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Maltrattava cane: dopo 4 multe finalmente glielo sequestrano

Un cane è stato sequestrato a Piagge, in provincia di Firenze, dopo
essere stato ritrovato in condizioni di detenzione terribili. L’animale era
infatti legato ad una ringhiera con una corda molto corta, e risultava
nascosto da un camion e obbligato a giacere tra i rifiuti senza la minima
cura né attenzione.
A conclamare l’abuso sono state le Guardie Zoofile ENPA, che già in
passato avevano disposto ben quattro sanzioni amministrative nei
confronti del proprietario dell’animale, un cittadino rumeno di 36 anni.
Nonostante tutto, l’uomo continuava a detenere il cane abbandonato a
sé stesso nel suo deposito di masserizie e la reiterazione del reato ha,
infine, portato alla convalida del sequestro preventivo.
Sul posto sono quindi intervenuti, assieme ad ENPA, anche i
Carabinieri: come sempre il cane era legato e in condizioni pessime.
Chiesta giustificazione al proprietario, le forze dell’ordine si sono sentite
rispondere che, al suo Paese, i cani vengono trattati in questo modo.
Il cane sequestrato è stato affidato in custodia giudiziaria ad una
struttura convenzionata, mentre il suo ex proprietario dovrà ora
rispondere dell’accusa di maltrattamento di animali.

http://www.all4animals.it/2014/01/15/firenze-sequestrato-cane-legato-ad-una-ringhiera-e-abbandonato-tra-i-rifiuti/

Controllo amministrativo della polizia municipale al campo nomadi … – gonews

Controllo amministrativo della polizia municipale al campo nomadi
gonews
La soglia di attenzione dell'Amminstrazione Comunale sulla situazione del Campo Nomadi di Via delle Tagliate a Lucca continua a rimanere elevata. Dopo la risistemazione dell'area e gli interventi di ripristino dell'impianto fognario, idrico ed

Topi d’appartamento, la Bassa sorvegliata speciale – Modenaonline


Modenaonline

Topi d'appartamento, la Bassa sorvegliata speciale
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Particolare attenzione è stata rivolta anche agli ambienti della stazione ferroviaria, dove nel recente passato i carabinieri hanno arrestato giovani spacciatori provenienti da Modena. Durante i controlli serali nel centro storico invece, è stato

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Nuovi Kabobo: africano rapina 5 persone armato di coltellaccio, donna ferita gravemente

Riccione, giugno 2013 – Notte di terrore a Riccione, dove un magrebino armato di un coltellaccio da cucina ha rapinato cinque persone in un’ora, ferendo una giovane donna che aveva tentato di salvare la sua borsa. Le vittime lo descrivono come un giovane ‘fuori di testa’, forse sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Quel che è certo è che ha seminato la paura al punto che i carabinieri hanno chiesto ad alcuni hotel della zona di bloccare le porte automatiche.
LA PRIMA vittima è una ragazza romena, di 26 anni. E’ mezzanotte e mezza, lei e un amico stanno chiacchierando in via Panoramica, nei pressi della stazione, quando la loro attenzione viene attirata dal campanello di una bicicletta. Non fanno quasi in tempo a realizzare che il ‘ciclista’ arriva loro quasi addosso e afferra la borsa della giovane. Lei cerca di resistere con l’aiuto del connazionale, ma improvvisamente nella mano dello sconosciuto si materializza un grosso coltello da cucina. Glielo spiana in faccia, e a quel punto i due rinunciano a lottare e consegnano la borsa. Parte l’allarme al 112, le vittime parlano di un magrebino, sui 20-30 anni, alto circa 1,80. Ma lui ha già individuato la seconda vittima. E’ l’1,10 e si è già spostato in viale Ceccarini, dove sta ‘puntando’ un’altra donna. E’ un ucraina, di 34 anni, che reagisce con violenza quando quello cerca di strapparle la borsa. Un attimo dopo ha un coltello puntato sulla pancia. Ma lei ancora non si arrende, tenta di afferrare l’arma e lui le taglia una mano (25 giorni di prognosi). Sanguinante e spaventata a morte, è costretta a consegnare al rapinatore borsa, anelli e orecchini.

I CARABINIERI sono già in caccia, ma ‘il pazzo in bicicletta’, all’1,25 è in azione per la terza volta, e sempre in viale Ceccarini. La fortuna è dalla sua, non c’è nessuno quando incrocia due 27enni palermitani, un ragazzo e una ragazza in vacanza che stanno passeggiando nel ‘salotto’. Stessa scena delle precedenti, la bicicletta si para loro di fronte, di nuovo il coltello a pochi centimetri dalla faccia, e oltre alla borsa di lei, il magrebino si porta via anche il portafoglio di lui. Ma nonostante le sirene del 112 stiano ora attraversando la città, lui non è ancora ‘sazio’, come se fosse in preda a un delirio.

