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Marocchini: donna perseguitata dai ‘due mariti’

L’aveva anche minacciata, dopo averla più volte picchiata e rapinata, di sfigurarla con l’acido, sia lei che la figlia. Il calvario di una donna di 36 anni è finito con l’arresto del convivente, un connazionale marocchino di 29 anni accusato di maltrattamenti in famiglia, lesioni, minacce, violazione di domicilio e rapina.

L’uomo è stato rinchiuso nel carcere di Massa. Il provvedimento restrittivo è stato firmato dal gip Antonia Aracri del tribunale di Massa su richiesta del procuratore capo Aldo Giubilaro.

Le indagini sono state condotte dal commissariato di Carrara. La donna è stata picchiata più volte e umiliata dall’ex convivente che è arrivato anche a minacce gravi, come quella di sfigurarle il viso con l’acido a lei e alla figlia di 20 anni. La donna era stata perseguitata anche dal marito che nell’agosto scorso era stato arrestato per stalking. Si era separata e aveva allacciato un’altra relazione con l’uomo, a sua volta, finito in carcere.

Quest’ultimo l’aveva anche rapinata di 600 euro minacciandola con un coltello.

http://www.gonews.it/articolo_224665_Minaccia-la-convivente-di-sfigurare-con-lacido-lei-la-figlia-Arrestato-un-29enne.html

Marocchini.

Infermiera sventa furto in un bar. Arrestato un moldavo – abruzzo24ore.tv


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Infermiera sventa furto in un bar. Arrestato un moldavo
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Un segnalazione di una infermiera, a sua volta avvisata da una donna ricoverata nel reparto di Chirurgia dell'ospedale di Pescara, gli agenti della squadra volante sono riusciti a sventare un furto in un bar che si trova in via Fonte Romana, a Pescara, 

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Faceva prostituire minorenne ‘sotto casa’ del Papa, arrestata romena

Castel Gandolfo (Roma), 15 set. – Prostituzione minorile. E’ il reato contestato dai carabinieri della Compagnia di Castel Gandolfo a una prostituta 24enne romena, arrestata con l’accusa di aver fatto a sua volta prostituire, nell’interno dell’appartamento in cui la ospitava da qualche mese, una connazionale di 17 anni appena compiuti. La minorenne e’ stata affidata ai locali servizi sociali per essere immessa nei circuiti di accoglienza di una casa famiglia, in attesa che le autorita’ del suo Paese riescano a rintracciarne i genitori.
Entrambe sono state anche proposte per l’allontanamento dal territorio nazionale.
La triste storia e’ emersa l’altra sera quando i militari del Nucleo operativo della Compagnia, insospettiti dall’andirivieni di uomini facoltosi da uno stabile di Via Nettunense, hanno fatto irruzione nell’abitazione delle due, “impegnate” al momento con altrettanti clienti. La 17enne ha esibito ai carabinieri una carta di identita’ falsa dalla quale si sarebbe dovuto evincere che era maggiorenne ma non c’e’ voluto molto per capire che si trattava di un documento grossolanamente contraffatto. I successivi accertamenti al database informatico hanno confermato cio’ che gia’ appariva evidente. E i militari hanno anche verificato che le utenze cellulari della ragazza erano le stesse fornite quale utenze di contatto su molti siti internet dedicati alle “accompagnatrici”.

http://www.agi.it/cronaca/notizie/201309151226-cro-rt10021-castelgandolfo_a_clienti_piu_ricchi_la_prostituta_minorenne

Un altro esempio di ‘immigrazione’ e di chi la vuole. Francesco, quando sarai in vacanza a Castel Gandolfo, affacciati alle finestre: l’immigrazione è sfruttamento e distruzione delle società ospitanti.
Leggiamo:sono state anche proposte per l’allontanamento dal territorio nazionale
. Proposte. Paese allo sfascio. Ma si sa, sono risorse.

