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“Sono immigrato, alcol gratis per me”: e aggredisce vigilante, è già libero!

Ladro di alcolici all’Esselunga aggredisce il vigilantes per fuggire ma viene bloccato e infine arrestato dai carabinieri. In manette è finito Adrian Butnaru, 23enne di origini rumene sorpreso nel tardo pomeriggio di ieri (11 dicembre) mentre tentava di trafugare dagli scaffali del centro commerciale di San Concordio alcune bottiglie di superalcolici, nascondendosele addosso. In compagnia di un amico, che non si sarebbe accorto di nulla e che risulterebbe estraneo ai fatti, il giovane si era messo gli alcolici nelle tasche interne della giacca ma è stato notato dal personale di sorveglianza del supermercato che lo ha osservato a distanza fino al momento in cui ha superato le casse senza pagare.
A quel punto un vigilantes che ha tentato di bloccarlo è stato aggredito: spintonato è finito a terra, mentre è scattato l’inseguimento. Altre guardie giurate lo hanno bloccato all’esterno, consegnandolo ai carabinieri della stazione di San Concordio che nel frattempo erano stati avvisati dal centro commerciale. Il 23enne è accusato di rapina impropria. Comparso stamani in tribunale per essere processato con rito direttissimo, ha patteggiato una pena di un anno e mezzo (pena sospesa). Una stangata, anche se il giudice ha deciso di rimettere il giovane in libertà.

http://www.luccaindiretta.it/2011-08-07-02-51-49/item/19683-ladro-di-alcolici-aggredisce-vigilantes-dell-esselunga-preso.html

Gorizia: bottiglie e oggetti contro polizia, fuggiti dal Cie tre immigrati

GORIZIA 23 settembre 2013 – Tre immigrati sono fuggiti all’ alba di oggi dal Centro di identificazione ed espulsione di Gradisca d’Isonzo (Gorizia). La fuga è avvenuta al culmine di una rivolta, scoppiata nella notte all’interno della struttura: un gruppo di venti immigrati ha inscenato una violenta protesta, lanciando bottiglie e suppellettili all’indirizzo degli agenti impegnati nel turno di guardia nel perimetro esterno del centro.  Approfittando dei tafferugli tre di loro, con corde improvvisate, sono riusciti ad arrampicarsi sul muro di cinta e a scavalcarlo, facendo perdere le proprie tracce.

Fonte: gazzettino.it

Far west Italia: gruppi di immigrati si affrontano con spranghe, bottiglie e mattoni

REMEDELLO 23 08 2013 –  A fronteggiarsi due famiglie nordafricane. Dopo la nuova zuffa i residenti invocano un’assemblea pubblica. Prima la rissa poi la caccia all’uomo nelle strade attorno all’oratorio  A terra resta un giovane tunisino  con il gomito fratturato a mazzate. Ennesima serata ad alta tensione nelle strade di Remedello Sopra che assomiglia sempre più a un Far West dove i conti si regolano a colpi di spranghe e bottiglie rotte.  A innescare il turbine di violenza un banale litigio fra due giovani donne che in pochi minuti sono state spalleggiate da mariti, fratelli e figli. È bastata poi una parola di troppo ad accendere la rissa scandita da inseguimenti, lanci di mattoni e bottiglie.  Il giorno dopo l’episodio la comunità è ancora scossa dall’ennesima zuffa tra cittadini stranieri, scoppiata attorno alle 21.30 di mercoledì in via Garibaldi: due gruppi di origine nordafricana si sono affrontati nelle vicinanze dell’oratorio. Chi ha assistito alla rissa parla di duelli a colpi di bastone e di un tiro al bersarglio selvaggio. Un vortice di urla, insulti, imprecazioni e grida di dolore che ha richiamato l’attenzione di numerosi residenti che si stavano godendo la frescura serale. Qualcuno ha prontamente telefonato ai carabinieri della stazione di Isorella. All’arrivo dei militari i protagonisti della rissa si erano già dileguati, lasciando a terra un ragazzo marocchino con un gomito fratturato, che è stato trasportato in ambulanza all’ospedale.  DURANTE LA NOTTE i carabinieri hanno effettuato controlli nelle case di alcuni sospetti per gli accertamenti che serviranno a ricostruire l’esatta dinamica dei fatti. L’episodio segue la rissa del 21 marzo in via Roma, che anche in quell’occasione vide protagonisti alcuni cittadini stranieri, e la rapina alla tabaccheria di via Garibaldi. Una vera escalation di tensioni, difficili da comprendere per una comunità che fino a poco tempo fa non era abituata a gesti di questa gravità e ferocia. E il sospetto è che l’episodio dell’altra sera nasconda una vera e propria faida tra famiglie di immigrati. «Non se ne può più – si sfogano i residenti su Facebook -, non si è più tranquilli ad uscire a piedi o in bicicletta». Molte mamme esprimono preoccupazione per i propri figli che escono la sera per andare all’oratorio, in strade che un tempo erano sicure e conoscevano solo il vociare allegro di qualche anziano che passava il tempo facendo «filos». E così gli abitanti esasperati chiedono interventi immediati alle autorità e si stanno organizzando per incontrarsi in un’assemblea pubblica.  Preoccupato anche il primo cittadino Francesca Ceruti: «Noi sindaci siamo l’autorità più vicina alle gente, ma anche quella con meno potere. Ci chiedono di gestire il territorio e ci tolgono gli strumenti per farlo. In questo modo diventiamo solo bersagli per chi non comprende i meccanismi di una burocrazia fatta nelle “stanze dei bottoni”, dove vengono stabilite regole che sono di difficile applicazione».  Gli abitanti di Remedello lanciano un appello a istituzioni e prefetto, perché intervengano con urgenza: non vogliono essere lasciati soli ad affrontare una situazione così delicata.

