificazione ed espulsione per immigrati clandestini e non di un hotel a cinque stelle, intendiamoci, ma lo scenario e le prospettive che schiude una sentenza decisamente clamorosa, di cui si è venuti a conoscenza solo ieri, sono piuttosto allarmanti.

Partiamo dalla conclusione: liberateli immediatamente perché questi tre imputati si sono solo difesi da una situazione molto simile alla tortura e dalla condizione di degrado al quale lo Stato italiano li aveva ridotti. Queste, in buona sostanza, le motivazioni con cui il giudice Edoardo D’Ambrosio, del tribunale di Crotone, ha assolto tre migranti che erano stati accusati di devastazione e di violenze. In altre parole la legittimazione, se non la giustificazione, per il loro sconsiderato agire, che trova fondamento, secondo il magistrato, nel pessimo trattamento coercitivo cui i tre erano stati sottoposti. I fatti in questione risalgono al 2012. E tutto accadde allora, proprio come nei giorni scorsi, nel Cie di Isola di Capo Rizzuto dove, un terzetto di extracomunitari diede fuoco alle polveri della rivolta.

Arrestati in varie zone d’Italia perché privi di documenti, i tre vengono trasferiti nel Cie del Crotonese. Rimangono lì per più di un mese e mal sopportano quella situazione fino al pomeriggio del 3 ottobre 2012 quando occupano un’ala del Centro e cominciano a danneggiarlo. La rivolta dura sei giorni poi si arrendono e vengono incarcerati. Ma, al momento del processo, la loro situazione si capovolge e, da autori di un reato, diventano vittime, grazie alla sensibilità del giudice che si trovano davanti. Analizzando le loro condizioni di detenzione D’Ambrosio ritiene di poter configurare, a giustificazione della loro ribellione, la legittima difesa perché i tre reclusi in quella sorta di lager non potevano far altro che ribellarsi. Una sorta di diritto alla ribellione con annessa devastazione, dunque.

Ma a questo punto, che cosa si sentirebbero autorizzati a fare e a dire alcune migliaia di detenuti nelle carceri italiane, costretti a vivere ogni giorno in ambienti ancora più degradati e in situazioni ancora più insostenibili? Via libera alla rivolta che, intesa come legittima difesa, troverebbe e troverà sempre l’approvazione di un magistrato particolarmente sensibile?

Una sentenza simile, clamorosa quanto sconcertante, che, di fatto, riconosce il diritto alla ribellione, non può del resto stupire più di tanto se si considera la piega che gli avvenimenti hanno preso. Un altro dei paradossi di questa nostra Italia buonista, senza potersi permettere il lusso di esserlo realmente, che ha segnato avant’ieri un passaggio delicato mettendo in serio imbarazzo lo stesso ministro per l’Integrazione Cécile Kyenge, fervente sostenitrice di una proposta di legge unica perché l’Italia sdogani al più presto il cosiddetto ius soli , che sancisce l’acquisizione della cittadinanza come conseguenza del fatto giuridico di essere nati nel territorio dello Stato, qualunque sia la cittadinanza posseduta dai genitori. La sua visita proprio al Centro di accoglienza di Capo Rizzuto, e all’attiguo Centro identificazione ed espulsione, chiuso dopo la rivolta dei giorni scorsi, è stata infatti caratterizzata da momenti di altissima tensione. Il ministro è stato infatti letteralmente «bloccato» due volte da un gruppo di ospiti-manifestanti. Mentre stava visitando il settore riservato alla donne ed ai bambini, si sono posti davanti al cancello imponendole di visitare l’intera struttura dopodiché, quando stava per lasciare il Centro e dirigersi a Crotone per partecipare alla cerimonia di consegna della cittadinanza simbolica del Comune a otto bambini stranieri nati in Italia, un gruppo di immigrati si è seduto davanti alla sua auto per impedirne l’uscita. La Kyenge ripete che « il ministero per l’Integrazione sta lavorando perché non debbano più essere delle emergenze» ma lei, per prima, si è trovata in mezzo a una situazione caotica, in cui la violenza è stata sfiorata nuovamente per poco. Che si fa? Si assolveranno sempre e comunque tutti abbinando allo ius soli anche lo ius rebellionis?

http://www.ilgiornale.it/news/interni/immigrati-liberi-devastare-944870.html

http://www.ilradar.com/assolti-immigrati-cie-diritto-violenza/

Albenga, rapina connazionale dopo lite: arresto convalidato, ma il … – Il Vostro Giornale


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Albenga. Ha respinto le accuse a suo carico dichiarandosi estraneo al reato di rapina. Così Mohamed Afrah, 24 anni durante l'interrogatorio di garanzia presso il carcere di Savona davanti al giudice per le indagini preliminari Francesco Giannone.