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Scicli, albanesi arrestati due volte in due giorni
Quotidiano di Ragusa e dintorni Scicli – A 24 ore dal primo arresto, ieri pomeriggio, i carabinieri della Tenenza di Scicli, hanno proceduto nuovamente al fermo dei due cugini albanesi già arrestati il giorno prima perché trovati in possesso di sostanza stupefacente del tipo … Scicli, droga, arrestati due albanesi Scicli. Non passano nemmeno 24 ore dall'arresto e vengono … Evadono dai domiciliari per un caffè: di nuovo arrestati |
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Scicli, albanesi arrestati due volte in due giorni – Quotidiano di Ragusa e dintorni
Scicli, droga, arrestati due albanesi – RagusaNews
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Scicli, droga, arrestati due albanesi
RagusaNews Si tratta di due ragazzi albanesi, Tabaku Endrion, classe '94, nullafacente, già noto alle forze dell'ordine, e Tabaku Viktor, classe '90, nullafacente, responsabili del reato in concorso di detenzione di sostanza stupefacente, del tipo marijuana, ai … Operazione antidroga a Scicli, arrestati due albanesiQuotidiano di Ragusa e dintorni Scicli, trovati in possesso di marijuana Arrestati due cugini albanesiGiornale di Sicilia |
Rimini: smantellato giro di droga – SMTV San Marino
News Rimini |
Rimini: smantellato giro di droga
SMTV San Marino Ieri altri tre arresti per spaccio: il Nucleo Ambientale della Polizia Municipale ieri pomeriggio al Parco Renzi ha arrestato tre giovani tunisini di 19, 22 e 23 anni intenti a spacciare sostanza stupefacente a due italiani. Durante la perquisizione … Operazione Kebab. Consegnati encomi ad agenti municipale. Ieri …News Rimini Operazione “Kebab connection”, encomio agli agenti coinvolti nell …RiminiTodaytutte le notizie (3) » |
Devastano centro accoglienza, assolti: “Non aveva tutti i confort”
Liberi di distruggere e di devastare. Liberi di ribellarsi, anche nel più violento dei modi, se le «condizioni dell’alloggio» non sono all’altezza delle aspettative. Stiamo parlando di un Cie, Centro di identificazione ed espulsione per immigrati clandestini e non di un hotel a cinque stelle, intendiamoci, ma lo scenario e le prospettive che schiude una sentenza decisamente clamorosa, di cui si è venuti a conoscenza solo ieri, sono piuttosto allarmanti.
Partiamo dalla conclusione: liberateli immediatamente perché questi tre imputati si sono solo difesi da una situazione molto simile alla tortura e dalla condizione di degrado al quale lo Stato italiano li aveva ridotti. Queste, in buona sostanza, le motivazioni con cui il giudice Edoardo D’Ambrosio, del tribunale di Crotone, ha assolto tre migranti che erano stati accusati di devastazione e di violenze. In altre parole la legittimazione, se non la giustificazione, per il loro sconsiderato agire, che trova fondamento, secondo il magistrato, nel pessimo trattamento coercitivo cui i tre erano stati sottoposti. I fatti in questione risalgono al 2012. E tutto accadde allora, proprio come nei giorni scorsi, nel Cie di Isola di Capo Rizzuto dove, un terzetto di extracomunitari diede fuoco alle polveri della rivolta.
Arrestati in varie zone d’Italia perché privi di documenti, i tre vengono trasferiti nel Cie del Crotonese. Rimangono lì per più di un mese e mal sopportano quella situazione fino al pomeriggio del 3 ottobre 2012 quando occupano un’ala del Centro e cominciano a danneggiarlo. La rivolta dura sei giorni poi si arrendono e vengono incarcerati. Ma, al momento del processo, la loro situazione si capovolge e, da autori di un reato, diventano vittime, grazie alla sensibilità del giudice che si trovano davanti. Analizzando le loro condizioni di detenzione D’Ambrosio ritiene di poter configurare, a giustificazione della loro ribellione, la legittima difesa perché i tre reclusi in quella sorta di lager non potevano far altro che ribellarsi. Una sorta di diritto alla ribellione con annessa devastazione, dunque.
Ma a questo punto, che cosa si sentirebbero autorizzati a fare e a dire alcune migliaia di detenuti nelle carceri italiane, costretti a vivere ogni giorno in ambienti ancora più degradati e in situazioni ancora più insostenibili? Via libera alla rivolta che, intesa come legittima difesa, troverebbe e troverà sempre l’approvazione di un magistrato particolarmente sensibile?
Una sentenza simile, clamorosa quanto sconcertante, che, di fatto, riconosce il diritto alla ribellione, non può del resto stupire più di tanto se si considera la piega che gli avvenimenti hanno preso. Un altro dei paradossi di questa nostra Italia buonista, senza potersi permettere il lusso di esserlo realmente, che ha segnato avant’ieri un passaggio delicato mettendo in serio imbarazzo lo stesso ministro per l’Integrazione Cécile Kyenge, fervente sostenitrice di una proposta di legge unica perché l’Italia sdogani al più presto il cosiddetto ius soli , che sancisce l’acquisizione della cittadinanza come conseguenza del fatto giuridico di essere nati nel territorio dello Stato, qualunque sia la cittadinanza posseduta dai genitori. La sua visita proprio al Centro di accoglienza di Capo Rizzuto, e all’attiguo Centro identificazione ed espulsione, chiuso dopo la rivolta dei giorni scorsi, è stata infatti caratterizzata da momenti di altissima tensione. Il ministro è stato infatti letteralmente «bloccato» due volte da un gruppo di ospiti-manifestanti. Mentre stava visitando il settore riservato alla donne ed ai bambini, si sono posti davanti al cancello imponendole di visitare l’intera struttura dopodiché, quando stava per lasciare il Centro e dirigersi a Crotone per partecipare alla cerimonia di consegna della cittadinanza simbolica del Comune a otto bambini stranieri nati in Italia, un gruppo di immigrati si è seduto davanti alla sua auto per impedirne l’uscita. La Kyenge ripete che « il ministero per l’Integrazione sta lavorando perché non debbano più essere delle emergenze» ma lei, per prima, si è trovata in mezzo a una situazione caotica, in cui la violenza è stata sfiorata nuovamente per poco. Che si fa? Si assolveranno sempre e comunque tutti abbinando allo ius soli anche lo ius rebellionis?