http://www.bresciaoggi.it/stories/dalla_home/552758_bastonate_e_lanci_di_bottiglie_riesplode_la_violenza_in_centro/

Roma, scontri etnici: immigrati contro italiani con bastoni e mazze ferrate

Roma 22 agosto 2013 – Una mega rissa in strada con bastoni e mazze di ferro. E’ quanto accaduto la scorsa notta in piazza Indipendenza, in pieno centro a Zagarolo. Protagonisti della zuffa un gruppo di stranieri di origine albanese e alcuni giovani del posto, tra cui numerosi minori. Complici i fumi dell’alcol i due gruppetti si sono prima insultati, davanti a decine di persone, sono poi passati alle vie di fatto colpendosi ripetutamente con calci e pugni.

Durante la mega rissa sono spuntati fuori bottiglie, bastoni e mazze ferrate. Grazie al pronto intervento di alcune pattuglie dei carabinieri, chiamati dai passanti, giunte da Zagarolo e dal nucleo radiomobile di Palestrina si è evitato il peggio. All’arrivo dei militari il fuggi-fuggi è stato immediato, sono stati comunque individuati alcuni dei partecipanti e arrestati due cittadini albanesi per il reato di rissa e lesioni aggravate.

Sequestrati anche numerosi oggetti atti ad offendere, come una lunga mazza ferrata usata per colpire, bottiglie rotte e grossi sassi. Diversi i feriti e i contusi, medicati sul posto e in ospedale, tra questi anche i due albanesi fermati, di 21 e 24 anni. Un giovane di 16 anni del posto è dovuto ricorrere al pronto soccorso di Palestrina per essere medicato per la gravi ferite riportate alla testa nella rissa.

 

Fermo, scontri tra “migranti”: agguato con pistole, molotov e spranghe

Porto Sant’Elpidio (Fermo) 21 agosto 2013  – Agguato in pieno centro a Porto San’Elpidio martedì attorno alle 24. Un gruppo di giovani ha infatti aggredito un romeno e la sua compagna con spranghe, colpi di arma da fuoco e bottiglie molotov.

I due erano appena saliti in auto quando si sono visti bloccare la strada da una decina di persone, che li ha aggrediti, rompendo i finestrini e colpendoli violentemente con delle spranghe. La coppia ha cercato di fuggire in retromarcia lungo via Mameli, coinvolgendo altre auto e passanti. Alcuni testimoni hanno sentito esplodere anche colpi di pistola. Il gruppo si è poi dileguato. Cinque i feriti. le conseguenze più serie sono per il ragazzo romeno colpito violentemente al petto.