Milano nel degrado: scontri fra transessuali peruviani

Milano 09 settembre 2013 – E’ finita nel sangue una lite tra due transessuali peruviani in via Padova a Milano. La scazzottata, avvenuta alle 4 e 20 di lunedì, è iniziata – secondo quanto ha raccontato uno dei trans, un 45enne – perché un suo collega aveva cercato di “cacciarlo” dal marciapiede. Una lite per il “territorio” dunque. L’aggressore si è presentato intorno alle 4 e ha prima insultato a lungo l’avversario, poi l’ha spinto e colpito con una bottiglia al volto e al braccio, procurandogli vistosi tagli. La vittima, che non è rimasta con le mani in mano, ha reagito e ferito a sua volta l’altro transessuale, che è fuggito. Soccorso dalla polizia, il 45enne, è stato al Policlinico in codice giallo.

http://www.milanotoday.it/cronaca/lite-trans-via-padova.html

 


Genova: sudamericani rapinano gioielleria, picchiata la titolare

Genova 04 settembre 2013 – La polizia sta cercando gli autori di una rapina violenta avvenuta questa mattina a Sampierdarena. I malviventi hanno preso di mira una gioielleria, picchiando la titolare prima di darsi alla fuga. Sul posto personale della Squadra mobile e l’ambulanza del 118. La donna ferita non è grave ma è stata trasferita in ospedale per accertamenti. Gli autori del colpo sarebbero tre sudamericani: due sono entrati in gioielleria mentre il terzo ha fatto da palo. Secondo quanto trapelato dalle indagini, i due avrebbero picchiato la donna costringendola a chiamare il marito. Quest’ultimo è stato a sua volta malmenato. Il bottino della rapina è ancora da quantificare. La donna è sotto choc e il marito è stato ricoverato in codice giallo in ospedale.

http://www.genovatoday.it/cronaca/rapina-gioielleria-sampierdarena.html

“Sono immigrato, devi lasciarmi rubare!”: e aggredisce poliziotto

CREMONA – Un cittadino rumeno, G.M., classe 1978 è stato arrestato per tentata rapina impropria e resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. L’uomo, alle 23 del giorno di Ferragosto, è stato sorpreso mentre si trovava a bordo di una vettura posteggiata in via Fabio Filzi: a coglierlo sul fatto sono stati i proprietari dell’automobile, di ritorno da una gita fuori porta. Il capofamiglia si è avvicinato e il rumeno ha reagito aggredendolo. La chiamata alla Polizia è scattata immediata: anche gli uomini della pattuglia intervenuta hanno dovuto fare i conti con la furia dell’uomo, che ha ferito un agente a un braccio procurandosi a sua volta ferite lievi. Dopo lo scoppio di violenza il rumeno è stato arrestato: il processo è già fissato per i prossimi giorni.

http://www.laprovinciacr.it/news/cronaca/50963/Tenta-di-rubare-un-auto-.html

Due nomadi tentano furto in zona Aurelio – Roma Daily News


Roma Daily News

Due nomadi tentano furto in zona Aurelio
Roma Daily News
L'amica, intervenuta in sua difesa è stata a sua volta aggredita con spintoni, calci e pugni sul petto da una delle due nomadi. Solo l'arrivo della Polizia le ha fatte desistere. Quando le due “ladre”, O.D. e A.O., di 24 e 25 anni, si sono accorte dell

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Immigrato massacra la moglie davanti a tutti

Picchia la moglie davanti a tutti

CECINA. Pugni e calci in pieno giorno, in una pubblica via, anzi proprio nel cuore di Cecina: piazza del Duomo. Quasi nessuno è intervenuto per fermarlo, solo una donna e due ragazzine: la denuncia arriva dal commissariato di polizia che a sua volta, in un vortice di violenza e di silenzi, non ha comunicato subito la notizia alla stampa. Lo ha fatto ieri, per dirci che l’autore del pestaggio è stato arrestato giovedì scorso, in esecuzione di un ordine di custodia cautelare firmato dal giudice Beatrice Dani su richiesta del viceprocuratore Luca Masini.