All’1,40 è in viale Vespucci, nella zona delle Terme, quasi a ridosso delle giostre. Ha visto una ragazza da sola, una 21enne di Montefiore, che sta aprendo l’auto. Le arriva addosso sventolando il grosso coltello, ma quella comincia a urlare con tutte le sue forze. A salvarla è un 23enne di Castrocaro che sta passando con la sua macchina e vede alla scena. Senza nemmeno pensarci, il giovane punta con l’auto contro il magrebino, cercando di schiacciarlo contro la macchina della ragazza. L’altro però è svelto come un serpente, scuscia via e scompare pedalando come in un film dell’orrore.
IERI mattina, i carabinieri stavano ancora battendo le colonie abbandonate, passando al pettine fitto quelle tra Riccione e Misano dove probabilmente si nasconde il rapinatore folle. Fino a ieri sera però di lui non si era ancora trovata traccia, così come della bicicletta e del coltello. La paura più grande è che aspetti la notte e torni a colpire di nuovo.

http://www.ilrestodelcarlino.it/rimini/provincia/2013/06/01/897520-armato_coltello_terrorizza_riccione_rapine_donna_ospedale.shtml

Tutto normale, è l’Italia multitenica. Da evidenziare il gesto coraggioso del giovane italiano di soli 23 anni che ha salvato una sconosciuta: i media nazionali non ne parleranno, sono troppo impegnati a descrivere i maschi italiani come cattivi e violenti.

«Nomadi, subito una soluzione» – La Nuova Ferrara

«Nomadi, subito una soluzione»
La Nuova Ferrara
A parlare è il consigliere comunale di Azione Popolare Simone Lodi, che in questi giorni sta seguendo con attenzione la vicenda dell'insediamento dei nomadi in tappa forzata a Ferrara, a causa del ricovero d'urgenza a Cona di una neonata. L'attuale

Ragusa: arrestanto latitante maghrebino


radiortm.it
RAGUSA: ARRESTATO DALLA POLIZIA DI STATO PREGIUDICATO
radiortm.it
territorio svolti dalla Squadra Mobile , con particolare attenzione ai soggetti gravati da precedenti di Polizia, personale del citato Ufficio in collaborazione con il locale Ufficio Immigrazione, nella giornata di ieri ha tratto in arresto
Modica. Arrestato maghrebino latitante – OndaibleaOndaiblea (Blog)tutte le notizie (3) »

Forte Azzano, scontro in aula sul campo nomadi

Forte Azzano, scontro in aula
L’Arena
l’inasprimento delle regole per l’accesso al campo nomadi di Forte Azzano, vietando o revocando il diritto di residenza a chi viene «arrestato o condannato in primo grado per reati contro il patrimonio o le persone, con particolare attenzione alle altro »

Parma, evasi due detenuti dal carcere: segano le sbarre e si calano con le lenzuola

I due albanesi hanno fatto perdere le proprie tracce. Venerdì il colloquio con i parenti. Posti di blocco della polizia per cercarli

Hanno segato le sbarre della cella e si sono calati con lenzuola i due detenuti albanesi, di circa una trentina d’anni, evasi dal carcere di via Burla a Parma. Lo ha riferito, dopo ulteriori accertamenti, il segretario generale aggiunto del Sappe, Giovanni Battista Durante. I due sarebbero poi riusciti a raggiungere l’esterno della struttura penitenziaria. La fuga intorno alle 6,30 di sabato mattina. Potrebbero risalire invece alla serata di ieri, secondo informazioni ancora da confermare, i colloqui avuti dai due evasi con i familiari. La polizia penitenziaria e le altre forze di polizia li stanno cercando in tutta Italia e nella zona sono stati attivati numerosi posti di blocco. Uno dei due evasi avrebbe già in passato tentato l’evasione da un carcere del Nord Italia. I due evasi sono un uomo di 35 anni, in carcere per omicidio e un 29enne, accusato di rapina e reati legati alla droga. In un primo momento si era diffusa la notizia che i due fossero fuggiti durante i colloqui con i familiari.

I TAGLI – A rendere moto l’episodio il segretario generale aggiunto del Sappe, Giovanni Battista Durante che commenta: «la scarsa attenzione che negli ultimi tempi si pone alla sicurezza delle carceri determina episodi di questo tipo». Il Sappe sottolinea «la continua riduzione del personale di polizia penitenziaria: al momento mancano 7.500 unità a livello nazionale (650 solo in Emilia-Romagna), nei prossimi due anni ne perderemo altre 2.000 a causa dei tagli alla spesa pubblica, considerato che potremo assumere solo il 35% circa di coloro che andranno in pensione». E, aggiunge Durante, anche «l’eccessivo sovraffollamento e la tendenza ad allentare le maglie della sicurezza fanno in modo che il carcere diventi sempre meno sicuro».

http://www.corriere.it/cronache/13_febbraio_02/parma-evasione_2c566512-6d1e-11e2-8cda-116f437864e3.shtml