Secondo gli inquirenti si sarebbe trattato di un regolamento di conti tra bande romene per al gestione del mercato della prostituzione sul territorio.

http://www.ilrestodelcarlino.it/fermo/cronaca/2013/08/21/937399-botte-coppia-romeni-regolamento-conti-prostituzione-porto-sant-elpidio.shtml

L’integrazione prosegue.

Rimini fuori controllo: nuovi disordini etnici in spiaggia tra senegalesi e bengalesi


Il Resto del Carlino

Rimini, 6 agosto 2013 – LA TREGUA in spiaggia è durata solo cinque giorni. Un’altra maxi rissa tra vu’ cumprà si è consumata ieri pomeriggio al bagno 67, il ‘Tortuga Beach’, dove è andata in onda la stessa terribile scena cosumatasi il 30 luglio, al 137. Anche qui botte da orbi con le mamme terrorizzate che trascinavano i bambini via dalla spiaggia.

ANCHE questa volta la sfida è stata tra bengalesi e senegalesi. Una guerra in atto da settimane per un posto sulla battigia, due etnie, raccontano, che ogni giorno si fronteggiano per occupare il pezzo migliore. Ieri il pandemonio si è scatenato poco prima delle 16,30, prima sono volate le parole, poi hanno cominciato con i cazzotti. In un attimoc’erano 30-40 persone che se le stavano dando di santa ragione, scappando in mezzo agli ombrelloni, sfiorando donne e bambini. I turisti scappavano via spaventati, e soltanto l’intervento di altri extracomunitari che hanno separato i due gruppi, hanno impedito che le cose finissero ancora peggio. Quando sono arrivati i carabinieri, la situazione era ormai sotto controllo.
«SIAMO arrivati al limite — dice sconsolato Roberto Santoniche lavora al 67 — quello che sta succedendo è allucinante e la scena di oggi è stata tremenda. Se andavano avanti, succedeva un macello. Uno aveva già preso un ferro in mano e stava per colpirne un altro, ma sono riuscito a intervenire in tempo sennò gli spacca la testa. Ho visto mamme che trascinavano via i bambini dalla spiaggia, non è un bello spettacolo. Ma qui, noi non possiamo farci più niente. Comandano loro, e ce lo dicono anche in faccia. Qualche giorno fa hanno fatto spostare la brandina di due turiste perchè lì dovevano metterci la merce. Ma ci rendiamo conto a che punto siamo arrivati? Ogni giorno aumentano, 70-80-100 vu’ cumprà che ogni mattina calano sull’arenile, ormai non basta più nemmeno la spiaggia. Qui la gente viene in vacanza e per rilassarsi, non può assistere a guerriglie del genere. Già siamo ridotti male, se poi facciamo scappare i turisti a causa dei vu’ cumprà, tanto vale che chiudiamo i battenti».

Rimini è Africa: scontri in spiaggia tra abusivi senegalesi e cingalesi per ‘territorio’, turisti in fuga

 

Rimini, maxi rissa tra venditori sulla spiaggia. Il Comune: ‘Siamo preoccupati’

Lo scontro a calci e pugni avvenuto sulla battigia di Miramare ha coinvolto circa trenta persone, di cui 10 senegalesi e 20 cingalesi. Le forze dell’ordine sono intervenute provocando un fuggi fuggi generale che ha creato qualche disordine tra i turisti. Nello stesso giorno la giunta aveva in programma di discutere del problema della lotta all’abusivismo commerciale

Maxi rissa in spiaggia, all’altezza degli stabilimenti balneari 136-137, nella zona di Rimini sud: una quarantina di persone, tutti venditori abusivi di nazionalità senegalese e cingalese, sono venuti alle mani per contendersi gli spazi sulla battigia dove esporre la merce. All’arrivo dei carabinieri un fuggi fuggi generale. Alcuni venditori abusivi hanno iniziato a correre tra gli ombrelloni, creando panico tra i turisti. Tre uomini, un cingalese e 2 senegalesi, arrestati dai carabinieri.

Marocchini tentano di dare fuoco a vigile urbano e carabiniere

ALBA ADRIATICA luglio 2013 – Extracomunitari buttano benzina addosso ad un vigile urbano e ad un carabiniere, minacciandoli con un accendino. E’ stata un’aggressione che poteva sfociare in tragedia quella avvenuta sabato pomeriggio nel comando della polizia municipale di Alba Adriatica.