In carcere è finito Suhan Vasile, 41 anni, un rumeno che da tempo vive nella nostra zona ma risulta senza fissa dimora da gennaio, ovvero da quando è finita la relazione sentimentale con la moglie, 34 anni. Da allora pare che lui sia stato ospitato da connazionali tra Castellina, Riparbella e Rosignano. Lei invece aveva continuato ad abitare a Donoratico e a lavorare in una famiglia, come badante.

Lui non si sarebbe mai rassegnato alla separazione, arrivando non solo a minacciare la donna ma pure ad aggredirla fisicamente. Stando al racconto fatto da lei in commissariato, la prima concreta minaccia l’uomo gliel’avrebbe fatta a febbraio: «Se non torni con me ti sfregio con l’acido». Sarebbero seguite telefonate dello stesso tenore fino a una nuova aggressione avvenuta a metà giugno alla stazione ferroviaria di San Vincenzo. Aggressione anche in questo caso verbale. Quella fisica invece è avvenuta la settimana scorsa, giovedì 18, in piazza del Duomo a Cecina. L’uomo è stato visto litigare con la donna e poi prenderla a schiaffi e pugni. Le uniche persone che sono intervenute sono state come dicevamo altre donne: un avvocato e due sedicenni (una di Collesalvetti e una di Prato) in vacanza in quei giorni a Cecina con le famiglie. Solo loro, nessun’altra persona, nessun uomo. Tutto il contrario di quanto era avvenuto a fine giugno quando ci fu il tentativo di violenza carnale di una commessa in piazza della Libertà. Lì si arrivò a un passo dal linciaggio. Stavolta no, stavolta tutti fermi. Non solo: a quanto pare i genitori delle due ragazzine avrebbero impedito loro di rendere testimonianza in commissariato. Al contrario, l’avvocato ha fatto mettere tutto a verbale.

In ogni caso, l’intervento di queste tre donne ha interrotto il pestaggio. Vasile è scappato dopo aver portato via il telefonino della moglie, quando sono arrivati i poliziotti lui non era più in piazza. La moglie è stata fatta accompagnare al pronto soccorso, dove le hanno diagnosticato la frattura del setto nasale. La prognosi è di 30 giorni.

Successivamente, la donna è stata sentita dagli agenti e ha raccontato tutto per filo e per segno. Non solo: l’indomani il marito ha aggravato la sua posizione, telefonando ai datori di lavoro della moglie, a quanto pare minacciando non solo lei («La ammazzo») ma anche loro.

Nel frattempo la donna è stata affidata alle assistenti sociali (quelle di Cecina e quelle di Castagneto) e trasferita in una struttura protetta  – a spese nostre – sempre in Toscana ma lontano da qui. La polizia ne ha parlato con il pm Masini il quale ha chiesto con urgenza una misura cautelare al gip Dani. Poche ore e l’ordinanza era firmata. Non restava che trovare Vasile. La polizia lo ha rintracciato giovedì pomeriggio in centro, a Cecina. Era in macchina e aveva con sé un coltello. E’ stato arrestato e trasferito alle Sughere con una sfilza di accuse: atti persecutori (stalking), lesioni, minacce aggravate, rapina, porto abusivo di coltello.

Modena: donna aggredita da 3 nordafricani

MODENA – Una donna di 50 anni di Modena è stata aggredita da tre nordafricani ieri pomeriggio alle 17,30 in via Medaglie d’Oro, nella zona della stazione piccola. Era a piedi quando i tre si sono avvicinati in bicicletta. Uno le ha afferrato la collana per strapparla, ma la donna ha resistito afferrando a sua volta la collana. Una reazione che ha sorpreso i tre scippatori, che hanno desistito dileguandosi. Indaga la polizia.

http://www.modenaonline.info/notizie/2013/07/26/donna-aggredita-resiste-allo-scippo_38393#.UfLMDNJYeuI

Integrazione: pesta a sangue la moglie di fronte al figlioletto

Picchia la moglie di fronte al figlioletto
Mattino Padova
Famiglie ‘migranti’. La giovane compagna, marocchina, non si è lasciata picchiare senza alcuna reazione. A sua volta ha graffiato Bchtania al volto, lo ha colpito con violenza tentando di difedendersi.