http://www.ilgiornale.it/news/interni/immigrati-liberi-devastare-944870.html
http://www.ilradar.com/assolti-immigrati-cie-diritto-violenza/
Jesolo infestata: immigrati spacciano nei bagni pubblici, aggredita guardia giurata
Venezia 18 agosto 2013 – Scoperto da una guardia giurata mentre spacciava, un tunisino di 31 anni, è stato arrestato dalla polizia a Jesolo e, processato per direttissima, è stato condannato ad un anno e due mesi. La guardia giurata, durante un giro di perlustrazione, ha notato il 31enne che passava alcune pasticche sospette ad altre persone, ne è nata una colluttazione che ha permesso di bloccare lo spacciatore.
Erano le 22:45 del 15 agosto quando l’attenzione di una guardia giurata che si trovava per servizio all’ingresso del disco-bar “Capannina Beach” è stata attirata da un passante che gli riferiva di aver notato due giovani intenti a spacciare sostanze stupefacenti nei pressi dei bagni pubblici posizionati lì vicino. A quel punto il vigilantes si è avvicinato per verificare la situazione e, fatta luce con la propria torcia nella direzione indicatagli, ha sorpreso effettivamente un ragazzo nell’atto di cedere alcune pastiglie e ricevere in cambio del danaro da una terza persona che al contempo riceveva anche altra sostanza da un secondo ragazzo consegnando, anche a quest’ultimo, un corrispettivo.
La guardia ha immediatamente cercato di raggiungere il terzetto e, mentre uno dei ragazzi si dava alla fuga e si dileguava con il sospetto cliente, è riuscita invece a bloccare l’altro giovane, colto di sorpresa poiché rivolto di spalle all’arrivo dell’addetto alla sicurezza. Ne è scaturita una colluttazione, visto che il ragazzo da subito ha opposto una strenua resistenza fatta di spintoni e graffi. La guardia giurata nel trambusto è riuscita però a strappare gli stupefacenti dalle mani del pusher, per poi consegnarli agli agenti della volante accorsi sul posto. I poliziotti hanno poi accertato l’identità del ragazzo fermato, identificato per un giovane nato nel 1982 a Tunisi, risultato positivo agli accertamenti e con a suo carico numerosi precedenti di polizia per reati in materia di stupefacenti e contro il patrimonio, nonché per violazioni della disciplina in materia di immigrazione. Il quadro indiziario e i precedenti hanno fatto scattare le manette per il giovane che, dopo l’arresto, è stato giudicato con rito direttissimo e condannato alla pena di un anno e due mesi di reclusione, che sconterà presso la casa circondariale di Venezia, nonché di 24mila euro di multa.
CRONACA: Algerino arrestato per spaccio dalla polizia – Napoli Village – Quotidiano di informazioni Online
CRONACA: Algerino arrestato per spaccio dalla polizia
Napoli Village – Quotidiano di informazioni Online NAPOLI- I poliziotti dell'Ufficio Prevenzione Generale della Questura di Napoli, hanno arrestato il pregiudicato cittadino algerino di 32anni Isam Rmili, in quanto accusato di detenzione di sostanza stupefacente ai fini dello spaccio, nonché violenza e … |
Africani: calciatore Obodo beccato in compagnia di spacciatori nigeriani
O meglio, a individuarlo la notte scorsa è stata una pattuglia delle Volanti della polizia di Udine impegnata in un servizio nella zona di borgo stazione. Obodo era a bordo dell’auto di un connazionale, insieme con due ragazze romene. L’auto era ferma sul ciglio della strada e il gruppetto si stava intrattenendo con un terzo nigeriano, in piedi sul marciapiede. L’atteggiamento del conducente della vettura, S.C.O., di 31 anni, ha insospettito gli agenti.
A un controllo, il 31enne ha dovuto ammettere di non avere né patente né documenti; in aggiunta addosso gli sono stati trovati 12 grammi di marijuana, già divisi in dosi per lo spaccio. Nel corso di una perquisizione in casa gli agenti hanno trovato altri 40 grammi di sostanza. L’uomo è stato arrestato. Obodo è risultato estraneo alla vicenda, ma il controllo della polizia ha consentito di risolvere il giallo per la dirigenza della squadra russa.
Spacciava tra i ragazzi: preso Cinese
PRATO. I carabinieri hanno arrestato per detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti, una cinese di 29 anni residente a Prato. La donna, è stata trovata in possesso di 119 grammi di sostanza stupefacente del tipo ketamina, di 49 pasticche di ecstasy, una bilancina di precisione e del materiale per il confezionamento delle dosi nonché la somma in contanti di 965 euro ritenuta provento dell’attività’ di spaccio.
Pilotta, i carabinieri arrestano uno spacciatore marocchino – ParmaToday
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Pilotta, i carabinieri arrestano uno spacciatore marocchino
ParmaToday I carabinieri di Parma nella notte appena trascorsa hanno tratto in arresto uno spacciatore straniero a Parma, in piazzale della Pace, sorpreso a cedere della sostanza stupefacente ad una persona, poi non identificata. I carabinieri in borghese si sono … |