La vicenda ha avuto inizio con un furgone in divieto di sosta multato dagli agenti, che hanno provveduto a chiamare anche il carro attrezzi per la rimozione. Nel frattempo è arrivato il proprietario, un marocchino che tornava dalla spiaggia con due sacchi di merce. I vigili l’hanno fermato e controllato, provvedendo a sequestrare le mercanzie. Lo straniero, molto alterato per il sequestro e la multa di circa 150 euro che avrebbe dovuto pagare, è ripartito con il furgone in maniera brusca, colpendo di striscio uno dei vigili.

Successivamente gli agenti sono tornati al comando ma poco si è presentato l’uomo insieme al fratello, chiedendo di avere indietro la merce sequestrata. I due (di 28 e 22 anni, residenti uno a Mosciano e l’altro a San Ferdinando di Puglia) avevano in mano due bottiglie di benzina. Gli agenti hanno cercato di calmarli e nel frattempo sono stati avvisati i carabinieri che sono subito intervenuti. Ai ripetuti dinieghi di restituzione delle mercanzie, i due marocchini si sono cosparsi di benzina e ne hanno gettata addosso anche a un vigile e ad uno dei carabinieri presenti. Poi hanno estratto un accendino minacciando di appiccare il fuoco. Ne è scaturito un parapiglia e gli agenti sono riusciti a fermare ed immobilizzare i due stranieri, che sono stati arrestati con l’accusa di violenza, resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento aggravato. Uno dei carabinieri, ferito nella colluttazione, è stato trasportato in ospedale per le cure del caso ed ha avuto una prognosi di 20 giorni.

http://www.rivieraoggi.it/2013/07/14/168950/cospargono-di-benzina-i-vigili-urbani-minacciandoli-con-un-accendino/

Cinesi rubano bottiglie di Brunello

Prato  – Sembra quasi che non riescano a resistere alla tentazione. E’ andato in scena al supermercato Esselunga di viale Galilei l’ennesimo furto di bottiglie di Brunello di Montalcino. La polizia è intervenuta per dare man forte agli addetti alla vigilanza del supermercato che stavano inseguendo due cinesi di 50 e 51 anni. I due orientali poco prima avevano superato le casse senza pagare sei bottiglie di Brunello, per un valore complessivo di 143 euro, ma sono stati raggiunti e bloccati. I due cinesi sono stati accompagnati in questura, e  denunciati a piede libero per furto. Entrambi hanno precedenti per il solito reato, cioè furto di bottiglie di Brunello.  e sono clandestini.

http://www.lanazione.it/prato/cronaca/2013/02/19/848053-brunello_altri_cinesi.shtml

Qualche anno di carcere allo stupratore di Parma

"Loro" sono contro la violenza

Una pesante condanna è stata inflitta a un giovane uomo che la scorsa estate tentò di violentare una ragazza parmigiana di vent’anni aggredendola in piazzale della Pace e trascinandola sul greto del torrente Parma. Fu un caso che fece molto scalpore: in piena notte un gruppo di extracomunitari, armati di bottiglie rotte, minacciò i tre amici della giovane per permettere al 25enne di portarla via. Lo stupro non avvenne solo perché la vittima riuscì a sfuggire all’aggressore, completamente ubriaco, e venne soccorsa da una guardia giurata.
Il 25enne E. O., nigeriano, venne rintracciato dopo pochi minuti dall’accaduto da una pattuglia dei carabinieri. Dalla fine dello scorso luglio si trova in carcere con le pesanti accuse di tentata violenza sessuale e lesioni. Oggi il processo si è concluso con la sentenza pronunciata dal collegio di giudici presieduto da Pasquale Pantalone: cinque anni e otto mesi di carcere la condanna, più 10mila euro di provvisionale di risarcimento danni per la vittima, che si è costituita parte civile. Il pubblico ministero Fabrizio Pensa aveva chiesto una pena di cinque anni e due mesi di reclusione. Purtroppo non sono stati individuati i connazionali dell’aggressore che hanno cercato di aiutarlo a commettere l’odiosa violenza.

http://parma.repubblica.it/cronaca/2013/02/05/news/tent_stupro_sul_greto_della_parma_25enne_sconter_5_anni_e_8_mesi-52008981/